Manteniamo sincronizzati i nostri Space di Confluence

In questo post andremo ad esaminare come possiamo gestire una sincronizzazione di Space, sia nella stessa istanza, che su istanze differenti. Andiamo in modalità esplorativa

Vestiamo i panni del moderno alchimista

Introduzione dello scenario

Lo scenario che mi piacerebbe implementare serve nel caso di problemi che si possono presentare nella istanza di produzione. Se abbiamo a disposizione una istanza, minore con un numero inferiore di utenti, possiamo avere un backup sempre pronto all’uso che ci permette di poter ripristinare in tempi brevi l’operatività, permettendoci poi di ripristinare tutti gli aggiornamenti nel caso di riattivazione dell’ambiente di produzione.

Questo articolo rientra in un insieme di studi che sono nati dopo che ho pubblicato questo articolo, visto che sono stato uno dei fortunati a ricevere questa situazione. Per questo motivo voglio avere delle alternative da poter ottenere un esempio di Disaster Recovery anche per le nostre istanze Atlassian Cloud.

Vediamo in questo articolo come riuscire a creare un ambiente di Disaster Recovery

Come possiamo eseguire questa operazione?

Analizzando il Marketplace, operazione che eseguiamo quotidianamente, identifichiamo il seguente addon che ci permette di eseguire la sincronizzazione di due space relativi a due istanze Cloud differenti.

In questo caso abbiamo un addon che ci può aiutare.

Andiamo ad esaminarlo.

Che cosa offre l’addon

L’addon permette di eseguire una sincronizzazione da uno Space all’altro, nell’ambito di una stessa istanza, ma anche su istanze differenti. Questa funzionalità ci permette di poter creare degli scenari non indifferenti, permettendo di creare degli ambienti di Disaster Recovery, ma non solo. possiamo anche sfruttare questa funzionalità anche in scenari in cui dobbiamo gestire l’approvazione dei contenuti. Le idee scorrono potenti 🙂

Questa volta ci vuole 😛

Il seguente schema riassume il funzionamento e ci permette di capire come ragiona l’addon

Fonte: Marketplace Atlassian

Osserviamo che la sincronizzazione, una volta impostata, è bidirezionale, di conseguenza qualsiasi operazione eseguita in uno degli Space viene immediatamente riverberata sugli altri. Non solo. Oltre alla sincronizzazione completa dello Space, abbiamo anche la sincronizzazione della singola pagina, come vediamo dalla seguente figura:

Fonte: Marketplace Atlassian

dove vediamo tutti i collegamenti impostati e abbiamo la possibilità di poter sincronizzare anche le singole pagine. La stessa interfaccia ci permette di capire se abbiamo eseguito l’aggiornamento della pagina o meno.

Fonte: Marketplace Atlassian

La configurazione non risulta impossibile, sempre guardando le schermate che sono presenti sul Marketplace. Viene fatto uso di Token per rendere sicura la sincronizzazione.

Convinto subito: Lo provo.

Iniziamo quindi a Installare l’addon. Come sempre ci serviamo di una GIF animata per vedere come eseguire l’installazione dell’addon.

Nota Bene – Lo installo ovviamente su due istanze per poi anche provare la sincronizzazione tra due istanze cloud differenti.

Andiamo ad analizzare subito la configurazione generale, cui accediamo dal menù Apps

Che ci mostra l’elenco degli space disponibili e ci fornisce il link diretto alla configurazione, che ci permette di poter accedere alla configurazione diretta dell’addon che è presente nelle configurazioni dei singoli Space

Se selezioniamo Edit sync settings veniamo reindirizzati alla pagina di configurazione vera e propria.

La configurazione di una sincronizzazione non richiede tantissimo. Semplicemente definiamo una sincronizzazione in quello che è lo Space sorgente. Da questo andiamo a scaricare il Token (è un file JMT), che andremo a caricare nella configurazione dello Space Destinazione.

A questo punto ho creato prima una sincronizzazione tra due Space di una stessa istanza e successivamente una sincronizzazione tra due istanze. A tale scopo ho due istanze Cloud dedicate allo scopo che ho preparato per un test che è diventato questo Case Study. Mi sono quindi limitato a configurare e a verificare

Ho scelto questi Space perché presentavano delle informazioni differenti ed ho verificato come si comportavano.

Un esempio di esecuzione negli ambienti di test Cloud

Come possiamo vedere dalla GIF animata, l’esecuzione è molto semplice e non abbiamo molti output. Lo stesso LOG non ha dato alcun risultato e non abbiamo nulla da vedere dopo. Questo è un punto importante.

Anche l’esecuzione della parte multiistanza non presenta molti problemi:

Esecuzione sincronizzazione della multiistanza

Vediamo che il risultato mostrato è il medesimo.

Andando ad analizzare il tutto, vediamo che le operazioni hanno sincronizzato le pagine, ma ho notato una cosa: La Homepage degli Space non viene sincronizzata.

Infatti Il mio space ‘sorgente’ ha questa homepage

Lo Space ‘Commerciale’
Lo space privato del mio utente, usato come Space destinazione

Osserviamo che per la Homepage non abbiamo a disposizione alcun menù che ci mostra lo stato della sincronizzazione. Mentre per le altre pagine abbiamo tale funzione disponibile.

La pagina con la dialog box indicante lo stato della sincronizzazione

La pagina con la Dialog box indicante lo stato della sincronizzazione

Vediamo la stessa pagina con la Dialog box sui due spazi distinti. Lo stesso risultato lo abbiamo anche quando usiamo la sincronizzazione su multistanza.

Risultato del test

Il risultato è sicuramente positivo ma ho notato alcune cose. Sono abbastanza sicuro del perché ci sia il comportamento che ho notato, ma voglio esserne sicuro e quindi lo evidenzio qui. Sono sicuro che gli autori dell’addon mi confermeranno le ipotesi.

  1. La Home page dello Space non risulta inclusa nella sincronizzazione.
  2. La sincronizzazione avviene copiando dallo Space origine verso lo Space destinazione
  3. Non vedo i log delle operazioni, sia quando sono in esecuzione sia quando sono concluse le operazioni di sincronizzazione

La Homepage non viene sincronizzata ma ho il dubbio che, per come è organizzato Confluence, l’addon non riesca ancora ad eseguire questa operazione.

Eseguire la sincronizzazione in una direzione piuttosto che in entrambe le direzioni non lo vedo come un problema. Nello scenario che ci siamo posti come obiettivo, non è affatto un problema in quanto prima di usa una delle due istanze come Disaster Recovery e di conseguenza la sincronizzazione è in una direzione. Solo dopo può essere necessario sincronizzare nella direzione inversa in quanto, nel caso in cui la produzione non risponde, allora serve la sincronizzazione per ripristinare la produzione.

Cosa più importante sono i LOG. Il fatto che non riesca a vederli durante l’esecuzione e poi a sincronizzazione eseguita, lo vedo come un problema. Nel caso di malfunzionamento, occorre sempre capire la causa e i LOG sono fondamentali. Di conseguenza questo punto deve essere visto dai produttori dell’addon in modo da renderlo disponibile sempre e anche facilmente consultabile.

Conclusione

Il mio giudizio è sempre positivo: abbiamo un addon molto interessante, anche se non riusciamo in pieno ad implementare la soluzione del Disaster recovery. Il fatto di non riuscire a copiare per intero la pagina iniziale dello Space, non è proprio il massimo, ma non ci scoraggiamo. Abbiamo uno strumento in più da poter usare per i nostri obiettivi. Non abbiamo uno strumento che esegue perfettamente la sincronizzazione come ci aspettiamo, ma riusciamo comunque ad avere un risultato che ci si avvicina. In aggiunta ci vedo un altro possibile utilizzo: quando gestiamo una documentazione e abbiamo un processo abbastanza complesso di approvazione delle modifiche, quello che possiamo fare è usare 2 space: uno per la documentazione ufficiale e uno per redigere le modifiche. Quando la modifica viene approvata, questa viene sincronizzata con lo Space ufficiale. Quindi, questo ci deve insegnare a non abbandonare un addon se non esegue proprio quello che ci interessa, ma semplicemente lo andiamo ad applicare ad altre situazioni

Reference

Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina del Marketplace




De Automation Rules Eloquentia

Scrivo questo articolo quasi di getto e per rispondere alle ultime novità sul mondo delle Automazioni. Principalmente sulla parte Cloud di Jira. L’obiettivo è di fornire un quadro situazione per mostrare il funzionamento delle ultime novità e per indicare anche come poterle gestire correttamente. A tale proposito ho predisposto una regola di tipo didattico per descrivere meglio il funzionamento, ma andiamo con ordine.

Marzo 2023

Verso la fine del mese di marzo 2023 succedeva una cosa leggermente strana. Mi segnalavano che nelle istanze Cloud l’addon delle Automation risultava in TRIAL e sopratutto era ben staccato. Di conseguenza molti miei clienti si sono preoccupati (ma non solo loro).

Da un rapido controllo era emerso che Atlassian stava semplicemente integrando l’addon trasformandolo da addon esterno a addon di Sistema.

Infatti se andate a controllare, oggi lo troviamo come addon di sistema.

Quello che viene mostrato dalla sezione degli Addons-Apps

Fino a questo non ci sarebbe molto altro da dire… tuttavia abbiamo anche delle altre sorprese. L’integrazione si è portata dietro anche delle novità. Vediamole nel dettaglio:

Automation manuali

Una delle novità riguarda l’introduzione delle Automation manuali, ovvero richiamabili su richiesta dall’utente

Nuova funzionalità… ma…. 😮

Notiamo tuttavia una cosa molto molto … preoccupante. La combo che permette di richiamare questa nuova funzione è vicinissima alla combo del passaggio di stato. Molti mi hanno fatto notare (e sono perfettamente d’accordo) che la probabilità di selezionare la combo sbagliata è altissima. Devo riconoscere che la Atlassian ha introdotto una funzione importante, ma tempo che nella foga del momento non abbia ben calcolato dove inserire tale funzione, scegliendo una posizione infelice. Il mio suggerimento è di trattarla come le funzioni degli addon. Esiste la sezione dedicata alle Automation. Credo che sia meglio inserirla li

Notiamo che il messaggio ci da la ferale notizia

Non sono d’accordo con il messaggio. A mio giudizio questa sezione è quella ideale per gestire tale funzionalità.

Che altro?

Ci sono anche delle altre novità. Abbiamo a disposizione, sempre lato Automazioni, delle nuove funzionalità interne che ci permettono di poter gestire meglio delle …….. TABELLE DI LOOKUP

INTERESSANTE

Vedo che ho catturato la vostra attenzione. Andiamo subito al sodo. Se infatti ricerchiamo tra le possibili azioni, abbiamo la possibilità di poter creare questa tabella:

Siamo ancora alle prime armi, ma possiamo subito vedere che il potenziale ci sta tutto. Anche se limitato a 20 entry massimo, possiamo impostare una serie di corrispondenze che possiamo sfruttare a nostro vantaggio.

Per richiamare le corrispondenze abbiamo a disposizione un semplice metodo. Infatti questa tabella si definisce come uno Smart Value. Basta semplicemente usare:

{{Esempio.get(issue.summary)}}

per richiamare la corrispondenza. In questo esempio abbiamo la possibilità di poter sfruttare anche degli altri Smart Value. Cosa molto importante.

Finalmente non avremo dei cicli IF THEN ELSE infinitiiiiiiii

Risultato, Conclusioni?

Semplice: Abbiamo la possibilità di poter gestire queste regole in maniera molto più semplice, ci liberiamo dalla schiavitù di blocchi IF-THEN-ELSE potenzialmente infiniti e abbastanza difficili da gestire. Ci permette di dare un ordine non indifferente e, come vediamo, anche di gestire al meglio queste situazioni. Ripeto. Siamo alle prime armi. Le novità non sono sempre cattive, ma hanno sempre del potenziale. Dobbiamo sempre vedere il potenziale, senza mai perdere di vista i punti di attenzione.




Jira Cloud e i database – Una ipotesi di lavoro interessante

Un annoso problema che ci assilla è causato dal fatto che non sempre possiamo collegare Jira Cloud con i Database….. fino ad ora. Qualche mese fa stavo eseguendo delle sperimentazioni che mi hanno portato a scoprire un addon molto interessante. Adesso, dopo la sperimentazione posso descrivere i primi risultati.

Modalità sperimentatore Alchimista in azione

Descriviamo lo scenario

Questa situazione la conosciamo bene. Quando i clienti ci chiamando perché vogliono leggere le informaizoni dai loro database locali e le vogliono rendere reperibili anche su Jira Clòoud. Questa di solito è la nostra faccia

La scena è presa dal celebre film THE MASK, ma descrive bene come ci riduciamo

Proviamo a chiarire. Sappiamo beniussimo che il nostro Cloud è una macchina remota AWS localizzata, nel nostro caso, a Dublino o Francoforte (quindi GDPR RISPETTATA. CHIARO??). Concetto da tenere sempre presente è che Jira Cloud è su Internet e di conseguenza per poter accedere ad un database, questa macchina su internet deve essere (UDITE UDITE) autorizzata.

Ora, se andiamo in una azienda qualsiasi, i responsabili della sicurezza avrebbero qualcosa da dire. Se apriamo una porta del genere, occorre ben presidiarla oppure si rischia di fare dei danni. Ricordiamoci sempre che quando si apre una porta su internet, prima o poi si rischia che qualcuno di non desiderato entri dentro senza il nostro permesso. Fa parte dei rischi.

Ok. Adesso vediamo quali precauzioni possiamo prendere

Quali precauzioni?

Possiamo prendere diverse precauzioni per far si che chiunque tenti di entrare non possa andare oltre un certo limite e, se anche dovesse arrivare, li si fermi. Parafrasando il celebre film “Il Codice da Vinci”, mi permetto di citare un verso della Bibbia: (Giobbe 38-11). e dissi: `Fin qui tu giungerai, e non oltre; qui si fermerà l’orgoglio de’ tuoi flutti?’

Possiamo fare in modo che il database che colleghiamo a Jira Cloud sia una copia con pochi dati. In questo modo, anche se qualcuno dovesse arrivare a leggerli, le informazioni siano parziali e non servibili allo scopo. Questo però implica che:

  • i dati devono essere aggiornati a cadenze regolari
  • In alcuni istanti i dati non saranno perfettamente disponibili (intendo gli ultimi)
  • In ogni caso se qualcuno arriva li, legge dei dati e potrebbe comunque tentare delle operazioni di ricostruzioni.

Sicuramente questo è un sistema per limitare il danno, ma non eliminiamo completamente la possibilità di eliminare il danno.

La vera precauzione consiste nell’inserire il database direttamente su Jira, o sulla macchina remota. Solo così avremmo a disposizione la possibilità di poter gestire una sicurezza molto alta. Se il database è già interno a Jira, allora abbiamo la sicurezza di Atlassian che ci protegge. Tuttavia la macchina remota NON è usabile da parte nostra e non credo che Atlassian ci permetta di poter mettere mano a tali macchine dall’oggi al domani. Di conseguenza le possibilità sono molto ridotte….. oppure no?

Non disperiamo. Abbiamo una soluzione

Ebbene si. Abbiamo una soluzione. Possiamo portare i dati direttamente su Jira e usarli come un database e per questo obiettivo un potente addon ci permette di poter gestire questa situazione. ma come?

Semplice. Possiamo memorizzare i dati all’interno di un progetto di comodo, dove i record sono presenti nelle issue. Come ben sapete, le issue possono diventare qualsiasi cosa noi vogliamo. Questa è una delle grandi possibilità che Jira mette a disposizione di noi utenti.

Come dice la stessa immagine, e allora?

Benissimo. Se mappiamo i record usando le issue type seguendo questa logica: è un tipo di record. Nell’issue type andiamo a memorizzare i dati che ci servono, utilizzando i campi custom per memorizzare anche altre informazioni del nostro record. Risultato? abbiamo il nostro database locale.

A questo punto passiamo alla seconda domanda. Come lo usiamo?

Anche qui ci viene incontro uno splendido addon che ci aiuta a rispondere a questa seconda domanda. Si tratta di:

Scheda su Marketplace Atlassia dell’addon

Questo addon permette di poter eseguire delle interrogazioni direttamente su Jira come se fosse un database. In questo caso abbiamo a disposizione la nostra arma segreta: il JQL; che ci aiuta nell’interrogare i dati senza grandi problemi. Lo stesso lo possiamo fare con questo addon che ci permette di poter gestire il risultato finale.

L’addon permette di poter creare una connessione a Jira Cloud stesso . Questo consente di gestire Jira Cloud come un database e, come sempre sostengo da immemore tempo, il JQL ci aiuta a creare la query di selezione dei dati

La configurazione che l’addon mette a disposizione quando si collega a Jira Cloud Stesso.

Moooolto interessante e quale è il risultato?

Il risultato finale è che abbiamo a disposizione la possibilità di definire dei campi ‘database’, se mi si può concedere la libertà di scrivere così, dove i valori visualizzati sono prelevati dal progetto che abbiamo definito su Jira

Un esempio di progetto a mo di Database

Sfruttando l’addon possiamo ottenere questo risultato:

Come possiamo vedere, l’addon ci permette di poter sfruttare le issue di un progetto come se si trattasse dei record del nostro simil-quasi-database (concedetemi questo termine), ma l’utente finale non vede questa cosa: per lui è una lista. L’addon permette anche di poter aggiornare il campo a cadsenze regolari. Ciò che si deve fare e aggiornare l’elenco delle issue del progetto che abbiamo battezzato. L’addon può essere programmato per far si che l’elenco sia aggiornato a cadenza regolare.

Ovviamente consiglio di trovare un compromesso al tempo di aggiornamento che vogliamo: Questo per evitare comunque di sovraccaricare la nostra istanza di Jira Cloud.

Risultato?

Abbiamo una nuova arma in più per definire un database all’interno di Jira e sopratutto abbiamo la possibilità di poter mantenere una discreta sicurezza senza aprire quella della nostra sicurezza. In aggiunta, questo sistema può essere usato anche per:

  • definire assets aziendali senza avere insight
  • definire delle tabelle di un database interno a Jira
  • definire delle semplici liste valori aggiornabili facilmente
  • definire quello che vogliamo all’interno di Jira.

L’unico limite è la nostra fantasia.

Un mio appunto personale

Il 29 Giugno ho avuto il piacere di presentare questa soluzione al Meetup Madrid/Buenos Aires. Mi permetto di condividere il Video del mio intervento, disponibile su Linkedin

Reference

Maggiori informazioni sull’addon sono disponibili nella pagina del marketplace.




Appsvio – Primi test sul campo

In questo post andremo a descrivere i nostri test sulle App che Appsvio ci mette a disposizione. Li ho visti in azione e ho partecipato all’ACE di Boston, dove ho avuto il piacere di fare uno Speech. Li ho testati sul campo su situazioni reali e cercherò, in questa sede, di descrivere gli scenari che ho affrontato.

Modalità alchimista esploratore ON

Customer and Organization Management for JSM

E’ il primo addon che ho avuto modo di vedere in azione e le mie impressioni sono più che positive. Lo scenario che ho visto riguarda la gestione degli utenti esterni di un Service desk. Il mio obiettivo era quello di creare rapidamente e, sopratutto, in maniera molto semplice, un insieme cospicuo di customer. ribadisco. ESTERNI.

Se il cliente deve gestire tale situazione, usando la gestione standard, dette out-of-the-box, abbiamo una sola alternativa: FARLO A MANO.

Un esempio tratto da un mio ambiente di prova

L’addon ci permette di poter gestire questa operazione in modo più agevole. Una interfaccia non indifferente ci aiuta ad eseguire questa operazione

Un esempio: Sempre dal mio ambiente di prova, dove ho creato degli utenti di prova senza alcuna fatica
Come organizziamo le organizzazioni…. facilmente
L’opzione che. ho usato

L’ultima immagine svela come ho fatto. Questo addon mette a disposizione una funzione per poter importare, usando un semplice CSV file, gli utenti che ci servono. Usando questo barbatrucco, possiamo creare tutti i customer esterni che ci servono.

Non ho mica finito

Il test continua nel prossimo post e vedremo che cosa ci permette di fare il prossimo addon Appsvio. Stay Tuned.

Lo studio continua



Retrospettiva: Come la gestiamo al meglio – Test addon

In questo post andremo ad testare un addon molto interessante, in cui vediamo come gestire al meglio le Retrospettive dei nostri sviluppi, o anche delle sole operazioni. Se vi ricordate, ne avevo parlato anche in altri miei post in passato, dove indicavo come questa caratteristica come una operazione fondamentale da usare anche per analizzare i problemi e impostare delle risoluzioni.

Ho indicato nel mio precedente post di presentazione, che questo addon ben si presta anche ad altri utilizzi. In questo articolo andremo a valutare anche queste possibilità. Proviamo a sperimentare.

Trasformiamoci in moderni Alchimisti e procediamo con il test

Installazione

Come sempre partiamo dalla installazione dell’addon, verificando i vari passi. A tale scopo, usiamo una delle tante istanze id test che ho a disposizione.

Come sempre vediamo l’installazione che siamo abituati a vedere

Configurazione Generale

Procediamo con la configurazione generale. La prima operazione che dobbiamo fare è quella di attivare il progetto affinché possa utilizzare le nuove funzioni: L’addon mette a disposizione una interfaccia generale da cui accedere alle funzionalità offerte. Dal menù Apps abbiamo a disposizione una apposita voce di menù:

Il primo punto di ingresso che abbiamo a disposizione

La seguente GIF ci mostra cosa viene mostrato alla selezione della voce di menù Apps:

Vediamo anche come attivare le funzionalità dell’addon su di un progetto

In un mio ambiente di test ho predisposto un progetto di sviluppo software per poter eseguire il test, come potete vedere dalla seguente immagine.

Il progetto di prova già abilitato

Cosi come abbiamo abilitato il progetto usando le interfacce dedicate dell’addon, abbiamo la stessa possiblità anche nelle configurazioni del progetto.

Visualizzazione dalla dashboard di progetto, dove abbiamo a disposizione una apposita voce per richiamare l’addon

Procediamo con la configurazione da adottare sul singolo progetto. In questo caso impostiamo la prima configurazione usando quanto l’addon stesso mette a disposizione. In particolare selezioniamo Setup Retrospective e….

Selezione del template da usare. In questo caso abbiamo usato il Basic 5.

A questo punto selezioniamo Join Retrospective e procediamo con il test.

Test addon

Procediamo con il test canonico. In questo caso abbiamo usato il template standard e abbiamo iniziato a lavorare gestendo una retrospettiva. Nella prima fase andiamo a censire tutte le indicazioni di:

  • cosa è andato bene
  • cosa non è andato bene
  • cosa è piaciuto
  • cosa non è proprio piacuto
Un primo esempio

Un timer ci ricorda che la fase deve durare il giusto tempo, senza che le persone del gruppo di lavoro siano impegnate troppo tempo. Possiamo comunque interrompere questo timer in qualsiasi momento. Una volta identificati tutti i punti, si procede con la fase successiva:

La sezione Present, presenta tutti i punti che saranno discussi.

Possiamo in questo punto sempre andare a modificare ed integrare i vari punti che sono stati espressi dal gruppo di lavoro.

Come possiamo editare il contenuto di ogni scheda

A questo punto Possiamo eseguire delle ulteriori operazioni

Possiamo raggruppare i vari punti in modo da facilitarci nella consultazione

A questo punto possiamo votare i punti rimanenti per poterli poi discutere

Un esempio di voto impostato

A questo punto procediamo con i punti votati per arrivare a definire quali punti devono essere affrontati per migliorare la produttività del gruppo di lavoro

Iniziamo a discutere i punti votati

Iniziamo a impostare le azioni da intraprendere

Un esempio di possibili azioni

A questo punto possiamo concludere la retrospettiva e questo è il risultato:

Le due immagini mostrano un esempio del report finale

A questo punto, da questo report abbiamo la possibilità di poter generare dei task che possono essere assegnati e lavorati per poter chiudere la retrospettiva e giungere al miglioramento.

Il menù che permette di poter creare anche delle issue vere e proprie

Un uso alternativo dell’addon

Vediamo in questo capitolo come possiamo fare un uso alternativo dell’addon.

Ho esaminato il funzionamento e mi viene una strana idea. Se utilizziamo questo addon per arrivare a definire un … Requisito Funzionale? Potrebbe essere una idea delle tante che mi sono balzate in testa.

A questo scopo andiamo a definire un nuovo template

La sezione che permette di gestire i modelli e crearne di nuovi

Creiamo quindi il nostro nuovo modello

Un esempio che mi costruisco per definire un requisito.

A questo punto ripetiamo le operazioni che abbiamo visto in precedenza

Il nuovo modello è subito disponibile
Abbiamo questo risultato

Quindi? il risultato che abbiamo a cosa ci porta?

Semplice: Possiamo adeguare questo addon per definire un percorso che ci aiuta nel ragionamento e nel determinare il risultato che vogliamo ottenere. Le colonne che possiamo definire, ci aiutano a determinare un workflow molto semplice, che ci permette di guidarci. In aggiunta ci permette di poter standardizzare il modo con cui ragionare in ambito aziendale e questo è molto importante se vogliamo che un domani, quando altre persone vogliono lavorare nella redazione di un nuovo requisito, il workflow sia il medesimo.

In questo caso specifico che ho riportato, risulta quindi possibile inserire tutti i punti che ci aiutano nella definizione di un requisito funzionale e che ci permettono di poter schematizzare questa analisi, che ci porta a definire il requisito. Ovviamente ho inserito un esempio.

Possiamo a questi punto fare una considerazione. Abbiamo la possibilità di poterci definire tutto quello che vogliamo. Possiamo usare questo addon per definirci qualsiasi lavorazione di cui abbiamo bisogno qualsiasi workflow che ci aiuti nel raggiungere un determinato obiettivo. L’unica limitazione è la fantasia.




Risposte rapide: Utilizzo delle regole globali in Jira Cloud

Domanda:

Sappiamo che nel profilo Standard, l’utilizzo delle regole globali è limitato. Come possiamo tenere sotto controllo il numero di esecuzioni?

Risposta

Possiamo sempre controllare il numero di esecuzioni. Gli utenti Jira Administrator possono accedere alla relativa sezione che gestisce le regole di Automation. Li troviamo una sezione che ci dice quanto è il consumo.

Questo è un esempio preso da uno dei vari cloud che gestisco

Adesso è bene chiarire un punto importante

Questo post mi serve anche per dare un chiarimento molto importante. Si tratta di una cosa che mi ha lasciato abbastanza basito e credo che sia bene chiarire, altrimenti mi trasformo nell’Incredibile Hulk…..

Come non ricordare Lou Ferrigno quando interpretava L’incredibile Hulk nella omonima serie televisiva…. (Ricordi di gioventù)

Sulle regole di automazione, si sta diffondendo una convinzione che non ha proprio ragione di esistere. Alcune aziende mi hanno segnalato che per poter sfruttare al massimo le regole di automazione, occorre disporre di un profilo Cloud PREMIUM, mentre con un profilo free o standard non si ottiene nulla a causa delle eccessive limitazioni sulla esecuzione delle regole stesse. Scusate ma proprio non comprendo proprio questa frase perché, cosi come viene impostata, non ci dice nulla, anzi. genera molta più confusione di quanto si possa immaginare. Proviamo a chiarire meglio.

Mi permetto di citare il link di documentazione ufficiale dove si spiegano diverse cose e invito una attenta lettura dello stesso in modo da chiarirsi le idee.

La limitazione riguarda l’esecuzione delle regole che sono applicate a:

  • più progetti o multiprogetto
  • globali

In particolare ripongo l’attenzione su questa frase:

All multi-project and global rule executions will count toward your usage. Single-project rule executions do not count toward your usage.

Fonte : Il documento sopra citato

In particolare mi permetto di riportare la seguente immagine, tratta dallo stesso documento sopra citato:

Fonte: Il documento sopra citato

Quindi mi sembra di capire che le limitazioni sono attive, nei profili standard e free, solo quando la regola non è più applicata ad un singolo progetto. Se la regola è monoprogetto, non abbiamo alcuna limitazione.

Quindi l’informazione corretta è: Se si usano le regole su singolo progetto, non dobbiamo preoccuparci per il limite. Altrimenti, si.

Vero, ma avere una regola globale la gestiamo meglio ….

Verissimo, ma proviamo a ragionare alla Italiana (anzi: alla Siciliana). Lo so, mi piace vincere facile 🙂 . E’ vero che usando una regola per singolo progetto ci limitiamo e abbiamo il problema che se la dobbiamo applicare su più progetti = gestire più regole e modificare più regole. Concettualmente è sbagliato. Se il numero di regole è inferiore a 10, allora possiamo anche rischiare. Se superiamo questo limite, allora possiamo anche valutare il numero di esecuzioni e verificare se abbiamo la necessità di andare su profilo PREMIUM. Andare alla cieca equivale impegnare un budget in maniera errata. Vi lascio immaginare le conseguenze.

Come sempre dico: VALUTARE BENE e poi decidere, ma ancora meglio se abbiamo a disposizione tutte le informazioni. In caso contrario quello che potrebbe succedere è che decidiamo in maniera errata senza avere la soluzione che ci serve.

Rimaniamo vigili. Studiamo ed applichiamo tutti i giorni

Conclusione

Invito a tutti i lettori ad una ovvietà: ragionate sempre con la vostra testa. Se vi dicono che le cose funzionano in un certo modo, FATE UN CONTROLLO, come sempre faccio io. Tutto quello che scrivo è frutto della mia esperienza e di conseguenza di quello che ho visto all’opera. Vi lascio con una fonte di ispirazione:

Non sono un grande fan di Clint Eastwook, ma in questo film esprime un concetto IMPORTANTE. Ricordiamolo sempre



Priority Matrix – Una soluzione interessante da MrAddon by Tecnofor

Esaminiamo oggi una soluzione molto interessante, presentata da MrAddon by Tecnofor, per gestire la Matrice di Priorità. Prima di presentare l’addon, credo che sia doveroso prima iniziare a descrivere i concetti che stanno alla base. Entriamo in modalità esplorazione.

Torniamo nei panni dei moderni alchimisti per cercare di scoprire nuove conoscenze e migliorare noi stessi per primi

Cosa è la matrice di priorità?

Prima di parlare dell’addon, occorre definire che cosa è una Matrice di priorità e spiegare come si usa. Non pretendiamo di fare una trattazione …. pesante. Per questo vi rimando ai siti che danno una spiegazione più che esauriente. A ciascuno il suo mestiere.

A ciascuno il suo

Questo concetto ci riporta ad una questione che molti di noi conosciamo. Quando un nostro customer ci apre una segnalazione, abbiamo sempre un problema perché chi lo apre da una priorità, mentre chi lo deve risolvere ha una sua priorità. Questo è un dato di fatto. Di conseguenza occorre stabilire un principio che aiuti chi deve risolvere, cosa è effettivamente urgente, grave o problematico. La Matrice di Priorità di aiuta a gestire questa situazione.

MrAddon by Tecnofor interviene in questo punto con la sua soluzione che permette di fornire una chiave di lettura e di aiuto per gli Agenti.

La soluzione presentata

Questa soluzione prevede L’introduzione di due nuovi campi, sui quali andiamo a definire la matrice che ci aiuterà nel definire che cosa è realmente urgente e grave da quello che non lo è. Il Customer viene invitato a impostare due campi che indiano le seguenti informazioni:

  • Impatto
  • Urgenza

IL primo inteso come Impatto del probelma segnalato mentre il secondo riguarda l’urgenza della segnalazione che viene proposta. Il customer è obbligato a tale scelta.

La definizione degli Impatti.ed urgenze. Possiamo configurarli facilmente.

Cosa vede l’agente?

L’agente vede i due campi compilati, ma grazie alla matrice riesce a determinare la vera urgenza e ad agire tempestivamente per quello che serve.

Ciò che vede l’Agente

Infatti, grazie ai valori indicati, quello che possiamo fare grazie alla Matrice delle Priorità, abbiamo l’assegnazione della reale priorità, in base a ciò che serve realmente

Come compiliamo la matrice

Usando questo sistema, possiamo definire facilmente la reale priorità da assegnare alla segnalazione e procedere di comseguenza.

Conclusione

Abbiamo dato una prima occhiata ad un sistema per definire come possiamo dare una reale priorità alle segnalazioni che ci arrivano dai nostri utenti, senza diventare matti e senza dover eseguire un triage che ci permetta di avere un risultato pronto per avere una reazione in base a ciò che effettivamente in base alla reale esigenza. Da provare 🙂




Retrospettiva: Come la gestiamo al meglio

In questo post andremo ad esaminare un addon molto interessante, in cui vediamo come gestire al meglio le Retrospettive dei nostri sviluppi, o anche delle sole operazioni. Se vi ricordate, ne avevo parlato anche in altri miei post in passato, dove indicavo come questa caratteristica come una operazione fondamentale da usare anche per analizzare i problemi e impostare delle risoluzioni.

In questo caso vediamo come poter gestire questa fase direttamente sotto Jira, senza dover saltare come dei canguri da Jira a Confluence e viceversa.

Infatti, se riusciamo a rimanere nella stessa pagina (o sempre nello stesso applicativo), siamo sicuramente favoriti e non perdiamo il filo del discorso. Entriamo in modalità esplorazione, come moderni Alchimisti.

Come moderni Alchimisti, esploriamo le funzionalità offerte da questo addon

Presentazioni doverose

Cerchiamo in questo paragrafo di introdurre il concetto di Retrospettiva: Prima di usare questo addon dobbiamo prima introdurre questo concetto per mostrarne poi il funzionamento. Andiamo quindi alla definizione.

In questo caso mi permetto di citare il seguente sito: Kambanize; e la seguente pagina, dove ho trovato una spiegazione semplice e chiara della definizione di Retrospettiva e di tutti i concetti ad esso collegati: I miei più sinceri complimenti per lo splendido lavoro fatto.

Complimenti vivissimi

Come funziona l’addon e che cosa offre agli utenti di Jira?

L’addon mette a disposizione una serie di strumenti, interni a Jira, per poter realizzare la Retrospettiva in maniera semplice. Ricordiamo, seguendo quello che vi ho consigliato di leggere, che la retrospettiva è un momento il Team si ferma e riflette sugli ultimi sviluppi eseguiti. Questa fase è importante perché serve pr riflettere su cosa è andato bene e cosa male; cosa migliorare e cosa mantenere e cosa non mantenere.

La modalità scelta dall’addon consiste nello spezzare la retrospettiva nelle seguenti fasi:

  1. Selezionare il Team che deve eseguire la selezione e il modello di retrospettiva che vogliamo operare. Per modello si intende la costruzione di una …. Kanban dove è possibile inserire delle colonne che rappresentano i vari punti (di forza, di debolezza, da chiarire, miglioramenti, etc);
  2. Una fase di Brainstorming, dove si vanno a riportare nelle varie sezioni, come se si trattasse di card di una kanban (siamo già abbastanza abituati a queste fasi grazie alla facilità di uso di Jira). In questa fase andiamo a costruire l’elenco dei punti da esaminare…. e li andiamo ad esternare tutti.
  3. Una fase di analisi e raggruppamento di queste card, in modo da catalogare questi punti da discutere con il Team. Diciamo che in queste prime fasi servono per preparare gli argomenti di discussione che devono essere derivati dalla esperienza diretta dello sviluppo…. ma non solo.
  4. Gli argomenti indicati nelle Card possono essere votati, in questa fase successiva, per poter essere selezionati e avere solo gli argomenti chiave, secondo quanto tutti i partecipanti alla retrospettiva pensano e ritengono opportuni.
  5. Ultima fase la discussione delle Card votate e, conseguenza, creazione delle azioni da intraprendere per poter migliorare ulteriormente i risultati.che possono sfociare in un insieme di issue Jira che possono essere assegnate alle persone del team affinché si occupino di implementare quelle azioni.
Siamo al lavoro per migliorare noi stessi

Alcune considerazioni

Nelle mie indicazioni ovvero quelle che ho indicato nella parte di introduttiva del post, ho scritto che la Retrospettiva può essere anche usata per capire se l’operazione che abbiamo eseguita (qualunque essa sia) deve essere rivista per migliorarla, mantenerla così, rimuoverla. Ovvero possiamo usare questo sistema anche per fare retrospettiva NON legate allo sviluppo software. Di conseguenza questo addon è usabile anche in altre situazioni. La faccenda si fa interessante.

Si….. molto interessatne

Una anteprima dell’addon

Come sempre andiamo a visionare in anteprima alcune funzionalità dell’addon mostrando degli screenshot che sono messi a disposizione dagli autori stessi dell’addon. La prima cosa che dobbiamo eseguire è attivare l’addon per il progetto. Infatti, come ben sappiamo, tutti gli utenti possono potenzialmente usare gli addon installati, ma non sempre questo è conveniente. Di conseguenza molti produttori inseriscono la possibilità di limitare l’utilizzo. Durante il test andremo a vedere come procedere.

La prima cosa che notiamo è che possiamo scegliere il nostro template su cui operare
Notiamo che possiamo creare il nostro Template

Possiamo scegliere il template di schema che possiamo usare per poter creare la Retrospettiva. Altro fatto importante è la possibilità di poter creare e gestirci il nostro proprio template. Questo lo teniamo d’acconto: La possibilità di poterci personalizzare il tutto, ci permette una discreta libertà, e questo lo voglio sfruttare a nostro vantaggio.

Selezionato il nostro template, Possiamo iniziare a creare le nostre retrospettive sfruttando lo schema che abbiamo.

Le fasi sono ben chiare

Tutte le fasi della Retrospettiva sono ben chiare e marcate. Di conseguenza anche chi le esegue per la prima volta non si confonde, ma anzi viene guidato.

Le azioni. daintraprendere diventano Issue di Jira …. subito

Con pochi click le azioni diventano issue di Jira. e subito le persone possono iniziare a lavorare a come migliorare il proprio lavoro. Il vantaggio è sotto gli occhi di tutti. Una persona che lavora nel migliorare il proprio lavoro lo fa con uno spirito migliore.

Conclusione e una ulteriore considerazione

Il giudizio iniziale che abbiamo sull’addon è sicuramente ottimo. Le funzioni Out-of-the-box ci mettono a disposizione solo una possibilità per eseguire una retrospettiva su Jira: Usare Confluence per generare delle pagine dedicate all’argomento, collegare tali pagine alle issue di Jira. In questo caso l’addon ci mette a disposizione una serie di funzionalità che ci aiutano a automatizzare delle procedure che ci portano ad eseguire la Retrospettiva in maniera molto più semplificata e sopratutto ….. strutturata.

Rianalizzando il tutto, forse questo addon potrebbe essere usato anche per altri scopi

Ma mi permetto una riflessione. Ad un primo esame queste funzioni potrebbero anche essere usate con un altro obiettivo. Mi spiego meglio. Sapete che non sempre uso ciò che Jira mette a disposizione con modalità standard. Cerco sempre di sfruttare ciò che viene messo a disposizione anche per fare altre operazioni e coprire altre necessità. Perché no? Le funzionalità non esistono solo per una possibilità, ma per tutte le possibilità che la nostra fantasia ci mette a disposizione. Per questa ragione voglio provare, durante la fase di test, a tentare anche un uso non proprio canonico dell’addon. Proviamo.

Reference

Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina del Marketplace.




Integriamo Jira Cloud con altri sistemi – Parliamo di GetInt.io

I questo post andremo ad esaminare e verificare il funzionamento di un nuovo addon dedicato alla integrazione tra i sistemi nell’ecosistem Atlassian. Parliamo di GetInt

Logo di GeriInt

Presentazioni

Sono sempre doverose e riguardano una soluzione che intendo portare avanti sempre e comunque per cercare di fornire al lettore tutte le informazioni di cui abbisogna. Quando voglio descrivere un addon, voglio assolutissimamente voglio, anche presentare gli autori dell’addon, non per chissà quale motivo, ma per far vedere che dietro a questi logo e software ci sono delle persone fantastiche e che si fanno in quattro per cercare di arrivare ad ottenere risultati spettacolari. Per questo motivo ci tengo a ringraziare Jacek Wizmur-Szymczak, che continuo a ringraziare per avermi mostrato questo splendido addon, quali meraviglie è possibile realizzare e farlo sopratutto in maniera semplice.

Jacek, Ancora grazie per l’aiuto

Di cosa si occupa?

L’addon permette tante possibilità, non ultima di mettere in comunicazione la nostra istanza Cloud con altri servizi cloud. Le possibilità che l’addon offre sono spettacolari ed in questo caso voglio descrivere un caso di uso che mi sono trovato ad affrontare nei mesi passati e che permette di poter fare tante belle cose.

In particolare l’addon permette di poter collegare Jira Cloud con diversi servizi Cloud e non solo. Se diamo una occhiata a questa imagine, possiamo avere una idea di che cosa è possibile fare con questi servizi 🙂

Una breve panoramica dal Marketplace di Atlassian di alcuni dei servizi che sono offerti

Queste integrazioni ci permettono in ventaglio di possibilità ed oggi ne voglio descrivere una in particolare: Voglio descrivere cosa ho realizzato per un mio lavoro. Ovviamente mi limito ad una descrizione della funzione senza raccontare altri dettagli, garantendo la privacy del mio cliente.

Caro Lettore, mettiti comodo e lasciati guidare in questo viaggio che ti propongo alla scoperta di un importante addon.

Cosa ho realizzato

In questo post voglio mostrare come sia possibile far dialogare Jira Cloud con Gitlab Cloud. Il nostro obiettivo è permettere una sincronizzazione tra le issue di Jira e le issue di Gitlab Cloud. Vogliamo mostrare che questa operazione è assolutamente possibile grazie all’addon di GetInt. Vediamo come.

La richiesta, in questo caso, era la seguente:

Vogliamo mantenere separati i gruppi di lavoro. Gli sviluppatori devono lavorare solo ed esclusivamente su GitLab Cloud mentre il management deve lavorare su Jira Cloud. L’obiettivo è che le issue di Jira siano riportate in Gitlab e viceversa. Mantenendo la sincronizzazione, possiamo garantire il lavoro di entrambi i gruppi: Management e Developers.

Richiesta ricevuta

Entriamo in modalità Alchemica: Sperimentiamo

Questo implica che sia eseguita una sincronizzazione tra i due sistemi in modo che tutte le variazioni impostate da una parte siano riportate dall’altra. Chiariamo quali operazioni devono essere garantite

  • Creazione di una issue in un sistema deve scatenare la creazione nell’altro
  • l’aggiornamento di una issue in un sistema deve scatenare la modfica nell’altro

La soluzione adottata

In questo caso, dopo lunga e ponderata analisi, abbiamo scelto di usare GetInt per impostare questa sincronizzazione. Abbiamo esaminato diverse soluzioni ma questa è risultata la più adatta in questa circostanza. Cerchiamo di dare delle indicazioni generali per aiutare a capire come è stata operata tale scelta

Analizziamo meglio

L’addon presenta una interfaccia semplice e diretta. Anche per coloro che non sono esperti sviluppatori, ma power user, possono usarlo facilmente. Questo permette di poter aprirsi ad una platea di utenti ben più ampia.

L’addon permette anche di controllare l’andamento della sincronizzazione e mette a disposizone una apposita Dashboard lato Jira per comprendere meglio quello che sta facendo.

La dashboard che l’addon mette a disposizione

La configurazione che ci permette questo addon, ci offre una buona scelta:

Le possibilità che è possiamo scegliere tra i vari programmi da sincronizzare

Andiamo adesso nel dettaglio della configurazione.

Colleghiamo GitLab Cloud a Jira.

La configurazione richiede che l’addon sia in grado di collegarsi con GitLab. Per fare questo occorre impostare una connessione. QUindi prima selezioniamo GitLab (il logo ci aiuta nella scelta)

Scegliamo la sorgente

Fatto ciò, andiamo a configurare la connessione e seguiamo la autocomposizione

Questa è la schermata iniziale per iniziare la configurazione

Basta seguire tutti i passi, ottenendo senza alcuna difficoltà la connessione a GitLab. Passiamo a Jira (ovvero diciamo all’addon che la seconda connesione è Jira stesso).

Selezioniamo Jira

A questo punto abbiamo anche qui una scelta da operare. Dobbiamo indicare che stiamo andando a connetterci con l’istanza locale (local)

La connessione a Jira

Indicando Local, attiviamo le altre opzioni di configurazioni:

La configurazione per Jira, ci chiede di selezionare il progetto

Possiamo scegliere il progetto di Jira che sarà oggetto della sincronizzazione, cui possiamo aggiungere anche un JQL per selezionare le issue da sincronizzare.

Una volta selezionato sorgente e destinazione, procediamo con la configurazione della operazioni di sincronizzazioni. In questo caso occorre stabilire che cosa sincronizzare nel dettaglio. Di seguito la sincronizzazione che abbiamo impostato ….

La configurazione che abbiamo impostato

che prevede questo dettaglio …

Il dettaglio (campi selezionati e sincronizzati)

Una volta terminata l’intera configurazione, siamo pronti alla nostra prima sincronizzazione

Test dell’addon

Partiamo dal creare una issue su Jira

La issue creata su Jira

e questo è quello che vediamo su Gitlab

Il risultato su GitLab

Questa è la dashboard dell’addon

Cosa ci mostra la Dashboard

Ma non è finita. Possiamo avere a disposizione una ulteriore infromazione dalla Dashbord….. IL LOG….. Non abbiamo che una sola parola: SPETTACOLO

Questa sezione indica le sincronizzazini che sono state eseguite
In questa sezione abbiaom l’elenco delle esecuzioni di sincronizzazioni. Se qualcosa non va, qui lo andiamo a scoprire
In questa sezione capiamo quali issue sono state sincronizzate
Corrispondenze. Qui proprio andiamo a vedere il dettaglio

Le immagini precedenti ci forniscono un buon esempio di dashboard necessarie per poter avere sempre sotto controllo tutto. Ribadisco: SPETTACOLO

APPROVATO

CONCLUSIONE

L’immagine che ho inserito in precedenza, esprime molto bene il mio giudizio. Questo addon è molto interessante e molto semplice da usare. ed conseguenza lo consiglio a tutti. Sono riuscito ad ottenere una buona integrazione tra i due prodotti seguendo i pochi e semplici passi che l’addon mette a disposizione e consentendo di poter gestire al meglio il passaggio delle informazioni. La presenza di Dashboard di controllo e di un LOG (Alleluja) ci aiuta nel controllare quello che succede e capire eventuali problematiche.

I fondatori di GetInt – Un grazie per lo splendido lavoro che avete fatto

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili dal Marketplace e dal sito ufficiale.




Un calendario per i nostri progetti Jira

Su Jira siamo abituati a tenere sotto controllo le nostre issue usando Board e Dashboard. In alcuni casi mi è capitato di dover usare anche delle altre visualizzazioni, non utlima anche la visualizzazione Calendario.

Come vediamo dalla seguente immagine:

Fonte Documentazione Atlassian

non abbiamo una evidenza di una scadenza delle issue, a meno di non entrare nel dettaglio di ogni singola issue. Non è proponibile una soluzione del genere. Di conseguenza abbiamo bisogno di una soluzione differente.

WBS Gantt Chart è una possibile soluzione per calendarizzare il tutto

Si, lo so: Sono fissato in una maniera a dir poco unica, ma abbiamo questa possibilità per poter gestire date e calendario anche attraverso WBS Gantt Chart. Tuttavia non ci siamo ancora. In alcuni casi abbiamo uno strumento che è sovradosato e di conseguenza non abbiamo la possibilità di poter gestire delle situazioni appropriate. Quindi ??? la soluzione sono gli addon che permettono di poter gestire i calendari e permettono di poter visualizzare le issue sul calendario. Oggi andiamo ad esaminare un addon che ci permette di poter ottenere questa visualizzazione.

Presentazioni doverose

Fonte Marketplace Atlassian

Oggi esaminiamo Calendar for Jira, un addon che ci permette di poter visualizzare le nostre issue usando una vista Calendario. Questa visualizzazione non è propriamente nativa su Jira (a meno di non usare progetti Business o Jira Work Management)

Un esempio preso da uno dei miei tanti siti Cloud

Se abbiamo a disposizione un progetto Jira Software, abbiamo già un problema. Non lo possiamo avere di default (almeno non adesso). Se infatti andiamo a vedere cosa possiamo aggiungere come caratteristiche, come mostrato dalle seguenti immagini:

Non abbiamo a disposizione tale visualizzazione di Default. Per contro abbiamo un addon molto interessante da vedere che ci permette di poter gestire al meglio questa situazione. Esaminiamolo nel dettaglio.

Subito al dunque

Fonte Marketplace Atlassian

L’addon ci mette a disposizione una visualizzazione Calendario da poter usare come riteniamo più opportuno

Fonte Marketplace Atlassian

Possiamo anche eseguire una sottoscrizione con un Calendario ad hoc, per integrarlo con gli appuntamenti, ma come mostrato dalla seguente immagine:

Fonte Marketplace Atlassian

possiamo esportare il nostro calendario in formato CSV. Questo potrebbe essere utile quando lo vogliamo usare per determinate elaborazioni su Excel.

Interessante, ma che cosa offre questo addon?

Per poter rispondere a questa domanda, lo devo provare. Di conseguenza procediamo con la installazione: Come ogni articolo, ci facciao aiutare dalle seguenti GIF animate, che ci permettono di esaminare le varie operazioni.

Come installare l’addon nella nostra istanza cloud

Configurazione generale

Questo addon presenta una sua configurazione generale, che andiamo ad esaminare con la seguente GIF:

Panoramica della configurazione generale

ma andiamo con ordine. Nella sezione dei Settings possiao scegliere se attivare questa visualizzazione per tutti i progetti oppure solo per alcuni.

Opzione Settings

Da qui scegliamo se limitare o meno l’utilizzo dell’addon. Il mio suggerimento, come sempre, è il medesimo: DIPENDE sempre da quello che vogliamo fare. Se non limitiamo, il menù Calendario sarà disponibile per tutti i progetti (nel nostro test va bene così, anche perché ne voglio saggiare il comportamento)

La sezione Calendario, disponibile nel pannello di controllo del progetto

Nella sezione Default calendars andiamo ad inserire i calendari di default, come mostrato in figura:

La sezione Default Calendars

Si tratta di calendari che devono essere disponibili per alcuni gruppi. Dalla manualistica (ho visto che anche loro utilizzano le GIF animate per descrivere delle operazioni: BRAVISSIMI) sono citati esempi come il calendario per il gruppo Marketing. La fantasia la possiamo scatenare.

Nella sezione Export gestiamo le esportazioni in CSV

La sezione di esportazione

Ultima, ma non ultima, la sezione di Service Management Calendars, che permette di poter gestire i calendari anche a livello di Customers

La sezione che ci pemette di gestire il calendario per i Customer di JSM

Test test test test ed ancora test

Procediamo con il test dell’addon e verifichiamo che cosa possiamo fare. A tale scopo, ho predisposto dei progetti di prova opportunamente configurati ed ho creato due calendari per gestire le issue di tali progetti. Si tratta di un progetto di Service Management e di un progetto Software. I calendari sono stati creati nella sezione dedicata dell’addon

Il primo calendario
Il secondo progetto

Ho impostato i calendari in modo che siano usate, come date di inizio e fine lavori, le date di Start Date e Due Date. Questa visualizzazione permette di poter vedere l’impegno dei vari task riportati su Calendario e permette di avere una idea deli vari impegni di cui dobbiamo tenere presente. Usando il mouse possiamo modificare la pianificazione dal calendario.

Un esempio di gestione dei vari task attraverso l’addon.

Ma non è l’unica possibilità. Abbiamo anche la possibilità, proprio per la configurazione che viene messa a disposizione, di poter condividere questo calendario con i customer. La seguente GIF ci mostra da dove è possibile visualizzare questo menù:

Il calendario che viene messo a disposizione dei customer.

Conclusione

Abbiamo esaminato una possibile soluzione di come poter gestire una visualizzazione Calendario da applicare ai nostri progetti. Questa soluzione ci permette di poter gestire al meglio tale visualizzazione permettendo anche di generare calendari comuni a diversi gruppi di utenti, ma anche di poter facilmente gestire un calendario per i nostri customers. Lo abbiamo visto all’opera e ne abbiamo saggiato le possbilità. Lascio ai lettori dell’articolo un discrto numero di informazioni. Spero che siano utili per poter usare al meglio questo addon e permettergli di poter migliorare il proprio lavoro attraverso delle indicazioni aggiuntive.

Reference

Maggiori informazioni son disponibili alla pagina del Marketplace.