Una piccola review di addon per JIRA

Una piccola review

In questo post andremo ad esaminare alcuni addons per JIRA.

Iniziamo….

Partiamo con il primo addon: Enlarge Your Excel Export, un addon che ci aiuta a superare un limite che ci tocca quando andiamo a eseguire una esportazione su foglio elettronico.

Nelle grandi instanze di JIRA, gli amministratori possono limitare la visualizzazione delle issue. Per esperienza posso affermare che molto spesso queste limitazioni aiutano gli amministratori ma non aiutano affatto gli utenti che (ebbene si lo ammetto), vogliono sempre estrarre tutti i dati per fare poi loro le elucubrazioni 😛

Proseguiamo con il secondo addon New Status Colors, che permette di creare un effetto grafico interessante. Questo può essere di aiuto quando abbiamo  bisogno di un colpo d’occhio sulle nostre Issue. Questo addon permette di aggiungere una nota di colore che molto ci aiuta.

basta semplicemente creare degli stati con un nome specifico. Ad esempio:

  • [red] per Cancel oppure Cancelled, Suspend oppure Suspended, Reject oppure Rejected
  • [orange] per Wait oppure Waiting, Hold, On Hold,  Pause o Paused

Proseguiamo con Standalone Project Template, un addon che ci può sicuramente aiutare nella creazione di nuovi progetti. Consente, infatti, di poter generare dei progetti basati su determinati permission scheme template.

La creazione del progetto NON cambia rispetto allo standard, ma si innesta perfettamente nel flusso di lavoro di JIRA.

Completiamo il nostro giro con Issue Card Printer for JIRA, che permette di poter stampare delle card dalla nostra AGILE BOARD

Conclusioni

Abbiamo fatto un piccolo tour su degli addon, per installazioni server, che aggiungono delle nuove funzionalità per JIRA. Si tratta di funzionalità che aiutano tantissimo nell’uso di tutti i giorni. Ve li consiglio 🙂




Issue Organizer – Prova su strada 2

Prosegue la prova

In questo post proseguiamo il test dell’addon  Issue Organizer, andando a completare quanto iniziato nel precedente post.

Prova

Dopo aver visionato la configurazione dell’addon, proseguiamo con le operazioni di test vero e proprio. La prima cosa che notiamo è che nella toolbar laterale della schermata del progetto si presenta una nuova opzione: Structure.

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Se la andiamo a selezionare questo è quello che andiamo a scoprire 🙂

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ovvero entriamo nella gestione delle issues. Attraverso questa schermata è possibile selezionare le issue, utilizzando JQL per la ricerca, per comporre la nostra gerarchia. Adesso proviamo ad usarla. Come prima cosa andiamo a selezionare l’opzione Create Structure del nuovo menù Structure.

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a questo punto possiamo iniziare a gestire la nostra struttura gerarchica:

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dalla immagine precedente vediamo che possiamo, con un semplice drag & drop, andare a comporre la nostra struttura gerarchica, selezionando le varie issue e costruendo la nostra struttura.

Al termine, sempre dalla sezione Structure della pagina principale di gestione progetti, possiamo andare a gestire il tutto.

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Conclusioni

Abbiamo visto da vicino questo addon. Possiamo creare in maniera molto semplice una struttura gerarchica che, come struttura di supporto, ci permette di superare la limitazione di task/subtask andando a comporre quanto ci serve. Possiamo anche utilizzare issue di progetti differenti, componendo anche situazioni che richiedono la sincronizzazione di più progetti.

 




Issue organizer – prova su strada

Test su strada

In questo post andremo ad eseguire il test dell’addon Issue Organizer, in modo da verificarne e saggiarne le capacità.

Installiamo l’addon

Come sempre, partiamo dalla fase di installazione. Per questo test utilizzeremo una installazione di JIRA CORE, già precedentemente utilizzata per svolgere altri test 🙂

Accediamo alla sezione di amministrazione degli addon e selezioniamo il nostro addon.

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Selezioniamo Free trial e successivamente ….

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… quindi accettiamo i termini della licenza e procediamo con l’installazione

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Procediamo con il download automatico dell’addon, come siamo già abituati, quindi procediamo con l’installazione vera e propria.

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Al termine, dato che abbiamo richiesto una installazione trial, procediamo con ottenere la licenza vera e propria

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forniamo quindi le nostre credenziali ….

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… quindi terminiamo la fase di installazione. Siamo adesso pronti a gestire il tutto.

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Configurazione

Terminata la fase di installazione, viene subito presentata la parte di configurazione, come mostrato in figura.

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Una piccola annotazione: Notiamo che è stato aggiunto un nuovo TAB, Structure, da cui accedere alla configurazione particolare. Questo significa che NON TUTTI gli addon aggiungono le proprie configurazioni nella sezione di Addons.

Esaminiamo le varie opzioni della configurazione.

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L’opzione Configuration , permette di settare quali progetti possono usare l’addon, quali utenti e quali permission, come mostrato nella figura precedente. Nella figura successiva abbiamo il dettaglio per comprendere come si settano le varie opzioni.

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Selezionando l’opzione Defaults, abbiamo le indicazioni di che cosa sarà visualizzato dall’addon.

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Come mostrato in figura precedente, abbiamo la possibilità di poter modificare la struttura da mostrare e la view di default da mostrare. Se non viene specificato nulla, allora l’addon propone una sua view standard, che potrebbe anche rispondere alle esigenze di molti.

Selezionando l’opzione Restore from backup 2.X…, viene messa a disposizione una opzione per poter importare tutte le configurazioni che sono state esportate da una precedente versione dell’addon.

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Selezionando l’opzione Mantainanceaccediamo al pannello di controllo di manutenzione dell’addon, da dove è possibile eseguire delle operazioni di ottimizzazione e sistemazione dei dati dell’addon.

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Se selezioniamo l’opzione Licence Details, saranno mostrate le informazioni di licenza dell’addon, come mostrato in figura.

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Selezionando l’opzione Structure Support, si accede ad una pagina che fornisce tutte le indicazioni per richiedere il supporto 🙂

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Selezionando l’opzione Setup Guide, mostriamo nuovamente questa pagina:

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Conclusione

Terminiamo qui questo post. Abbiamo visto la fase di installazione e abbiamo descritto le opzioni di configurazione, che sono abbastanza complesse. Proseguiamo il test nel prossimo post.

Reference

Maggiori informazioni sull’addon sono presenti qui.




Spreadsheet su Confluence – Un aggiornamento

Spreadsheet su Confluence – Un Aggiornamento

In questo post andremo a verificare le ultime novità su un addon che abbiamo già avuto modo di analizzare: Spreadsheets for Confluence. Ne abbiamo parlato in diversi Post. Qui approfondiremo le ultime novità.

logo addon
logo addon

Andiamo subito in dettaglio

Come prima cosa segnaliamo che è stata migliorata la fase di interazione e visualizzazione dei fogli elettronici. In precedenza questa era la visualizzazione:

Precedente visualizzazione
Precedente visualizzazione

Con le ultime versioni, questo è quello che vedremo:

Nuova visualizzazione
Nuova visualizzazione

ovvero, i fogli elettronici sono visualizzati come tabelle di Confluence. Possiamo vedere che abbiamo una migliore integrazione con le nostre pagine. Questa è la visualizzazione standard. Esiste anche la possibilità di poter visualizzare la sola icona:

logo addon
logo addon

all’interno della pagina.

Altra novità introdotta è la possibilità di poter stampare i fogli elettronici, ovvero con un semplice CTRL+P è possibile mostrare l’anteprima di stampa.

Conclusioni

Abbiamo delle piccole ma efficaci novità. Prossimamente eseguiremo una prova su strada per valutarne i risultati 🙂

Reference

Maggiori informazioni sull’addon sono presenti sul blog degli autori e sul marketplace.




Issue organizer – First look

Esplorazione continua su JIRA

In questo post andremo ad esaminare un addon che introduce una caratteristica molto interessante su JIRA, ovvero la possibilità di poter introdurre un sistema multilivello per le issues, superando il limite di task/sub task attualmente presente nelle funzionalità standard.

Logo addon
logo addon

Structure Issue Organizer

Si tratta di un addon, rilasciato dalla almworks, che consente di poter introdurre un multilivello tra e varie issue.

Dalla immagine sopra riportata, vediamo che l’addon mette a disposizione la possibilità di poter creare, anche su più progetti, delle gerarchie costruendole in modo opportuno.

Tra le altre funzionalità, segnaliamo la possibilità di inserire il progress delle varie issues oltre che eseguire un bilanciamento del carico di lavoro tra i vari componenti del team.

Conclusioni

L’addon presenta delle funzionalità molto interessanti. Nei prossimi post andremo ad esaminare su strada questo addon, saggiandone le prestazioni.

Reference

Maggiori informazioni sull’addon sono presenti qui.




AUG – Atlassian User Group – Bologna

AUG Bologna – Siamo Partiti

In questo post riassumiamo brevemente l’incontro del primo AUG (Atlassian User Group) che si è tenuto a Bologna il 24 marzo 2016.

Atlassian User Group

Primo incontro …. di una lunga serie

22 partecipanti sono intervenuti per questo primo incontro, presso il Golf Club di Siepelunga – Bologna. Vladimir Cavalcanti, EMEA Partner Manager della Atlassian e Paolo Serra, AUG Leader di Milano, hanno partecipato all’incontro, oltre che a diversi partner.

Atlassian User Group

Segnaliamo anche un ospite particolare: Twitter ha cercato di partecipare all’evento, ma siamo stati cattivi e lo abbiamo lasciato fuori 😛

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L’intervento di Vladimir Cavalcanti è stato molto importante, in quanto ha fornito delle anteprime su alcuni prodotti Atlassian. Uno degli obbiettivi di questi incontri è quello di dare le prime notizie e gli aggiornamenti sui vari prodotti, ovvero un luogo di incontro dove …. aggiornarci, parlare e, perché no, fare gossip sulle anteprime dei prodotti :-P.

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Non sono mancati altri momenti di intervento, dove i partecipanti hanno richiesto ulteriori informazioni. Altro obbiettivo che vogliamo perseguire: diventare un punto centrale di confronto, informativo e di formazione. Anche il buon Paolo Serra è intervenuto fornendo il suo contributo e dando ulteriori notizie e novità: Un nuovo gruppo linkedin dove discutere, chiedere e, in generale, parlare dei prodotti della Atlassian…. in italiano

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Durante l’incontro è stato anche presentato il format di come saranno i prossimi incontri. Ultime novità dei prodotti Atlassian e sulla galassia degli addon.

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Al termine dell’incontro, i partecipanti hanno approfittato di un piccolo rinfresco per poter fare networking e confrontarsi tra di loro. In questa particolare sessione  si può approfittare della presenza dei partner e degli appassionati utilizzatori per poter discutere sulle varie problematiche o modalità di uso dei prodotti. Confronto, confronto ed ancora confronto.

Conclusioni

Siamo finalmente partiti :-). I prossimi appuntamenti, sia a Milano che a Bologna, saranno ricchi di interventi e di novità. Non mancate.




Da oggi è ufficialmente operativo il nuovo Blog

Da oggi è ufficialmente operativo

il nuovo Blog

carpenters

A partire da Oggi sarà operativo il nuovo Blog. Questo blog non sarà più aggiornato, ma continuerà ad esistere ancora. Voglio ringraziare tutti i miei lettori. L’avventura continua su artigianodelsoftware.it/blog.




Bitbucket – Esplorazione continua

 Esplorazione continua ….

In questo post proseguiamo la scoperta di BitBucket, esplorando ulteriormente quanto riportato in questo post.

Installiamo il tutto

Prima di installare, andiamo sempre a controllare i requisiti iniziali, ovvero che cosa preparare e predisporre. Come per tutti gli altri prodotti della Atlassian, ricordiamoci sempre che abbiamo a disposizione un Tomcat. Quindi occorre installare JDK, in base alle tabelle di compatibilità.

Altra cosa da tenere presente è che la versione server, come indicato nel precedente post (TO DO: eseguire link), dobbiamo installare come prerequisito:

  • JDK
  • GIT
  • Database (sempre in base alle tabelle indicate).

Una volta eseguito ciò, possiamo procedere con l’installazione vera e propria.

In questa prova, ho eseguito l’installazione su di un Ubuntu Server dove ho anche installato MySQL e GIT.

L’installazione è esattamente simile a quella che abbiamo mostrato per JIRA CORE, dove ho riportato alcune schermate video. Le uniche differenze che sono riportate sono solo le porte utilizzate, che risultano differenti: 7990.

IN fase di installazione, come per tutti i prodotti della Atlassian, abbiamo che questi prodotti possono essere installati anche su database di test o su database di produzione. Si rimanda a questa pagina della manualistica per tutti i dettagli per la connessione a database non di test.

Si raccomanda di fare attenzione a tutte le installazioni basate su MySQL. La versione
datacenter non supporta MySQL, ma solo la standalone. Tuttavia, come si può leggere nella
pagina della manualistica, MySQL non viene consigliato. 

Definito il database, come per le altre installazioni, possiamo procedere con la definizione della utenza di amministrazione. Solita raccomandazione: Non la chiamate ADMINISTRATOR, ma dategli un altro nome parlante.

Una volta terminata la fase di installazione, possiamo partire con le operazioni di login

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Eseguita la login abbiamo a disposizione un sistema per creare i nostri repository su GIT e per usarli al meglio.

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Come possiamo vedere, abbiamo a disposizione tutti gli strumenti per poterci interfacciare a GIT.

Conclusioni

In questo post abbiamo approfondito leggermente l’argomento bitbucket, andando ad installare il prodotto. Nei prossimi post, andremo a creare i nostri primi repository. Utilizzeremo anche Sourcetree per meglio vedere le varie fasi e cercando di approfondire la conoscenza di questo altro strumento.




GIT Vs Mercurial

GIT Vs Mercurial

In questo post continuiamo la nostra esplorazione di BitBucket, andando ad analizzare GIT e Mercurial, ovvero i sistemi di controllo versione del codice che Bitbucket utilizza.

Esaminiamo i nostri candidati

Come ogni confronto, andiamo ad analizzare i nostri candidati, dove cerchiamo di dare le caratteristiche principali di entrambi e cercheremo di evidenziare i punti cardine, che come ben sappiamo sono quelli che ci aiutano a scegliere uno o l’altro.

Precisazione….

L’obbiettivo di questo post non è giudicare quale sia il migliore, tra GIT e Mercurial, ma solo di descriverli, in modo da poi poter ….. scegliere quale dei due utilizzare nel nostro Bitbucket :-).

Mercurial

Mercurial is a free, distributed source control management tool. It efficiently handles projects of any size and offers an easy and intuitive interface.

Mercurial è un sistema di controllo versione distribuito, gratuito e molto semplice da usare. Ho rintracciato una guida molto carina che potete reperire da questo link.

Fondamentalmente, questo sistema, ragiona per repository, ovvero per cartelle dove sono contenuti tutti i file inerenti l’applicativo che stiamo gestendo. La differenza rispetto ad un altro sistema, come SVN, quando eseguiamo una operazione di clone, letteralmente cloniamo il repository, con tutta la sua storia, senza doverci ogni volta ricollegare al repository centrale, trasformando il pc locale in un server. Ogni singola operazione, a meno di indicazioni esplicite, sarà eseguita nel repository locale. Concludendo, abbiamo a disposizione una copia locale dove possiamo eseguire le nostre sperimentazioni.

Git

Git is a free and open source distributed version control system designed 
to handle everything from small to very large projects with speed and 
efficiency.

Come Mercurial, anche Git è un sistema di controllo versione distribuito, gratuito e open source, semplice da usare.

Come Mercurial, anche Git trasforma il pc locale nel server di sviluppo. Git realizza delle istantanee vere e proprie, totalmente indipendenti dalla copia del server centrale, su cui possiamo eseguire le nostre prove e, una volta terminato, possiamo eseguire la copia nel server centrale che, a sua volta , è un repository Git.

Ho rintracciato una guida in italiano, molto diretta, ed una guida molto completa da cui possiamo iniziare ad esplorare il funzionamento di questo sistema.

Cosa possiamo usare?

Consultando la documentazione, emerge quanto segue:

Possiamo ancora utilizzare Mercurial per la versione Cluod di Bitbucket, per cui viene garantita la compatibilità;

La versione server fa invece uso di Git, come riportato qui.

Di conseguenza, la scelta è abbastanza scontata e procederemo con l’installazione della versione server con Git.

Conclusioni

Nel prossimo post descriveremo l’installazione vera e propria di tutto ciò che serve, più SourceTree, che andremo ad approfondire.

Reference

Vi consiglio le seguenti letture:

http://blogs.atlassian.com/2012/03/git-vs-mercurial-why-git/

http://blogs.atlassian.com/2012/02/mercurial-vs-git-why-mercurial/

http://gpiancastelli.altervista.org/hgbook-it/




Test su strada – Kanban Combined WIP extension

Prova su strada

In questo post andremo a testare questo addon, precedentemente descritto. Andiamo a vedere come si comporta alla prova. Prima di eseguire il test, andiamo a rivedere le variazioni dell’addon.

Piccola review

L’addon, adesso compatibile con JIRA 7, permette di estendere le caratteristiche della Board Agile (quindi disponbile per JIRA Software) dandoci la possibilità di poter aggiungere delle note di colore e alcune caratteristiche che possono tornare sempre utili.

Risulta possibile anche combinare le colonne in modo da … raggrupparle

Non indugiamo oltre ed andiamo a testare immediatamente questo addon 🙂

Vediamo l’installazione

Procediamo con l’installazione, come siamo già ben abituati dalle procedure di amministrazione. Se passiamo dalle procedure di amministrazione, andiamo a selezionare il nostro addon e procediamo con l’installazione:

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lasciamo che la procedura completi il suo iter…

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Dato che si tratta di un addon free (al momento in cui viene redatto il post), non viene richiesta alcuna registrazione.

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Completato il tutto, il nostro addon è pronto, come possiamo vedere nella immagine successiva.

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Configurazione

Non abbiamo alcuna sezione dedicata alla configurazione dell’addon. Quindi procediamo con il nostro test.

Test test test test test

Andiamo a testare l’addon, andando a creare un progetto di prova, creando a relativa board.

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Come possiamo vedere dalla precedente immagine, abbiamo l’aggiunta dei seguenti elementi

  • Possibilità di eseguire uno ZOOM della Board, utile quando abbiamo a disposizione un numero molto alto di colonne, come mostrato in figurawip-02-07
  • Possibilità di raggruppare le colonne. Questo è sicuramente utile nel caso in cui si voglia evidenziare una macrofase all’interno del workflow, come mostrato in seguito. Basta semplicemente indicare le colonne come <nome_macrofase>::<nome_colonna>, ed il gioco è fatto.wip-02-06
  • Possibilità di aggiungere dei colori. Un codice di colori è sicuramente utile per poterci facilitare la lettura delle colonne.wip-02-08

Conclusione

Si tratta di un addon che presenta caratteristiche interessanti. La possibilità di poter raggruppare le colonne risulta sicuramente utile per evidenziare delle macrofasi, mentre lo zoom aiuta in quelle situazioni in cui necessitiamo di un numero di fasi molto alto.

Reference