In questo post andremo ad analizzare una delle ultime sorprese che la Stiltsoft ci mette a disposizione con questa nuova App. Andiamo in modalità esplorazione e andiamo a scoprire le ultime novità.
Di cosa stiamo parlando?
Si tratta della nuova App User Profile Manager – CRM in Jira (nella sezione Reference in fondo sono presenti tutti i link di riferimento). che permette di poter estendere le informazioni dell’utente con informazioni custom
oltre che permettere di avere a disposizione le informazioni di tutti gli utenti in un unica posizione, senza dover ogni volta saltare da una pagina di configurazione all’altra
Cosa più importante, queste informazioni sono reperibili attraverso le stesse issue 😀
Le informazioni che possiamo gestire sono di varia tipologia e ci permette una ampia scelta
Conclusioni
Abbiamo la possibilità di poter estendere i profili utente della nostra istanza cloud con informazioni di cui necessitiamo e in maniera molto semplice. Non vedo l’ora di provarlo per saggiarne le possibilità.
Importiamo gli utenti sul nostro Cloud – test Addon
In questo post andremo ad esaminare nel dettaglio come funzionano gli addon di cui abbiamo parlato in precedenza. In particolare andremo ad esaminare CSV Importer for Jira e CLI for Jira.
Installazione
Come sempre partiamo dalla installazione degli addon, iniziando da CSV User Importer for Jira.
Per quanto riguarda CLI for Jira, la situazione cambia un attimo. L’installazione riguarda due componenti. In particolare occorre sia installare un addon sulla istanza Cloud, che scaricare il comando bash vero e proprio sul PC/server di nostra scelta.
La seconda parte è reperibile al seguente link. Vi passo anche il link diretto al sito del produttore per arrivare subito alla sezione di Download, se non volete fare troppi rigiri.
Selezionato il tipo di download (ho selezionato quello per Linux) ho eseguito il download (uso il comando wget di linux per eseguire l’operazione)
Quindi procedo con l’installazione. Ho generato la seguente GIF per dare una evidenza di come eseguire l’installazione. Come vedrete, si tratta di pochi passi. Basta lasciarsi guidare.
Il risultato finale della installazione è il seguente:
Passiamo adesso alla configurazione generale di entrambi gli addon.
Configurazione
Per l’addon del CVS User importer for Jira abbiamo la seguente sezione di configurazione
Questa configurazione servirà per entrambi e di conseguenza andiamo a selezionare una utenza per generare
Come possiamo vedere dalla seguente immagine:
l’addon stesso ci mette a disposizione tutti gli elementi per poter generare il token. Le informazioni di dettaglio sono presenti in questo link.
Una volta generato il token, Ricordatevi di salvare questo codice perché le procedure di Atlassian non lo rimettono a disposizione e di conseguenza se ne dovrà generare uno nuovo per poterlo usare.
Procediamo con la prova.
Iniziamo ad aggiungere un nuovo utente usando il CSV User Importer. Andiamo quindi a predisporre il file XLS con le utenze che ci interessano.
Come prima cosa andiamo a definire il file CSV su cui opereremo
Quindi, dopo aver impostato il Token per consentire all’addon di poter operare
procediamo con l’importazione di alcuni utenti
Il risultato è il seguente:
Alcune indicazioni. Se usate l’addon in trial, abbiamo la limitazione. Possiamo eseguire solo creare 5 utenti per volta. Abbiamo quindi alcune limitazioni. La app licenziata è completa in ogni funzionalità.
Fantastico, ma con CLI che possibilità abbiamo?
Con CLI abbiamo le stesse possibilità, semplicemente componendo un comando che esegue l’ operazione.
Nel nostro caso abbiamo bisogno di generare un nuovo utente. Occorre quindi usare la seguente sintassi:
Per configurare il client occorre modificare acli.properties, dove risiedono le informazioni
Quindi ho lanciato il comando abilitando una delle email di test che uso per i miei corsi.
Il risultato è il seguente:
Abbiamo il nuovo utente creato.
Una precisazione
Avrete notato che nella esecuzione del comando, viene restituito un msg di client error. Nonostante questo messaggio, l’utente è stato aggiunto alla istanza cloud. Sto eseguendo ulteriori controlli anche su altre istanze cloud sotto il mio controllo, per verificare l’origine di questo messaggio. Ipotizzo, al momento, che si tratti della istanza di test che utilizzo: credetemi se vi dico che ho installato di tutto e di più per fare test e proporre vari articoli in merito. considerate anche che ho eseguito diversi test con lo stesso utente per assicurarmi della correttezza della sintassi del comando. Potrebbe anche essere quello che genera il problema.
Conclusioni
Si tratta di un post molto lungo. Abbiamo visto due possibilità di come possiamo aggiungere degli utenti in modo automatico e veloce, senza doverli inserire a mano. Abbiamo un addon che , dato un file CSV, ci permette di poter inserire un discreto elenco di utenti. Con CLI, molto più adatto per coloro che lavorano con bash o a riga di comando, permette di poter scrivere degli script e di sfruttarli.
Ma una cosa la voglio evidenziare: Abbiamo più possibilità e questa è la parte più importante.
Jira + Excel = Ricksoft
In questo post andremo ad esaminare un addon della Ricksoft che permette di poter avere un foglio di calcolo all’interno dei nostri Task. Vediamo che cosa ci riserva la Ricksoft con questo addon.
Una nuova sezione in più nelle nostre issue
Abbiamo la possibilità di poter aggiungere un foglio di calcolo all’interno e di poter mappare all’interno dei campi di JIra stesso, per predisporre dei fogli di calcolo pronti all’uso. Gli usi possibili sono tantissimi
Possiamo produrre dei report immediati direttamente sulle nostre issue facilmente
Possiamo usarlo per generare i report da consegnare al cliente
Prendere appunti e inserire dei calcoli all’interno della issue
Lasciate spazio alla fantasia 😀
I campi di Jira possono essere riportati sul foglio agganciato alla issue stessa. Questo ci permette di poter costruire dei report facilmente, ma anche dei documenti precompilati con le informazioni che abbiamo inserito nelle nostre issue.
Lo voglio provare subito
Non riesco a resistere e provo subito questo addon. Dopo aver provato con successo WBS Gantt chart, sono sicuro che questo addon saprà meravigliarci. Partiamo come sempre dalla installazione
La configurazione generale è semplicissima, come mostrato dalla seguente immagine
Il test è ancora più semplice:
Abbiamo un bottone da cui attiviamo la visualizzazione della nuova sezione. Possiamo poi nascondere i dati della sezione come e quando vogliamo.
Attivato il foglio excel, possiamo aggiungere tutte le informazioni necessarie e, non ultime, anche le informazioni dei campi Jira possono essere aggiunte. Abbiamo anche una visualizzazione stesa che ci permette di poter eseguire operazioni molto più complesse e complete.
Come possiamo vedere, abbiamo a disposizione un foglio di calcolo all’interno di Jira Cloud. Possiamo fare quello che vogliamo all’interno di questo foglio di calcolo.
Non ultimo possiamo agganciarlo con i campi di Jira per visualizzare le informazioni sul foglio Excel. In questo esempio che vedrete nella seguente GIF, mostriamo come si comporta quando impostiamo un campo in sola lettura (dai Jira Fields) e in scrittura
Nella GIF abbiamo impostato 2 campi: uno che legge solamente i dati mentre il secondo puà anche impostare i dati. Se settiamo quest’ultimo, il risultato si vede.
Conclusioni
Abbiamo visto un addon molto molto interessante. Possiamo usarlo in tantissimi contesti. I possibili utilizzi sono tantissimi, quali ad esempio:
Generazione di report ad hoc, leggendo le informazioni dai campi di Jira
Semplici fogli di calcolo per eseguire dei calcoli veloci e rapidi
Semplici blocchi di appunti
lasciate che la Vostra fantasia corra e utilizzi questo strumento come meglio gli serve.
In questo post andremo ad esaminare alcuni metodi che ci permettono di poter aggiungere utenti alla nostra istanza cloud. Cercheremo di capire come poter eseguire queste operazioni.
Contesto dove operiamo
Il contesto dove operiamo è quello dove abbiamo la necessità di dover aggiungere degli utenti, come ad esempio:
Una migrazione al Cloud. Infatti, nella versione Server abbiamo a disposizione la possibilità di poter agganciare AD ed LDAP senza alcun problema e nativamente. Su Cloud la situazione è differente (cambia il modo con cui ragioniamo) e abbiamo necessità di gestirla in altro modo. Ad esempio: su Server possiamo avere anche degli utenti di servizio (senza alcuna mail. Su Cloud obbligo di avere una mail.
Una istanza cloud, cui vogliamo aggiungere velocemente un buon numero di utenti e, se utilizziamo le funzionalità Standard, rischiamo di perdere molto tempo.
Una prima alternativa
Possiamo contare su di un addon che ci permette di poter eseguire l’operazione in maniera semplice. Possiamo impostare i nostri utenti su di un file excel….
… e grazie a questo addon arrivare ad importare facilmente questi utenti, semplicemente mappando le informazioni …
dopo di che, una volta impostato tale mapping, indicato il Token da impostare per fornire l’utenza con cui eseguire le operazioni, che deve presentare le seguenti caratteristiche:
Deve essere un utente amministratore con la possibilità di poter generare degli utenti. Di conseguenza, occorre che sia disponibile un Token API come indicato nella seguente documentazione.
I risultati sono più che soddisfacenti, come mostrato in questo risultato.
Fantastico: Alternative??
Possiamo sfruttare CLI per Jira della Bob Swift , che ci permette di poter eseguire il comando addUser e generare i nostri nuovi utenti…
In questo caso abbiamo a disposizione un comando ed un insieme consistente di opzioni che ci offrono un cospicuo insieme di possibilità. In questo caso ci soffermiamo in una opzione particolare: addUser.
La sintassi è abbastanza parlante:
–action addUser –userId “<id utente>” –userFullName “<Nome completo dell’utente>” –userEmail “<email>” –userPassword “<password> –notify —group “<Gruppo appartenenza o lista separata da virgola di tutti i gruppi>
Descrizione della sintassi
Per chi si sente maggiormente in sintonia con la sintassi Bash (ma anche il caro vecchio Dos), è possibile sfruttare tale potenzialità semplicemente installando il comando CLI Client for Jira.
Possiamo infatti creare un semplice script che esegue il parsing di un file CSV ed esegue la generazione delle utente di cui abbiamo bisogno. Come riportato nel seguente articolo, che ritengo molto semplice, diretto e completo (complimenti all’autore), possiamo andare a sezionare i vari campi del CSV e usarli per comporre il comando CLI Jira che ci serve, creando gli utenti che servono.
Sempre grazie al sopra citato articolo, il seguente script (che ho leggermente modificato per dare maggiore evidenza dei dati che sono letti):
Semplicemente occorre impostare il file CSV in modo da avere tutti i parametri, dopo di che al posto dei comandi echo, aggiungere la chiamata al comando di CLI Jira, ed il gioco è fatto.
Conclusione
Abbiamo a disposizione almeno un paio di sistemi per poter eseguire i caricamento massivo degli utenti. Nei prossimi post andremo ad esaminarli e dettagliarli meglio.
Reference
Maggiori informazioni su CSV Importer sono disponibili presso la pagina del marketplace.
Per la spiegazione sui comandi bash necessari per poter eseguire la scasione di un file CSV, fare riferimento al seguente articolo.
Per maggiori informazioni su CLI Jira , fare riferimento alla seguente pagina del marketplace.
Novità per Jira e Confluence da Old Street Solutions
Old Street Solutions, di cui siamo Partner, ha appena rilasciato la versione 4.3.16 per Custom Chart for Jira e per Custom Chart for Confluence con tante nuove ed interessanti novità. Abbiamo tradotto un loro articolo in Italiano per aiutare i tanti lettori Italiani nell’esaminare ed apprezzare quali novità sono state offerte da questi magnifici prodotti.
Più calcoli, più risultati
La funzione di calcolo è stata decisamente migliorata! Se avete già utilizzato questa funzionalità, sapete quindi come utilizzare l’operazione di COUNT (conteggio) o calcolare la somma (SUM) oppure il calcolo della media (AVERAGE) di campi numerici come Story Points o Costi.
Molti customer hanno più volte sostituito i reports nativi di Jira come Time to Resolution oppure Average Age con le versioni di Custom Charts. Con la nuova versione 4.3.16 potete calcolare:
Tempo fino ad una specifica data
Tempo a partire da una specifica data
Tempo tra due date
Time to resolution
Bisogna semplicemente utilizzare il campo date o date-time in Jira per calcolare ad esempio quanto tempo manca alla risoluzione di un’attività oppure da quanto tempo l’attività è stata creata.
L’opzione “time to resolution” può permettere di includere od escludere nel conteggio issue non risolte. In questo modo se avete issue risolte di recente ma avete una lista di issue ancora in stallo, potete decidere se includerle o meno nella vostra chart.
Controllare la durata e il time to resolution è essenziale per molti team, specialmente team in Jira Service Management. Con Custom Charts, questi report sono facilissimi da creare e vi permettono di visualizzare meglio come sta lavorando il vostro team.
Più opzioni avanzate di Simple Search per super user
Cari super user di Simple Search, questa release è per voi! Il gadget Simple Search offre alcune opzioni avanzate di customizzazione e riesce a soddisfare molte richieste.
Con questa release, potrete:
Riutilizzare filtri salvati esistenti aggiungendo un bottone di filtro semplice alla vostra Simple Search
Scrivere la vostra query in JQL (Jira Query Language) e aggiungere un bottone JQL alla vostra Simple Search
Aggiungere un filtro dropdown con selezione multipla che permetta agli utenti di selezionare i filtri salvati esistenti
Aggiungere una descrizione alla vostra Simple Search, come avete fatto nella Custom Charts
Filtrare per currentUser() oppure selezionare gli utenti
Aggiungendo i Filtri Salvati e il bottone JQL, puoi costruire query complesse utilizzando la Simple Search, visualizzando unicamente un singolo bottone per i tuoi end users.
Questo significa che potete utilizzare delle potenti opzioni di filtro, senza rendere il processo troppo complesso per quegli utenti che non hanno familiarità con lo strumento.
Nell’immagine sopra potete vedere come con solo pochi bottoni posso selezionare una query lunga e complessa. Costruite subito la vostra Simple Search e poi organizzate la dashboard esattamente come volete!
Dark mode on!
Attratti dal lato oscuro? Adesso potete farlo! Il Dark Mode può essere finalmente abilitato nei gadget Custom Charts e Simple Search sia in Jira che in Confluence, cambiando lo schema colori in modo che il testo appaia in bianco oppure griglio con lo sfondo scuro.
Il Dark Mode riduce la luce emessa dallo schermo mantenendo sempre il contrasto con il testo per garantire la visibilità delle parole. Purtroppo Jira non ha a disposizione l’opzione Dark Mode ma grazie al Dark Mode per la Custom Charts le dashboard siano decisamente più leggibili.
Altre piccole interessanti novità!
Sono state aggiunte anche delle piccole potenti funzionalità per migliorare ancora di più l’esperienza con Custom Charts.
Potete:
Raggruppare le issues per ore utilizzando il campo data
Visualizzare un totale nel tuo Tile Charts
Selezionare i numeri in diversi formati in modo che i team internazionali possano visualizzare i dati nel modo migliore per loro
Attenzione Spoiler! Dashboard condivisibili e Templates stanno arrivando!
Fate sempre attenzione alle prossime release di Custom Charts! Ci saranno dei frameworks basici così non dovete sempre costruire la vostra Chart da zero. Potete anche salvare i vostri template, a livello globale oppure privato. In questo modo potete salvare il template più adatto alle vostre esigenze ed utilizzarlo quando ne avrete bisogno.
Old Street sta anche lavorando sulla funzionalità delle Shared Dashboard che sarà disponibile nei prossimi mesi. In questo modo, potrete inizialmente condividere le vostre Custom Charts con i clienti direttamente nel portale di Jira Service Management. Attualmente potete solo creare una chart su una pagina Confluence e poi collegarla al JSM portal e poi condividerla. Con lo Shared Dashboard potete evitare questo passaggio e condividere Jira charts e reports direttamente attraverso il portale.
Potrete quindi condividere la vostra dashboard Custom Charts con non-Jira users dovuque essi siano. In questo modo potete condividere una dashboard Live in un’email ad uno stakeholder (invece di uno screenshot statico) o visualizzarlo su un website – ad esempio la vostra intranet aziendale. Potete ad esempio visualizzarla sulla vostra intranet home screen per costantemente tenere informati e motivati i remote worker al posto di una Jira wallboard in ufficio.
Reference
Articolo originario dal Blog di Old Street Solutions. Potete trovare maggiori informazioni sui prodotti della Old Street Solutions ai seguenti link:
In questo post andremo ad esaminare come possiamo sfruttare il JQL per ottenere informazioni sul Worklog delle issue Jira.
Cosa offre il JQL standard
Partiamo come sempre dallo standard e cerchiamo di descrivere nel dettaglio quello che abbiamo a disposizione sul Worklog.
L’opzione deve essere attiva
Jira memorizza il Worklog nativamente. L’opzione deve naturalmente essere attivata (di default la abbiamo già abilitata) e questa possibilità la abbiamo a disposizione nella sezione di amministrazione della nostra instanza Jira (menù Issue).
I campi che referenziamo
Le informazioni che Jira memorizza sono le seguenti:
Original estimate
Si tratta della stima che andiamo a impostare nelle nostre issue. Il formato è :
Commento che è stato inserito dall’operatore per specificare il dettaglio delle operazioni eseguite. Si tratta di una stringa.
Worklog date
Data in cui è stata svolta l’attività. Si tratta di una data.
Work ratio
Percentuale di lavoro svolta (in %)
workRatio = timeSpent / originalEstimate) x 100
Si tratta di un numerico.
Che operazioni possiamo fare?
Con i primi tre campi che ho indicato, possiamo verificare quali issue presentano :
Original estimate – Verificare quali issue presentano un particolare valore di stima impostata (valore esatto oppure maggiore o inferiore ad un valore)
Remaining estimate – Verificare quali issue presentano una stima rimanente pari ad un valore esatto o maggiore o inferiore ad un valore
Time spent – Verificare quali issue presentano un worklog caricato pari ad un valore esatto o maggiore o inferiore ad un valore;
In questo caso possiamo eseguire delle interrogazioni JQL del tipo:
Riporto alcuni esempi di interrogazioni JQL per capire che cosa possiamo arrivare ad ottenere.
Capire quali issue per cui non abbiamo un worklog caricato
project = <KEY> and timespent is EMPTY
Capire quali issue presentano un worklog maggiore di un determinato limite(8 ore)
project = <KEY> and timespent > 8h
Capire quali issue presentano una stima superiore al tempo usato
project = <KEY> and timespent > 0 and remainingEstimate > 0
Cosa non possiamo fare
Non possiamo confrontare questi campi tra di loro. Se ad esempio impostiamo un JQL come nella seguente immagine:
lo standard purtroppo non ci supporta e ci restituisce un errore.
Per i restanti campi ….
…. possiamo eseguire delle operazioni di diverso tipo. Andiamo nel dettaglio.
Worklog Comment
Quando inseriamo un worklog, abbiamo la possibilità di poter inserire una stringa per descrivere il tipo di attività. Le operazioni che possiamo eseguire possono essere quelle di verificare la presenza di determinate stringhe usando l’operatore ~
worklogComment ~ "<qui inseriamo il nostro testo>"
Esempio di utilizzo
Quando vogliamo accertarci che esista un worklogrelativo ad un lavoro svolto ad una determinata data, allora andiamo a referenziare questo campo, sfruttando tutte le funzioni relative alle date.
worklogDate = "<Inserisci_qui_la_data>"
Il formato della data è: yyyy-mm-dd
Esempio di utilizzo
Worklog Date
Work ratio
Il campo esprime la percentuale di lavoro svolto rispetto alla stima impostata. In questo caso è particolarmente utile per capire la % di lavoro svolto dall’operatore.
workratio < <valore_numerico>
Esempio di utilizzo
Nella seguente immagine vediamo un utilizzo interessante:
In questo caso vediamo una issue in cui abbiamo stimato 5 ore ma abbiamo speso 7 ore con un surplus di 2 ore rispetto alla stima. In questo caso, abbiamo visto un esempio di come rintracciare le issue che sono risultate sottostimate.
Conclusione
Abbiamo visto alcuni esempi di utilizzo dello standard di JQ, dedicati al worklog. Se volete avere maggiori ragguagli, vi suggerisco di acquistare il mio libro su JQL:
In questo post andremo ad approfondire un aspetto del WBS Gantt Chart, in particolare della versione Cloud.
Presentazioni
Abbiamo già presentato questo addon nel lontano 2019, presentandolo in questo post. e nel corso del 2020 e in questa prima metà del 2021 si è dimostrato un addon molto molto interessante e completo.
L’ho consigliato e visto usare con molto successo in diverse realtà
I punti di forza di questo addon sono:
Semplice: Possiamo creare tutti i GANTT che vogliamo, usando filtri o selezionando i progetti che vogliamo impostare.
Veloce: pochi click per generare il nostro GANTT, senza complicazioni
Completo: Non solo GANTT, ma anche carico di lavoro delle risorse e altri indicatori che completano il tutto
Scenario affrontato di recente
In questo approfondimento andremo ad esaminare un particolare scenario che ho affrontato di recente. Nell’affrontarlo, non posso che ringraziare il supporto della Ricksoft per l’aiuto ed il supporto fornitomi per affrontare la situazione e risolverla brillantemente:
Ma andiamo subito al dunque e descriviamo lo scenario affrontato. Si tratta di una istanza Cloud, dove abbiamo configurato un WBS Gantt Chart, cove l’azienda monitorava l’avanzamento dei lavori.
Scenario
WBS Gantt Chart memorizza le proprie informazioni, quali la gerarchia , le date di inizio e fine lavoro, il tracciamento del progresso delle attività, etc, sono memorizzati nel database della App. Di conseguenza, tutte le query JQL non sono sempre fattibili. In aggiunta, abbiamo anche dei problemi quando andiamo a visualizzare la gerarchia: Su WBS vediamo tutto, mentre se andiamo nelle altre maschere potremmo non vedere nulla.
Questo potrebbe causare dei problemi, sopratutto se abbiamo utenti che devono leggere le informazioni sulle issues e senza avere la possibilità di accedere alle interfaccie di WBS. Questo è un problema.
Un aiuto
Da Aprile 2021 i produttori della App hanno messo a disposizione la possibilità di poter mappare queste informazioni direttamente sul database di Jira Cloud, oltre alla possibilità di migrare le informazioni in modo da ‘salvare’ il lavoro pregresso senza perdere nulla.
Andiamo a vedere quanto riportato nella documentazione dell’Addon e verifichiamo i vari passi. Aggiungo che lo stesso addon, quando andiamo a visionare la parametrizzazione, ci segnala quello che serve.
Le indicazioni sono abbastanza precise, ma devo ammettere che, per sicurezza, ho chiesto al supporto del produttore, un aiuto per essere sicuro delle operazioni. A tal proposito devo ringraziarli perché, subito dopo la mia richiesta, hanno prodotto una documentazione semplice, diretta, precisa per poter realizzare questa migrazione. Basta referenziare questa guida per un rapido consulto. Per maggiore chiarezza ho riportato, nella sezione Reference, tutti i link necessari. Andiamo nel dettaglio.
Le informazioni che sono migrate, sono le seguenti:
Oltre ai legami tra le issue, dobbiamo definire i campi:
Start Date ed End Date, indicanti il periodo temporale cui l’attività deve essere svolta
Baseline Start Date e Baseline End Date, indicanti il periodo complessivo di esecuzione di un numero di attività
Percent Done, ovvero il campo in cui viene indicata la percentuale di completamento
Units, ovvero il campo in cui viene indicata la percentuale di allocazione della persona in una determinata attività
Manually Scheduled, ovvero se l’attività è stata schedulata manualmnete
Milestone, ovvero se l’attività è una milestone.
Questi due ultimi campi devono essere dei Ratio button con due opzioni: YES/NO.
Una volta definiti i campi necessari, la configurazione si imposta in un attimo. Si procede quindi con la stima dei tempi per comprendere quanto tempo è necessario per la migrazione. Basta infatti selezionare il tasto presente in schermata per avere una idea di tempi necessari per l’operazione:
A questo punto, dopo aver controllato tutti i singoli passi, tutte le operazioni, tutti i punti, si procede con la parte di migrazione vera e propria e di attende la completa esecuzione della stessa
Conclusioni
Al termine della esecuzione, i dati sono riportati nei campi indicati nella configurazione e di conseguenza risulta possibile eseguire tutte le query JQL richieste. Come conseguenza, qualsiasi operazione che viene eseguita lato WBS, viene immediatamente riportata sul database della nostra istanza di Jira Cloud, centralizzando le informazioni.
Reference
Maggiori informazioni sono reperibili ai seguenti link:
Migrazione dai dati della App ai dati locali su Jira
Profields è l’addon principe della Deiser ed è i punto di riferimento per tutti coloro che devono gestire le informazioni a livello di progetto. Ho avuto il piacere di collaborare alla realizzazione di alcuni articoli che descrivono come poter sfruttare al meglio la potenzialità di tale addon con eazyBI. Mi permetto di riportare i link:
La Deiser non smette di meravigliarci. Il 5 Aprile 2021, l’addon è stato trasformato e adesso, sotto il nome di Projectrak andiamo ad esplorare le novità che porta.
Entriamo in modalità esplorazione e verifichiamo quali sono le novità sull’argomento.
Una cronostoria del prodotto
Profields ha esordito mettendo a disposizione un sistema per poter estendere le informazioni a livello di progetto. Infatti, come abbiamo già sottolineato in più post di questo blog, le funzioni out-of-the-box di Jira, permettono di aggiungere informazioni custom solo a livello di Issue. Se abbiamo bisogno di avere una informazione a livello generale di progetto, non abbiamo che una scelta: Profields.
Vediamo qualo novità sono state aggiunte in questa evoluzione.
Cosa abbiamo a disposizione oggi?
Questa è la vera domanda a cui cercheremo di rispondere. L’evoluzione ha sicuramente portato del le novità. Vediamo nel dettaglio che cosa abbiamo adesso a disposizione.
Campi predefiniti
Già dall’ultima versione di Profields, alcuni campi erano già stati messi a disposizione, ma con l’ultima versione quetsa lista è stata finalizzata.
Abbiamo quindi a disposizione, fin da subito, un insieme di campi predefiniti che possiamo usare. Questa possibilità ci permette di poter subito iniziare a lavorare con un insieme di informazioni già pronte e su cui operare poche e semplici personalizzazioni, senza dover costruire tutto da zero. Un vantaggio senza ombra di dubbio.
PQL – Project Query Language
Come sostenitore del JQL, non posso che essere contento del potenziamento del PQL, ovvero il linguaggio che l’addon mette a disposizione.
Introdotto nelle ultime versioni di Profieleds, con Projectrak l’autocompletamento è stato ulteriormente affinato.
Interessante, ma cosa cambia per la versione Cloud?
La domanda è più che legittima: da Ottobre 2020 il Cloud è argomento principale di molte aziende e capire come si evolve la situazione è importantissimo. Esplorando nella documentazione ufficiale abbiamo queste indicazioni:
Abbiamo diverse novità, da nuove API messe a disposizione (importantissimo per tutti coloro che hanno a disposizione la versione Cloud e che tutti i giorni devono confrontarsi nella configurazione di questo addon), a nuove formule e funzioni che sono messe a disposizione ad un nuovo design.
In particolare, come mostrato dalle seguenti GIF (che saranno poi riprese dai prossimi post, dove andremo a saggiare meglio le potenzialità della versione Cloud, abbiamo a disposizione una interfaccia migliorata
L’interfaccia Cloud risulta sicuramente migliorata e assai più gradevole della server
Conclusioni
Abbiamo solo spolverato la superficie. Nei prossimi post andremo a esaminare cosa offre nel dettaglio la versione cloud e cercheremo di sfruttare al meglio le potenzialità offerte. La funzionalità base di avere a disposizione delle informazioni a livello di progetto è utilissima e permette di colmare una necessità indispensabile per gli utilizzatori.
In questo post andremo a verificare un nuovo addon, recentemente scoperto in fase di analisi, che ci permette di poter gestire in maniera automatica le Organization di Jira Service Management. Andiamo ad esplorare come funziona
La questione
Come ben sappiamo, Jira Service Management consente di gestire le Organization per raggruppare i vari customer che abbiamo a disposizione. Ma, ed è importante sottolinearlo, NON abbiamo alcun automatismo che ci permetta di poter associare delle utenze con le varie organization. Questa operazione deve essere eseguita manualmente
In alcuni casi possiamo lavorare agevolmente con questo, ma quando abbiamo un numero abbastanza alto di customers, allora questa operazione manuale diventa abbastanza …… snervante ed irritante
Questo addon permette di poter gestire un primo automatismo e di aiuta nell’associare una organizzazione basandoci sul dominio delle email dei customer. Non male 😀
Chiaramente si tratta di un primo passo non indifferente, che ci permette di andare oltre la gestione manuale delle organization, ma si tratta comunque di un addon che deve essere aggiunto alla nostra istanza.
Non posso non provarlo subito
Di conseguenza lo installo sulla versione di test di Jira Cloud che abbiamo a disposizione. Di seguito la GIF che riassume l’installazione.
La configurazione non risulta complicata. Anzi:
Il test è molto semplice. Prendiamo 3 progetti Service Desk, dove abbiamo i nostri customer
L’esecuzione della associazione è molto semplice:
Il risultato si riassume nelle seguenti immagini:
Possiamo vedere che l’addon ha riassegnato in maniera semplice le organizzazioni in base al dominio della email. Di conseguenza ha eseguito egregiamente il proprio lavoro. Unica limitazione attuale, occorre che lanciamo manualmente a cadenze regolari l’associazione, ma in alcuni casi possiamo limitare questa operazione anche a qualche esecuzione l’anno.
Attendo i prossimi sviluppi di questo addon: Sono sicuro che nei prossimi mesi, con l’avvento anche della tecnologia FORGE, ci saranno grandi sorprese. Non vedo l’ora di poterle recensire 😀
Monitoriamo i costi dei progetti Jira Cloud – Test addon
Andiamo a testare questo addon per capire come possiamo gestire i costi ed un budget all’interno di Jira
Installazione
Partiamo come sempre dalla installazione, ovviamente riassunta nella seguente GIF che ci aiuta a capire come eseguire il deploy.
Abbiamo una sezione di configurazione abbastanza completa, come mostra la seguente GIF:
Abbiamo una sezione dedicata per la gestione dei costi per i singoli utenti (anche se è l’ultima sezione che viene mostrata dalla GIF, è sicuramente la sezione più importante in quanto le restanti si basano proprio su questa,
Le altre sezioni ci permettono di poter definire dei report sui costi
Conclusioni
Abbiamo a disposizione un addon gratuito (al momento in cui viene redatto il post, questo risulta gratuito) che ci permette di poter gestire e monitorare i costi dei progetti. Possiamo gestire facilmente i costi e monitorarli n maniera semplice. Lo adoro 🙂 . Semplice e diretto, permette una semplice gestione dei costi.
Un suggerimento per gli autori
Ravvedo alcuni possibili suggerimenti per gli autori dell’addon: Se si dispone di un insieme cospicuo di persone, potrebbe risultare difficile gestirli. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di assegnare un costo ad un GRUPPO. Questo aiuterebbe a gestire meglio i costi, dal punto di vista operativo. Altro discorso e che non riusciremo a gestire i cambi di ruolo: se un utente viene promosso da consulente a manager, il costo ovviamente aumenta. Di conseguenza deve essere possibile gestire questa variazione. Posso suggerire la possibilità di avere a disposizione la gestione dei costi per il singolo progetto oppure permette di impostare un inizio/fine, in modo da avere a disposizione dei periodi temporali. Ultimo suggerimento che mi sento di dare: Consentire più valute come indicazioni. Il $ è sicuramente una delle monete più importanti e non si discute, ma esistono tante altre valute e consentire questo permetterebbe una maggiore diffusione.
Ovviamente si tratta di suggerimenti dettati dalla mia esperienza, dalle richieste che i clienti mi fanno tutti i giorni e si tratta di un piccolo contributo che mi permetto di dare agli autori, senza togliere, in alcun modo, meriti al grande lavoro che hanno svolto.