ECM – Enterprise Content Management #3

Approfondiamo ancora l’argomento per capire come organizzare adesso l’elemento base di Confluence. La Pagina 🙂

Risultati immagini per confluence page

La precedente immagine mostra un esempio molto classico di pagina. La trovate anche nella manualistica e/o nel blog di Atlassian. 

L’obbiettivo di questo post e di mostrare come possiamo organizzare queste pagine e che strumenti abbiamo a disposizione per realizzare questa funzione.

Una pagina in ordine

Nei precedenti post abbiamo visto come organizzare le varie pagine, ma adesso andiamo ad esaminare il contenuto delle pagine. Il nostro obbiettivo è quello di avere a disposizione le informazioni in ordine e di semplice comprensione.

Un esempio di possibile pagina è il seguente:

Esempio di una pagina ordinata

In questo post andremo ad esaminare come creare una pagina ben organizzata e di semplice realizzazione e comprensione.

Ogni cosa al suo posto

Così come posizionare le varie pagine ci permette di avere le informazioni esattamente dove ci servono, avere una pagina chiara e ordinata ci permette, una volta raggiunta la pagina che ci serve, di reperire l’informazione tanto cercata. Analizziamola:

Una intestazione ci aiuta a capire dove siamo arrivati. Aggiungendo una semplice e breve descrizione, possiamo avere già la prima informazione utile: ciò che cerchiamo si trova in questa pagina.

Organizziamo il testo inserendo delle sezioni semplici ed autoesplicative. Come possiamo vedere dalla precedente figura, dove ho riportato un esempio di un sito che ho realizzato sfruttando Confluence.

In questo caso, quello che è stato realizzato è di utilizzare un layout a tre colonne, dove:

  • nella prima colonna trova posto il titolo della sezione.
  • nella seconda colonna abbiamo l’informazione vera e propria. Come possiamo vedere non è grandissima: Abbiamo solo ciò che interessa e a sua volta può risultare divisa in più sottosezioni
  • la terza colonna è quella che riassume quali informazioni sono presenti

Quali vantaggi ci offre una simile soluzione? semplice. Un titolo esplicativo ci aiuta nella ricerca. Il contenuto della terza colonna, ci spiega il contenuto della sezione.

Questo è il primo passo

Avere delle pagine ben organizzate è sempre ottimo, ma Confluence ci aiuta in ogni occasione a mantenere questa organizzazione, attraverso funzioni quali:

  • Blueprint e Template, per facilitarci la vita nel comporre le pagine e avere lo schema pronto. A suo tempo avevo introdotto un addon particolare per importare/esportare i template.
  • Macro, che ci possono aiutare a …. raccogliere le informazioni che servono e che sono sparse su varie pagine in una unica pagina.
  • Caratteristiche, quali le Page Properties per aggiungere delle informazioni alle pagine.
  • Aggiungere anche altre caratteristiche per creare :
    • Grafici
    • Griglie di dati
    • immagini e video.

Il Template ci aiuta a tenere sempre in ordine le informazioni. Una volta che abbiamo definito il modello di pagina, possiamo replicarlo all’infinito. Ricordate il principio del sempre in ordine? Ricordate i Legionari Romani?

testudo1.jpg
Testugine romana

se manteniamo lo stesso ordine sulle pagine, abbiamo maggiori possiblità di rendere le informazioni chiare fin da subito.

Risultati immagini per sherlock holmes

Possiamo anche riusare il contenuto delle pagine ed includerlo nelle nostre pagine principale, come spiegato in questa pagina della manualistica Ufficiale di Confluence.

Esempio di uso dal manuale di Confluence

Altra cosa importante: NON DUPLICATE I CONTENUTI. Cercate sempre di avere una copia unica. Esempio: Se una azienda sviluppa dei software basandosi su di un determinato Framework/libreria, la documentazione relativa deve essere dedicata ad uno space ben definito, il quale può essere referenziato facilmente dagli altri.

Risultati immagini per doppio gemello

Infatti, se saranno eseguiti degli aggiornamenti di pagine, in automatico la nuova versione sarà già disponibili a tutte le pagine che la referenziano.

Ovviamente, se cambiamo l’organizzazione delle pagine, occorre rivedere anche le pagine che referenziano le pagine riorganizzate. Al momento in cui scrivo, non conosco addon che permettono una riorganizzazione massiva delle pagine, ma posso suggerire alcuni addon che permettono di poter vedere l’utilizzo delle pagine.

in questo modo possiamo subito avvisare chi di dovere affinchè possa eseguire gli aggiornamento delle pagine modificate.

Track page views & activity
Un esempio di statistica

Dashboard ed informazioni

Possiamo anche trasformare Confluence in un ottimo Front End da cui mostrare informazioni di vario genere. Possiamo anche utilizzarlo per distribuire informazioni ai nostri utenti, interni o esterni.

Attraverso ShareIt, in addon della Comalatech, abbiamo la possibilità di poter condividere delle pagine verso utenti esterni.

Attraverso un altro addon, chiamato Smart Attachments, possiamo anche andare a trasformare la nostra istanza di Confluence in un potentissimo File Manager, con funzionalità che non ci faranno pentire assolutamente di non aver installato programmi come Sharepoint o simili.

Conclusione

Abbiamo terminato questa prima panoramica di Confluence come sistema di ECM, di come ci può aiutare nella realizzazione di documentazione in maniera semplice e chiara, sfruttando tutte le sue funzionalità base e, grazie anche ai produttori di Addon, di altre funzionalità che completano e rendono unico Confluence. Nei prossimi post andremo ad esaminare degli esempi reali e pratici che chiariscono ancora meglio come Confluence sia il candidato ideale tra i vari ECM esistenti sul mercato.




ECM – Enterprise Content Management #2

In questo post approfondiamo i concetti espressi in precedenza su questo post, e proveremo a configurare il nostro Confluence in modo da renderlo operativo nella gestione dei nostri …. contenuti.

enterprise content management (ECM) illustration

Tutto al suo posto 

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Affrontiamo il primo passo: vediamo di quali strumenti abbiamo bisogno, per trasformare il nostro Confluence nello strumento di cui abbiamo bisogno, che andremo a prelevare a piene mani dal marketplace.

Di cosa abbiamo bisogno?

Per avere sempre a disposizione la stessa alberatura di pagine, un primo suggerimento che fornisco è quello di utilizzare il Copy Space, per le nostre istanze server, che permette di copiare una alberatura completa in modo da …. replicarla.

Questo addon permette di replicare, copiando, una alberatura. Un piccolo commento: Anche se non è supportato, è tra i più usati :). 

Di conseguenza, per rispettare l’obbiettivo di creare degli space che presentano delle particolari alberature, a seconda della situazione, che possiamo tenere solo per gli amministratori dei contenuti, e poi da li generiamo i vari Space di cui abbiamo bisogno.

Per il cloud …

… possiamo utilizzare degli altri addons che ci mettono a disposizione la stessa operazione. Ne cito due per fare degli ulteriori esempi:

The Copy Space AddOn gives you real time feedback of the progress of your job.
Space Tree Creator (copy space)

Altre possibilità

Abbiamo anche altre possibilità, che il marketplace ci offre e abbiamo anche esaminato nelle versioni passate: Si tratta dello Yoikee Creator Templates by Mind Mapping, che permette  poter generare anche dei template basate su mappe mentali e da li creare dei i nostri Space.

You can import and reuse mind maps to structure your spaces or keeping on using your favourite mind mapping tools.
Un possibile altro esempio

Attraverso questo addon abbiamo la possibilità di creare dei template e da li arrivare a generare degli Space come meglio desideriamo .

Ma siamo sicuri che non abbiamo altre alternative?

Ovviamente no. Mi permetto anche di citare un altro addon, di cui abbiamo parlato, che permette, oltre alla operazione di copia degli Space, di amministrare facilmente il nostro Confluence Server. Sto parlando di Space Admin della Decadis.

Copy, delete and rename pages, page trees or spaces. Move pages with drag & drop or set a new homepage for a space. Publish spaces & pages. Copy templates and attachments via drag & drop. Convert blog posts to pages.
Questa è la maschera di gestione del contenuto degli Space

Questo addon permette di poter gestire ed amministrare facilmente le nostre istanze di Confluence con pochi click. Infatti mette a disposizione una interfaccia semplice e completa per gestire ogni singola funzione.

Conclusioni

Abbiamo elencato alcuni esempi di come possiamo creare i nostri Space in modo da poter mettere le informazioni tutto in ordine.  Nei prossimi post andremo a vedere come organzzare le pagine e come gestire al meglio i template.




ECM – Enterprise Content Management

Torniamo ad affrontare un tema molto importante per Confluence e per la documentazione. SI tratta di una serie di post in cui parleremo di come gestire Confluence al meglio e di come questo può essere visto come un  ECM – Enterprise Content Management

enterprise content management (ECM) illustration

Cosa significa ECM?

Al di la della semplice sigla, quello che vogliamo esprimere in questo post è quello che sta dietro questa sigla, i concetti che stanno dietro. Partiamo con un piccolo aiuto al sito di Atlassian, che ci fornisce una prima definizione di ECM, come mostrato nella immagine seguente:

image.png
Cosa riportato nel sito Atlassian

Adesso cerchiamo di esprimere gli stessi concetti in italiano, aiutando meglio la comprensione del lettore 🙂

Sotto il cappello di ECM abbiamo un sistema di gestione documentale che supporta i processi aziendali e decisionali. I software ECM sono organizzati in maniera tale che tutte le informazioni siano facilmente accessibili. Non vi ricorda qualosa?? 🙂 In aggiunta sono presenti una serie di strumenti che permettono di organizzare meglio le informazioni al fine di renderle meglio fruibili :D. RIPETO: Non vi ricorda qualcosa? 

Percorso di lettura

Si tratta di un concetto che ho espresso in diversi post di questo blog, in particolare in questo post, oltre che in questo altro post, dove ho espresso questo concetto di Percorso di lettura, importante nella organizzazione della informazione. Come ricordo sempre, ‘buttare’ l’informazione in pagine alla rinfusa non risolve il problema, ma ne crea sicuramente di nuovi. Le informazioni devono essere sempre collegate. Questo significa che non dobbiamo inserire delle informazioni dove capita, ma occorre dare un ordine, rispettarlo e cercare sempre di posizionare le medesime informazioni nello stesso posto.

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Se impostiamo le pagine seguendo il percorso di lettura, saremmo sempre in grado di trovare sempre la nostra informazione. Vediamo come arrivarci e, nei prossimi post, proveremo a dare un esempio pratico.

Tutto in ordine: sempre!

Un ECM ci mette a disposizione anche gli strumenti per avere sempre tutto in perfetto ordine. A tale scopo mi rifaccio alla storia, in particolare ad una conferenza di un noto storico italiano, durante la quale citò alcune curiosità che mi permettono di chiarire meglio. Questo esempio lo uso sempre quando spiego sempre Confluence ai miei studenti :).

testudo1.jpg
Testugine romana

Parliamo dei legionari romani. Potevano prestare servizio in qualsiasi parte del territorio dell’Impero Romano, ma potevano contare su di una cosa molto importante. Tutto era sempre nello stesso posto.

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Legionario Romano

L’organizzazione era tutto nell’esercito romano. Proprio questo, con un preciso addestramento, rendeva il legionario un combattente perfetto. In qualsiasi situazione sapeva sempre dove si trovavano le armi, dove doveva dormire, dove si mangiava, dove recarsi per i turni di guardia e …. cosa fare per costruire il castrum. Anche se non ricordiamo le lezioni di storia, sappiamo che proprio grazie a questa caratteristica, i Romani hanno dominato il mondo allora conosciuto.

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Resti di un Accampamento Romano a Masada

Applichiamo l’esempio 

Applichiamo l’esempio ad ECM usando gli strumenti Atlassian e, ovviamente, andiamo a vedere come Confluence e i vari addons ci permettono di avere il nostro ECM.

Se poniamo le informazioni nello stesso ordine, posizione e organizzazione, abbiamo l’innegabile vantaggio di non impazzire quando si cercano le informazioni. 

vigano.jpg

Per dare un ordine occorre decidere i seguenti punti:

  • Le pagine devono essere organizzate allo stesso modo:
  • Titolo parlante;
  • Un sommario in cima, per dare subito indicazioni al lettore delle informazioni della pagina
  • Delle sezioni ben definite, dove il lettore può trovare subito ciò che interessa;
  • Usare in maniera quasi maniacale dei Template, per avere sempre le pagine organizzate allo stesso modo;
  • Fare in modo che le pagine non contengono TROPPE informazioni: Non dobbiamo scrivere un trattato in 20 volumi, ma trattare solo le informazioni che servono.  
  • Dare sempre la medesima gerarchia alle pagine. Punto importantissimo. Se diamo la stessa gerarchia, mettiamo le informazioni nello stesso punto e … suspense, troviamo tutto. 🙂
  •  Aggiungiamo un ultimo concetto. Se l’informazione è comune, allora questa deve essere organizzata a se stante, affinchè possa essere referenziata dove serve. Vantaggio? abbiamo questa informazione solo una volta e non l’abbiamo replicata all’infinito. Deve essere aggiornata una sola volta e…. suspense, viene subito recepita nelle varie parti. Svantaggio? se la pagina viene rimossa, abbiamo diversi link da correggere, ma questo accade con una frequenza molto più bassa.

Vedremo nei prossimi post ulteriori consigli in merito.

Che risultato otteniamo?

Quando leggeremo una pagina qualsiasi del nostro Confluence, sapremo sempre dove reperire le informazioni subito.  

Se abbiamo una gerarchia di pagine, sappiamo ancora una volta, dove leggere le informazioni e sopratutto sappiamo dove andare a posizionare le nuove informazioni. 

Risultati immagini per trovare
Tutto in ordine - Westwing Magazine
L’immagine rappresenta come, se abbiamo tutto in ordine, le cose le troviamo in un attimo.

Se abbiamo una informazione comune, non la replichiamo in 123456789,80 versioni differenti, ma una sola versione da referenziare. La modifica è subito disponibile per tutti.

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In un sistema ECM, le informazioni sono liberamente fruibili, ma questo non significa che lo stesso sistema permetta di poter impostare delle limitazioni, per gruppi o utenti singoli. IN questo modo possiamo anche regolare chi legge cosa 🙂

Conclusioni

Abbiamo dato una prima spolverata a questi concetti. Nei prossimi post andremo ad esaminarli meglio, con esempi e tenteremo anche di descrivere dei casi di uso. Stay tuned. 🙂




Rendiamo le nostre pagine di Confluence più belle

In questo post andremo ad analizzare come possiamo rendere le pagine di Confluence più belle e cercheremo di costruire alcuni esempi per mostrare come possiamo gestire al meglio queste soluzioni.

L’idea è di comporre la nostra soluzione per realizzare un SuperConfluence

Confluence, non ha bisogno di presentazioni

Conosciamo tutti il valore di Confluence, anche se non sempre riusciamo a valorizzarlo al meglio. Quasi sempre lo utilizziamo come un contenitore delle nostre informazioni, ma spesso e volentieri ci offre tantissimo di più.

Ho speso molte parole in vari articoli in cui ho indicato le potenzialità di Confluence come ECM (Enterprise Content Management), dove ho indicato le possibilità che Confluence offre per poter gestire al meglio i contenuti.

Un esempio di come possiamo organizzare i contenuti su di una pagina di Confluence (Fonte: Atlassian)

Adesso ci proponiamo l’obiettivo di portarci un gradino più avanti, cercando di capire come possiamo aggiungere elementi di grafica e come poterli sfruttare al meglio

Cosa abbiamo a disposizione?

Abbiamo esplorato e collaudato un addon che ci permette di aggiungere elementi grafici e componenti che ci permettono di renderlo molto carino e interessante. Sto parlando di Macrosuite della Caelor.

Fonte: Atlassian Marketplace

Questo addon ci permette di inserire degli elementi grafici alle nostre pagine e non solo:

Fonte: Atlassian Marketplace

Osserviamo che possiamo inserire degli elementi che ci permettono di trasformare le nostre pagine e renderle molto più belle ed interessanti. Questo ci permette di scatenare la nostra fantasia

Fonte: Atlassian Marketplace

Abbiamo a disposizione delle procedure che ci aiutano nella modifica ed impostazione delle pagine, anche se non siamo dei grafici. Questo ci aiuta notevolmente nella gestione di queste pagine, semplificandoci il lavoro.

Fonte: Atlassian Marketplace

Interessante, ma è l’unico?

No. Non è l’unico e nei prossimi post andremo anche ad esaminare altri addon che offrono funzioni simili. Il nostro obiettivo non è quello di proporre LA soluzione unica (non serve a niente). Non esiste. Mettiamolo bene in conto. Ci serve sempre capire la soluzione che meglio si adegua alla situazione che stiamo esaminando. Solo così riusciamo a risolvere le necessità dei clienti.

Conclusioni

Abbiamo un addon molto interessante che ci aiuterebbe nella gestione delle pagine. Ho in mente un test molto interessante per saggiarne le potenzialità. Nel prossimo articolo proverò vedere come si comporta.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili nella pagina del Marketplace.




Un aiuto per le traduzioni

In questo post torniamo ad affrontare un argomento molto importante: Le traduzioni della documentazioni e come possiamo avere a disposizione su Confluence.

Immagine correlata

Riprendiamo l’argomento

Avevamo iniziato a parlare di traduzione in questo post, dove abbiamo descritto come poter tradurre diverse componenti di Jira per aiutare gli amministratori di Jira nella traduzione di bottoni, checkbox, etc.

Now you can translate field options into local dialects. Making your Jira usable across multiple countries and suitable for multiple languages.

Oggi come oggi, le lingue sono entrate nel lavoro di tutti i giorni perchè le aziendedi oggi hanno la necessità di comunicare in diverse lingue. Gli scenari sono diventati questi: Società italiana, software factory in Romania o Portogallo o Spagna e controllo qualità in Germania.

Risultati immagini per traduzioni

Utilizzare Jira e Confluence permette di coordinarsi e condividere le informazioni. Jira ci permette di poter sincronizzare il gruppo di lavoro, ovunque nel mondo, mentre Confluence permette di gestire la documentazione di lavoro. Il tutto solitamente nella lingua Inglese, che adesso è la lingua franca a livello mondiale. Il problema sorge nei seguenti ambiti:

  • condivisione di manualistica con persone di uno specifico paese (ad esempio quando si vuole condividere la manualistica di un software in una altra lingua)
  • Condivisione di alcune documentazioni con una rete di vendita di un altro paese (ad esempio la rete di vendita in Germania di un prodotto Italiano).
  • Condivisione di documenti da altra lingua (ad esempio la traduzione Italiana di documenti in altra lingua quali atti legali, documentazione del paese in cui si vuole vendere il/i prodotto/i, etc).
Risultati immagini per traduzioni

Comunicare con tutte queste lingue non è affatto facile. Non basta una traduzione letterale della frase. Anzi: questa potrebbe essere causa di problemi perché le lingue non sono come i linguaggi di programmazione, ma sono un argomento molto complesso.

Ho esperienza diretta con la lingua Portoghese e non sempre la traduzione letterale ha senso nella lingua in cui si vuole tradurre . In aggiunta posso affermare che alcuni termini, che possono essere utilizzati senza problemi in Portogallo, in Brasile potrebbero causare un problema non da poco, e viceversa. Questo ovviamente. non aiuta moltissimo.

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Ma ho anche conoscenza di espressioni simili anche con la lingua Inglese (differenze tra Inglese Americano e Inglese UK), che causano lo stesso effetto…. indesiderato. La traduzione deve essere sempre eseguita con determinati criteri e non deve essere presa a cuor leggero.

Risultati immagini per problema

Confluence è uno ottimo strumento per realizzare e condividere la documentazione aziendale, a vari livelli e con tantissime possibilità. Nei vari post di questo blog ho descritto come può aiutarci e negli articoli che ho dedicato ad ECM ho evidenziato come questi prodotti possono essere utilizzati per realizzare un ECM – Enterprise Content Management, sfruttando diversi addon che completano le funzioni di Confluence in maniera egregia.

Tuttavia, le funzioni out-of-the-box di Confluence non sono molto agevoli per il lavoro di traduzioni di pagine o altro….. ma gli addon ci danno una mano 🙂

Su Confluence abbiamo un primo aiuto, che ci permette di aggiungere una funzione di traduzione, basandoci sui traduttori automatici e sui loro servizi (anche questo blog si serve di questi). Si tratta di un addon, della svizzera EPS che mette a disposizione tali funzionalità, che si appoggiano su traduttori automatici, e ci permettono di tradurre i contenuti delle pagine di Confluence.

I traduttori automatici

Già da diversi anni sono disponibili sul mercato diversi tool quali Google Translate e DeepL, che forniscono un valido aiuto nella traduzione. Questi tool ci permettono di tradurre delle frasi o dei testi più complessi in maniera semplice, ma prestiamo attenzione.

Risultati immagini per attenzione

Questo articolo del Blog di Paolo Attivissimo fornisce un grande aiuto nel comparare i due strumenti e come funzionano, mostrandone diversi aspetti. Non è l’unico articolo in cui si parla di traduzioni e vi consiglio di leggerli: le informazioni che Paolo Attivissimo mette a disposizione sono molto utili :-).

Risultati immagini per confronto

Anche questo blog si serve di un addon WordPress che permette di poterlo tradurre e, da quanto mi hanno riferito alcuni lettori esteri, sembra valido, ma come sempre cerco di prestare attenzione a come scrivo, usando frasi semplici. In questo modo la traduzione dovrebbe risultare abbastanza sicura, o almeno lo spero.

Come funziona questo addon?

Questo addon mette a disposizione una funzione dedicata, su ogni pagina.

Translate a confluence page with a single mouse click.

Un semplice click ci permette di tradurre una pagina facilmente, appoggiandosi ai sistemi di traduzione automatica, ma non solo.

Edit translations to correct errors, improve wording etc.

Possiamo anche correggere la traduzione, eliminando eventuali errori eseguiti dal sistema di traduzione automatica, non necessariamente commessi per errori di programma: un programma al momento non riesce a tradurre il tono ironico, un modo di dire tipico di una determinata regione o città, etc.

Choose other languages to translate to via page tools.

Abbiamo a disposizione diverse lingue gestite. La configurazione generale risulta molto semplice da usare.

Choose from a wide variety of languages and translation services, or the trial API to evaluate the app with a limited amount of free translations.

Ultima ma non ultima, possiamo anche tradurre i testi all’interno di grafici di Draw.io, e questo ci aiuta parecchio.

Directly translate text in draw.io diagrams without hassle.

Conclusione

Abbiamo affrontato un argomento importante e abbiamo mostrato una prima soluzione. Nei prossimi post proveremo ad approfondire questo argomento testando l’addon e verificando se esistono anche altre soluzioni. Come sempre cerchiamo di capire come possiamo sopperire alle nostre necessità sfruttando diverse possibilità e, grazie alla grande varietà di addon che il marketplace offre, abbiamo sempre grandi possibilità.

Reference

Maggiori informazioni sono presenti nella pagina del marketplace.




AGILE per liberi professionisti

In questo post ci prefiggiamo uno scopo molto difficile e di non facile spiegazione, ovvero come applicare i principi della metodologia AGILE al SINGOLO. Ovvero, quando si è freelance o banalmente dei Liberi Professionisti.

In questo caso vogliamo vedere come possiamo, anche se il TEAM è formato da una singola persona, migliorare la nostra vita lavorativa sfruttando i principi dell’AGILE.

Set Esplorazione mode = ON

Immagine correlata

Stato iniziale

Essendo Freelance, possiamo affermare con estrema sicurezza che non possiamo ricoprire tutti i ruoli che si hanno a disposizione nella metodologia Agile. Non possiamo usufruire di questa situazione e di conseguenza, anche se ricopriamo i ruoli in diversi momenti della giornata, non possiamo sfruttare i vantaggi che ci può offrire.

Ragionando vediamo che la metodologia mette a disposizione non solo ruoli, ma ci mette a disposizione (come dice il nome stesso) una metodologia, un modo di ragionare e di mettere in ordine le cose.

Immagine correlata

La prima cosa da fare è dotarsi di uno o più strumenti che ci permettono di organizzarci e di mettere ordine. A tale scopo, i prodotti Atlassian, nella versione Cloud, sono sicuramente quelli che meglio possono aiutare., perchè ci mettono a disposizione tutto ciò che ci serve:

  • Confluence, per memorizzare la nostra documentazione
  • Jira, per memorizzare le nostre attività.

L’essere cloud ci favorisce, in quanto, letteralmente, basta avere una connessione internet per poter accedere e vedere i dati, i file che sono memorizzati. In aggiunta, l’uso di un TABLET o di un Cellulare, laddove possibile, per gestire le varie informazioni di cui abbiamo bisogno.

Questo ci favorisce nel reperire le informazioni ovunque ci troviamo. L’essere Freelance ci porta ad essere sempre in movimento: Letteralmente inseguiamo i clienti. DI conseguenza abbiamo bisogno di poter montare il nostro ufficio …. ovunque.

La nostra fonte di ispirazione

L’ho citato negli articoli di ECM, oltre che nei vari corsi su Confluence che svolgo nelle varie aziende. l’Accampamento Romano. Vi propongo un semplice esempio pratico.

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La citazione non è mia, ma è presa in prestito da un famoso storico italiano. Un Legionario Romano, poteva trovarsi in qualsiasi parte dell’Impero, ma :

  • sapeva dove era la mensa
  • sapeva dove si trovava l’armeria
  • dove prestare servizio
  • dove iniziava e smontava il turno di guardia
  • come andare in battaglia

Di conseguenza il primo consiglio: ESSERE ORDINATO E SFRUTTARE TUTTI GLI STRUMENTI DI CUI ABBIAMO BISOGNO AL MEGLIO.

Prima di tutto

Organizziamo le nostre attività su Jira, sfruttando un progetto Jira, dove:

  • ogni singola issue rappresenta una specifica attività. Di conseguenza, se sfruttiamo una opportuna configurazione delle issue type, possiamo classificarcele.

  • Usare le Component per ulteriori classifcazioni. Possiamo usarlo anche per definire i clienti. Da li possiamo anche sfruttare il JQL e le BOARD per classificare ulteriormente le issue.
I nomi delle aziende sono di fantasia, ovviamente

  • Sfruttare sempre il JQL, perchè ci permette di poter ricavarci le informazioni che ci servono. ma non solo 🙂

Questo primo passo ci permette di poter trovar le informazioni che ci servono senza impazzire. Non è da poco.

Che altro?

Sfruttare la possibilità di poter prendere appunti e memorizzarli nelle pagine di Confluence.

Risultati immagini per appuntiAvere a disposizione un buon sistema per prendere appunti, aiuta

In questo ci aiutano tantissimo Space e template di Pagine. Possiamo creare delle pagine con tutte le indicazioni che ci servono e poi classificarle attraverso:

  • metadati da associare alla pagina. In questo caso abbiamo diverse opzioni
  • Label, che ci aiutano a classificare le pagine
  • Space che possono fungere da blocchi note ben definiti.
  • Addon che ci permettono di poter creare dei Log Activity, come abbiamo descritto in questo Post.

Per fare ciò possiamo sfruttare un Tablet (molto più leggero di un portatile) e che ci risolve diversi problemi.

Ma questo ci permette anche di ….

… di creare delle retrospettive. Fondamentalmente si tratta di fare una analisi critica dei problemi, che si sono verificati al termine di uno sviluppo/iterazionen, cercare di sviscerare le cause e da li, arrivare a soluzioni che risolvano il problema.

Consiglio una lettura, che trovo molto interessante in quanto mette a disposizione uno specchietto molto semplice e diretto.

In questo caso, invece di realizzare queste Retrospettive dopo una iterazione, procediamo dopo diverse altre situazioni:

  • risoluzione di una problematica sollevata da un cliente;
  • contestazione sollevata da un cliente;
  • aver identificato delle situazioni problematiche che si presentano a cadenze regolari;
  • difficoltà ad acquisire un nuovo cliente o difficoltà a mantenerlo;
Risultati immagini per riunione analisi

In questo caso si tratta di fare una cosa che i freelance fanno molta molta fatica: Fermarsi e ragionare su di un aspetto che riguarda le proprie procedure di lavoro. Eppure una cosa che ho notato per mia esperienza personale, se riesco a ragionare in queste prospettive, si riesce ad identificare delle problematiche e a risolverle.

Conclusione

Abbiamo presentato un esempio di come, alcune tecniche di AGILE, possono aiutarci nel migliorarci e rimuovere problematiche varie, mettere ordine in varie parti e, unendo l’utilizzo dei prodotti Atlassian, quello che otteniamo è un risultato vincente :-).




Diamo nuove funzioni a Confluence – Test Addon

In questo post iniziamo a testare i primi addon della Svizzera EPS, addon che abbiamo presentato in questo post, qualche tempo fà. Vediamo di esaminare in dettaglio alcuni di questi.

Space tree creator – Test addon

Iniziamo, come sempre, dalla fase di installazione e per questo ci facciamo aiutare dalla seguente GIF, dove è descritto come eseguire l’installazione dell’addon su Confluence

La configurazione generale prevede diverse opzioni, che andremo ad esaminare. Anche in questo caso ci facciamo aiutare dalla seguente GIF per meglio capire come è organizzata

Passiamo al test vero e proprio. In questo caso andiamo a verificare il funzionamento vero e proprio dell’addon.

La prima cosa che notiamo è la presenza, nel contect menù di ogni pagina, di due nuove voci, che andiamo ad esplorare.

Da queste possiamo eseguire una copia dello space o una creazione dello space. Le seguenti GIF ci permettono di vedere le due funzioni all’opera.

Come possiamo osservare, le due opzioni permettono di creare facilmente delle copie dello space su cui stiamo lavorando.

Fantastico

Possiamo eseguire delle operazioni non indifferenti con la nostra istanza Confluence (e questo, al momento in cui scrivo, è possibile su TUTTI gli ambienti: Cloud, Server, Datacenter). Ma non è finita qui:

Possiamo anche procedere come segue. Creiamo il nostro Space Template, dove abbiamo inserito tutte le informazioni, schemi e pagine che ci servono. Da li procediamo con quello che serve e successivamente, usando una macro che l’addon mette a disposizione, possiamo creare il nostro space, semplicemente andando a sostituire i vari TAG che abbiamo inserito.

A tale scopo abbiam creato uno Space per eseguire questo test e la seguente GIF ci mostra come è stata inserita la macro.

Vediamo come si comporta. Abbiamo inserito dei tag, sia nella HOME dello space template, che nella pagina di prova, che si occupa di simulare una sorta di pagina del cliente. Proveremo anche, e lo si vede nella GIF successiva, a non compilare uno dei vari TAG e vedremo il risultato,

Creazione attraverso la macro.

Il risultato che vediamo è assolutamente NOTEVOLE. Come sempre ho un termine per descrivere il risultato: S P E T T A C O L O. 😀

Conclusione

Con la speranza di aver ben compreso tutte le potenzialità (e personalmente ne vedo tantissime in questo addon), tutte le aspettative sono ben confermate. Abbiamo un addon che ci permette di poter finalmente estremizzare la concezione di Template e di Modello su Confluence e che si ricollega perfettamente a quanto indicavo nei miei precedent articoli su ECM.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili presso la pagina del Marketplace.




Un bilancio del 2018

Il 2018 si chiude ed è tempo di fare un bilancio per capire da dove siamo partiti e dove siamo arrivati e che altro ci aspetta in questo S P E T T A C O L O di 2019 che ci aspetta

Un viaggio tra i post pubblicati

Siamo partiti dall’analizzare il nuovo layout di Confluence 6.7 ….

Il primo post del 2018

… ed il primo post su Trello ….

Trello – Iniziamo ad analizzarlo

Siamo poi passati al primo articolo in inglese che ho pubblicato su Medium

Abbiamo visitato virtualmente diversi eventi

Grazie a MrAddon abbiamo instaurato una grande collaborazione che ha prodotto grand risultati 🙂

Abbiamo continuato l’opera di traduzione dei blog esteri in italica lingua, al fine di diffondere il verbo

Una piccola grande novità nel mese di Maggio

Durante il mese di Maggio abbiamo avuto una grande opportunità: abbiamo partecipato al Team Tour Italiano di Atlassian. Primo evento Milano

seguito dall’evento di Firenze

Ci siamo occupati di Trello e della sicurezza di Trello

cercando di raccontare sempre pregi e difetti dei prodotti :).

Tanti addon recensiti

Abbiamo recensito tantissimi addon quest’anno, cercando di descrivere le funzionalità che sempre cerchiamo e mai troviamo.

Nuovi Look dei prodotti ….

Abbiamo esaminato i nuovi layout di Jira Cloud

mostrando come si evolvono i prodotti

…. e nuovi prodotti

Abbiamo anche raccontato i nuovi prodotti

Primo libro in Italiano ….

Il 2018 è stato l’anno del primo libro che ho scritto, grazie anche all’incoraggiamento di molti…

…. ma non solo. Il libro è stato tradotto in altre lingue —-

Catalano
Inglese
Francese
Spagnolo

In questo libro mostriamo le potenzialità di un linguaggio che viene utilizzato in ogni singola parte di Jira e che risulta utilissimo.

ECM – Torniamo alla didattica

Abbiamo iniziato, incoraggiati dalla Atlassian stessa, a scrivere su ECM, Enterprise Content Management

MrAddon

Ringrazio ancora MrAddon per l’opportunità di poter collaborare ad un grande progetto nella Galassia Atlassian

In conclusione?

Il 2018 è stato uno S P E T T A C O L O. Il 2019 sarà un grande anno 🙂 Iniziamo




Lucidchart & Atlassian – Una sinergia interessante

Esplorazione continua

In questo post andremo ad esplorare una sinergia esistente tra Atlassian e Lucidchart. Vedremo cosa è possibile realizzare attraverso questi due prodotti e dove possiamo spingerci.

 


 

Le presentazioni, prima di tutto

Come sempre, prima di iniziare qualsiasi elucubrazione, occorre fare le presentazioni del caso.

Lucidchart è un servizio web che permette ai gruppi di utenti di lavorare e collaborare insieme e di realizzare dei diagrammi di flusso, schemi e grafi. Come riportato nella pagina wikipedia (in inglese), Lucidchart è l’arternativa online di Visio di Microsoft.

Lo strumento è molto versatile è permette di disegnare qualsiasi grafico:

e il tutto via web e direttamente sul nostro browser, come possiamo v edere dalla seguente GIF animata:

Interessante ma ….

…. come lo andiamo ad integrare con i prodotti Atlassian? Mi allaccio al seguente articolo di Lucidchart, dove abbiamo una descrizione, in inglese, di come avviene questa integrazione.

Attraverso opportune apps (ex addons) è possibile utilizzare il servizio on line ed integrare direttamente i grafici generati su Confluence, Jira , Hipchat e BItbucket.

Per BitBucket (al momento solo la versione cloud), possiamo generare diagrammi UML, come mostrato in figura:

mentre per Confluence e JIRA abbiamo a disposizione sia la versione cloud che la versione Server.

Su Hipchatr, al momento, abbiamo a disposizione la versione Cloud. Includo il seguente video per meglio capire (audio in inglese) come funziona il tutto:

https://youtu.be/e49GEM27C-s

 

 

Conclusioni

Abbiamo sbirciato solamente in questo argomento. Nei prossimi post approfondiremo il tutto e cercheremo di capire che altro offre il marketplace, confrontando e analizzando quali possibilità offrono.




Workflow su Confluence

Workflow su Confluence

In questo post andremo ad introdurre un concetto di Workflow su Confluence.

 

Che cosa è un Workflow?

Come prima cosa, cerchiamo di dare una definizione di Workflow Per fare ciò, consiglio questo link, dove ho trovato una bella definizione di workflow e consiglio anche la pagina di wikipedia (in inglese, ma la consiglio).

Fondamentalmente, andando al sodo, un Workflow è il flusso di lavoro che deve essere eseguito per svolgere una determinata operazione, in ambito di un business.

 

Come si può introdurre il concetto di workflow su Confluence?

Spieghiamo in che modo possiamo calare questo concetto su Confluence 🙂

In ambito wiki, si ha la necessità di un Workflow quando si devono pubblicare delle pagine in cui, per evidenti motivi, le informazioni devono essere prima vagliate/approvate da un responsabile che deve accertare che tutte le informazioni presenti siano corrette.

Basti pensare ad un sistema in cui ogni pagina wiki presenta delle informazioni finanziarie di una società. Se questa pagina è visionata da un numero molto elevato di utenti, la pubblicazione di una informazione errata potrebbe scatenare problemi non indifferenti.

 

Quindi, in situazioni come questa, dove se viene eseguita una pubblicazione senza controllo esiste un grosso rischio, trova la sua naturale applicazione un Workflow.

Come possiamo applicare un Workflow in Confluence?

In Confluence abbiamo a disposizione un Addon che consente di poter aggiungere un Workflow su Confluence. SI tratta del Comala Workflow.

 

Questo addon consente di poter assegnare uno stato specifico alle pagine di uno space. In aggiunta, possiamo assegnare un Workflow specifico ad ogni singolo space.

Possiamo assegnare task specifici ad un singolo utente, come mostrato nella precedente figura. Questi riceverà una opportuna segnalazione, in modo da poter poi procedere con le operazioni richieste.

 

Opportune macro consentono di poter creare delle pagine, in cui riassumere gli stati assunti dalle pagine

Nei prossimi post andremo a collaudare questo addon per saggiarne le potenzialità e limiti.

Alternative?

Come prima cosa, l’addon indicato è disponibile solo per installazioni Server, mentre non è affatto disponibile per Cloud. Quindi, sorge spontanea la domanda: Esistono delle alternative?

La risposta è si, e sarà oggetto di un post dedicato esclusivamente a questo punto.

L’idea è la seguente e si basa sull’uso di funzionalità standard.

Come prima cosa, occorre disporre di due space:

  • Space Pubblicato, ovvero lo space effettivamente disponibile al pubblico utenti
  • Space privato, clone dello space pubblicato, dove gli autori eseguono le correzioni/modifiche/aggiunte.

Come seconda cosa, possiamo associare degli stati agli space basandoci sulle Page properties, descritte in questo mio post, e usate anche in tanti altri esempi 🙂

Come seconda cosa, utilizziamo i Tasks di Confluence, per assegnare i compiti alle persone e mandare loro delle segnalazioni, un pò come avviene con l’addon, ma facendo uso solo delle funzionalità standard.

 

In questo modo, ed usando un pò di organizzazione, gli utenti lavorano nello space privato, a meno di correzioni del tipo:

  • errori di battitura;
  • correzioni dell’ultimo minuto, etc

cambiando stato (nelle page properties) ed impostando i task su di una opportuna pagina di uno space di lavoro.

Conclusioni

Abbiamo a disposizione degli strumenti opportuni per poter impostare un Workflow su Confluence, sia come addon specifici, sia come unione di funzionalità standard che, alla fine dei giochi, possono metterci a disposizione un Workflow molto primordiale ma, nel contempo, semplice e funzionale. Questi argomenti saranno approfonditi su altri post.