In questo post andiamo ad affrontare un argomento SPINOSO…. ovvero come possiamo automatizzare il Time Tracking senza ammattire e, sopratutto, senza trovare giornate intere impostate come lavorate .
L’annoso problema…..
Cosa abbiamo a disposizione
Lo standard (o come lo chiama Atlassian) permette solo una modalità: manuale. Come mostrato nella figura seguente, possiamo inserire manualmente sulla issue di Jira.
Questa è la form che l’ambiente Cloud ci mette a disposizione.
Questo significa che possiamo solo interagire cosi. In realtà non proprio. Abbiamo a disposizione alcune altre possibilità che possiamo sfruttare, ABbiamo a disposizione degli addon che ci permettono di poter attivare dei contatori automatici, ma li sconsiglio perchè, normalmente, ce li dimentichiamo sempre…..
Set panicmode = ON??? assolutamente no.
Non disperiamo ma proponiamo sempre una soluzione
Il nostro obbiettivo è sempre quello di dare delle possibili soluzioni, di essere propositivi e di aiutare senza aver t imore alcuno. In questo caso abbiamo identificato un addon che ci può aiutare in questa operazione. Si tratta di: Clockwork Automated Time Tracking & Timesheets Free e Pro. Noi ci concentreremo sulla parte free, che sicuramente incontrerà maggiori consensi.
Esaminiamp questa soluzione
Come dice il nome dello stesso addon, ci permette di poter automatizzare il worklog basandoci sui passaggi di stato e sul tempo che intercorre tra un passaggio di stato all’altro.
Fonte Marketplace: Una breve spiegazione di come agisce l’addon
Non è ovviamente l’unica funzione che l’addon mette a disposizione. Abbiamo anche altre possibilità. Possiamo anche avere dei report riassuntivi da cui ricavare molte altre informazioni:
Funzione interessante
Altra funzione interessante è la possibilità di poter esportare i nostro worklog direttamente su Excel per poter fare dei report come ci serve
Altra funzione interessante
Ma la funzione che ci interessa èla prima, perché ci permette di automatizzare il calcolo del worklog. Come conseguenza abbiamo un automatismo che ci aiuta in questa fase. Possiamo infatti arrivare ad aggiornare il worklog attraverso i cambio di stato.
Conclusione
Abbiamo presentato un addon molto interessante. Vedremo nel prossimo post andremo a testare questo addon e ne saggeremo le potenzialità.
Reference
Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina del Marketplace. In questo caso abbiamo due link: uno per l’addon free ed uno per l’addon a pagamento
In questo post andremo ad esaminare un addon che estende il JQL mettendo a disposizione delle funzioni non indifferenti, permettendo anche di integrarsi molto bene con le funzionalità di Jira, con vantaggi non indifferenti.
Stiamo parlando di JQL Search Extensions for Jira – the JQL extensions, un addon prodotto dalla Digital Toucan. Andiamo ad esplorare nel dettaglio che cosa offre e cosa mette a disposizione.
Set explore_mode = ON
Lo stato attuale
Conosciamo lo stato attuale e siamo dei grandi estimatori del JQL, che ci permette di poter reperire informazioni dalle nostre Issue di Jira, permettendo di poter cercare le informazioni che ci servono sempre. Ma in alcuni casi abbiamo a che fare con delle situazioni veramente impossibili. Potrebbe darsi che la stringa da cercare sia una parola riservata e che il JQL non sia effettivamente in grado di trovare quello che cerchiamo.
In questo caso siamo abbastanza demoralizzati e preoccupati: non riusciamo a identificare le nostre issue e dobbiamo cercarle manualmente: come novelli cercatori di oro, ci rassegniamo a cercare tra le nostre issue e quai sicuramente non troveremo tutto quello che cerchiamo.
la ricerca che ci aspetta non è molto dissimile
L’alternativa
abbiamo una buona alternativa. JQL Search Extensions for Jira – the JQL extensions.
La pagina del marketplace
Questo addon estende la lista delle funzioni JQL e ci permette di poter cercare le issue che ci servono, senza dover setacciare manualmente tutte le issue. In questo mdoo abbiamo la possibilità di arrivare subito al risultato .
Più di 50 funzioni JQL aggiunte
Attraverso l’aggiunta di più di 50 funzioni JQL, siamo sicuri di migliorare considerevolmente queste ricerche, ma non solo. Possiamo generare dei filtri riusabili, a loro volta, che permettono di poterci poi integrare conle funzionalità standard di Jira. Pensate alla possibilità di poter generare dei filtri molto complessi e poi di usare le bulk operation per eseguire delle operazioni di aggiornamento massivo.
Sentiamo già una grande soddisfazione.
Ma non basta. Porto Carico … come direbbero al Commissario Montalbano. Questo addon permette di poter creare delle Dashboard, con delle altre applicazioni/addon, con tutto.
Quante possibilità
Conclusione
Abbiamo scoperto un addon che ritengo indispensabile ed importante. Non vedo l’ora di testarlo approfonditamente verificando quali possibilità offre e che cosa possiamo fare con questo addon. Sono molto curioso :-D.
Una piccola nota. Non è il solo addon che il produttore mette a disposizione. Nei prossimi post vedremo quali altri sono e cosa offrono 😉
Siamo stati assenti per diverso tempo, ma a ragion veduta: abbiamo studiato e oggi possiamo annunciare che Artigiano Del Software si è certificato sui prodotti Exalate
Il documento ufficiale di Exalate attestante la mia certificazione
Aggiorneremo il sito ufficiale Artigiano Del Software indicando anche il badge sotto riportato 😀
Ma ricarico la dose: Presto nuove certificazioni seguiranno
Costruiamo il nostro sistema di Test
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In questo post andremo a vedere come realizzare un mini ambiente di test su Jira, usando semplicemente la configurazione ed il supporto di un addon. Questo per tutti coloro che non vogliono appoggiarsi agli addon che sono dedicati al test e vogliono avere comunque un minimo di infrastruttura interna a Jira. In questo caso si tratta di una mia ipotesi. Spero possa risultare utile per tutti coloro che ne hanno bisogno. Ovviamente non è la soluzione principe, ma sicuramente può essere il principio di altre possibili soluzioni. Buona lettura.
Relax e buona lettura
Di cosa si tratta
In questo caso vogliamo tentare una missione impossibile. Cerchiamo di fornire un esempio di come possiamo gestire i test senza utilizzare gli addon di Jira che sono dedicati. Una premessa risulta necessaria, giusto per essere precisi.
Questo sistema è stato pensato per i piccoli team che, anche se possono usufruire della possibilità di poter usare addon free (perchè sono 10 utenti), ma non riescono a poterne usufruire o hanno bisogno di essere non strutturati oppure non si riconoscono e cercano delle soluzioni alternative. Lo sapete che in Italia siamo creativi e spesso cerchiamo la NOSTRA perfezione.
Come possiamo procedere
Lavorando con la configurazione, possiamo classificare i test sfruttando una o più issue type particolari. L’idea è infatti questa: possiamo definire dei nuovi issue type per classificare uno o più tipologie di test (a seconda dei nostri gusti o necessità).
Alcuni esempi
Questa operazione viene eseguita anche da altri addon, che però ci mettono già a disposizione una situazione del genere. Non vi ricorda qualcosa questa schermata? 😀 XRay e RTM ci mettono a disposizione una situazione simile. In questo caso, sfruttamdo le potenzialità di Jira, creiamo noi gli issue type che ci servono. Una precisazione: Questa operazione deve essere eseguita da un Jira Administrator. Da tenere sempre presente.
Le issue type dalla configurazione generale di Jira, come le vede un Jira Administrator.
Il secondo passo è quello di associare questi nuovi issue type direttamente al progetto. Questa operazione la andiamo ad eseguire direttamente dalla configurazione di progetto. Questa operazione può anche essere eseguita dal project administrator. Anche se il gruppo di lavoro è limitato non escludiamo che dei ruoli esistano.
Issue type aggiunto
A questo punto abbiamo la possibilità di poter generare tutte le tipologie di test che vogliamo: possiamo anche definire più tipologie di test o di oggetti di corredo ai test. La fantasia ci aiuta in questo caso.
Definiamo i passi dei test.
A questo punto, possiamo definire i passi che compongono i test e ci possiamo basare su di un addon (anche più di uno) che ci permette di definre delle Checklist. IN questo post ci concentreremo su questo addon.
La scheda dell’addon preso dalla nostra stessa istanza di Jira
Questo è uno di quelli disponibili, ma potete scegliere quello che volete. Non sono così integralista. Se vi trovate bene con un altro, usatelo senza alcun problema ;-D
Procediamo con la configurazione i queste checklist. L’obbiettivo è quello di definire la lista dei passi e per questo sfruttiamo le checklist. Questo addon free, come mostrato dalla immagine precedente (al momento in cui scrivo, l’addon è free).
L’addon permette di creare dei templatre di Checklist, che possiamo aggiungere, anche se abbiamo una limitazione di:
5 Template globali
5 Template di Progetto.
Come scrivevo, abbiamo un addon gratuito e di conseguenza non abbiamo tutte le funzioni, ma vediamo di sfruttarle in maniera adeguata 😀
A questo punto possiamo definire i nostri template direttamente dalla issue, come mostrato nella seguente immagine:
Un esempio di checklist.
Possiamo crearci di volta in volta le opzioni di checklist che vogliamo e anche assegnare loro uno stato, e non solo. Se diamo una occhiata alla configurazione possiamo vedere diverse cose interessante:
La configurazione generale dell’addon
Abbiamo diverse possibilità, tra le quali:
Scegliere i progetti per cui abbiamo questa fuznionalità (abilitiamo solo i progetti che interessano).
Quali stati associamo alle opzioni
Quali permessi possiamo attivare sulle checklist
Nelle global setting andiamo a decidere se possiamo inviare o meno agli utenti menzionati nelle checklist
Il link per il supporto verso il produttore dell’addon
gestione degli stati delle checklist. Possiamo scatenare la nostra fantasia
Il risultato finale
Dove ci ha portato questa configurazione? sicuramente adesso abbiamo la possibilità di classificare i test che sono stati eseguiti, definire quali azioni definiscono i vari test e quali risultati si sono ottenuti, rispetto a quelli desiderati.
Se la nuova funzionalità rispetta i requisiti
Quali azioni eseguire quando si esegue il test (e la checklist dotata di STATO ci permette di identificare facilmente se siamo andati bene o in errore
Possiamo avere dei template (ovviamente siamo limitati dalla versione free, ma ci sono alternative che possiamo usare per specializzare ulteriormente
In ultima analisi, abbiamo un qualcosa che si adatta alle nostre esigenze Gli addon preconfezionati hanno si esperienza, ma in alcuni casi possono non essere la soluzione migliore. Come sempre ribadisco, la bellezza del Marketplace è che possiamo avere più scelte
Come realizzare un backup del proprio Atlassian Cloud
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In questo post andremo ad affrontare un argomento difficilissimo ed importante, anche alla luce di una situazione di errore che si è verificata dal 4 di Aprile 2022 e che fino alla giornata di Pasqua ha causato diversi disservizi e problemi a 400 titolari di Hosting Cloud Atlassian.
Cronostoria
Il 4 di Aprile 2022 è una giornata che non si dimenticherà di sicuro, un pò come il 25 Aprile 2017, quando successe un problema similare sempre pe il Cloud Atlassian (me lo ricordo bene anche io).
Da quella data circa 400 clienti hanno riscontrato un problema ad accedere ai propri cloud. Il problema che riscontravano era il seguente:
Il messaggio di errore
Quanto successo è stato riassunto nel seguente POST ufficiale della Atlassian, dove è stato spiegato che cosa è successo e come la Atlassian ha impiegato tutte le sue energie per arrivare a risolvere il problema.
Il problema è stato causato dalla disattivazione della App Legacy Insight, che è stata completamente integrata nei sistemi cloud. L’esecuzione di uno script ha causato questo malfunzionamento disattivando 400 siti. Dal 4 di Aprile al 18 di Aprile 2022. SI rimanda comunque al post ufficiale di Atlassian per avere tutti i dettagli (per maggiore comodità, il post è disponibile in diverse lingue anche per aiutare meglio la comprensione).
Il punto dolente
Questo errore ha comunque scoperto un nervo molto delicato . se il sito cloud viene bloccato per un qualsiasi motivo, l’operatività di una azienda viene sicuramente bloccata e compromessa. La faccenda è molto seria.
In aggiunta, dalla rilevazione del problema alla risoluzione sono passate diverse giornate: lo abbiamo visto anche dalle testate di alcuni siti specializzati che hanno riportato titoli piuttosto gravi e pesanti. Questo sicuramente non è una cosa buona.
Diamoci da fare
Sono un Partner Atlassian e di conseguenza cerco di supportare i clienti usando tutti gli strumenti a nostra disposizione per poter gestire questa situazione di emergenza. In questo caso voglio applicare un insegnamento che possiamo ricavare da questa citazione:
“Sii come la scogliera contro cui le onde si infrangono continuamente; ma resta saldo e doma la furia dell’acqua che lo circonda”.
Marco Aurelio
Cosa possiamo fare per cercare di rimediare? Una prima soluzione ce la fornisce Mraddon, che in un primo suo post del 2019 ci spiega come realizzare un backup dei dati Cloud e averlo a disposizione in locale. Il tutto si basa su di uno script in Python che permette di poter realizzare questa operazione richiamando le API che lo stesso sito cloud ci mette a disposizione.
In particolare l’ultima versione di questo script, reperibile da questo link, dove abbiamo tutte le istruzioni.
La pagina del progetto su github
Installiamo su server questo script
Nel post di Mraddon precedentemente citato e nel seguente post viene indicato come impostare lo script su Windows. In questo post vedremo come impostare lo script su Linux Ubuntu, di cui sono un grande FAN 😀
Attivare il terminale ed eseguire i seguenti comndi:
SI tratta di comandi che eseguono la installazione di Python (versione richiesta) e di PIP ovvero il comando di Python per installare tutte le librerie richieste per potre lanciare lo script. Ovviamente questi comandi devono poi essere aggiornati di conseguenza con l’aggiornamento della versione di Ubuntu.
Scarichiamo il codice presente sul GITHUB su di una cartella locale del server e e da li eseguire i seguenti comandi:
I tre comandi servono ad attivare python in modo da poter richiamare lo script.
A questo punto occorre che sia configurato lo script impostando sia il Token per la login dell’utente amministratore, dal quale lanciare le API per avere a disposizione il backup.
Una volta a disposizione questo script, abbiamo la possibilità di avere in locale direttamente i file di Backup. Abbiamo quindi il vantaggio di poter usare questi backup per creare una nuova istanza Cloud e di conseguenza possiamo ripristinare una prima operatività in tempi abbastanza brevi,
In aggiunta possiamo marcare in maniera opportuna tutte le nuove issue che sono create nella nuova istanza in modo da decidere, in fase successiva, il ripristino delle stesse, ma queste saranno oggetto di un altro POST di questo blog, dove andremo a parlare di integrazioni e di come far comunicare due istanze cloud di Jira (ed anche di Confluence…. l’argomento è molto vasto).
In aggiunta credo che le stesse procedure Atlassian di ripristino e di backup saranno sicuramente riviste per garantire un ripristino ed un backup in tempi brevi ed evitare queste situazioni molto pericolose. Tutti noi dobbiamo imparare da queste esperienze.
Anche in questo caso l’esperienza che abbiamo passato non deve essere vista come un problema e basta Occorre anche che ci aiuti a crescere e a migliorarci.
Ringraziamenti Doverosi
Ultimo ma non ultimo, sono i ringraziamenti all’autore dello script, che permette di poter realizzare questa azione.
Come ti gestisco una Roadmap in Confluence – Test addon
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In questo post andiamo a testare questo nuovo addon. Sono proprio curioso delle possibilità che ci offre.
Una splendida Roadmap
Installazione
Partiamo come sempre dalla installazione dell’addon. Iniziamo subito proponendo una GIF per mostrare come si installa.
vediamo l’installazione dell’addon semplice e diretta
Configurazione
Verifichiamo la configurazione generale dell’addon. Con somma gioia scopriamo che non abbiamo una sezione di configurazione geenrale da gestire. Possiamo usare direttamente l’addon. Questo ci aiuta notevolmente nell’utilizzo.
Una configurazione in meno da gestire
Test
Creiamo una nuova pagina sul nostro ambiente di test e notiamo che l’addon ci mette a disposizione una nuova macro .
La nuova macro
Se la attiviamo, veniamo subito reindirizzati su di un editor molto simile ad un altro addon. Si tratta di WBS Gantt Chart.
L’editor della roadmap
A questo punto possiamo creare la nostra roadmap, creare i vari task che la compongono ed assegnarla ai nostri utenti esattamente come se abbiamo WBS Gantt Char
In questo esempio possiamo vedere come funziona
Nella GIF sopra riportata vediamo come possiamo interagire sui vari task e pianificarli, associarli ai nostri utenti, gestire le scadenze, etc etc etc. Abbiamo le stesse potenzialità che WBS Gantt Chart ci mette a disposizione.
In aggiunta abbiamo la possibilità di poter avere una resource view, ovvero un sistema. per poter vedere come sono caricate di lavoro le persone e capire come agire per liberarle dal troppo lavoro. Esattamente come il WBS Gantt Chart. Di conseguenza, questo addon ben si presta a tutti gli utenti che già sono abituati all’utilizzo di questo addon o che vogliono imparare l’utilizzo di WBS Gantt Chart
Conclusione
abbiamo fatto una nuova piacevole scoperta. Abbiamo un nuovo modo di poter rappresentare le nostre roadmap. Il risultato che abbiamo a disposizione, una volta disegnata la roadmap è il seguente
La pagina risultante
Abbiamo uno strumento molto importante e, gratuito (al momento in cui scrivo l’articolo, l’addon risulta tale). Lo consiglio.
Questo addon è stato acquistato dalla Adaptavist ed ha cambiato il proprio nome in Hierarchy for Jira. Tutti i riferimenti presenti nell’articolo potrebbero non essere più disponibili o potrebbe essere disponibile un redirect.
Nota dell’Autore.
In questo articolo vediamo come estendere la gerarchia standard di Jira per arrivare a tipizzare meglio la nostra realtà e le nostre necessità, superando alcuni scogli e ottenendo un risultato molto ….. velocemente ed in maniera Garibaldina.
Un esempio di gerarchia
Lo standard
Sfruttando le sole funzionalità standard (come dico di solito) o le out-of-the-box, come riportato molto spesso nella documentazione Atlassian, quello che possiamo raggiungere come gerarchia tra le issue è il seguente risultato:
Epic issue
–> Issue in Epic
–> Subtask
Un esempio di issue in Epic
Molto spesso i clienti che seguo mi richiedono la possibilità di poter aumentare questi livelli di gerarchia, perché c’è la necessità di descrivere delle situazioni che non sempre sono coperte da queste gerarchie.
Un esempio che posso fornire sono le iniziative commerciali . In questa situazione si vuole ricostruire il fatto che il commerciale predispone una offerta al cliente in cui richiede un insieme di funzionalità. Per il commerciale questa è una azione unica e un particolare issue type è sufficiente per ricostruire la situazione.Tuttavia, lato sviluppo, questa iniziativa si traduce in più Epic che vanno a descrivere tutte le funzionalità. Di conseguenza come possiamo fornire una rappresentazione grafica che permetta di poter vedere tutta la situazione?
A questo punto i clienti vanno nel panico. Iniziano a cercare nel marketplace e solitamente vedono prodotti complicatissimi da usare.
Quello che vedo dai clienti quando ci colleghiamo 🙂
Ecco una possibile soluzione
Premesso che prima di applicare qualsiasi soluzione, come un buon investigatore, occorre cercare di capire la reale necessità e come calarla nella realtà. Non sempre l’addon principe o il pezzo da 90 è la soluzione migliore. Esaminiamo sempre come lavora il cliente poi procediamo. Non esistono i protocolli.
Analisi, raccolta dati, studio, soluzione. Questo è il nostro mantra
La soluzione che voglio mostrare oggi è un addon semplice semplice che permette di sfruttare un meccanismo che tutti conosciamo ma che permette di ricostruire la gerarchia.
L’addon è Agile Doc. Questo addon permette di poter estender i livelli gerarchidi delle nostre issue in maniera molso semplice
Un esempio di come è stata estesa la gerarchia
Come possiamo vedere dalla pagina del marketplace, questo è il risultato he possiamo ottenere. Ho collaudato questo addon ed i risultati sono sorprendenti.
La gerarchia viene ottenuta semplicemente usando il concetto delle linked issue, definendo una nuova relazione:
Questa è la relazione
Sfruttando questo meccanismo, il risultato è quello di costruire tutte le gerarchie che vogliamo. Di conseguenza non abbiamo la necessità di chissà quale configurazione, ma possiamo sfruttare questo semplice meccanismo e il risultato non si farà attendere
Conclusione
Una soluzione semplice richiede un addon semplice ed anche completo. Nonostante sia depositario di poche funzionalità, sono tutte sfruttabilissime e altrettanto utili. Lo consiglio e nei prossimi post andremo a mostrare in presa diretta le potenzialità che può offrire. .
In questo post continuiamo la traduzione degli articoli dal blog della Old Street Solutions. In questo articolo, redatto da Christopher Berry, andiamo ad esaminare le ultime novità su External Share for Confluence. Possiamo personalizzare il link da passare ai nostri contatti.
L’autore dell’articolo.
Preferiamo condividere tutti i contenuti sotto il nostro dominio piuttosto che con quello di terzi. Come mai? Perché vogliamo che la persona che riceve le informazioni si fidi di essa. È più probabile che lo sappiano se sanno che viene da noi.
Ognuno nella comunità Atlassian è stato brama dopo domini personalizzati per Confluence basi di conoscenza per un lunghissimo tempo. È difficile offrire continuità di servizi – per non parlare di confusione e disorientamento per il cliente – quando lo stai indirizzando verso un dominio che non è quello della tua azienda per visualizzare le tue risorse. Anche noi siamo bloccati con ossapps.atlassian.net per la nostra documentazione pubblica invece di qualcosa che è completamente marchiato per noi.
Questo ticket per Jira molto divertente è una buona illustrazione della disperazione, della rabbia e dell’incredulità che affligge la comunità per la mancanza di domini personalizzati per Confluence, Jira, Bitbucket e tutti gli altri prodotti Atlassian Cloud. È il numero di arretrati di Atlassian Cloud più votato di sempre e ha appena superato il suo decimo anniversario, con Atlassian che continua a fornire scuse e scuse per il motivo per cui questa semplice funzione gli sfugge.
Un utente ha persino lanciato una gamma di prodotti basati sul ticket CLOUD-6999, tra cui magliette, tazze, cuscini, orologi e maschere per il viso. Lo slogan della gamma è: anche tu puoi far parte del più epico fallimento nella storia del cloud da parte di un’azienda multimiliardaria!
E sebbene non sia del tutto in nostro potere salvare la situazione e fornire a tutti domini personalizzati per l’intera knowledge base di Confluence, la nostra nuova funzione può aiutarti a mantenere quella continuità di servizio e marchio se tutto ciò che stai facendo è condividere una singola pagina o albero di pagine alla volta.
Fondamentalmente, ora puoi impostare un dominio personalizzato per tutte le pagine Confluence che condividi esternamente utilizzando External Share for Confluence .
L’impostazione di domini personalizzati per la condivisione di contenuti di solito ha un prezzo. Tuttavia, poiché comprendiamo il dolore di non avere domini personalizzati per Confluence (essendo noi stessi malati), lo stiamo semplicemente includendo nel costo di esecuzione di External Share.
Pensiamo che sia una di quelle cose che farà dimenticare alle persone che External Share ha funzionato in un altro modo. (Proprio come quando – se – Atlassian finalmente tira fuori le dita e ci dà tutti i domini personalizzati per le nostre app cloud.)
Percorriamolo.
Come personalizzare i tuoi link Confluence
Per impostazione predefinita, tutti i collegamenti External Share for Confluence risiedono nel seguente dominio: confluence.external-share.com . Se desideri condividere i link in un dominio Condivisione non esterno per Confluence come https://resources.mycompany.com , dovrai seguire i passaggi seguenti per configurare un dominio personalizzato. Dovrai convincere chiunque possieda o gestisca il dominio della tua azienda a farlo prima di poter rendere disponibili le condivisioni dal sito Web dell’azienda.
Passo 1
Configura il tuo provider DNS (Domain Name System) in modo che punti al dominio External Share for Confluence: confluence.external-share.com . Questo di solito comporta l’aggiunta di un nuovo record CNAME. Consulta la documentazione del tuo provider DNS per istruzioni specifiche su come eseguire questa operazione. (Si prega di notare che potrebbe esserci un ritardo nella propagazione delle modifiche DNS.)
Passo 2
Vai alla pagina Impostazioni globali della tua app External Share for Confluence per impostare il tuo dominio personalizzato. Il dominio deve contenere più di 5 lettere e/o numeri e almeno 2 punti. Dovrebbe anche iniziare e finire con una lettera, ad esempio customdomain.example.com .
Passaggio 3
Salva il tuo dominio. Tutti i link di condivisione esterna creati dagli utenti sulla tua istanza Confluence ora includeranno il tuo dominio personalizzato. Modifica o rimuovi il dominio personalizzato semplicemente facendo clic su “Cambia”.
È così facile! Tieni presente che questa funzione è disponibile solo nella versione Pro di External Share for Confluence .
Se avete domande o commenti su questa funzione, si prega di mettersi in contatto .
Confluence sempre al centro dell’attenzione
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continua la nostra indagine sugli addon per Confluence. Anche in questo caso andiamo ad esaminare il lavoro che la Giapponese Ricksoft mette a disposizione di noi utenti.
Un esempio di ciò che l’addon offre
Un tocco di Excel su Confluence
Non siamo nuovi ad addon di questo genere, che aggiungono Excel a Confluence. In questo caso, l’addon ci permette di poter inserire un foglio Excel allì’interno delle nostre pagine di Confluence, con tutte le funzionalità di cui necessitiamo
Un esempio di Pivot Table
Dalla precedente immagine abbiamo a disposizione la possibilità di poter gestire delle Pivot Table. Non male. Provate ad immaginare un insieme di situazioni in cui possiamo inserire un foglio excel, dove possiamo inserire:
calcoli
Tabelle Pivot
Report
Un esempio di preventivo
Nella precedente immagine abbiamo un esempio di come possiamo impostare un preventivo. Un semplice esempio di come possiamo arricchire le nostre pagine.
Un esempio di dashboard
Conclusione
Un altro addon interessante che abbiamo a dispozione per le nostre pagine. Non vedo l’ora di provarlo.
In questo post andiamo a curiosare sul lavoro che la Giapponese Ricksoft. Andiamo a vedere come possiamo estendere la visualizzazione delle Roadmap per migliorare la qualità delle nostre pagine di Confluence. Andiamo a curiosare
In principio era la Roadmap
Come sappiamo, Confluence mette a disposizione una macro per poter creare delle Roadmap per poter tracciare, anche indicativamente, le fasi di progetto. Come utenti di Confluence la conosciamo e le abbiamo apprezzate. Ne abbiamo parlato ampiamente nelle pagine di questo Blog.
Un esempio di come la Roadmap viene usata in Confluence
Si tratta di un sistema molto semplice per tracciare una Roadmap delle attività e condividerle con gli utenti del nostro Confluence.
Un altro esempio di Roadmap
Ma adesso abbiamo una novità
Grazie a Ricksoft abbiamo a disposizione una nuova funzionalità che ci permette di poter gestire delle Roadmap. In questo caso, le nuove macro che sono state messe a disposizione permettono di poter tracciare delle attività in maniera molto più completa e …. soddisfacente.
Nuove funzionalità a disposizione
Dalle immagini vediamo che sono disponibili una serie di nuove possibilità nel disegnare la nostra Roadmap. La grafica che abbiamo a disposizione è molto simile a WBS Gantt Chart e questo ci favorisce. Abbiamo già sperimentato in varie occasioni WBS e siamo sempre rimasti soddisfatti delle sue capacità.
La versatilità che ci offre
Dalla precedente immagine vediamo che questo addon ci permette di poter tracciare un quadro delle attività molto completo e con dovizia di particolari.
Conclusione
Abbiamo un addon molto interessante da esaminare. E’ già nella mia lista degli addon da collaudare (ed è una lista molto lunga). Non vedo l’ora di saggiarne le potenzialità