Domande & Risposte. Abbiamo bisogno di una licenza Confluence per usare la KB su Jira Service Management?

Proviamo a rispondere alla domanda partendo dalle informazioni di base che abbiamo a disposizione. Se infatti consultiamo la Community, ci imbattiamo in queste risposte:

La risposta risulta chiara. Abbiamo bisogno di una licenza …..

…. ed invece NO.

Non da tantissimo tempo, possiamo usare gratuitamente Confluence per implementare la KB basta che siamo titolari di una licenza JSM pagata ed annuale. Come riportato in questa documentazione ufficiale.

Fonte: Documentazione Atlassian

In questo caso, se abbiamo una licenza mensile, possiamo aggiungere Confluence con profilo Free (questo è sempre stato possibile) ma la vera novità è ceh con profilo annuale è possibile usufruire di Confluence per gestire la KB. Questo è molto interessante e l’articolo spiega come arrivare ad ottenere il risultato.




Manteniamo sincronizzati i nostri Space di Confluence

In questo post andremo ad esaminare come possiamo gestire una sincronizzazione di Space, sia nella stessa istanza, che su istanze differenti. Andiamo in modalità esplorativa

Vestiamo i panni del moderno alchimista

Introduzione dello scenario

Lo scenario che mi piacerebbe implementare serve nel caso di problemi che si possono presentare nella istanza di produzione. Se abbiamo a disposizione una istanza, minore con un numero inferiore di utenti, possiamo avere un backup sempre pronto all’uso che ci permette di poter ripristinare in tempi brevi l’operatività, permettendoci poi di ripristinare tutti gli aggiornamenti nel caso di riattivazione dell’ambiente di produzione.

Questo articolo rientra in un insieme di studi che sono nati dopo che ho pubblicato questo articolo, visto che sono stato uno dei fortunati a ricevere questa situazione. Per questo motivo voglio avere delle alternative da poter ottenere un esempio di Disaster Recovery anche per le nostre istanze Atlassian Cloud.

Vediamo in questo articolo come riuscire a creare un ambiente di Disaster Recovery

Come possiamo eseguire questa operazione?

Analizzando il Marketplace, operazione che eseguiamo quotidianamente, identifichiamo il seguente addon che ci permette di eseguire la sincronizzazione di due space relativi a due istanze Cloud differenti.

In questo caso abbiamo un addon che ci può aiutare.

Andiamo ad esaminarlo.

Che cosa offre l’addon

L’addon permette di eseguire una sincronizzazione da uno Space all’altro, nell’ambito di una stessa istanza, ma anche su istanze differenti. Questa funzionalità ci permette di poter creare degli scenari non indifferenti, permettendo di creare degli ambienti di Disaster Recovery, ma non solo. possiamo anche sfruttare questa funzionalità anche in scenari in cui dobbiamo gestire l’approvazione dei contenuti. Le idee scorrono potenti 🙂

Questa volta ci vuole 😛

Il seguente schema riassume il funzionamento e ci permette di capire come ragiona l’addon

Fonte: Marketplace Atlassian

Osserviamo che la sincronizzazione, una volta impostata, è bidirezionale, di conseguenza qualsiasi operazione eseguita in uno degli Space viene immediatamente riverberata sugli altri. Non solo. Oltre alla sincronizzazione completa dello Space, abbiamo anche la sincronizzazione della singola pagina, come vediamo dalla seguente figura:

Fonte: Marketplace Atlassian

dove vediamo tutti i collegamenti impostati e abbiamo la possibilità di poter sincronizzare anche le singole pagine. La stessa interfaccia ci permette di capire se abbiamo eseguito l’aggiornamento della pagina o meno.

Fonte: Marketplace Atlassian

La configurazione non risulta impossibile, sempre guardando le schermate che sono presenti sul Marketplace. Viene fatto uso di Token per rendere sicura la sincronizzazione.

Convinto subito: Lo provo.

Iniziamo quindi a Installare l’addon. Come sempre ci serviamo di una GIF animata per vedere come eseguire l’installazione dell’addon.

Nota Bene – Lo installo ovviamente su due istanze per poi anche provare la sincronizzazione tra due istanze cloud differenti.

Andiamo ad analizzare subito la configurazione generale, cui accediamo dal menù Apps

Che ci mostra l’elenco degli space disponibili e ci fornisce il link diretto alla configurazione, che ci permette di poter accedere alla configurazione diretta dell’addon che è presente nelle configurazioni dei singoli Space

Se selezioniamo Edit sync settings veniamo reindirizzati alla pagina di configurazione vera e propria.

La configurazione di una sincronizzazione non richiede tantissimo. Semplicemente definiamo una sincronizzazione in quello che è lo Space sorgente. Da questo andiamo a scaricare il Token (è un file JMT), che andremo a caricare nella configurazione dello Space Destinazione.

A questo punto ho creato prima una sincronizzazione tra due Space di una stessa istanza e successivamente una sincronizzazione tra due istanze. A tale scopo ho due istanze Cloud dedicate allo scopo che ho preparato per un test che è diventato questo Case Study. Mi sono quindi limitato a configurare e a verificare

Ho scelto questi Space perché presentavano delle informazioni differenti ed ho verificato come si comportavano.

Un esempio di esecuzione negli ambienti di test Cloud

Come possiamo vedere dalla GIF animata, l’esecuzione è molto semplice e non abbiamo molti output. Lo stesso LOG non ha dato alcun risultato e non abbiamo nulla da vedere dopo. Questo è un punto importante.

Anche l’esecuzione della parte multiistanza non presenta molti problemi:

Esecuzione sincronizzazione della multiistanza

Vediamo che il risultato mostrato è il medesimo.

Andando ad analizzare il tutto, vediamo che le operazioni hanno sincronizzato le pagine, ma ho notato una cosa: La Homepage degli Space non viene sincronizzata.

Infatti Il mio space ‘sorgente’ ha questa homepage

Lo Space ‘Commerciale’
Lo space privato del mio utente, usato come Space destinazione

Osserviamo che per la Homepage non abbiamo a disposizione alcun menù che ci mostra lo stato della sincronizzazione. Mentre per le altre pagine abbiamo tale funzione disponibile.

La pagina con la dialog box indicante lo stato della sincronizzazione

La pagina con la Dialog box indicante lo stato della sincronizzazione

Vediamo la stessa pagina con la Dialog box sui due spazi distinti. Lo stesso risultato lo abbiamo anche quando usiamo la sincronizzazione su multistanza.

Risultato del test

Il risultato è sicuramente positivo ma ho notato alcune cose. Sono abbastanza sicuro del perché ci sia il comportamento che ho notato, ma voglio esserne sicuro e quindi lo evidenzio qui. Sono sicuro che gli autori dell’addon mi confermeranno le ipotesi.

  1. La Home page dello Space non risulta inclusa nella sincronizzazione.
  2. La sincronizzazione avviene copiando dallo Space origine verso lo Space destinazione
  3. Non vedo i log delle operazioni, sia quando sono in esecuzione sia quando sono concluse le operazioni di sincronizzazione

La Homepage non viene sincronizzata ma ho il dubbio che, per come è organizzato Confluence, l’addon non riesca ancora ad eseguire questa operazione.

Eseguire la sincronizzazione in una direzione piuttosto che in entrambe le direzioni non lo vedo come un problema. Nello scenario che ci siamo posti come obiettivo, non è affatto un problema in quanto prima di usa una delle due istanze come Disaster Recovery e di conseguenza la sincronizzazione è in una direzione. Solo dopo può essere necessario sincronizzare nella direzione inversa in quanto, nel caso in cui la produzione non risponde, allora serve la sincronizzazione per ripristinare la produzione.

Cosa più importante sono i LOG. Il fatto che non riesca a vederli durante l’esecuzione e poi a sincronizzazione eseguita, lo vedo come un problema. Nel caso di malfunzionamento, occorre sempre capire la causa e i LOG sono fondamentali. Di conseguenza questo punto deve essere visto dai produttori dell’addon in modo da renderlo disponibile sempre e anche facilmente consultabile.

Conclusione

Il mio giudizio è sempre positivo: abbiamo un addon molto interessante, anche se non riusciamo in pieno ad implementare la soluzione del Disaster recovery. Il fatto di non riuscire a copiare per intero la pagina iniziale dello Space, non è proprio il massimo, ma non ci scoraggiamo. Abbiamo uno strumento in più da poter usare per i nostri obiettivi. Non abbiamo uno strumento che esegue perfettamente la sincronizzazione come ci aspettiamo, ma riusciamo comunque ad avere un risultato che ci si avvicina. In aggiunta ci vedo un altro possibile utilizzo: quando gestiamo una documentazione e abbiamo un processo abbastanza complesso di approvazione delle modifiche, quello che possiamo fare è usare 2 space: uno per la documentazione ufficiale e uno per redigere le modifiche. Quando la modifica viene approvata, questa viene sincronizzata con lo Space ufficiale. Quindi, questo ci deve insegnare a non abbandonare un addon se non esegue proprio quello che ci interessa, ma semplicemente lo andiamo ad applicare ad altre situazioni

Reference

Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina del Marketplace




Meetical raddoppia il suo successo

La Meetical l’ha fatta grossa. No, non mi fraintendete: Non si tratta di una marachella, ma si tratta di un nuovo addon che ci aiuta ancora di più nella gestione quotidiana dei nostri task e rafforza ulteriormente la relazione che abbiamo tra Jira e Confluence

Fonte Linkedin – Ho ripreso l’immagine che la Meetical ha pubblicato nella sua pagina

Subito al dunque

Si tratta di un nuovo addon, vincitore della CodeGeist 2022. Meetical non è nuova a queste sorprese e anche questa volta ci ha messo a disposizione un addon che ci aiuta tantissimo, vincendo proprio il CodeGeist 2020 con Meetical, l’addon che permette di realizzare i meetings notes / verbali e minute delle riunioni in maniera semplice, diretta e (importantissimo) FACILE.

Vediamo oggi quale novità di mostra Meetical con questa nuova Vittoria 😀

Lo scenario che vado a descrivere non è nuovo e sicuramente molti di voi ci si rivedranno. Molto spesso i Project Manager devono tenere sotto controllo sia i task su Jira che i Task che Confluence mette a disposizione. Questi ultimi sono abbastanza difficili da monitorare. Lo standard ci mette a disposizione solo pochi strumenti e tutti su Confluence.

Un esempio di questi task.

Su Confluence non abbiamo molte scelte e abbiamo a disposizione tutta una serie di interfacce che ci permettono di poter gestire la situazione.

Un altro esempio. I meeting notes sono ricchissimi di questi task e spesso non sappiamo come gestirli

Di conseguenza il PM che deve gestire questi task non ha molte scelte:

  • Trasformare questi task in altrettanti task di Jira
  • Salterellare come non mai tra Jira e Confluence.
  • Impazzire secondo le normali normative di lavoro folle 😛

….. fino ad ora

Adesso grazie alla applicazione che la Meetical ci mette a disposizione, abbiamo la possibilità di poter gestire tutti questi TASK in un unico punto, ovvero abbiamo adesso la possibilitò di poter avere tutto sotto controllo nelle nostre dashboard di Jira.

Presto disponibile su marketplace

Questo addon ci permette di poter mettere in comunicazione Confluence Task su Jira in maniera semplice e consente di poter riportare tali risultati su di una daskboard come riportato nella seguente immagine.

Come si presenta l’addon su Jira e che informazioni mostra

La precedente immagine mostra come possiamo collegare i task di Confluence. erenderli disponibili su Jira. Da li possiamo interagire direttamente con tali task e lavorare da un unico punto. Il Salto tra più applicativi lo rimandiamo ad altra data 😀

Visualizzazione modello Calendario

Abbiamo anche la possibilità di poter visualizzare i nostri task anche in modalità Calendario. Non posso proprio trattenermi: SPETTACOLO :-D. Ma le sorprese non sono finite;

Statistiche, Reports e tanto altro ancora

Questo farà sicuramente andare in disibilio i PM: Habemus Report e statistiche. Possiamo anche visualizzare tutte queste informazioni ed avere delle statistiche, avendo la possibilità di poter gestire immediatamente situazioni anomale.

Il tutto viene messo a disposizione grazie anche ai Gadgets, ovvero alla componentistica che l’addon mette a disposizione e che, come vesiamo dalla seguente immagine:

La lista dei gadget che l’addon mette a disposizione

possiamo gestire sempre facilmente.

Gestire tali task direttamente dalla Dashboard non ha assolutamente prezzo.

Non dobbiamo più saltare da un software all’altro

Conclusione

Non può che essere positiva. Finalmente abbiamo l’applicazione del principio del Punto Unico, ovvero della possibilità di poter gestire diverse funzioni in un unico punto, senza impazzire e senza che sia necessario saltare. da un punto all’altro.

Il Project Manager non impazzisce nel gestire il proprio lavoro e il lavoro, del suo personale, ma anzi, ha la possibilità di poter gestire il tutto facilmente e bene. Con somma soddisfazione di tutti. Il mio giudizio non lascia dubbio alcuno:

POSITIVISSIMO

Non vedo l’ora di provarlo e saggiare tutte le potenzialità.




Case Study – Come integrare due istanze Jira Cloud

Prefazione


Iniziamo una serie di articoli il cui obbiettivo è di riassumere in un Case Study, l’esperienza raccolta nel risolvere un problema o nel coprire una necessità di un cliente.

In questo Case Study voglio raccontare come è stato possibile eseguire l’integrazione di due istanze Jira Cloud differenti, al fine di consentire il passaggio delle segnalazioni da una istanza all’altra. Questa comunicazione doveva sottostare ad un insieme di condizioni molto forti in quanto le due istanze erano usate da aziende differenti e di conseguenza nessuna delle aziende doveva essere in grado di poter visionare il contenuto dell’altra istanza Cloud.

Trattandosi di un argomento interessante cercheremo di svilupparlo facendo si che siano riportati tutti i ragionamenti che sono stati eseguiti per arrivare alla scelta definitiva ed alla risoluzione che ha fornito la soluzione, a giudizio di tutte le parti coinvolte, che meglio rispondeva alle esigenze.

Caro lettore, ti ringrazio fin da adesso per il tempo che dedicherai alla lettura e ogni tuo commento sarà il benvenuto.

Scenario


Partiamo subito descrivendo lo scenario che mi sono trovato davanti e quali condizioni dovevano essere rispettate per poter eseguire questa integrazione.

Il mio cliente aveva appaltato alcune parti del proprio Help desk a due fornitori. Questi avevano implementato tali funzionalità usando le proprie istanze Jira Cloud, che usavano anche per gestire altri Help Desk di altri loro clienti. E’ sorta la necessità di potere seguire uno scambio di segnalazioni in quanto poteva capitare che chi richiedeva l’intervento di un software/applicativo che è gestito dall’Help desk del secondo fornitore e viceversa.

Ogni fornitore recepiva le segnalazioni nei propri progetti di Service Management e li gestiva in maniera indipendente l’uno dall’altro. Non erano presenti punti di contatto. In aggiunta, le due istanze venivano usate anche per altri obbiettivi e di conseguenza era stato sollevato il problema di:

  • sicurezza delle informazioni: ambo le parti chiedevano che fosse inoltrata solo la segnalazione in questione mentre tutte le altre informazioni rimanessero riservate.
  • Istanze separate: Le istanze dovevano comunque continuare a lavorare come se nulla fosse. Le segnalazioni provenienti da altre fonti dovevano essere comunque indipendenti dalle segnalazioni di questa integrazione.
  • Sincronizzazione: Le segnalazioni che sono oggetto della integrazione tra i due sistemi cloud, dovevano essere sincronizzate in modo da permettere ad ambo le parti di essere sempre aggiornati sulle modifiche.
  • Semplicità: La configurazione non doveva risultate complicata o di difficile interpretazione.

Lo scenario si presentava abbastanza complicato e di non facile risoluzione, ma la sfida era molto interessante e non ci siamo arresi. Abbiamo iniziato con le analisi e ci siamo fin da subito impegnati nella risoluzione del problema.

Cosa avevamo a disposizione


Anche le due istanze non presentavano caratteristiche particolari:

  • Non avevano Addon particolari installati, anzi in un caso era usata la versione cosiddetta out-of-the-box, ovvero la versione base di Jira.
  • Disponevano di vari progetti che erano in capo ad altri clienti e solo uno. di essi doveva essere coinvolto nella sincronizzazione
  • Disponevano di flussi di lavoro completamente differenti e che dovevano non essere toccati: la sincronizzazione si doveva innestare nei flussi esistenti.

Jira è un grande software ma le funzioni standard non permettono di mettere in comunicazione due istanze diverse. Di conseguenza dobbiamo rivolgerci al Marketplace per capire che cosa è stato sviluppato e messo a disposizione, un insieme di funzionalità che noi abbiamo a disposizione e che molte aziende non conoscono o non hanno. il tempo di conoscere.

Cosa offre il Marketplace


I produttori del marketplace hanno fatto un grande lavoro mettendo a disposizione un insieme di funzionalità che completano in maniera egregia Jira. La conoscenza che ho sviluppato in tutti questi anni di utilizzo, mi ha permesso di fare una rapida ricerca e cernita dei possibili addon da poter usare.

La prima scelta mi ha portato a selezionare 4 addon, da poter proporre alle parti, per arrivare ad offrire una soluzione accettabile. Dopo diverse riunioni, alcune molto combattive e non proprio semplici, la scelta è ricaduta su questo addon:

Backbone Issue sync della k15t

Posso assicurare che nelle varie riunioni si è molto discusso delle caratteristiche e delle funzionalità, ma alla fine, questo addon permette di poter realizzare esattamente quanto richiedevano cliente e fornitori, rispettando le richieste e le condizioni che avevano imposto e mantenendo anche la semplicità che era richiesta anche dagli stessi fornitori, nel gestire la sincronizzazione e nel mantenere la netta separazione delle informazioni. Capisco perfettamente il significato di questa richiesta e molto spesso la causa è da ricercare nel fatto che non tutti gli utenti che utilizzano questi prodotti sono esperti oppure usare questi prodotti non è il core business di queste aziende. Avere a disposizione la semplicità oltre che mantenere una generosa dose di praticità, permette di avere l’arma vincente per risolvere tutta una serie di situazioni.

Backbone Issue Sync for Jira permette di poter eseguire la sincronizzazione di issue tra progetti sia della stessa istanza, che di istanze differenti. In questo modo è possibile anche soddisfare altre possibili situazioni, in cui magari occorre mantenere sincronizzato un progetto COPIA che sia referenziato da altri utenti o che, con l’aiuto di altre funzionalità, di cui l marketplace è ricco.

La configurazione è molto completa ma, come si ribadisce facile da impostare. Come possiamo vedere dalla seguente immagine:

Possiamo gestire in maniera chirurgica cosa sincronizzare, sotto quali condizioni (e qui interviene il JQL di cui io sono un Fan sfegatato). Possiamo decidere campi sono soggetti alla sincronizzazione, compresi i campi custom che abbiamo definito nella sezione di amministrazione di Jira, oltre che decidere se impostare dei campi con valori di default.

Possiamo anche decidere la corrispondenza degli stati del Workflow: questo ci aiuta nell’impostare le corrispondenze ed innestare correttamente un flusso di lavoro in un altro.

Commenti ed allegati possono essere sincronizzati facilmente. Nel caso dei commenti possiamo anche decidere se, nella eventualità che usiamo progetti JSM, quali commenti vanno sincronizzati ed in che direzione.

Subito al dunque


Andiamo a vedere come questo addon permette di poter rispondere le esigenze espresse. In prima battuta abbiamo che la questione sicurezza è perfettamente garantita. in quanto tutte le operazioni di sincronizzazione sono eseguite in maniera trasparente e, sopratutto, l’addon garantisce un grado di separazione molto alto tra le due istanze: da una istanza non è possibile andare a leggere le informazioni dell’altra istanza e viceversa.

In aggiunta, la sincronizzazione non deve scattare sempre, ma solo quando è necessario ovvero quando effettivamente quando l’agente si accorge che la segnalazione è di competenza dell’altro Help desk, questo deve essere in grado di poter attivare la sincronizzazione.

Vediamo nel dettaglio la configurazione che è stata impostata al fine di gestire la sincronizzazione proteggiendo le informazioni.

La sincronizzazione scatta quando…

… si imposta un particolare valore in un campo. Si è scelto di usare il campo LABELS con opportuni valori. Questo ci permette di poter pilotare l’attivazione e la disattivazione della sincronizzazione

La issue che sincronizziamo …

… sono quelle dell’help desk che vengono convertite con una issue nella istanza destinazione e viceversa. In questo caso abbiamo una configurazione come mostrato dalla seguente immagine

In questo caso abbiamo una corrispondenza multipla, in modo da far corrispondere più issue dell’help Desk ad una soltanto.

I campi che sincronizziamo …

… sono pochi e comprendono anche i campi custom

Non abbiamo alcun campo inizializzato, ma se fosse necessario nel futuro, lo possiamo fare.

Gli stato del workflow che sincronizziamo …

… non abbiamo configurazioni particolari. In questo modo gli stati sono quelli che gli agenti dei vari Help Desk sono abituati a lavorare

I commenti che sincronizziamo …

… sono solo quelli che sono intercorsi tra agente e customer. I commenti interni non sono sincronizzati perché potrebbero contenere informazioni che sono personali dell’Help Desk sorgente e di conseguenza potrebbero contenere anche informazioni riservate. In questo modo non abbiamo problemi. 🙂

Gli allegati che sincronizziamo …

… sono tutti gli allegati che sono presenti nella issue. Questi sono importanti e devono essere riportati.

Conclusione

Questo addon ha brillantemente risolto la necessità che sia i due fornitori che del mio committente hanno espresso, e la procedura di sincronizzazione è attualmente in produzione. Per mia abitudine controllo i risultati del mio lavoro e tra non molto procederò ad una piccola intervista dove cercherò di identificare i vari feedback e di capire se occorre una ulteriore modifica, o se sono stati riscontrati dei problemi di qualche genere o natura.

Approfitto per ringraziare il lettore che con molta pazienza ha seguito quello che ho raccontato. Spero di aver fornito tanti spunti interessanti che possa anche fornire utilità. Spero che questo, sia l’inizio di tanti altri articoli che possa fornire conoscenza ed aiuto sull’argomento.




Automatic Time Tracking – Test addon

In questo post andiamo a testare e saggiare le potenzialità di questo addon. In particolare tratteremo l’addon free che, come vediamo dalla pagina del marketplace, abbiamo un numero molto alto di installazioni e di conseguenza abbiamo maggiore interesse a descriverlo. La versione PRO presenta solo (si fa per dire) funzionalità in più che andremo a dettagliare di seguito.

Esplorazione in corso

Installazione

Partiamo come sempre dalla installazione dell’addon. Come sempre mostriamo nella seguente GIF tutta la sequenza di operazioni che sono necessarie per poter eseguire la installazione.

Si tratta della installazione della versione Free.

proseguiamo con la configurazione generale che l’addon mette a disposizione.

Configurazione Generale

Esaminiamo la configurazione generale a livello. In questo caso accediamo direttamente dal nuovo menù presente nella sezione delle App. Se lo selezioniamo, quello che vediamo è:

Su quali progetti abilitiamo le funzionalità.

Dalla prima schermata possiamo decidere su quali progetti abilitare le funzionalità. Questa possibilità ci permette di avere la funzione dove serve e non assegnata indistintamente.

La seconda opzione ci permette di poter scegliere con quale modalità usare l’addon, ovvero se in manuale o in automatico. Possiamo scegliere se si attiva o attraverso la selezione dell’apposito bottone presente su visualizzazione issue oppure se si attiva non appena viene eseguito il cambio di stato.

Possiamo, per ogni progetto, configurare degli stati pr attivare/disattivare il log work.

Questa terza opzione permette di configurare gli stati sono usati per attivare il conteggio del log work, quali disattivano il conteggio.

Prima opzione che si attiva solo se attiviamo la versione PRO.

Questa è la prima opzione disponibile nella versione a pagamento. Indica delle opzioni che:

  • Rende la descrizione obbligatoria da indicare nel Log Work
  • Impostazione di restrizioni sui report che si possono generare.
Seconda opzione disponibile solo per la versione PRO

Altra opzione a pagamento: In questa sezione abbiamo la lista dei campi custom che sono disponibili dalla versione a pagamento.

Impostiamo il calendario di lavoro

Con questa opzione abbiamo la possibilità di definire l’orario di lavoro aziendale e di conseguenza, l’addon ragiona, nel conteggio, usando questo calendario. Possiamo definire anche in quali orari l’addon esegue il conteggio. abbiamo quindi una valvola di controllo che ci permette di poter evitare che sia eseguito il conteggio quando …. non deve.

Terza opzione a pagamento.

Ultima opzione a pagamento. Permettere l’esecuzione della app attraverso la app mobile.

Test Addon

Una volta configurato l’addon, possiamo procedere con il test. In questo caso, creiamo un progetto da usare come base di partenza per i nostri test. Abbiamo impostato la configurazione in modo da permettere il conteggio quando si prende in carico la issue e fino a quando non la si risolve o si mette in sospensione/pausa.

Riporto adesso la configurazione che ho impostato in questo esempio per poter gestire l’automatismo. Vi posso assicurare che in meno di 5 minuti ho inserito tutti i parametri, previa analisi ovviamente.

Abbiamo configurato l’addon per agire in modalità automatica.
I worklog inferiori al minuto sono arrotondati ad 1 minuto
Abbiamo configurato per quali stati attivare il conteggio e per quali disattivare. Possiamo anche scegliere di associarlo alle category
Possiamo selezionare l’intervallo di lavoro per ogni singolo giorno.in aggiunta possiamo anche specificare le vacanze attraverso link al calendario

Il risultato che otteniamo con questa configurazione lo possiamo vedere attraverso la seguente GIF:

Il risultato di un semplice test.

Conclusioni

Abbiamo un addon che ci aiuta nel semplificarci la vita nel calcolo delle ore che abbiamo lavorato su di un determinato task. Automatizzando questa funzione ci permette di poter raggiungere un buon risultato. In aggiunta, inserendo un blocco sul periodo temporale, impedisce. di caricare delle ore ‘mostruose’. In aggiunta possiamo comunque intervenire per correggere gli errori.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili presso la pagina del marketplace.




Ultime novità da Old Street Solutions

In questo post continuiamo la traduzione degli articoli dal blog della Old Street Solutions. In questo articolo, redatto da Christopher Berry, andiamo ad esaminare le ultime novità su External Share for Confluence. Possiamo personalizzare il link da passare ai nostri contatti.

L’autore dell’articolo.
Immagine dell'intestazione del dominio personalizzato di condivisione esterna

Preferiamo condividere tutti i contenuti sotto il nostro dominio piuttosto che con quello di terzi. Come mai? Perché vogliamo che la persona che riceve le informazioni si fidi di essa. È più probabile che lo sappiano se sanno che viene da noi.

Ognuno nella comunità Atlassian è stato brama dopo domini personalizzati per Confluence basi di conoscenza per un lunghissimo tempo. È difficile offrire continuità di servizi – per non parlare di confusione e disorientamento per il cliente – quando lo stai indirizzando verso un dominio che non è quello della tua azienda per visualizzare le tue risorse. Anche noi siamo bloccati con ossapps.atlassian.net per la nostra documentazione pubblica invece di qualcosa che è completamente marchiato per noi.

Questo ticket per Jira molto divertente è una buona illustrazione della disperazione, della rabbia e dell’incredulità che affligge la comunità per la mancanza di domini personalizzati per Confluence, Jira, Bitbucket e tutti gli altri prodotti Atlassian Cloud. È il numero di arretrati di Atlassian Cloud più votato di sempre e ha appena superato il suo decimo anniversario, con Atlassian che continua a fornire scuse e scuse per il motivo per cui questa semplice funzione gli sfugge.

Un utente ha persino lanciato una gamma di prodotti basati sul ticket CLOUD-6999, tra cui magliette, tazze, cuscini, orologi e maschere per il viso. Lo slogan della gamma è: anche tu puoi far parte del più epico fallimento nella storia del cloud da parte di un’azienda multimiliardaria!

E sebbene non sia del tutto in nostro potere salvare la situazione e fornire a tutti domini personalizzati per l’intera knowledge base di Confluence, la nostra nuova funzione può aiutarti a mantenere quella continuità di servizio e marchio se tutto ciò che stai facendo è condividere una singola pagina o albero di pagine alla volta.

Fondamentalmente, ora puoi impostare un dominio personalizzato per tutte le pagine Confluence che condividi esternamente utilizzando External Share for Confluence .

L’impostazione di domini personalizzati per la condivisione di contenuti di solito ha un prezzo. Tuttavia, poiché comprendiamo il dolore di non avere domini personalizzati per Confluence (essendo noi stessi malati), lo stiamo semplicemente includendo nel costo di esecuzione di External Share.

Pensiamo che sia una di quelle cose che farà dimenticare alle persone che External Share ha funzionato in un altro modo. (Proprio come quando – se – Atlassian finalmente tira fuori le dita e ci dà tutti i domini personalizzati per le nostre app cloud.)

Percorriamolo.

Per impostazione predefinita, tutti i collegamenti External Share for Confluence risiedono nel seguente dominio: confluence.external-share.com . Se desideri condividere i link in un dominio Condivisione non esterno per Confluence come https://resources.mycompany.com , dovrai seguire i passaggi seguenti per configurare un dominio personalizzato. Dovrai convincere chiunque possieda o gestisca il dominio della tua azienda a farlo prima di poter rendere disponibili le condivisioni dal sito Web dell’azienda.

Passo 1

Configura il tuo provider DNS (Domain Name System) in modo che punti al dominio External Share for Confluence: confluence.external-share.com . Questo di solito comporta l’aggiunta di un nuovo record CNAME. Consulta la documentazione del tuo provider DNS per istruzioni specifiche su come eseguire questa operazione. (Si prega di notare che potrebbe esserci un ritardo nella propagazione delle modifiche DNS.)

Passo 2

Vai alla pagina Impostazioni globali della tua app External Share for Confluence per impostare il tuo dominio personalizzato. Il dominio deve contenere più di 5 lettere e/o numeri e almeno 2 punti. Dovrebbe anche iniziare e finire con una lettera, ad esempio customdomain.example.com .

Schermata delle impostazioni globali nella condivisione esterna per Confluence

Passaggio 3

Salva il tuo dominio. Tutti i link di condivisione esterna creati dagli utenti sulla tua istanza Confluence ora includeranno il tuo dominio personalizzato. Modifica o rimuovi il dominio personalizzato semplicemente facendo clic su “Cambia”.

Screenshot che mostra come modificare il dominio personalizzato

È così facile! Tieni presente che questa funzione è disponibile solo nella versione Pro di External Share for Confluence .

Se avete domande o commenti su questa funzione, si prega di mettersi in contatto .




Confluence sempre al centro dell’attenzione

continua la nostra indagine sugli addon per Confluence. Anche in questo caso andiamo ad esaminare il lavoro che la Giapponese Ricksoft mette a disposizione di noi utenti.

Un esempio di ciò che l’addon offre

Un tocco di Excel su Confluence

Non siamo nuovi ad addon di questo genere, che aggiungono Excel a Confluence. In questo caso, l’addon ci permette di poter inserire un foglio Excel allì’interno delle nostre pagine di Confluence, con tutte le funzionalità di cui necessitiamo

Un esempio di Pivot Table

Dalla precedente immagine abbiamo a disposizione la possibilità di poter gestire delle Pivot Table. Non male. Provate ad immaginare un insieme di situazioni in cui possiamo inserire un foglio excel, dove possiamo inserire:

  • calcoli
  • Tabelle Pivot
  • Report
Un esempio di preventivo

Nella precedente immagine abbiamo un esempio di come possiamo impostare un preventivo. Un semplice esempio di come possiamo arricchire le nostre pagine.

Un esempio di dashboard

Conclusione

Un altro addon interessante che abbiamo a dispozione per le nostre pagine. Non vedo l’ora di provarlo.

Reference

Maggiori informazioni sono presenti nella pagina del Marketplace.




Atlassian App disponibili gratuitamente per i piccoli Team

Good News | Picture News
Una buona notizia

Oggi diamo una buona notizia per tutti gli utenti dei prodotti Atlassian, in particolare per i Team piccoli, fino a 10 utenti. Abbiamo a disposizione un congruno insieme di addon gratuiti per Team fino a 10 utenti

Un primo insieme di addon
Altri addon disponibili

Abbiamo a disposizione un insieme molto limitato, come possiamo vedere 😛

Dalla GIF vediamo tantissime apps/addons

Questo è sicuramente un grande aiuto per tutti i team che devono iniziare a lavorare e che hanno necessità di disporre di tools che permettono di crescere e di fare tantissime cose. Si tratta di un aiuto importante che si somma alla possibilità di avere un applicativo di Project management gratuito, un sistema di gestione della documentazione gratuito.

Per maggiori informazioni, fate riferimento al seguente link .




Custom chart for Jira – Un aggiornamento

Prosegue l’opera di traduzione degli articoli della Old Street Solutions. In questo post introduciamo una nuova funzionalità, annunciata da diverso tempo e che adesso andiamo ad analizzare. Un ringraziamento all’autrice dell’articolo.

L’autrice dell’articolo: Morgan Folsom

Shared Dashboard finalmente disponibili

Screenshot della dashboard condivisa di grafici personalizzati
Fonte: Old Street Solutions

Hai mai desiderato condividere le tue dashboard Jira con utenti esterni?

La nuova funzione Shared Dashboards di Custom Charts for Jira ti consente di condividere intere dashboard contenente i tuoi grafici preferiti con utenti interni ed esterni su Jira Cloud. Con questa nuova funzionalità per Custom Charts for Jira, puoi visualizzare Custom Charts nel portale Jira Service Management (JSM) o internamente come un wallboard.

Come utilizzare i dashboard condivisi

Per creare una dashboard condivisa, crea semplicemente la tua dashboard come faresti normalmente con i gadget Grafici personalizzati. Dopo aver configurato i tuoi grafici, puoi aggiungere un gadget Grafici personalizzati – Dashboard condiviso al dashboard.

Screenshot che mostra come condividere un dashboard con gli utenti del portale JSM
Fonte: Old Street Solutions

Dopo aver aggiunto il gadget, puoi personalizzare il layout delle colonne e riorganizzare i grafici, selezionare la modalità chiara o scura e personalizzare dove è visibile il dashboard condiviso (nel portale JSM o internamente nella tua istanza Jira).

Per creare un dashboard visibile solo agli utenti Jira con licenza che dispongono dell’autorizzazione per visualizzare il dashboard Jira, puoi selezionare Solo utenti con accesso a questo dashboard Jira . Usando questa opzione, puoi creare una vista simile a un wallboard per il tuo team, in modo che il dashboard appaia a schermo intero. Significa anche che puoi finalmente mostrare l’intera dashboard in modalità oscura !

Di seguito è riportato un confronto tra la dashboard normale in modalità oscura e la nuova dashboard condivisa in modalità completamente oscura.

Jira Dashboard (come la vede in utente da Jira)

Dashboard condivisa (da utente esterno)

Dashboard condivisa nel portale JSM

Abbiamo ricevuto molte richieste per la possibilità di visualizzare dashboard nel portale Jira Service Management e Shared Dashboards è il “ticket”! Il portale può fornire un elenco di biglietti che i clienti sono in grado di vedere, ma nessuna visione reale di tali biglietti. Ora puoi mostrare grafici personalizzati ai clienti del tuo portale.

Le dashboard condivise nel portale sono disponibili dal menu a discesa Account, in Le mie dashboard. I clienti potranno vedere tutti i dashboard che sono stati messi a loro disposizione, in base al progetto o all’organizzazione.

Dove trovare le dashboard condivise nel portale JSM

Per visualizzare un dashboard condiviso nel portale, seleziona semplicemente “Utenti del portale JSM” e il progetto in cui deve essere mostrato il dashboard, che verrà visualizzato per i clienti di quel progetto.

Se desideri limitare ulteriormente, puoi configurare la dashboard condivisa in modo che venga visualizzata solo per una determinata organizzazione o anche solo per clienti specifici.

La parte migliore è che non stai esponendo dati che i clienti non possono già vedere: quando un dashboard condiviso è disponibile per un utente, vedranno solo:

  • Issue a cui sono assegnati
  • Issue su cui sono partecipanti
  • Issue con l’organizzazione di cui fanno parte (se selezionata nel gadget)

Cos’altro?

I dashboard condivisi sono una funzionalità in rapida evoluzione. Quindi ecco un’anteprima di cos’altro sta arrivando. Presto sarai in grado di:

  • Mostrare dashboard a utenti esterni con collegamenti pubblici (facoltativamente limitati con un codice di accesso)
  • Creare esportazioni di dashboard complete (non solo un singolo grafico alla volta!)
  • Inviare dashboard condivise via e-mail, Slack o Teams
  • E altro ancora!

Per ulteriori informazioni su come utilizzare le dashboard condivise, consulta la nostra documentazione o contatta il nostro team di supporto .

Reference

Maggiori informazioni sono disponibili ai seguenti link:




External share for Confluence

Continua la traduzione degli articoli dal Blog di Old Street Solutions nella nostra Italica lingua. Cercheremo come sempre di riportare tutti i concetti che sono stati riportati nell’articolo originario nella nostra meravigliosa lingua.

L’articolo di questo post ci introduce le ultime novità su di un addon che ben conosciamo ed apprezziamo: External Share for Confluence. Come Artigiano Del Software, già utilizziamo questo addon per condividere le informazioni e le offerte per i vari clienti.

Oggi, grazie a Christopher Berry, Nerd reo confesso (come lui stesso dichiara), approfondiamo l’argomento.

L’autore dell’articolo originario: Fonte: Old street Solutions.
Immagine dell'intestazione con il titolo dell'articolo circondato da grafici e clipart di denaro
Fonte: Old Street Solutiions

Molte delle organizzazioni che incontriamo utilizzano Word, Google, Adobe, SharePoint e vari altri strumenti per creare, documentare ed archiviare i loro contratti di vendita e legali. Molti di questi strumenti non si integrano tra loro, mettendo i team e i loro dati in silos, che generano ritardi e repliche nel processo di gestione dei contratti.

Con così tante più persone che ora lavorano in remoto, i silos stanno diventando più difficili da mantenere. Un numero crescente di organizzazioni sta cercando di centralizzare i propri dati e ottenere un’unica fonte da cui reperire le informazioni , al fine di ridurre la confusione e la scarsa qualità dei dati che derivano dall’avere team distribuiti sparsi tra fusi orari, che lavorano tutti su informazioni diverse. E lo fanno spostando tutti i loro dipendenti su un’unica piattaforma per la gestione dei documenti.

Le organizzazioni che già utilizzano Jira per la gestione del lavoro, i progetti e le richieste di servizi/IT guardano naturalmente a Confluence, la piattaforma gemella di Jira, come mezzo per stipulare e gestire i contratti. Forse Jira Service Management gioca già un ruolo nel tuo processo di gestione dei contratti, ad esempio usi i ticket per convincere altri team, come quelli legali o finanziari, a rivedere le dichiarazioni di lavoro (SOW) dai fornitori.

In questo articolo parleremo del motivo per cui Confluence sta diventando un caso d’uso così importante e popolare per la gestione dei contratti e di come sfruttare insieme la potenza di Confluence e Jira per trasformare il tuo processo di gestione dei contratti in una macchina ben oliata.

Utilizzo delle pagine di Confluence per stipulare e lavorare sui contratti

Confluence è una piattaforma intuitiva e di facile utilizzo per la creazione e la collaborazione sui documenti. Viene fornito con molte delle funzionalità che ti aspetteresti da un elaboratore di testi, come la formattazione di base del testo e la possibilità di modificare il colore e l’allineamento del testo e aggiungere immagini, tabelle, collegamenti ed elenchi puntati. Soprattutto per la collaborazione sui contratti, puoi eseguire modifiche collaborative dal vivo come in Google Documenti o dare suggerimenti sulle modifiche utilizzando i commenti in linea.

Tuttavia, Confluence in realtà ha più in comune con i costruttori di siti Web come WordPress che con i tradizionali editor di testo come Word, e c’è molta più automazione coinvolta. Le pagine Confluence sono dotate di macro opzionali che ti consentono di inserire tutti i tipi di contenuto dinamico. Ad esempio, se inserisci la macro Sommario, questa elencherà tutte le intestazioni della tua pagina come link cliccabili. La macro Roadmap Planner consente di inserire una rappresentazione visiva di una sequenza temporale, quindi per un SOW potrebbe trattarsi di una sequenza temporale del progetto o di una rappresentazione delle fasi del progetto. E la macro Rapporti attività viene utilizzata per tenere traccia dell’avanzamento degli elementi di azione aperti in una pagina, quindi potrebbe essere utilizzata per tenere traccia delle modifiche in sospeso a un contratto.

A differenza della maggior parte dei word processor, le pagine di Confluence sono preformattate. Non offre deliberatamente opzioni per il paragrafo e l’interlinea, né il tipo e la dimensione del carattere a parte i tipi di testo del paragrafo e dell’intestazione. Questi potrebbero essere visti come limitazioni, ma è perché è progettato per essere un repository di documentazione a livello aziendale, con tutti i documenti in esso contenuti che hanno un aspetto simile. Il cielo non voglia che tu abbia qualcuno che fa tutta la sua documentazione con spaziatura doppia in Times New Roman, un altro che scrive tutto con spaziatura singola in Comic Sans. *brivido*

Un altro grande vantaggio di Confluence rispetto alla maggior parte degli editor di testo è che tutte le modifiche vengono registrate automaticamente. Non è necessario attivare la funzione “Rileva modifiche” come in Word. Devi semplicemente modificare il testo e chiunque ci lavori sopra sarà in grado di vedere esattamente cosa hai cambiato e quando.

Quando si tratta di creare e lavorare sui contratti, tuttavia, il più grande vantaggio di Confluence rispetto agli editor di testo come Word sono i modelli.

Il potere dei modelli di contratto in Confluence

Certo, vi sento dire – ehm, Word ha dei modelli! Esatto, lo fa. Sia in Word che in Confluence, puoi scrivere un bellissimo contratto di vendita o legale e salvarlo come modello. Ma Confluence è molto più potente quando si tratta di crearli, e questo è dovuto alle variabili di pagina.

Le variabili di pagina sono un’opzione quando crei un modello su Confluence Cloud e su Confluence Data Center/Server . Su Server e Data Center hai la possibilità di aggiungere un campo di testo. Su Cloud hai la possibilità di aggiungere un campo di testo, un campo di testo su più righe o un elenco. Non c’è molta differenza tra il campo di testo e il campo di testo multilinea; definire il numero di righe o colonne influisce solo sulla dimensione della casella che ti danno, ma puoi inserire tutto il testo che vuoi in entrambi. Lo scopo della casella di testo multiriga è semplicemente quello di dare un’indicazione di quanto si dovrebbe scrivere.

Pertanto, quando crei un modello di contratto, puoi aggiungere variabili di testo per i nomi delle parti, le date, le quantità, i prezzi e qualsiasi altro termine e definizione che potrebbe cambiare tra i contratti. Puoi quindi popolare questi campi di testo quando crei la pagina Confluence e la variabile inserirà il testo. E poiché è una variabile, significa che puoi riutilizzarla in tutto il documento ma devi compilarla solo una volta.

Ci sono, al momento della scrittura, alcuni problemi con le variabili di testo native in quanto non puoi semplicemente selezionare le variabili che hai già creato da un elenco per riutilizzarle. Devi copiare/incollare manualmente la variabile dove vuoi. Vedi la discussione della community Atlassian qui: Inserimento di variabili esistenti nel modello di spazio .

Con un modello di contratto Word, dovresti inserire manualmente il testo in tutti i punti che desideri. Non c’è modo di automatizzarlo come in Confluence. A volte è necessario regolare la formattazione per fare spazio anche al nuovo testo.

Sebbene l’utilizzo delle variabili di testo in Confluence sia molto più rapido ed efficiente rispetto all’inserimento di testo in Word, potrebbero essere più dinamiche. Il problema con le variabili di testo in Confluence nativo è che una volta creata la pagina, la variabile viene semplicemente sostituita con il testo. Come in, smette di essere una variabile. Non puoi cambiarlo o modificarlo in seguito. Dovresti usare trova e sostituisci e aggiornare manualmente ogni parte di testo, proprio come faresti in Word.

Screenshot della variabile di pagina del modello di confluenza nativa
La pagina per definire i Template: Fonte: Old Street Solutions

È qui che torna utile il componente aggiuntivo Confluence Live Input Macros (LIM). LIM incorpora letteralmente la variabile nella pagina. In altre parole, rimane una variabile anche dopo aver creato la pagina. Quindi, se vuoi cambiare il testo, puoi farlo e l’intero contratto si aggiornerà con il nuovo testo. Ancora meglio, non è necessario essere in modalità di modifica della pagina per farlo. Una volta creata la pagina, è possibile modificare le variabili in modalità di visualizzazione. Ciò rende più rapida la creazione di nuovi contratti e più facile per gli utenti che potrebbero non avere familiarità con Confluence o che non hanno bisogno di apportare modifiche alla pagina oltre ai campi LIM.

Schermata della variabile della pagina delle macro di input dal vivo
Fonte: Old Street Solutions

Inoltre, Live Input Macros include molte più variabili rispetto a Confluence nativo. Oltre al testo, puoi aggiungere caselle di controllo; raccoglitori di date; menu a discesa singoli, multipli ea cascata per qualsiasi valore predefinito; tasti della radio; e selettori di stato. È possibile, ad esempio, utilizzare i menu a discesa per i tipi di contratto e i selettori di stato per fornire uno stato visivo del contratto.

Collaborazione su contratti con soggetti esterni

La creazione di contratti in Confluence comporterà la collaborazione con altri team e in effetti con altre parti del contratto. È probabile che altre parti del contratto non abbiano accesso alla tua istanza di Confluence.

Questo ti lascia con alcune opzioni. Dai loro l’accesso acquistando loro una licenza e configurando i permessi in modo che possano vedere solo il contratto che è rilevante per loro (l’opzione costosa). Oppure devi esportare il contratto su un’altra piattaforma e inviarlo via email in un formato diverso (opzione inefficiente).

La maggior parte delle persone sceglie la seconda opzione, ma il problema è che stai solo creando un altro silo. E lo scopo di trasferire tutti a Confluence per la gestione dei contratti è eliminare i silos.

C’è, tuttavia, una terza opzione, ed è un altro componente aggiuntivo di Confluence: External Share for Confluence . Ciò ti consente di creare un collegamento sicuro a una pagina Confluence in pochi clic, che puoi condividere con chi vuoi. Questi collegamenti hanno URL univoci di 16 caratteri con limiti di tempo facoltativi e password per una protezione aggiuntiva. Sebbene siano di sola lettura per impedire che le tue pagine Confluence vengano modificate esternamente, puoi consentire agli utenti esterni di aggiungere commenti per le modifiche suggerite, nonché allegati in caso di necessità. Ciò consente di continuare la collaborazione sui contratti all’interno di Confluence anziché su qualche altra piattaforma, ma senza le spese e le complicazioni dell’aggiunta di nuove licenze.

Una funzionalità aggiunta di recente di External Share for Confluence è la possibilità di condividere le pagine Confluence solo con utenti esterni selezionati , utenti che devono avere un account External Share for Confluence per visualizzare la pagina. Poiché i contratti spesso contengono informazioni personali e commerciali sensibili, la funzione Utenti selezionati funge da ulteriore livello di protezione quando condividi i tuoi contratti con parti esterne.

Utilizzo di Confluence E Jira per gestire i contratti

Mentre Confluence può diventare il luogo in cui vengono elaborati e archiviati tutti i tuoi contratti, Jira può diventare il luogo in cui tieni traccia del lavoro svolto su di essi. Jira è bravissimo a contenere oggetti che rappresentano attività specifiche e a permetterti di tenere traccia dello stato di quell’attività. Ad esempio, Jira supporta campi personalizzati in cui è possibile definire elementi come il rinnovo del contratto e le date di scadenza e ricordare ai team di agire.

Collegare le pagine di Confluence ai problemi di Jira è semplicissimo e può essere fatto automaticamente . Ti consente di tenere traccia dello stato dei tuoi contratti in Jira e anche di fare alcuni rapporti su di essi. Puoi guardare il numero di contratti in corso, in fase di revisione o completati, tipi e valori di contratto, contratti per regione, date di scadenza, assegnatario ecc. Puoi anche creare una dashboard Jira per segnalare tutti i tuoi contratti e ci sono aggiunte -on disponibili in modo da poter personalizzare le dashboard e renderli più facili da gestire .

In effetti, Confluence funge da spazio di lavoro collaborativo e repository e mantiene una traccia di “verifica” delle modifiche, mentre Jira funge da tracker dello stato per comprendere il livello di completamento di ciascun contratto.

Altri componenti aggiuntivi che potrebbero aiutare

La maggior parte dei team finisce per utilizzare almeno un componente aggiuntivo per aiutarli a gestire i contratti in Confluence. Oltre alle app sopra menzionate, eccone alcune altre:

  • Comala Document Management ti consente di gestire i cicli di vita dei tuoi contratti direttamente dalla tua pagina Confluence e di avere approvazioni e revisioni come parte del processo.
  • Brikit BlueprintMaker è una solida opzione di modello/modello che consente modelli che creano più di una pagina alla volta, o anche un intero spazio Confluence. Tuttavia, gli utenti in genere hanno bisogno di esperienza di codifica e le variabili smettono ancora di essere variabili una volta importate, proprio come Confluence nativo (ma a differenza delle macro di input dal vivo).
  • Approval path for Confluence ti consente di creare processi di approvazione personalizzati per ottenere la revisione e la firma dei contratti all’interno anziché all’esterno di Confluence. Gli approvatori possono anche essere esterni, senza un account Confluence.
  • La maggior parte dei team che abbiamo incontrato che gestiscono i contratti in Confluence usa Scroll Exporter per esportare i contratti una volta completati se hanno bisogno di visualizzarli al di fuori di Confluence o di archiviarne una copia altrove.

Conclusione

Confluence è una piattaforma sempre più popolare per la gestione dei contratti e un’ottima scelta se desideri centralizzare i tuoi processi e riunire tutti i tuoi team sotto un unico ombrello. Ciò è dovuto alle capacità collaborative e ai livelli di automazione che offre accanto agli editor tradizionali e ai suoi collegamenti con Jira, che molti team stanno già utilizzando. E mentre Confluence funziona già in modo più potente della maggior parte dei word processor, rimangono delle lacune. Lacune che possono essere facilmente colmate da componenti aggiuntivi Atlassian come Live Input Macros e External Share , che semplificano la modifica, l’aggiornamento e la collaborazione dei contratti.

Reference

Riportiamo in questa sezione i link a: