Aggiungiamo task ricorrenti a JIRA Cloud – Test addon

Task ricorrenti su JIRA Cloud

In questo post andiamo a provare questo prodotto, cercando di capire limiti, vantaggi e svantaggi che sono messi a disposizione.

Installazione

Partiamo come sempre dalle procedure di installazione. Dato che si tratta di una procedura su Cloud, abbiamo delle piccole differenze rispetto ad una installazione server, ma la procedura generale è la medesima.

La prima cosa è ricercare l’addon nella lista dei possibili addon e successivamente selezioniamo Trial, per iniziare la procedura di installazione…

recurring-02-01

… accettiamo i termini di licenza e procediamo con l’installazione ….

recurring-02-02

… attendiamo che l’addon sia scaricato ed installato nella nostra istanza ….

recurring-02-03

… operazione tutta automatizzata …

recurring-02-04

… fase successiva, diversa dalla procedura di installazione lato server, di sottoscrizione dell’addon ….

recurring-02-05

 

recurring-02-06

… che una volta terminata ci mette a disposizione il nostro addon 🙂

Configurazione

Passiamo alla fase di configurazione dell’addon, sempre molto importante: se non lo configuriamo correttamente, possiamo avere dei comportamenti anomali che ci possono far pensare che l’addon non è all’altezza e così…. sprecare una possibilità, e non vogliamo che ciò accada.

Come mostrato dalla seguente figura:

recurring-02-07

non abbiamo una pagina di configurazione vera e propria se non quella di gestione e creazione dei template di task. Da questa pagina emerge anche quanto segue:

  • Ogni 30 minuti lo schedulatore si attiva per gestire i vari processi;
  • Se una schedulazione è prevista per le 5.20 AM, il task sarà creato alle 5.30 AM.

Test addon ed ancora test

Procediamo con il test: creamo il nostro task ricorrente e vediamo come procedere. La creazione è molto semplice. Come mostrato nella figura precedente, selezioniamo Add Recurring Task per attivare il wizard di generazione:

recurring-02-08

La prima cosa che ci viene chiesta è il progetto dove eseguire la generazione, come mostrato nella precedente figura…

recurring-02-09

… e successivamente viene chiesto quale issue type associare. Molto importante: In base all’issue type abbiamo poi quale lavorazione sarà eseguita. Fatto ciò, come mostrato dalle seguenti figure, andiamo a configurare i parametri del nuovo task che sarà creato, ovvero:

  • Nome del template
  • Ogni quanto tenmpo ripetere la schedulazione
  • Titolo da assegnare alla Issue, descrizione, etc.

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Una precisazione. Avrete notato che sono presenti dei campi che presentano la scrittaUnsupported…. Questi campi non sono al momento utilizzabili. Se qualcuno di questi ci è necessario, occorre capire se e come poter sfruttarne di altri o come poter, attraverso delle operazioni di post function del workflow, andarli a compilare.

Quanto la generazione è terminata, questo è il risultato:

recurring-02-13

Notiamo che abbiamo a disposizione delle funzionalità aggiuntive sul template e che possiamo:

  • modificarlo
  • eseguirlo adesso
  • disabilitarlo, qualora non sia temporaneamente necessario
  • rimuoverlo, qualora non più necessario

Se andiamo ad eseguirlo, per vedere come avviene la cancellazione, come mostrato dalla figura siccessiva:

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vediamo che il task viene generato e la seguente figura è il risultato di tale operazione:

recurring-02-15

Conclusioni

Abbiamo visto come funziona questo addon. Si aprono un ventaglio di possibili utilizzi di questo addon. Lasciatevi guidare dalla vostra fantasia.




Aggiungiamo task ricorrenti a JIRA Cloud – First look

Task ricorrenti su JIRA Cloud

In questo post andiamo a dare una prima occhiata a questo prodotto, cercando di capire che cosa è possibile fare e cosa possiamo implementare.

Che funzioni sono messe a disposizione?

Never forget about your recurring tasks. Schedule issue creation and enjoy automatically created items

Questo è quanto riporta la pagina del marketplace dedicata all’addon. In sostanza, questo addon permette di generare dei task ricorrenti nella nostra istanza JIRA, quali la generazione schedulata di issue che devono essere eseguite in maniera sistematica  e ricorrente.

L’interfaccia, come mostrato nella precedente immagine, è molto semplice e intuitiva. Abbiamo subito una lista di template, che possiamo creare per generare le nostre issue ricorrenti.

Abbiamo a disposizione indicazione degli ultimi errori riscontrati, come mostrato dalla precedente figura

La maschera di creazione di un task è molto simile a quella utilizzata per poter generare una issue. Non è quindi necessaria una preparazione di chissa quale genere per poter creare un task ricorrente

Possiamo anche eseguire quando vogliamo il task, sia quando lo collaudiamo sia quando necessitiamo 🙂

Conclusioni

Questo addon mette a disposizione delle nostre istance cloud, la possibilità di poter schedulare delle attivirà ricorrenti in maniera semplice. Questo non fa altro che scatenare la nostra fantasia nell’uso di questo nuovo addon 😀

Reference

Maggiori informazioni sono presenti nella pagina del marketplace.

 

 




Come proteggere i propri dati su JIRA

Come progettere i propri dati su JIRA

In questo post andremo ad analizzare un addon che permette di incrementare la sicurezza e la protezione dei propri dati su JIRA.

Di cosa si tratta?

Encrypted Plugin for JIRA è un addon, rilasciato dalla Devoog, che permette di poter inserire una protezione agli allegati di JIRA.

Come mostrato dalla precedente immagine, permette di criptare gli allegati in modo da renderli … non leggibili.

In più, mette a disposizione un nuovo tipo di campo custom, che permette di eseguire la criptazione di un testo.

il tutto con una configurazione molto semplice 🙂

Conclusioni

L’addon presenta caratteristiche interessanti. Nella prova effettiva sul campo vedremo di saggiarne tutte le capacità 🙂

Reference

Maggiori informazioni sull’addon sono reperibili qui.




Source editor per Confluence Cloud

Gestiamo il codice sorgente della pagina

In questo post andiamo a vedere una caratteristica molto importante per noi sviluppatori: Vediamo come editare il sorgente delle nostre pagine Confluence.

Habemus Addon 🙂

Gia nel passato abbiamo trattato l’argomento, mostrando il funzionamento di un addon per le installazioni server (si. ripeto: Server). Adesso abbiamo la possibilità di poter usare l’addon anche per le nostre carissime installazioni cloud.

Come per l’addon per installazioni server, anche questo addon mette a disposizione la stessa funzionalità, come mostrato nella immagine precedente. Il risultato è mostrato nella immagine successiva:

e da li possiamo scatenare la nostra fantasia :-D.

Un piccolo suggerimento

Vi sarà capitato un piccolo problema, con le ultime release cloud che ….. sballava un pò la formattazione. Sospetto che, durante l’introduzione del collaborative edit, in corso di opera siano state introdotte degli errori. Capita. In questo modo riusciamo a risolvere questi errori. In particolare l’introduzione di alcuni codici quali:

<p><br /></p>

che ne ho trovati tanti. Un buon editor e questo addon ed ho rimosso diversi di questi codici, che al momento le versioni cloud inseriscono.

Conclusioni

Abbiamo un esempio di source editor anche nelle nostre installazioni cloud. Questo ci aiuta in tantissime situazioni.

 

https://marketplace.atlassian.com/plugins/com.mohamicorp.html.source.editor.for.confluence/cloud/overview




JEXCEL PRO spiegato in Italiano

JEXCEL PRO spiegato in Italiano.

In questo post ho il piacere di mettere a disposizione una breve presentazione, in italiano, di un ottimo prodotto per JIRA: JEXCEL PRO.

Si tratta di una presentazione, qui riportata in formato PDF, in cui sono riassunti i punti principali e le caratteristiche del prodotto. Fate riferimento al seguente link per scaricare il file. Questa presentazione sarà anche messa a disposizione durante il prossimo AUG a Bologna, che si terrà nella seconda settimana di Novembre (La data sarà definita a brevissimo).

Presentazione JExcel PRO in ITALIANO




Draw.io per JIRA – Prova su strada

Prova su strada

In questo post andiamo a testare questo addon, rilasciato dalla //SEIBERT/MEDIA.

Si tratta di un addon gratuito (al momento in cui viene redatto il post), disponibile per Cloud e per Server.

Installazione

Partiamo sempre dalla installazione (in questo caso della versione server), evidenziando le varie fasi. Come sempre andiamo a cercare il nostro addon, come mostrato in figura.

draw-io-02-01

Selezioniamo il tasto Install per procedere con l’installazione, procedendo con il download ed installazione.

draw-io-02-02

Si procede con il download …

draw-io-02-03

ed alla relativa installazione….

draw-io-02-04

si termina con la solita schermata di termine installazione

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Configurazione

Vediamo subito la schermata della configurazione dell’addon. Mooooooooooooooolto complicata come potete vedere 😛

draw-io-02-05

… in senso molto ironico.

Test test test test test test test

Procediamo con il test. Vediamo come possiamo inserire dei grafici sulle nostre issue. L’Addon mette a disposizione di JIRA un nuovo menù, che permette di inserire dei grafici Draw.io sulla nostra issue JIRA, come possiamo vedere dalla seguente immagine:

draw-io-02-07

Selezionando Add Draw.io Diagram, si attiva la funzione di editazione del grafico. Nel nostro esempo abbiamo aggiunto un semplice diagramma E-R, per vedere come si comporta e come lavora. Questo è il risultato:

draw-io-02-08

Come possiamo vedere, viene aggiunto un file che permette di editare il formato di Draw.io ma, contemporaneamente, viene messo a disposizione un PNG che può essere usato come allegato.  In più abbiamo una nuova sezione, che ci permette di gestire i grafici.

draw-io-02-09

Questa sezione mette a disposizione una serie di menù per editare i diagrammi, espanderli o cancellarli, come mostrato dalla seguente immagine:

draw-io-02-10

Se selezioniamo la funzione di editazione, siamo riportati su Draw.io per editare i grafici, come si può vedere dalla seguente immagine:

draw-io-02-11

permettendo all’utente di poter inserire i grafici che si vuole.

Conclusione

Abbiamo visto come poter inserire dei diagrammi sulle nostre issue JIRA. Questa funzionalità ci permette di poter inserire diverse tipologie di grafici sulla nostra issue. Questo naturalmente scatena la nostra fantasia. :-), dato che questo addon è disponibile anche per le istanze Cloud.

 

http://blog.draw.io/draw-io-for-jira-is-now-free/

https://marketplace.atlassian.com/plugins/com.mxgraph.jira.plugins.drawio/cloud/overview




Kanoah Tests – Versione 2.9.1

Ultime novità su Kanoah Tests

In questo post andremo ad esaminare le ultime novità che sono state rilasciate nella ultima versione, la 2.9.1, di Kanoah Tests.

Nuove funzioni JQL

Abbiamo nuove funzioni JQL che sono integrate nei vari Gadget che sono messi a disposizione.

L’elenco completo delle nuove funzioni sono riportate in questa pagina della documentazione.

Conclusioni

Non è passato molto tempo dall’ultimo post di aggiornamento, dove andavamo ad annunciare le ultime novità. Si conferma la volontà di aggiornare costantamente il prodotto al fine di garantire sempre un prodotto sempre aggiornato e sempre attuale.

Una menzione particolare a….

… a Kanoah CRM, l’addon della Kanoah che sta partecipando (al momento della redazione del post) alla Atlassian Codegeist Hackaton, ottenendo una menzione particolare 😀

 




Curiosità: Anche Jessica Alba sa creare un ticket JIRA….

Una piccola curiosità

Riporto una piccola curiosità: Anche Jessica Alba utilizza JIRA. Abbiamo le prove :-D.

Qui di seguito, il video integrale, sempre su Youtube, in cui viene riportata questa piccola curiosità.

https://www.youtube.com/watch?v=vBBOhAN9CfI




Inserire JIRA sotto Proxy

Altro tips & tricks

In questo post andremo ad esaminare come possiamo configurare il nostro JIRA affinché possa connettersi attraverso un proxy server.

 

Andiamo in dettaglio

Lo scenario è semplice. Abbiamo la nostra istanza di JIRA e vogliamo riuscire a configurare il tutto affinché sia possibile passare da un Proxy Server.  Per ovviare a questo, ci viene in aiuto il seguente articolo della documentazione Atlassian. L’articolo è in inglese, ma in questo post cercheremo di spiegare tutti i passaggi … in italiano 🙂

Fondamentalmente, JIRA viene eseguito sotto Tomcat. Quello che occorre fare è impostare i parametri della nostra istanza in modo tale da fargli leggere tali configurazioni.

Si tratta di impostare questi parametri al Tomcat:

-Dhttp.proxyHost=proxy.example.org -Dhttp.proxyPort=8080 -Dhttps.proxyHost=proxy.example.org -Dhttps.proxyPort=8080 -Dhttp.nonProxyHosts=localhost

per far si che si basi sul Proxy quando si connette ad internet (quando ad esempio si deve installare un determinato addon attraverso l’UPM, ovvero l’Universal Plugin Manager .

E dove si trovano questi settaggi?

Lo stesso articolo citato, ci fornisce tutte le indicazioni, che a sua volta sono riportate in questo articolo, sempre della documentazione Atlassian, dove viene spiegato come settare i parametri di avvio del Tomcat, ovvero quelli che abbiamo citato in precedenza.

Di conseguenza, quello che dobbiamo fare è andare a modificare il file:

<installdir>/jira/bin/setenv.[sh|bat]

impostando la variabile VM_SUPPORT_RECOMMENDED_ARGS inserendo i parametri sopra indicati. La seguente figura ci mostra il risultato:

jira-tips-01-01

Come potete vedere, usando il GRANDE editor NANO, di cui ammetto essere un FAN :-P, ho impostato la variabile con tutti i parametri aggiuntivi richiesti e sono riuscito a far andare la mia istanza sotto Proxy 🙂

Conclusioni

Un piccolo intervento, ovviamente che deve essere fatto in sicurezza e con tutte le precauzioni del caso: Si tratta sempre di un intervento sulla configurazione, cui deve seguire un riavvio del servizio JIRA, ci permette di poter far lavorare il nostro JIRA sotto Proxy.

Reference

Segue un breve elenco di articoli della documentazione Atlassian, che sono inerenti l’argomento.

 




CLI per JIRA – Prova su strada

Test test test ed ancora test

In questo post andremo a testare questo addon per JIRA su versione Server e cloud, cercando di indicare le differenze e le potenzialità, laddove presenti.

Installazione

Partiamo, come sempre, dalla installazione per la versione server, evidenziando che esistono variazioni che sono presenti nella installazione per Cloud.

Server

Partiamo dalla installazione per Server. Selezioniamo il nostro addon dalla lista degli addon disponibili e quindi diamo Free Trial. L’installazione partirà automaticamente, come mostrato in figura:

cli-02-01

Terminata l’installazione sarà segnalato che l’addon è adesso presente nella nostra installazione ma, come ben sappiamo……

cli-02-02

… dobbiamo dare la licenza e la seguente immagine ci aiuta in questo:

cli-02-03

Diamo le nostre credenziali e vedremo il risultato …..

cli-02-04

… comparire a breve.

cli-02-05

Una volta terminato, possiamo partire e vedere i risultati 🙂

cli-02-06

Cloud

Esaminiamo adesso l’installazione per l’ambiente cloud. Come ben sappiamo, questa installazione presenta delle differenze e di conseguenza la dettaglierò molto meglio :-). Come sempre andiamo a ricercare il nostro addon nella apposita sezione:

cli-02-07

quindi selezionando Free Trial iniziamo l’installazione nella nostra istanza cloud. Confermiamo il messaggio indicato nella immagine seguente:

cli-02-08

e procediamo alla installazione vera e propria….

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… attendiamo il deploy completo e la relativa installazione ….

cli-02-10

… quindi attendiamo l’aggiornamento del sistema di licenze cloud …..

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… finalmente siamo pronti a partire 😀

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…. e possiamo contare sulla nostra trial, come possiamo vedere nella schermata successiva 🙂
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Configurazione

Proseguiamo con la configurazione, verificando se presente (in entrambe le installazioni). In entrambi i casi non abbiamo alcuna maschera di controllo della configurazione. Di conseguenza non segnaliamo altro in questo paragrafo 🙂

Azione: partiamo con i test

Andiamo adesso ad usare il tutto. Qui scatta la prima domanda. Come lo andiamo ad usare, visto che il nome è CLI ovvero Command Line Interface??? :-O

Per la versione server la risposta è semplice. Apriamo un Terminal (per linux) o un CMD (per windows) e allora possiamo usarlo ben bene :-), ma prima occorre scaricare gli script per poter usare questi strumenti, facendo riferimento alla manualistica dell’addon. Chiaramente occorre configurare questi script in modo da riportare esattamente a quale istanza stiamo lavorando e usare una utenza ad hoc, autorizzata ad eseguire le operazioni che l’addon mette a disposizione.

cli-02-20

Come notiamo dalla figura precedente, appoggiandomi al buon editor NANO (lo uso da anni e mi trovo benissimo) andiamo a specializzare la chiamata aggiungendo i seguenti parametri:

  • –server <URL del server>
  • –user <utente>
  • –password <password>

Fatto ciò, eseguiamoli ed andiamo ad aggiungere un pò di automatismi alla nostra istanza server :-D. Nella manualistica sono presenti degli ulteriori esempi, come mostrato in figura.

cli-02-15

Abbiamo eseguito un esempio sulla nostra istanza server attraverso il comando:

cli-02-16

e questo è il risultato:

cli-02-17

Benissimo, ma come funziona per il cloud?

Per il Cloud, la situazione è la seguente: Usiamo esattamente gli stessi script in locale, solo che li andiamo a crearci un comando ad hoc per la versione cloud

cli-02-18

 

ed il risultato è il seguente:

cli-02-19

Che altro?

Fino a qui ci siamo arrivati. Ma la domanda sorge spontanea. Che altro possiamo fare?? lo andremo ad approfondire nei prossimi post :-).

Conclusione

Abbiamo visto un addon molto interessante ed abbiamo visto che cosa offre. Completeremo, nei prossimi post, la quesrione delle Post-Function e successivamente, cercheremo di trovare e documentare degli script che possono essere di pubblica utilità, al fine di creare una mini libreria di codice.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili qui. Fate riferimento anche ai link della documentazione che sono riportati nel post.