Si tratta della ultima novità nella generazione e gestione dei progetti. Questa nuova tipologia permette agli utilizzatori del progetto di potersi gestire in perfetta autonomia.
Segnalo fin da subito che questa nuova tipologia di progetto ricalca abbastanza le stesse libertà che il buon Trello mette a disposizione.
Dalla GIF che ho allegato si vede subito la prima caratteristica: La possibilità di scegliersi da se il proprio Workflow di lavoro.
Il layout della issue è stato ridisegnata. Vedremo un layout simile quando descriveremo Jira Ops, i nuovi progetti per descrivere gli incidents 🙂
Questi Next gen project sono sicuramente delle novità non indifferenti. per questo è meglio provarli …. a piccole dosi. Possiamo abilitarli in fasi successive.
Trello colpisce ancora :D. I filtri sono stati modificati e possiamo filtrare le issue dei vari componenti del team selezionandone l’icona con il mouse. Facile no?
Anche la versione di Jira Mobile risente di queste modifiche, come mostrato nella figura precedente (si tratta della versione iOS).
In aggiunta, abbiamo un nuovo strumento per gestire le roadmap in Jira Cloud,
Conclusione
Grandi novità che ci invadono, sicuramente ereditate da Trello, che dalla sua acquisizione, ha influenzato in maniera rilevante Jira. Continueremo a seguire le ultime versioni di Jira.
Agility in Jira – Che cosa è?
Si è parlato in questi giorni di questo argomento e avevo trovato questo articolo sulla Community Atlassian, dove si iniziava a intravedere qualcosa. Provo a riassumerlo di seguito:
In particolare si parlava, in ambito Cloud, di un nuovo modo di configurare i progetti, dando spazio alla semplicità e praticità.
Nell’articolo è riportato appunto quanto segue:
In 2018, we’ve clocked up a ton of feedback: over 700,000 NPS responses, 300 customer interviews, and 77,000 in-product feedback. The resounding theme is not positive – the product can be overwhelming, difficult to get started with and gets complex very quickly.
Quindo sotto il cappello di Agility, Atlassian ha cercato di rendere più semplice la configurazione e lo startup di un progetto. Pare che il primo scoglio sia proprio questo.
Per mia esperienza, effettivamente le aziende tendono a complicarsi la vita disegnando delle funzionalità molto complesse. In alcuni casi ho avuto a che fare con la realizzazione di Workflow rigidi, complicati e di difficile interpretazione. Così non ci siamo.
Avere a disposizione fin da subito questo strumento per velocizzare la partenza èsicuramente il primo passo anche per incentivare l’utilizzo dello strumento ma anche l’utilizzo della metodologia AGILE.
Ringraziando Alejandro, grande esperto Atlassian, che ci segnala un articolo, sempre della Community Atlassian, abbiamo le prime indicazioni di cosa è Agility, che cosa rappresenta e come funziona 😀
Come sempre, subito al sodo
Andando al nocciolo della questione, si tratta di un nuovo modo di approcciare la creazione e gestione dei progetti, che mira ad una semplificazione nella configurazione e gestione.
L’obbiettivo di Atlassian è di mettere a disposizione dei singoli utenti la possibilità di poter configurare i propri progetti senza dover richiedere l’intervento di un amministratore. Come possiamo vedere dalla figura successiva:
abbiamo una semplificazione a livello di configurazione, gestione e manutenzione del singolo progetto, che viene totalmente lasciato nelle mani del gruppo di lavoro.
Questo viene messo a disposizione con i Next-Gen project o selezionare l’Agility Template per poter accedere a queste nuove funzionalità. Infatti, se andiamo a creare un nuovo progetto, nella nostra istanza Cloud …
…. vediamo che abbiamo a disposizione un nuovo template: Agility che permette di poter definire un progetto in maniera molto più semplice.
Tra le caratteristiche che abbiamo, vediamo che :
Una volta selezionato, procediamo con la generazione del nostro progetto.
Conclusioni
Fermiamo qui la nostra esplorazione. Nei prossimi post andremo a generare un nuovo progetto di tipo Agility e cercheremo di capire come cambia, se in meglio o in peggio, la gestione di un progetto.
Reference
Consiglio la lettura (sono articoli in inglese) dei seguenti link:
In questo post andremo a testare questo addon e vedremo dal vivo questa nuova grafica di Jira Cloud. A tale scopo andremo ad usare le nostre istanze di test cloud.
Installazione
Partiamo come sempre dalla installazione, cercando il nostro addon da installare. Rispetto alle altre installazioni, teniamo presente che sarà più semplice dato che l’addon è ancora in beta ed è free (al momento in cui viene redatto il post, questo è lo stato dell’addon).
Selezioniamo il tasto Install e procediamo ….
Accettiamo le condizioni ….
Configurazione
Proseguiamo con la configurazione che,al momento, non è necessaria: Non abbiamo alcuna configurazione globale 🙂
Passiamo al test
Test
Iniziamo la nostra sessione di test andando a verificare come viene modificata la visualizzazione delle issue. Ci posizioniamo su di una issue qualsiasi:
Notiamo la presenza, in alto a destra, di un tasto FDS Edit, che ci permette di attivare la nuova visualizzazione. Questo è il risultato:
Per meglio chiarire il funzionamento, ho prepatato questa GIF che ci da un ulteriore aiuto:
Conclusione
UN primo passo ma un primo grande risultato. Abbiamo un addon che ci permette di poter personalizzare la visualizzazione e permette di semplificare anche le informazioni mostrando solo l’essenziale. Il primo giudizio è assolutamente POSITIVO. Attendo i prossimi sviluppi e sono molto sicuro che i prossimi rilasci produrranno dei risultati non indifferenti.
Dopo lunga attesa è finalmente arrivata la possibilità di poter personalizzare l’interfaccia grafica di Jira Cloud 🙂
F A N T A S T I C O
Abbiamo quindi la possibilità di poter personalizzare la nostra interfaccia grafica di Jira, attraverso un addon in beta e free (al momento in cui viene redatto il post, l’addon presenta queste caratteristiche)
Conclusioni
Dalle immagini sembra che la personalizzazione sia veramente importante e particolare. Non vedo l’ora di provarla
Questo addon procuce dei backup di singoli space e permette di poter eseguire diverse varianti di copia. Mi spiego meglio:
Possiamo eseguire un back dello space e successivamente eseguire un ripristino dove vogliamo:
Stessa instanza Confluence, specificando una KEY differente
Nuova instanza Confluence, con la possibilità di poter importare i dati della nostra istanza Cloud sulla nuova istanza Server 🙂
Non notiamo complicazioni nelle sezioni di importazione
Abbiamo la possibilità di usarlo come copia Space, per il nostro ConfluenceAbbiamo la possibilità di poter copiare diversi elementi dello space separatamente
Come evidenziato dalla ultima immagine, vediamo che possiamo importare anche elementi di uno Space separatamente. In particolare riusciamo ad arrivare a livello di :
pagine
template
blogpost
history
Conclusioni
Da questo primo sguardo vediamo delle caratteristiche interessanti. Nei prossimi post andremo ad saggiare le caratteristiche di questo addon 🙂
In questo post andremo a raccontare meglio questi fatti e di come ho eseguito la migrazionen verso Slack. Questo è sicuramente interessante per definire i prossimi passi per impostare una chat di connessione delle nostre istanze (cloud o server) Atlassian.
Storia
Partiamo dalla storia, ovvero dall’annuncio in cui Atlassian comunica che cosa è successo.
Il tutto è partito da questo annuncio, riportato nel blog di Atlassian, dove si annunciava la nuova partnership.
Di conseguenza, si segnalava che le installazioni in essere dovevano essere migrate mentre le nuove avrebbero dovuto essere eseguite sotto Slack.
Passiamo a Slack
In questo post andremo a mostrare come ho eseguito il passaggio da Hipchat Cloud a Slack. Posso solo dire che la guida che Atlassian mette a disposizione è completa e sufficiente e non c’è molto di più da fare :). Spero che questa mia descrizione sia utile per aiutare chi è meno pratico nell’eseguire queste operazioni.
Vediamo quindi i vari step.
1. Creare il backup da HipChat
Come prima cosa, eseguiamo la login al nostro sistema HipChat (nel nostro caso si tratta della versione Cloud).
Selezioniamo, nella sezione di amministrazione, Data Export e ….
… eseguiamo il backup di tutte le nostre room e chat. Quindi eseguiamo il download di questo file.
2. Creiamo il nostro Slack
Abbiamo già creato il nostro Workplace Slack selezionando un piano di nostro gradimento, per spiegare un altro argomento, Quindi procediamo ad eseguire il login
Posizioniamoci nella sezione di amministrazione di Slack (Selezioniamo in alto a sinistra, dove abbiamo il nome Artigianodelsoftware, dove abbiamo scelto di poter
3. Restore del backup
Selezioniamo Import/Export Datas , il bottone in alto a destra mostrato nella figura successiva:
quindi selezioniamo la sorgente da dove importare i dati. Dalla seguente figura vediamo che abbiamo alcune scelte:
Scegliamo quindi HipChat …
seguiamo i vari passi. Abbiamo anche un richiamo alla documentazione ufficiale per eseguire la migrazione. Difficoltà abbastanza ridotta.
4. Risultati?
abbiamo caricato i dati su Slack e siamo pronti a lavorarci subito. In aggiunta…
…. lo abbiamo guà connesso alla nostra istanca di Jira Cloud, ma questo lo abbiamo vedremo in altro post. Possiamo subito iniziare a lavorarci.
Conclusioni
Lato mio la mia migrazione è stata abbastanza indolore. Da come ho visto organizzato il tutto, mi sembra abbastanza lineare, ma non escludo che altri gruppi di lavoro possano avere dei problemi. Cercherò, nei prossimi post, di dare un possibile elenco di anomalie e di soluzioni/workaround, in modo da poter mettere a disposizione ulteriori indicazioni.
Novità su Confluence Cloud
IN questo post andremo a descrivere le ultime novità, soffermandoci su come è stata migliorata la fase di Editing di Confluence Cloud.
Toolbar che serve
Dimentichiamoci le grandi toolbar del passato. Adesso avremo a disposizione la toolbar giusta per le necessità reali
In aggiunta avremo la possibilità di poter vedere le anteprime delle macro direttamente nelle fase di editing
In aggiunta abbiamo a disposizione 4 nuovi template dedicati a focalizzare sul progetto il gruppo di lavoro
IN aggiunta, le emoticons sono state estese
ed infine (ma non ultimo) il menù che ci consente di generare una issue direttamente dal testo selezionato è stato esteso
Conclusione
Sempre nuove sorprese e funzionalità. Continuiamo a monitorare e riportare le varie novità su questo blog.
In questo post andremo a vedere quali sono le novità della nuova versione di Jira 7.12. Andiamo a curiosare 😀
Subito al dunque
Abbiamo un netto miglioramento nella gestione dei campi custom, dove possiamo eseguire uno scanning e verificare quali sono quelli che devono essere configurati
In aggiunta, a pagina di gestione dei campi custom è stata migliorata e resa molto più leggibile
che altro?
Abbiamo anche un miglioramento delle informazioni nella gestione dei filtri, che sono molto importanti.
dove possiamo vedere che abbiamo molte più informazioni relative allo stesso.
Possiamo anche copiare l’indice da un nodo all’altro (per le versioni Data Center) e possiamo anche disabilitare i giorni in colonna (day in column) presenti nella kanban board, oltre ad aver eseguito il fix di diversi bugs, come mostrato nel seguente Release Notes della documentazione.
Notification – Croce e delizia di Jira
In questo post cerchiamo di fare un punto della situazione su di un argomento croce e delizia di tutti noi: Le Notification.
Facciamo il punto
Partiamo descrivendo la situazione al momento in cui abbiamo installato il nostro Jira. Quello che abbiamo a disposizione lo riassumiamo come segue:
Jira mette a disposizione un Notification Scheme di default che impone l’invio di mail di segnalazioni per diversi eventi inerenti le issue.
Il Default Notification Scheme del mio ambiente di laboratorio
Questo causa un primo email bombing di segnalazioni non indifferente. Nella mia esperienza ho visionato diverse aziende che hanno subito modificato questo schema, al fine di riuscire a ridurre questo bombardamento a dei livelli …. accettabili. L amodifica comporta la generazione di un nuovo Notification Scheme e la relativa associazione ai progetti di interesse.
Questa è la form dove andiamo a gestire il caricamento delle regole
Se si crea un nuovo progetto e si utilizza lo scheme standard, senza andare ad impostare lo schema effettivo, quello che si ottiene è un effetto contrario: Si vuole far si che la mail sia solo una segnalazione, ma se si esagera, si ottiene che gli utenti butterano via le mail alla prima occasione utile, cancellandole nella peggiore delle ipotesi.
Ovviamente non si tratta di tutti i casi, ma di una buona percentuale, che purtroppo causa l’effetto di mettere in giro la nomea che Jira sia uno spammer semi-autorizzato. Conseguenza: molte aziende non vedono i vantaggi di questo prodotto e finiscono per lasciarlo stare.
Cosa possiamo fare?
Partendo dallo schema di Default, quello che possiamo fare è di identificare quelle situazioni in cui serve inviare le mail e le situazioni in cui NON si deve inviare. Possiamo gestire il tutto attraverso le funzionalità che Jira stesso mette a disposizione.
Conviene, come Best Prectice, gestire questa situazione utilizzando i ruoli nei progetti, in modo da riuscire a gestire meglio la la situazione. Mi spiego meglio:
I ruoli possono essere utilizzati come dei gruppi ma riguardano molto di più la configurazione dei progetti.
Possiamo limitare l’invio ad un numero assai più ridotto di persone.
Project Roles
Alternative?
Abbiamo a disposizione una serie di strumenti che ci possono aiutare nel gestire le notifiche, integrando le funzioni che abbiamo a disposizione o, se vogliamo, sostituendole. Vediamoli in dettaglio cercando di descrivere come possono esserci di aiuto/supporto agli strumenti out-of-the-box.
Grazie a Riada abbiamo a disposizione uno strumento molto interessante, per le nostre istanze Server. Si tratta di un addon che introduce la possibilità di poter inviare delle mail basandosi su JQL.
Possiamo facilmente impostare il JQL per selezionare le nostre issuePossiamo facilmente impostare le nostre email, dando un layout particolare Possiamo collegarlo al nostro HipChatPossiamo anche rivedere le nostre notifiche particolariUn esempio di quali email possiamo ricevere
Grazie a Koncis, abbiamo a disposizione uno strumento che estende il notification scheme mettendo a disposizione delle funzionalità aggiuntive. Curiosiamo 🙂
Permette di poter gestire un notification scheme per issue typeL’addon si integra perfettamente, mettendo a disposizione delle maschere dedicate
Conclusione
Nei prossimi post cercheremo di fornire delle ulteriori indicazioni per aiutare nella configurazione di Jira.
Personalizziamo PORTAL per Jira Service Desk
In questo post affrontiamo una piccola digressione su come possiamo eseguire delle personalizzazioni di PORTAL. Cercheremo di analizzare quali possibilità abbiamo a disposizione e che addons possiamo sfruttare per meglio personalizzare il tutto.
Out-of-the-box
Abbiamo già analizzato, nel blog di MrAddon, quali possibilità abbiamo a disposizione, verificando quali possibili opzioni sono già a nostra disposizione, ma queste non sono tutte sufficienti per poter soddisfare tutte le necessità di cui gli utenti abbisognano.
Il confronto l’ho operato con i vari clienti/utenti con cui mi sono interfacciato.
Che altro possiamo fare?
Iniziamo ad analizzare i vari addon, presenti nel Marketplace di Atlassian, al fine di capire che altro possiamo fare per personalizzare PORTAL
L’esperienza di RefinedWiki, che ha prodotto l’addon per personalizzare il layout di Confluence, di cui abbiamo già abbondantemente parlato in vari articoli in questo blog, permette di poter modificare ed aggiornare la grafica
Dettaglio dell’addonRisultato delle modifiche che possiamo operare con PORTAL
Possiamo vedere che PORTAL lo possiamo personalizzare parecchio 🙂
Altra personalizzazione che possiamo eseguire è quella di poter accedere anonimamente a PORTAL senza aver bisogno di eseguire alcuna LOGIN. Il tutto attraverso Anonymous Portal for Jira Service Desk
Questo addon permette di poter generare delle segnalazioni attraverso PORTAL senza avere la necessità di doversi loggare. Si tratta di una estensione di un’altra funzionalità, presente in Jira, che andiamo a personalizzare: Issue Collector.
Il seguente Video fornisce (in inglese) un dettaglio maggiore, in attesa che vi inoltri la solita recenzione in Italiano 😀
https://youtu.be/LyUaekZaxtI
Ma torniamo alla possibilità di poter personalizzare l’output di PORTAL. Una delle richieste che maggiormente viene fornita dai clienti è la possibilità di poter visionare, tra le richieste degli utenti, dei campi che normalmente non sono visibili :). In questo caso ci appoggiamo a Ultimate Theming for Jira Service Desk
Possiamo anche aggiungere delle funzionalità che risolvono anche delle segnalazioni utenti (che come abbiamo già fatto notare, spesso diventano delle forche caudine cui dobbiamo passare con i nostri clienti) che ci obbligano a superare dei problemi che ancora la Atlassian non ha rilasciato.
Questo addon ci permette di superare JSD-270 e ci permette di dare visibilità, agli utenti di una stessa organizzazione, delle segnalazioni che riguardano la loro organizzazione attraverso PORTAL.
Per concludere, possiamo andare a gestire meglio i Knowledge base, che PORTAL mette a disposizione, attraerso un altro addon (messo a disposizione da //SEIBERT/MEDIA, ovvero lo stesso produttore che mette a disposizione il precedente addon.
Questo addon mette a disposizione un nuovo campo Custom, che permette di poter condividere degli articoli di KB direttamente nelle risposte verso il cliente, dando la possibilità di renderli disponibili non solo nella ricerca standard, ma anche nelle risposte vere verso i clienti 🙂
Conclusione
Abbiamo a disposizione molte possibilità d poter estendere il nostro PORTAL, andando dalla visualizzazione grafica alla aggiunta di nuove funzionalità, le quali spaziano tra diverse possibilità/necessità. Nei prossimi post andremo a verificare gli addon che ancora non abbiamo censito e verificheremo cosa mettono a disposizione testandoli sul campo .