Creiamo una schedulazione pianificata con automation
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In questo post affrontiamo un argomento interessante, inerente le Regole di Automazione. Vogliamo creare una schedulazione pianificata tramite le regole di automation per creare una issue/task/compito in base a delle richieste particolari. Vediamo come fare.
Come moderni Bandeirantes, andiamo in esplorazione
Andiamo con ordine
Vogliamo creare in maniera automatica e schedulata una issue particolare ma quando andiamo a richiamare tutti i vari mattoncini lego delle nostre regole, abbiamo dei problemi e siamo in pieno disastro. Come possiamo fare?
Stiamo calmi
Abbiamo una soluzione
Ebbene si: abbiamo una soluzione, ma andiamo sempre con ordine: un passo alla volta. Sappiamo che possiamo impostare un apposito trigger nelle nostre regole di automation, che ci permette di poter gestire le schedulazioni. In particolare (vedi immagini seguenti):
Un semplice esempioLa relativa sezione di JQL
abbiamo quindi tutto, ma abbiamo anche un problema che non possiamo trascurare: Dobbiamo specificare un JQL per selezionare l’elenco delle issue da usare.
Ragioniamo e verifichiamo
Possiamo non specificare il JQL, non sembra obbligatorio. Nel nostro caso di uso vogliamo creare una issue ad un orario ben definito, ma senza dover avere un insieme di issue da gestire. Come possiamo fare? Abbiamo la soluzione e si prega di inoltrare i ringraziamenti alle persone citata nell’articolo di Atlassian Community riportatoi di seguito.
Occorre impostare la seguente condizione
Da dove andiamo a selezionare l’opzioneLa parametrizzazione proposta
che ci permette di poter gestire questa situazione e ci permette di creare una nuova issue non appena scattato il trigger.
Vediamola in azione
Ho predisposto una regola di prova, per eseguire il test:
regola semplice e banale
Una volta attivata abbiamo il seguente risultato:
Il risultato dal LOG di esecuzione della regola
e la issue risulta
la issue generata
Conclusione
Abbiamo scoperto un trucco molto importante perché ci permette di creare questa tipologia di schedulazione. questo ci permette di poter avere delle issue create a richiesta senza dover acquistare altri addon e sfruttando lo standard. Ovviamente si tratta di una soluzione che ci fa risparmiare, ma occorre sempre tenere conto di quanto ho già spiegato nel mio post che riguarda la nuova gestione dei limiti di esecuzione delle regole.
Reference
Ringraziamenti a tutti coloro che hanno partecipato alla discussione della Atlassian community e che hanno reso possibile la stesura di questo articolo in Italica lingua.
Grazie.
Ancora una piccola precisazione sulle Automation
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Credo che sia sempre ottimo precisare e dare ulteriori indicazioni sulle Automation, che sono un mondo molto vasto ed interessante. Cerchiamo di fare una piccola precisazione che sicuramente sarà molto utile.
Procediamo senza indugio
Nel dettaglio
Quello che abbiamo a trattare riguarda il come generare un task affinché sia collegato ad una Epic. Come sappiamo la Epic è un caso eccezionale tra tutte le issue presenti su Jira. Si tratta dell’unica issue type che permette di poter avere delle Issue figlie. I motivi li abbiamo trattati in altri post precedenti ma credo che a breve li andremo a riprendere. 😉
Un esempio ben dettagliato di questa gerarchia
Se vogliamo introdurre questa informazione quando usiamo le regole di automation ci accorgiamo di una cosa: Usando l’azione di Edit Issue, quando selezioniamo il campo Epic Link, non riusciamo a passare il valore. Qualcosa non funziona.
Un dettaglio della azione
Il risultato non è quello sperato. Sembra quasi che l’azione non si esegua. Quindi?
Ragioniamo e verifichiamo
Nozioni di Storia di Jira
Dobbiamo sapere (da storico dilettante non posso esimermi) che originariamente non esisteva la gestione Agile su Jira. E’ stata aggiunta da un addon (greenhopper) che ha introdotto questo aspetto. Atlassian si è buttata a pesce ed ha acquisito l’addon. Adesso sembra tutto integrato, ma….. in realtà credo ci sia una separazione ancora netta. Credo che sotto sotto sia rimasto un addon separato e di conseguenza anche il campo sia gestito in maniera separata.
Ho scartabellato e verificato ed il risultato è questo articolo del Community: Il campo va gestito esattamente come un qualsiasi campo custom. Passiamo al Json:
Uno schema del JSON da usare
Se usiamo questa indicazione, riusciamo ad arrivare all’obiettivo.
Conclusione
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato a questa discussione che ha permesso la redazione di questo articolo in Italica Lingua.
Grazie.
Un ultimo appunto:
Mentre componevo questo articolo, ho notato una cosa molto carina. Atlassian sta rivedendo l’interfaccia grafica della sezione delle regole di Automation. Infatti:
URCAAAAAA
promette bene. Vedremo nei prossimi mesi che cosa succederà.
Creiamo un link ad una pagina di Confluence su Jira
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In questo post affrontiamo un argomento interessante, inerente le Regole di Automazione. Già recentemente abbiamo parlato, in questo post, di come la gestione dei limiti di queste regole cambiano dal prossimo primo novembre. Vediamo in questo caso come sopperire ad una necessità, ovvero come possiamo aggiungere un link ad una Pagina di Confluence ad una issue, direttamente da Regola di automazione.
Come moderni Bandeirantes, andiamo in esplorazione
Andiamo con ordine
Vogliamo associare ad una issue, quella che ha causato l’esecuzione della nostra regola, una pagina di Confluence ben precisa. Una cosa che notiamo subito è che non abbiamo a disposizione una azione specifica attraverso le Automazioni. DI conseguenza siamo leggermente frustrati. La domanda sorge spontanea. Come possiamo fare??
Stiamo calmi
Abbiamo una soluzione
Ebbene si. Possiamo sfruttare una delle azioni che meglio si adegua per poter agganciare una pagina ad una issue. In particolare possiamo sfruttare questa azione:
Send Web Request è quello che ci serve
Da questa azione possiamo fare ua cosa molto semplice: Chiamare una API di Atlassian e agganciare la pagina alla issue. ma vediamo quale è la API che andiamo a richiamare.
Quello che occorre fare è impostare i parametri che ci servono e successivamente applicarli tramite la regola.
Il risultato è il seguente:
Un esempio che ho impostato su di un mio ambiente di prova
Conclusione
Questo è molto interessante. Possiamo agganciare una pagina Confluence alla nostre issue in maniera veramente semplice. Ci sono degli accorgimenti da tenere presente quando si utilizzano delle API, ma ne parleremo in maniera più approfondita in separata sede. Si tratta di una sorpresa. Rimaniamo in contatto.
Reference
Un ringraziamento a tutti i partecipanti a questa discussione della Atlassian Community, dove è stato chiarito questo punto e che ha permesso di poter scrivere questo articolo in Italica Lingua.
Sulla necessità di modificare massivamente i dati di un campo Jira Cloud
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In questo post andremo ad esaminare un addon veramente interessante. Vi posso assicurare che ho avuto la possibilità di eseguire un collaudo molto accurato ed il risultato mi ha lasciato seriamente a bocca aperta dai grandi risultati ottenuti. Ma andiamo con ordine: Partiamo dall’inizio e spieghiamo il caso di uso cercando di mostrare come funziona questo addon.
Set explore mode = ON
Il caso di uso che mi si è presentato
In questa situazione, avevo la necessità di dover modificare massivamente il contenuto di un determinato campo, risultato della Migrazione da Server a Cloud per conto di un mio cliente. In questo caso, i campi migrati erano il risultato della migrazione del valore di Elements (ex nFeed). Il problema è che il valore dei campi risultava un qualcosa di questo genere, inaccettabile da proporre al cliente.
{“key:[“XXXXXXXX – Una descrizione del codice”]}
il risultato era un Json che non rispecchia proprio il valore desiderato dal cliente. Le funzionalità standard non permettono delle modifiche così approfondite. Si rendeva necessaria una operazione di ingegno. Iniziavo una analisi alchemica che mi aiutasse nella risoluzione del problema.
Questa immagine descrive la mia situazione. Nottate ad elucubrare per un risultato
…. ma alla fine il risultato è giunto insperato
Una soluzione si è presentata quando oramai sembrava tutto perduto. Un addon mi salvava la vita e mi permetteva di poter correggere il valore e risolvere la questione. Si tratta di Advanced Bulk Edit for Jira, un addon della Codefortynine molto molto interessante.
La pagine dell’addon su Marketplace.
Questo addon permette di poter eseguire delle operazioni sui campi permettendone la MODIFICA. Questa è una caratteristica molto molto interessante.
Fonte Marketplace Atlassian
Dalla precedente immagine possiamo osservare che abbiamo diverse possibilità per modificare i campi. Possiamo aggiungere dei valori, eseguire delle operazioni di Sostituzione di testo con altro, etc. La faccenda diventa interessante
Iniziamo a rilassarci e a pensare quante possibili applicazioni possiamo farne
La mia esperienza lavorativa
Nell’utilizzo di questo addon ho notato una cosa molto molto interessante. Se andiamo ad eseguire una query JQL, quello che otteniamo è il seguente risultato (il particolare sul CLOUD): La query JQL non restituisce più di 1000 risultati, anche se le issue sono più di 1000. Questa è una limitazione che le API di Jira dispongono. DI conseguenza abbiamo sempre qualche problema
Calma, non disperiamo. Abbiamo una piacevole novità
La seguente schermata è stata presa (opportunamente trattata per non mostrare dati riservati) al fine di riuscire a mostrare il risultato. Se ci fate caso il numero di issue selezionato è maggiore di 1000.
Tratto da una operazione di Bulk Edit che hi eseguito.
Quello che si nota è che il limite di 1000 issue è superato con questo addon. Non male, assolutamente non male.
Conclusione
Abbiamo un addon MOOOOOOOLTO MOOOOLTO interessante. Ho già identificato una serie di possibili utilizzi di questo addon in altri casi di uso. Verificherò e vi riporterò di seguito in altri post. Rimaniamo in contatto.
In questo post provo a riassumere i primissimi test che ho operato su Atlassian Intelligence. Si tratta delle primissime funzioni che sono state introdotte e, faccio ancora presente che si tratta di funzionalità che sono ancora in BETA.
Set explore mode = ON
Quali funzioni sono state rilasciate?
Al momento tutte le funzionalità rilasciate sono presenti solo su Jira (principalmente su Jira Software e su Jira Service Management). Siamo in trepida attesa di poterle testare anche su Confluence, dove sicuramente saranno un validissimo aiuto nella redazione dei documenti. Per il momento ci acconenteremo di eseguire un valido test anche su Jira.
Su Jira Software ….
…. abbiamo a disposizione una funzione molto interessante, La possiamo vedere subito nella nuova maschera di ricerca:
Il primo impatto
Abbiamo a disposizione nella Nuova maschera di ricerca delle issue (in questo caso abbiamo la necessità di fare una piccola digressione: con la nuova maschera di ricerca intendo la maschera che presenta delle caratteristiche grafiche carine ed interessanti, ma che ci propone anche delle limitazioni non indifferenti, che saranno affrontate in un apposito articolo) e che presenta un apposito tasto che ci permette di poter attivare le nuove funzioni ai Atlassian Intelligence.
Una volta che selezioniamo tale tasto, questo è il primo risultato
Nella nuova text box possiamo richiedere, in linguaggio naturale, le richieste che vogliamo. Queste saranno tradotte in JQL, come mostrato nelle seguenti figure
Un primo esempio di conversione eseguito da Atlassian IntelligenceUn secondo esempio di conversione eseguito da Atlassian Intelligence
L’esempio che vediamo è molto interessante. Anche se amante del JQL, sono affascinato dal fatto che abbiamo a disposizione una funzione che da linguaggio naturale ci conferte la richiesta in JQL e ci permette di poter generare i nostri filtri in maniera semplice. Mi sembra un buon inizio.
Su Jira Service Management ….
…. abbiamo a disposizione altre funzioni interessanti, quali ad esempio:
Riassunto di tutti i commenti di una issue
Abbiamo a disposizione una funzione che ci permette di poter eseguire il rassunti di tutti i commenti di una issue, permettendoci di risalite in pochissimo tempo ai fatti salienti ed essere allineati subito.
Un esempio di applicazioen ad un caso reale
In questo caso ho provato un esempio su di una mia segnalazione interna, dove (ahime ancora in Inglese) riassume la sitiazione, ma non disperiamo: presto sarà disponibile in lingua. Abbiamo infatti visto che l’interprete che converte in JQL legge perfettamente l’Italiano
I commenti possono essere implementati anche con l’aiuto di Atlassian Intelligence
Abbiamo la possibilità di poter scrivere i commenti sfruttando le potenzialità di Atlassian Intelligence
Ecco un esempio
La precedente immagine ci mostra un possibile esempio. Il risultato è interessante, ma come sempre pongo sempre l’attenzione sul fatto che si tratta di una applicazione (per quanto sofisticata ed attentamente sviluppata) e quindi tutti i risultati devono essere sempre valutati e confermati prima di essere inviati.
Non solo commenti, ma anche un aiuto nello scrivere la descrizione del task
Atlassian Intelligence ci fornisce un aiuto anche nello scrivere la descrizione della nostra issue. Anche in questo caso possiamo sfruttare le sue potenzialità per meglio esprimere quello che necessitiamo, ma come sempre e costantemente ribadisco, l’ultima parola è e rimane la nostra.
Interessante, ma quali funzioni su Confluence?
UDITE UDITE
Fino a qualche settimana fa non era possibile includere Confluence. Mentre stavo eseguendo la revisione del post mi hanno fatto notare che le funzionalità sono adesso disponibili per Confluence. Cosa facciamo? Ma andiamo ad analizzare immediatamente quello che è possibile fare con Confluence, ma lo riporteremo nella prossima puntata.
Corriamo immediatamente a fare un test
Conclusione
Abbiamo un primo risultato che è molto incoraggiante e sopratutto ci mostra come questo strumento è e rimane sempre a nostra disposizione per migliorarci, supportarci e permetterci di fare meglio il nostro lavoro. Rimaniamo in attesa della funzionalità applicata a Confluence.
Aggiungo un video molro interessante, dove troverete altre informazioni e indicazioni sulle funzionalità aggiunte
Poi porto carico (Cit. Il Commissario Montalbano). Ho avuto il piacere di assistere all’ACE di Boston di recente e li ho avuto modo di poter vedere i risultati di Atlassian Intelligence e quali meraviglie ci presenterà. Per questo motivo mi permetto di condividere il video (in Inglese) dell’evento. L’ultimo intervento è proprio relativo alla parte di Atlassian Intelligence. Buona visione.
Il video dell’ACE di Boston
Cambiano le Automation Rules su Cloud, ma come?
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In questo post andremo ad esaminare alcuni aspetti delle Automation Rules. Dal 1 di Novembre 2023 cambiano e vengono aggiornate in un modo partioclare, In questo post andremo ad esaminare come cambiano e che novità ci sono, come saranno strutturate e che cosa porteranno.
La situazione attuale
Partiamo dalla situazione attualmente in essere delle automation. Quello che abbiamo a disposizione è un sistema che:
Se usiamo delle regole monodedicate ad un singolo progetto, allora possono essere eseguite senza alcun limite
Se usiamo delle regole multiprogetto o Globali, allora siamo soggetti ad una serie di limitazioni
In questo ultimo caso abbiamo, nel caso del profilo Standard, fino a 500 esecuzioni per prodotto (ovvero 500 per Jira Software, 500 per Jira Service Management, etc).
Il seguente prospetto spiega la situazione precedente, comparata con la situazione attuale.
Fonte Atlassian Community
Un mio commento personale
Dallo schema che ho pubblicato ci sono dei punti che non mi quadrano. Ad esempio: I profili PREMIUM mi risulta che hanno un numero di esecuzioni illimitato, mentre nello schema non sembra. Sembra che l’unico profilo che permetta un utilizzo illimitato delle esecuzioni sia solo l’ENTERPRISE. Probabilmente mi sbaglio, ma ho qualche dubbio e ci terrei a sottolinearlo.
Come cambiano le cose
Dal primo di Novembre, le regole cambieranno come segue. Non abbiamo più la possibilità di sfruttare l’esecuzioni infinite delle regole mono-progetto, dato che adesso le regole saranno conteggiate per singolo prodotto, ovvero:
Jira Work Management
Jira Software
Jira Service Management
etc.
Chi dispone di un profilo Standard vede aumentare i limiti da 500 al mese a 1700 (per Jira Software) e 5000 (per Jira Service Management). In ogni caso, venendo meno l’esecuzione sul singolo progetto, anche ipotizzando un uso sapiente delle regole, quello che otteniamo è che abbiamo una media di 56 esecuzioni al giorno massimo per Jira Software e di 166 esecuzioni massimo per Jira Service Management. Questo ci deve fare riflettere che le regole devono essere a questo punto dimensionate per le reali esigenze.
Il rischio che si corre è che non appena si supera il limite delle esecuzioni fissato, fino al reset dei limiti (ovvero al mese successivo) non ci saranno altre esecuzioni: Le regole risulteranno bloccate.
SI. Questa è la nostra espressione non appena esaurito il limite di esecuzioni mensile
Ovviamente il conteggio delle esecuzioni viene incluso solo ed esclusivamente quando abbiamo una regola che esegue qualcosa. Se la regola viene attivata ma sul log abbiamo questa situazione:
Un esempio di Activity Log di una regola, tratta da un mio ambiente di test
In questo caso questa esecuzione non viene conteggiata e non abbiamo problemi. In aggiunta, come aiuto per valutare la numerosità e se occorre intervenire, Atlassian dal primo di Ottobre (ovvero un mese prima della entrata in vigore delle nuove regole) ha attivato un pannello riassuntivo che ci permette di poter capire le esecuzioni che ci sono state nel mese di Settembre 2023, fornendoci un primo aiuto, come mostrato in figura:
Il nuovo TAB presente nella sezione Globale delle regoleUna prima vista di insiemeIl grafico con l’andamento delle esecuzioni.
Da queste informazioni abbiamo una misura per decidere come intervenire.
Come possiamo ovviare e contenere le esecuzioni?
Una prima soluzione consisterebbe nell’usare delle altre soluzioni, quali usare delle Postfunction dei WF per far si che il limite si esaurisca molto più tardi possibile. In aggiunta, l’esecuzione delle regole deve essere limitato alle situazioni effettivamente reali e possibilmente che includano il maggior numero di issue possibile.
Se ad esempio abbiamo la necessità di completare dei dati, se riusciamo applichiamo delle Postfunction. In alternativa, sempre intervenendo sui WF, forziamo gli utenti a complemare i vari dati in modo da non. necessitare della esecuzione di regole per completare gli stessi.
Mettiamoci del nostro per limitare il numero delle esecuzioni
Conclusioni
Personalmente non mi sento di chiedere alle aziende di passare ai profili superiori: In diversi casi non ha letteralmente alcun senso. Se per ovviare a questi limiti si deve spendere il 2.3 in più, sinceramente verrei meno al mio ruolo di consulente. Le aziende si affidano a me per avere delle soluzioni e non un conto maggiorato da pagare.
Sarà mia cura contattare i miei clienti per analizzare con loro la situazione e verificare come ridurre l’utilizzo delle automation rules a dove serve.
La gestione degli utenti è molto importante per i Site Administrator dei prodotti Atlassian. Lo sappiamo bene noi che ci lavoriamo tutti i giorni e che ci scontriamo con le varie problematiche.
Tuttavia i produttori di Addon ci aiutano in questo arduo compito. Grazie a loro riusciamo a risolvere al meglio tutte le nostre problematiche, arrivando ad avere
Altra esplorazione alchemica
Cosa ci permette di fare?
Questo addon ci aiuta nella gestione utenti semplificata, permettendo anche di poter gestire alcune funzioni interessanti. Andiamo subito a curiosare sulle possibilità offerte.
Fonte Marketplace
Possiamo avere una gestione semplificata degli utenti attraverso una funzione di importazione degli stessi e permetterci di semplificarci la vita. Infatti, non tutte le organizzazioni si possono permettere di acquistare Access e l’utilizzo di Addon che dispongono di questa funzione, ci permette di poter avere delle funzioni non indifferenti
IN aggiunta abbiamo la possibilità di poter inserire, sempre in maniera semplice, i nostri customer interni in maniera semplice e veloce, sfruttando le funzionalità che sono presenti a sistema.
Fonte Marketplace
La mia esperienza lavorativa
Posso dire che questo addon, in un particolare caso, ci ha permesso di poter gestire al meglio i customer interni di una azienda, permettendoci di poterli creare e configurare in pochissimo tempo (neanche 1 ora).
Abbiamo usato con successo la funzione che ci permette di poter attivare tali customer velocemente ed il cliente è rimasto piacevolmente soddisfatto del risultato. Lui stesso lo utilizza per poter attivare i nuovi customer.
L’immagine serve per descrivere la soddisfazione del cliente
Questa immagine non può che esprimere al meglio quanto penso dell’addon
Scrivo questo articolo quasi di getto e per rispondere alle ultime novità sul mondo delle Automazioni. Principalmente sulla parte Cloud di Jira. L’obiettivo è di fornire un quadro situazione per mostrare il funzionamento delle ultime novità e per indicare anche come poterle gestire correttamente. A tale proposito ho predisposto una regola di tipo didattico per descrivere meglio il funzionamento, ma andiamo con ordine.
Marzo 2023
Verso la fine del mese di marzo 2023 succedeva una cosa leggermente strana. Mi segnalavano che nelle istanze Cloud l’addon delle Automation risultava in TRIAL e sopratutto era ben staccato. Di conseguenza molti miei clienti si sono preoccupati (ma non solo loro).
Da un rapido controllo era emerso che Atlassian stava semplicemente integrando l’addon trasformandolo da addon esterno a addon di Sistema.
Infatti se andate a controllare, oggi lo troviamo come addon di sistema.
Quello che viene mostrato dalla sezione degli Addons-Apps
Fino a questo non ci sarebbe molto altro da dire… tuttavia abbiamo anche delle altre sorprese. L’integrazione si è portata dietro anche delle novità. Vediamole nel dettaglio:
Automation manuali
Una delle novità riguarda l’introduzione delle Automation manuali, ovvero richiamabili su richiesta dall’utente
Nuova funzionalità… ma…. 😮
Notiamo tuttavia una cosa molto molto … preoccupante. La combo che permette di richiamare questa nuova funzione è vicinissima alla combo del passaggio di stato. Molti mi hanno fatto notare (e sono perfettamente d’accordo) che la probabilità di selezionare la combo sbagliata è altissima. Devo riconoscere che la Atlassian ha introdotto una funzione importante, ma tempo che nella foga del momento non abbia ben calcolato dove inserire tale funzione, scegliendo una posizione infelice. Il mio suggerimento è di trattarla come le funzioni degli addon. Esiste la sezione dedicata alle Automation. Credo che sia meglio inserirla li
Notiamo che il messaggio ci da la ferale notizia
Non sono d’accordo con il messaggio. A mio giudizio questa sezione è quella ideale per gestire tale funzionalità.
Che altro?
Ci sono anche delle altre novità. Abbiamo a disposizione, sempre lato Automazioni, delle nuove funzionalità interne che ci permettono di poter gestire meglio delle …….. TABELLE DI LOOKUP
INTERESSANTE
Vedo che ho catturato la vostra attenzione. Andiamo subito al sodo. Se infatti ricerchiamo tra le possibili azioni, abbiamo la possibilità di poter creare questa tabella:
Siamo ancora alle prime armi, ma possiamo subito vedere che il potenziale ci sta tutto. Anche se limitato a 20 entry massimo, possiamo impostare una serie di corrispondenze che possiamo sfruttare a nostro vantaggio.
Per richiamare le corrispondenze abbiamo a disposizione un semplice metodo. Infatti questa tabella si definisce come uno Smart Value. Basta semplicemente usare:
{{Esempio.get(issue.summary)}}
per richiamare la corrispondenza. In questo esempio abbiamo la possibilità di poter sfruttare anche degli altri Smart Value. Cosa molto importante.
Finalmente non avremo dei cicli IF THEN ELSE infinitiiiiiiii
Risultato, Conclusioni?
Semplice: Abbiamo la possibilità di poter gestire queste regole in maniera molto più semplice, ci liberiamo dalla schiavitù di blocchi IF-THEN-ELSE potenzialmente infiniti e abbastanza difficili da gestire. Ci permette di dare un ordine non indifferente e, come vediamo, anche di gestire al meglio queste situazioni. Ripeto. Siamo alle prime armi. Le novità non sono sempre cattive, ma hanno sempre del potenziale. Dobbiamo sempre vedere il potenziale, senza mai perdere di vista i punti di attenzione.
Jira Cloud e i database – Una ipotesi di lavoro interessante
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Un annoso problema che ci assilla è causato dal fatto che non sempre possiamo collegare Jira Cloud con i Database….. fino ad ora. Qualche mese fa stavo eseguendo delle sperimentazioni che mi hanno portato a scoprire un addon molto interessante. Adesso, dopo la sperimentazione posso descrivere i primi risultati.
Modalità sperimentatore Alchimista in azione
Descriviamo lo scenario
Questa situazione la conosciamo bene. Quando i clienti ci chiamando perché vogliono leggere le informaizoni dai loro database locali e le vogliono rendere reperibili anche su Jira Clòoud. Questa di solito è la nostra faccia
La scena è presa dal celebre film THE MASK, ma descrive bene come ci riduciamo
Proviamo a chiarire. Sappiamo beniussimo che il nostro Cloud è una macchina remota AWS localizzata, nel nostro caso, a Dublino o Francoforte (quindi GDPR RISPETTATA. CHIARO??). Concetto da tenere sempre presente è che Jira Cloud è su Internet e di conseguenza per poter accedere ad un database, questa macchina su internet deve essere (UDITE UDITE) autorizzata.
Ora, se andiamo in una azienda qualsiasi, i responsabili della sicurezza avrebbero qualcosa da dire. Se apriamo una porta del genere, occorre ben presidiarla oppure si rischia di fare dei danni. Ricordiamoci sempre che quando si apre una porta su internet, prima o poi si rischia che qualcuno di non desiderato entri dentro senza il nostro permesso. Fa parte dei rischi.
Ok. Adesso vediamo quali precauzioni possiamo prendere
Quali precauzioni?
Possiamo prendere diverse precauzioni per far si che chiunque tenti di entrare non possa andare oltre un certo limite e, se anche dovesse arrivare, li si fermi. Parafrasando il celebre film “Il Codice da Vinci”, mi permetto di citare un verso della Bibbia: (Giobbe 38-11). e dissi: `Fin qui tu giungerai, e non oltre; qui si fermerà l’orgoglio de’ tuoi flutti?’
Possiamo fare in modo che il database che colleghiamo a Jira Cloud sia una copia con pochi dati. In questo modo, anche se qualcuno dovesse arrivare a leggerli, le informazioni siano parziali e non servibili allo scopo. Questo però implica che:
i dati devono essere aggiornati a cadenze regolari
In alcuni istanti i dati non saranno perfettamente disponibili (intendo gli ultimi)
In ogni caso se qualcuno arriva li, legge dei dati e potrebbe comunque tentare delle operazioni di ricostruzioni.
Sicuramente questo è un sistema per limitare il danno, ma non eliminiamo completamente la possibilità di eliminare il danno.
La vera precauzione consiste nell’inserire il database direttamente su Jira, o sulla macchina remota. Solo così avremmo a disposizione la possibilità di poter gestire una sicurezza molto alta. Se il database è già interno a Jira, allora abbiamo la sicurezza di Atlassian che ci protegge. Tuttavia la macchina remota NON è usabile da parte nostra e non credo che Atlassian ci permetta di poter mettere mano a tali macchine dall’oggi al domani. Di conseguenza le possibilità sono molto ridotte….. oppure no?
Non disperiamo. Abbiamo una soluzione
Ebbene si. Abbiamo una soluzione. Possiamo portare i dati direttamente su Jira e usarli come un database e per questo obiettivo un potente addon ci permette di poter gestire questa situazione. ma come?
Semplice. Possiamo memorizzare i dati all’interno di un progetto di comodo, dove i record sono presenti nelle issue. Come ben sapete, le issue possono diventare qualsiasi cosa noi vogliamo. Questa è una delle grandi possibilità che Jira mette a disposizione di noi utenti.
Come dice la stessa immagine, e allora?
Benissimo. Se mappiamo i record usando le issue type seguendo questa logica: è un tipo di record. Nell’issue type andiamo a memorizzare i dati che ci servono, utilizzando i campi custom per memorizzare anche altre informazioni del nostro record. Risultato? abbiamo il nostro database locale.
A questo punto passiamo alla seconda domanda. Come lo usiamo?
Anche qui ci viene incontro uno splendido addon che ci aiuta a rispondere a questa seconda domanda. Si tratta di:
Scheda su Marketplace Atlassia dell’addon
Questo addon permette di poter eseguire delle interrogazioni direttamente su Jira come se fosse un database. In questo caso abbiamo a disposizione la nostra arma segreta: il JQL; che ci aiuta nell’interrogare i dati senza grandi problemi. Lo stesso lo possiamo fare con questo addon che ci permette di poter gestire il risultato finale.
L’addon permette di poter creare una connessione a Jira Cloud stesso . Questo consente di gestire Jira Cloud come un database e, come sempre sostengo da immemore tempo, il JQL ci aiuta a creare la query di selezione dei dati
La configurazione che l’addon mette a disposizione quando si collega a Jira Cloud Stesso.
Moooolto interessante e quale è il risultato?
Il risultato finale è che abbiamo a disposizione la possibilità di definire dei campi ‘database’, se mi si può concedere la libertà di scrivere così, dove i valori visualizzati sono prelevati dal progetto che abbiamo definito su Jira
Un esempio di progetto a mo di Database
Sfruttando l’addon possiamo ottenere questo risultato:
Come possiamo vedere, l’addon ci permette di poter sfruttare le issue di un progetto come se si trattasse dei record del nostro simil-quasi-database (concedetemi questo termine), ma l’utente finale non vede questa cosa: per lui è una lista. L’addon permette anche di poter aggiornare il campo a cadsenze regolari. Ciò che si deve fare e aggiornare l’elenco delle issue del progetto che abbiamo battezzato. L’addon può essere programmato per far si che l’elenco sia aggiornato a cadenza regolare.
Ovviamente consiglio di trovare un compromesso al tempo di aggiornamento che vogliamo: Questo per evitare comunque di sovraccaricare la nostra istanza di Jira Cloud.
Risultato?
Abbiamo una nuova arma in più per definire un database all’interno di Jira e sopratutto abbiamo la possibilità di poter mantenere una discreta sicurezza senza aprire quella della nostra sicurezza. In aggiunta, questo sistema può essere usato anche per:
definire assets aziendali senza avere insight
definire delle tabelle di un database interno a Jira
definire delle semplici liste valori aggiornabili facilmente
In questo post andremo a descrivere i nostri test sulle App che Appsvio ci mette a disposizione. Li ho visti in azione e ho partecipato all’ACE di Boston, dove ho avuto il piacere di fare uno Speech. Li ho testati sul campo su situazioni reali e cercherò, in questa sede, di descrivere gli scenari che ho affrontato.
Modalità alchimista esploratore ON
Customer and Organization Management for JSM
E’ il primo addon che ho avuto modo di vedere in azione e le mie impressioni sono più che positive. Lo scenario che ho visto riguarda la gestione degli utenti esterni di un Service desk. Il mio obiettivo era quello di creare rapidamente e, sopratutto, in maniera molto semplice, un insieme cospicuo di customer. ribadisco. ESTERNI.
Se il cliente deve gestire tale situazione, usando la gestione standard, dette out-of-the-box, abbiamo una sola alternativa: FARLO A MANO.
Un esempio tratto da un mio ambiente di prova
L’addon ci permette di poter gestire questa operazione in modo più agevole. Una interfaccia non indifferente ci aiuta ad eseguire questa operazione
Un esempio: Sempre dal mio ambiente di prova, dove ho creato degli utenti di prova senza alcuna faticaCome organizziamo le organizzazioni…. facilmenteL’opzione che. ho usato
L’ultima immagine svela come ho fatto. Questo addon mette a disposizione una funzione per poter importare, usando un semplice CSV file, gli utenti che ci servono. Usando questo barbatrucco, possiamo creare tutti i customer esterni che ci servono.
Non ho mica finito
Il test continua nel prossimo post e vedremo che cosa ci permette di fare il prossimo addon Appsvio. Stay Tuned.