Automatic Time Tracking

In questo post andiamo ad affrontare un argomento SPINOSO…. ovvero come possiamo automatizzare il Time Tracking senza ammattire e, sopratutto, senza trovare giornate intere impostate come lavorate .

L’annoso problema…..

Cosa abbiamo a disposizione

Lo standard (o come lo chiama Atlassian) permette solo una modalità: manuale. Come mostrato nella figura seguente, possiamo inserire manualmente sulla issue di Jira.

Questa è la form che l’ambiente Cloud ci mette a disposizione.

Questo significa che possiamo solo interagire cosi. In realtà non proprio. Abbiamo a disposizione alcune altre possibilità che possiamo sfruttare, ABbiamo a disposizione degli addon che ci permettono di poter attivare dei contatori automatici, ma li sconsiglio perchè, normalmente, ce li dimentichiamo sempre…..

Set panicmode = ON??? assolutamente no.

Non disperiamo ma proponiamo sempre una soluzione

Il nostro obbiettivo è sempre quello di dare delle possibili soluzioni, di essere propositivi e di aiutare senza aver t imore alcuno. In questo caso abbiamo identificato un addon che ci può aiutare in questa operazione. Si tratta di: Clockwork Automated Time Tracking & Timesheets Free e Pro. Noi ci concentreremo sulla parte free, che sicuramente incontrerà maggiori consensi.

Esaminiamp questa soluzione

Come dice il nome dello stesso addon, ci permette di poter automatizzare il worklog basandoci sui passaggi di stato e sul tempo che intercorre tra un passaggio di stato all’altro.

Fonte Marketplace: Una breve spiegazione di come agisce l’addon

Non è ovviamente l’unica funzione che l’addon mette a disposizione. Abbiamo anche altre possibilità. Possiamo anche avere dei report riassuntivi da cui ricavare molte altre informazioni:

Funzione interessante

Altra funzione interessante è la possibilità di poter esportare i nostro worklog direttamente su Excel per poter fare dei report come ci serve

Altra funzione interessante

Ma la funzione che ci interessa èla prima, perché ci permette di automatizzare il calcolo del worklog. Come conseguenza abbiamo un automatismo che ci aiuta in questa fase. Possiamo infatti arrivare ad aggiornare il worklog attraverso i cambio di stato.

Conclusione

Abbiamo presentato un addon molto interessante. Vedremo nel prossimo post andremo a testare questo addon e ne saggeremo le potenzialità.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina del Marketplace. In questo caso abbiamo due link: uno per l’addon free ed uno per l’addon a pagamento




Come estendere le funzioni JQL di Jira

In questo post andremo ad esaminare un addon che estende il JQL mettendo a disposizione delle funzioni non indifferenti, permettendo anche di integrarsi molto bene con le funzionalità di Jira, con vantaggi non indifferenti.

Stiamo parlando di JQL Search Extensions for Jira – the JQL extensions, un addon prodotto dalla Digital Toucan. Andiamo ad esplorare nel dettaglio che cosa offre e cosa mette a disposizione.

Set explore_mode = ON

Lo stato attuale

Conosciamo lo stato attuale e siamo dei grandi estimatori del JQL, che ci permette di poter reperire informazioni dalle nostre Issue di Jira, permettendo di poter cercare le informazioni che ci servono sempre. Ma in alcuni casi abbiamo a che fare con delle situazioni veramente impossibili. Potrebbe darsi che la stringa da cercare sia una parola riservata e che il JQL non sia effettivamente in grado di trovare quello che cerchiamo.

In questo caso siamo abbastanza demoralizzati e preoccupati: non riusciamo a identificare le nostre issue e dobbiamo cercarle manualmente: come novelli cercatori di oro, ci rassegniamo a cercare tra le nostre issue e quai sicuramente non troveremo tutto quello che cerchiamo.

la ricerca che ci aspetta non è molto dissimile

L’alternativa

abbiamo una buona alternativa. JQL Search Extensions for Jira – the JQL extensions.

La pagina del marketplace

Questo addon estende la lista delle funzioni JQL e ci permette di poter cercare le issue che ci servono, senza dover setacciare manualmente tutte le issue. In questo mdoo abbiamo la possibilità di arrivare subito al risultato .

Più di 50 funzioni JQL aggiunte

Attraverso l’aggiunta di più di 50 funzioni JQL, siamo sicuri di migliorare considerevolmente queste ricerche, ma non solo. Possiamo generare dei filtri riusabili, a loro volta, che permettono di poterci poi integrare conle funzionalità standard di Jira. Pensate alla possibilità di poter generare dei filtri molto complessi e poi di usare le bulk operation per eseguire delle operazioni di aggiornamento massivo.

Sentiamo già una grande soddisfazione.

Ma non basta. Porto Carico … come direbbero al Commissario Montalbano. Questo addon permette di poter creare delle Dashboard, con delle altre applicazioni/addon, con tutto.

Quante possibilità

Conclusione

Abbiamo scoperto un addon che ritengo indispensabile ed importante. Non vedo l’ora di testarlo approfonditamente verificando quali possibilità offre e che cosa possiamo fare con questo addon. Sono molto curioso :-D.

Una piccola nota. Non è il solo addon che il produttore mette a disposizione. Nei prossimi post vedremo quali altri sono e cosa offrono 😉

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina del Marketplace.




Una nuova certificazione, ma non solo

Annuntio Vobis Gaudium Magnum……

Siamo stati assenti per diverso tempo, ma a ragion veduta: abbiamo studiato e oggi possiamo annunciare che Artigiano Del Software si è certificato sui prodotti Exalate

Il documento ufficiale di Exalate attestante la mia certificazione

Aggiorneremo il sito ufficiale Artigiano Del Software indicando anche il badge sotto riportato 😀

Ma ricarico la dose: Presto nuove certificazioni seguiranno




Costruiamo il nostro sistema di Test

In questo post andremo a vedere come realizzare un mini ambiente di test su Jira, usando semplicemente la configurazione ed il supporto di un addon. Questo per tutti coloro che non vogliono appoggiarsi agli addon che sono dedicati al test e vogliono avere comunque un minimo di infrastruttura interna a Jira. In questo caso si tratta di una mia ipotesi. Spero possa risultare utile per tutti coloro che ne hanno bisogno. Ovviamente non è la soluzione principe, ma sicuramente può essere il principio di altre possibili soluzioni. Buona lettura.

Relax e buona lettura

Di cosa si tratta

In questo caso vogliamo tentare una missione impossibile. Cerchiamo di fornire un esempio di come possiamo gestire i test senza utilizzare gli addon di Jira che sono dedicati. Una premessa risulta necessaria, giusto per essere precisi.

Questo sistema è stato pensato per i piccoli team che, anche se possono usufruire della possibilità di poter usare addon free (perchè sono 10 utenti), ma non riescono a poterne usufruire o hanno bisogno di essere non strutturati oppure non si riconoscono e cercano delle soluzioni alternative. Lo sapete che in Italia siamo creativi e spesso cerchiamo la NOSTRA perfezione.

Come possiamo procedere

Lavorando con la configurazione, possiamo classificare i test sfruttando una o più issue type particolari. L’idea è infatti questa: possiamo definire dei nuovi issue type per classificare uno o più tipologie di test (a seconda dei nostri gusti o necessità).

Alcuni esempi

Questa operazione viene eseguita anche da altri addon, che però ci mettono già a disposizione una situazione del genere. Non vi ricorda qualcosa questa schermata? 😀 XRay e RTM ci mettono a disposizione una situazione simile. In questo caso, sfruttamdo le potenzialità di Jira, creiamo noi gli issue type che ci servono. Una precisazione: Questa operazione deve essere eseguita da un Jira Administrator. Da tenere sempre presente.

Le issue type dalla configurazione generale di Jira, come le vede un Jira Administrator.

Il secondo passo è quello di associare questi nuovi issue type direttamente al progetto. Questa operazione la andiamo ad eseguire direttamente dalla configurazione di progetto. Questa operazione può anche essere eseguita dal project administrator. Anche se il gruppo di lavoro è limitato non escludiamo che dei ruoli esistano.

Issue type aggiunto

A questo punto abbiamo la possibilità di poter generare tutte le tipologie di test che vogliamo: possiamo anche definire più tipologie di test o di oggetti di corredo ai test. La fantasia ci aiuta in questo caso.

Definiamo i passi dei test.

A questo punto, possiamo definire i passi che compongono i test e ci possiamo basare su di un addon (anche più di uno) che ci permette di definre delle Checklist. IN questo post ci concentreremo su questo addon.

La scheda dell’addon preso dalla nostra stessa istanza di Jira

Questo è uno di quelli disponibili, ma potete scegliere quello che volete. Non sono così integralista. Se vi trovate bene con un altro, usatelo senza alcun problema ;-D

Procediamo con la configurazione i queste checklist. L’obbiettivo è quello di definire la lista dei passi e per questo sfruttiamo le checklist. Questo addon free, come mostrato dalla immagine precedente (al momento in cui scrivo, l’addon è free).

L’addon permette di creare dei templatre di Checklist, che possiamo aggiungere, anche se abbiamo una limitazione di:

  • 5 Template globali
  • 5 Template di Progetto.

Come scrivevo, abbiamo un addon gratuito e di conseguenza non abbiamo tutte le funzioni, ma vediamo di sfruttarle in maniera adeguata 😀

A questo punto possiamo definire i nostri template direttamente dalla issue, come mostrato nella seguente immagine:

Un esempio di checklist.

Possiamo crearci di volta in volta le opzioni di checklist che vogliamo e anche assegnare loro uno stato, e non solo. Se diamo una occhiata alla configurazione possiamo vedere diverse cose interessante:

La configurazione generale dell’addon

Abbiamo diverse possibilità, tra le quali:

  • Scegliere i progetti per cui abbiamo questa fuznionalità (abilitiamo solo i progetti che interessano).
  • Quali stati associamo alle opzioni
  • Quali permessi possiamo attivare sulle checklist
  • Nelle global setting andiamo a decidere se possiamo inviare o meno agli utenti menzionati nelle checklist
  • Il link per il supporto verso il produttore dell’addon
gestione degli stati delle checklist. Possiamo scatenare la nostra fantasia

Il risultato finale

Dove ci ha portato questa configurazione? sicuramente adesso abbiamo la possibilità di classificare i test che sono stati eseguiti, definire quali azioni definiscono i vari test e quali risultati si sono ottenuti, rispetto a quelli desiderati.

  • Se la nuova funzionalità rispetta i requisiti
  • Quali azioni eseguire quando si esegue il test (e la checklist dotata di STATO ci permette di identificare facilmente se siamo andati bene o in errore
  • Possiamo avere dei template (ovviamente siamo limitati dalla versione free, ma ci sono alternative che possiamo usare per specializzare ulteriormente
  • In ultima analisi, abbiamo un qualcosa che si adatta alle nostre esigenze Gli addon preconfezionati hanno si esperienza, ma in alcuni casi possono non essere la soluzione migliore. Come sempre ribadisco, la bellezza del Marketplace è che possiamo avere più scelte



Come realizzare un backup del proprio Atlassian Cloud

In questo post andremo ad affrontare un argomento difficilissimo ed importante, anche alla luce di una situazione di errore che si è verificata dal 4 di Aprile 2022 e che fino alla giornata di Pasqua ha causato diversi disservizi e problemi a 400 titolari di Hosting Cloud Atlassian.

Cronostoria

Il 4 di Aprile 2022 è una giornata che non si dimenticherà di sicuro, un pò come il 25 Aprile 2017, quando successe un problema similare sempre pe il Cloud Atlassian (me lo ricordo bene anche io).

Da quella data circa 400 clienti hanno riscontrato un problema ad accedere ai propri cloud. Il problema che riscontravano era il seguente:

Il messaggio di errore

Quanto successo è stato riassunto nel seguente POST ufficiale della Atlassian, dove è stato spiegato che cosa è successo e come la Atlassian ha impiegato tutte le sue energie per arrivare a risolvere il problema.

Il problema è stato causato dalla disattivazione della App Legacy Insight, che è stata completamente integrata nei sistemi cloud. L’esecuzione di uno script ha causato questo malfunzionamento disattivando 400 siti. Dal 4 di Aprile al 18 di Aprile 2022. SI rimanda comunque al post ufficiale di Atlassian per avere tutti i dettagli (per maggiore comodità, il post è disponibile in diverse lingue anche per aiutare meglio la comprensione).

Il punto dolente

Questo errore ha comunque scoperto un nervo molto delicato . se il sito cloud viene bloccato per un qualsiasi motivo, l’operatività di una azienda viene sicuramente bloccata e compromessa. La faccenda è molto seria.

In aggiunta, dalla rilevazione del problema alla risoluzione sono passate diverse giornate: lo abbiamo visto anche dalle testate di alcuni siti specializzati che hanno riportato titoli piuttosto gravi e pesanti. Questo sicuramente non è una cosa buona.

Diamoci da fare

Sono un Partner Atlassian e di conseguenza cerco di supportare i clienti usando tutti gli strumenti a nostra disposizione per poter gestire questa situazione di emergenza. In questo caso voglio applicare un insegnamento che possiamo ricavare da questa citazione:

“Sii come la scogliera contro cui le onde si infrangono continuamente; ma resta saldo e doma la furia dell’acqua che lo circonda”.

Marco Aurelio

Cosa possiamo fare per cercare di rimediare? Una prima soluzione ce la fornisce Mraddon, che in un primo suo post del 2019 ci spiega come realizzare un backup dei dati Cloud e averlo a disposizione in locale. Il tutto si basa su di uno script in Python che permette di poter realizzare questa operazione richiamando le API che lo stesso sito cloud ci mette a disposizione.

In particolare l’ultima versione di questo script, reperibile da questo link, dove abbiamo tutte le istruzioni.

La pagina del progetto su github

Installiamo su server questo script

Nel post di Mraddon precedentemente citato e nel seguente post viene indicato come impostare lo script su Windows. In questo post vedremo come impostare lo script su Linux Ubuntu, di cui sono un grande FAN 😀

Attivare il terminale ed eseguire i seguenti comndi:

sudo apt-get update
sudo apt-get -y install python3.9-dev python3-pip virtualenv
sudo update-alternatives --install /usr/bin/python python /usr/bin/python3.9 1

SI tratta di comandi che eseguono la installazione di Python (versione richiesta) e di PIP ovvero il comando di Python per installare tutte le librerie richieste per potre lanciare lo script. Ovviamente questi comandi devono poi essere aggiornati di conseguenza con l’aggiornamento della versione di Ubuntu.

Scarichiamo il codice presente sul GITHUB su di una cartella locale del server e e da li eseguire i seguenti comandi:

virtualenv venv -p /usr/bin/python
source venv/bin/activate
pip install -r requirements.tx

I tre comandi servono ad attivare python in modo da poter richiamare lo script.

A questo punto occorre che sia configurato lo script impostando sia il Token per la login dell’utente amministratore, dal quale lanciare le API per avere a disposizione il backup.

#Backup Jira
python backup.py -j 

#Backup Confluence
python backup.py -c

Conclusioni

Una volta a disposizione questo script, abbiamo la possibilità di avere in locale direttamente i file di Backup. Abbiamo quindi il vantaggio di poter usare questi backup per creare una nuova istanza Cloud e di conseguenza possiamo ripristinare una prima operatività in tempi abbastanza brevi,

In aggiunta possiamo marcare in maniera opportuna tutte le nuove issue che sono create nella nuova istanza in modo da decidere, in fase successiva, il ripristino delle stesse, ma queste saranno oggetto di un altro POST di questo blog, dove andremo a parlare di integrazioni e di come far comunicare due istanze cloud di Jira (ed anche di Confluence…. l’argomento è molto vasto).

In aggiunta credo che le stesse procedure Atlassian di ripristino e di backup saranno sicuramente riviste per garantire un ripristino ed un backup in tempi brevi ed evitare queste situazioni molto pericolose. Tutti noi dobbiamo imparare da queste esperienze.

Anche in questo caso l’esperienza che abbiamo passato non deve essere vista come un problema e basta Occorre anche che ci aiuti a crescere e a migliorarci.

Ringraziamenti Doverosi

Ultimo ma non ultimo, sono i ringraziamenti all’autore dello script, che permette di poter realizzare questa azione.




Estendiamo la gerarchia di issue su Jira

Questo addon è stato acquistato dalla Adaptavist ed ha cambiato il proprio nome in Hierarchy for Jira. Tutti i riferimenti presenti nell’articolo potrebbero non essere più disponibili o potrebbe essere disponibile un redirect.

Nota dell’Autore.


In questo articolo vediamo come estendere la gerarchia standard di Jira per arrivare a tipizzare meglio la nostra realtà e le nostre necessità, superando alcuni scogli e ottenendo un risultato molto ….. velocemente ed in maniera Garibaldina.

Project Management Made Easy with 8 Features of Jira - Ricksoft, Inc.
Un esempio di gerarchia

Lo standard

Sfruttando le sole funzionalità standard (come dico di solito) o le out-of-the-box, come riportato molto spesso nella documentazione Atlassian, quello che possiamo raggiungere come gerarchia tra le issue è il seguente risultato:

Epic issue

–> Issue in Epic

–> Subtask

What is an epic? | Jira Software Cloud | Atlassian Support
Un esempio di issue in Epic

Molto spesso i clienti che seguo mi richiedono la possibilità di poter aumentare questi livelli di gerarchia, perché c’è la necessità di descrivere delle situazioni che non sempre sono coperte da queste gerarchie.

Un esempio che posso fornire sono le iniziative commerciali . In questa situazione si vuole ricostruire il fatto che il commerciale predispone una offerta al cliente in cui richiede un insieme di funzionalità. Per il commerciale questa è una azione unica e un particolare issue type è sufficiente per ricostruire la situazione.Tuttavia, lato sviluppo, questa iniziativa si traduce in più Epic che vanno a descrivere tutte le funzionalità. Di conseguenza come possiamo fornire una rappresentazione grafica che permetta di poter vedere tutta la situazione?

A questo punto i clienti vanno nel panico. Iniziano a cercare nel marketplace e solitamente vedono prodotti complicatissimi da usare.

Le Preoccupazioni: come affrontarle e vivere meglio
Quello che vedo dai clienti quando ci colleghiamo 🙂

Ecco una possibile soluzione

Premesso che prima di applicare qualsiasi soluzione, come un buon investigatore, occorre cercare di capire la reale necessità e come calarla nella realtà. Non sempre l’addon principe o il pezzo da 90 è la soluzione migliore. Esaminiamo sempre come lavora il cliente poi procediamo. Non esistono i protocolli.

Quanto costa un investigatore privato a Roma e provincia?
Analisi, raccolta dati, studio, soluzione. Questo è il nostro mantra

La soluzione che voglio mostrare oggi è un addon semplice semplice che permette di sfruttare un meccanismo che tutti conosciamo ma che permette di ricostruire la gerarchia.

L’addon è Agile Doc. Questo addon permette di poter estender i livelli gerarchidi delle nostre issue in maniera molso semplice

Un esempio di come è stata estesa la gerarchia

Come possiamo vedere dalla pagina del marketplace, questo è il risultato he possiamo ottenere. Ho collaudato questo addon ed i risultati sono sorprendenti.

La gerarchia viene ottenuta semplicemente usando il concetto delle linked issue, definendo una nuova relazione:

Questa è la relazione

Sfruttando questo meccanismo, il risultato è quello di costruire tutte le gerarchie che vogliamo. Di conseguenza non abbiamo la necessità di chissà quale configurazione, ma possiamo sfruttare questo semplice meccanismo e il risultato non si farà attendere

Conclusione

Una soluzione semplice richiede un addon semplice ed anche completo. Nonostante sia depositario di poche funzionalità, sono tutte sfruttabilissime e altrettanto utili. Lo consiglio e nei prossimi post andremo a mostrare in presa diretta le potenzialità che può offrire. .

Reference

Maggiori informazioni sull’addon sono disponibili presso la pagina del marketplace e nella documentazione dell’addon stesso.




Atlassian App disponibili gratuitamente per i piccoli Team

Good News | Picture News
Una buona notizia

Oggi diamo una buona notizia per tutti gli utenti dei prodotti Atlassian, in particolare per i Team piccoli, fino a 10 utenti. Abbiamo a disposizione un congruno insieme di addon gratuiti per Team fino a 10 utenti

Un primo insieme di addon
Altri addon disponibili

Abbiamo a disposizione un insieme molto limitato, come possiamo vedere 😛

Dalla GIF vediamo tantissime apps/addons

Questo è sicuramente un grande aiuto per tutti i team che devono iniziare a lavorare e che hanno necessità di disporre di tools che permettono di crescere e di fare tantissime cose. Si tratta di un aiuto importante che si somma alla possibilità di avere un applicativo di Project management gratuito, un sistema di gestione della documentazione gratuito.

Per maggiori informazioni, fate riferimento al seguente link .




Custom chart for Jira – Un aggiornamento

Prosegue l’opera di traduzione degli articoli della Old Street Solutions. In questo post introduciamo una nuova funzionalità, annunciata da diverso tempo e che adesso andiamo ad analizzare. Un ringraziamento all’autrice dell’articolo.

L’autrice dell’articolo: Morgan Folsom

Shared Dashboard finalmente disponibili

Screenshot della dashboard condivisa di grafici personalizzati
Fonte: Old Street Solutions

Hai mai desiderato condividere le tue dashboard Jira con utenti esterni?

La nuova funzione Shared Dashboards di Custom Charts for Jira ti consente di condividere intere dashboard contenente i tuoi grafici preferiti con utenti interni ed esterni su Jira Cloud. Con questa nuova funzionalità per Custom Charts for Jira, puoi visualizzare Custom Charts nel portale Jira Service Management (JSM) o internamente come un wallboard.

Come utilizzare i dashboard condivisi

Per creare una dashboard condivisa, crea semplicemente la tua dashboard come faresti normalmente con i gadget Grafici personalizzati. Dopo aver configurato i tuoi grafici, puoi aggiungere un gadget Grafici personalizzati – Dashboard condiviso al dashboard.

Screenshot che mostra come condividere un dashboard con gli utenti del portale JSM
Fonte: Old Street Solutions

Dopo aver aggiunto il gadget, puoi personalizzare il layout delle colonne e riorganizzare i grafici, selezionare la modalità chiara o scura e personalizzare dove è visibile il dashboard condiviso (nel portale JSM o internamente nella tua istanza Jira).

Per creare un dashboard visibile solo agli utenti Jira con licenza che dispongono dell’autorizzazione per visualizzare il dashboard Jira, puoi selezionare Solo utenti con accesso a questo dashboard Jira . Usando questa opzione, puoi creare una vista simile a un wallboard per il tuo team, in modo che il dashboard appaia a schermo intero. Significa anche che puoi finalmente mostrare l’intera dashboard in modalità oscura !

Di seguito è riportato un confronto tra la dashboard normale in modalità oscura e la nuova dashboard condivisa in modalità completamente oscura.

Jira Dashboard (come la vede in utente da Jira)

Dashboard condivisa (da utente esterno)

Dashboard condivisa nel portale JSM

Abbiamo ricevuto molte richieste per la possibilità di visualizzare dashboard nel portale Jira Service Management e Shared Dashboards è il “ticket”! Il portale può fornire un elenco di biglietti che i clienti sono in grado di vedere, ma nessuna visione reale di tali biglietti. Ora puoi mostrare grafici personalizzati ai clienti del tuo portale.

Le dashboard condivise nel portale sono disponibili dal menu a discesa Account, in Le mie dashboard. I clienti potranno vedere tutti i dashboard che sono stati messi a loro disposizione, in base al progetto o all’organizzazione.

Dove trovare le dashboard condivise nel portale JSM

Per visualizzare un dashboard condiviso nel portale, seleziona semplicemente “Utenti del portale JSM” e il progetto in cui deve essere mostrato il dashboard, che verrà visualizzato per i clienti di quel progetto.

Se desideri limitare ulteriormente, puoi configurare la dashboard condivisa in modo che venga visualizzata solo per una determinata organizzazione o anche solo per clienti specifici.

La parte migliore è che non stai esponendo dati che i clienti non possono già vedere: quando un dashboard condiviso è disponibile per un utente, vedranno solo:

  • Issue a cui sono assegnati
  • Issue su cui sono partecipanti
  • Issue con l’organizzazione di cui fanno parte (se selezionata nel gadget)

Cos’altro?

I dashboard condivisi sono una funzionalità in rapida evoluzione. Quindi ecco un’anteprima di cos’altro sta arrivando. Presto sarai in grado di:

  • Mostrare dashboard a utenti esterni con collegamenti pubblici (facoltativamente limitati con un codice di accesso)
  • Creare esportazioni di dashboard complete (non solo un singolo grafico alla volta!)
  • Inviare dashboard condivise via e-mail, Slack o Teams
  • E altro ancora!

Per ulteriori informazioni su come utilizzare le dashboard condivise, consulta la nostra documentazione o contatta il nostro team di supporto .

Reference

Maggiori informazioni sono disponibili ai seguenti link:




Da Jira Core a Jira Work Management

I prodotti Atlassian non rimangono mai fermi e in questo post vedremo che cosa è stato introdotto con Jira Work Management.

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Sempre in movimento e sempre pronti

Quali novità

Andando al sodo, Jira Work Management è l’evoluzione di Jira Core. Quest’ultimo, come ho sempre indicato nei corsi che ho svolto, è l’insieme di tutte le funzionalità base di Jira, ovvero:

  • Gestione Issue
  • Workflow
  • Notifiche
  • Permission
  • Progetti Business
  • etc

Da fine Aprile 2021 questa sezione è stata arricchita con una serie di nuovi template di progetti business che, sfruttando nuove funzionalità, arricchiscono la gestione delle issue e aiutano nei flussi business (ovvero di tutti quei progetti in cui non dobbiamo gestire lo sviluppo di un software, ma altri argomenti). Nelle seguenti immagini potete vedere alcuni esempi di nuovi modelli di progetto che sono stati messi a disposizione.

Alcuni esempi di nuovi progetti
Altri esempi di progetti che possono essere gestiti da Jira Work Management

Cosa viene offerto adesso

Queste nuove tipologie di progetti, che mi permetto nuovamente di dire e ribadire e sottolineare, si tratta sempre di Jira Core che è stato ristrutturato, permette di poter sfruttare delle visualizzazioni ad hoc non indifferenti. In aggiunta: chi dispone di Jira Software, eredita le caratteristiche di Jira Work Management, esattamente come Jira Core.

Vediamole nel dettaglio:

Kanban

Abbiamo la possibilità di avere anche per i progetti Business. Era già disponibile come opzione, ma viene ulteriormente estesa. Ogni colonna rispecchia uno stato del workflow. Non abbiamo bisogno di configurarlo, come nel caso di progetti Software: basta aggiungere uno stato per aggiungere una colonna

Un esempio di Kanban per i progetti Business

Timeline

Possiamo rappresentare anche via Timeline le issue del nostro progetto. Non è una rappresentazione avanzata, ma sicuramente ci mette a disposizione una vista che in precedenza non era disponibile su Jira

Vista Timeline

Calendar

Monitorare le scadenze non sarà un problema. Se siamo abituati a gestire una agenda , con la visualizzazione Calendario possiamo verificare le attività molto facilmente.

Vista Calendario

Form

Abbiamo la possibilità di definire una FORM (una unica form, ci tengo a sottolineare) che possiamo usare per eseguire la generazione delle segnalazioni. Si tratta di un sottoinsieme delle funzionalità cui siamo già abituati, ovvero le funzionalità che PORTAL ci mette a disposizione

La maschera di generazione delle FORM

La seguente GIF ci mostra un esempio di utilizzo di questa singola FORM.

Mostro un esempio di utilizzo

Come potete osservare, si tratta di una form molto semplice, una anteprima molto banale ma derivata sicuramente dalle procedure di Jira Service Management (la grafica non ci da alcun dubbio). Non possiamo inserire tutti i campi, ma credo che possiamo sfruttarli bene.

Conclusione

In questo articolo abbiamo mostrato come si è evoluto il progetto Business e che cosa viene messo adesso a disposizione come nuovi template e nuove strutture. Nei prossimi articoli proveremo a descrivere quali altre funzioni sono state messe a disposizione.




External share for Confluence

Continua la traduzione degli articoli dal Blog di Old Street Solutions nella nostra Italica lingua. Cercheremo come sempre di riportare tutti i concetti che sono stati riportati nell’articolo originario nella nostra meravigliosa lingua.

L’articolo di questo post ci introduce le ultime novità su di un addon che ben conosciamo ed apprezziamo: External Share for Confluence. Come Artigiano Del Software, già utilizziamo questo addon per condividere le informazioni e le offerte per i vari clienti.

Oggi, grazie a Christopher Berry, Nerd reo confesso (come lui stesso dichiara), approfondiamo l’argomento.

L’autore dell’articolo originario: Fonte: Old street Solutions.
Immagine dell'intestazione con il titolo dell'articolo circondato da grafici e clipart di denaro
Fonte: Old Street Solutiions

Molte delle organizzazioni che incontriamo utilizzano Word, Google, Adobe, SharePoint e vari altri strumenti per creare, documentare ed archiviare i loro contratti di vendita e legali. Molti di questi strumenti non si integrano tra loro, mettendo i team e i loro dati in silos, che generano ritardi e repliche nel processo di gestione dei contratti.

Con così tante più persone che ora lavorano in remoto, i silos stanno diventando più difficili da mantenere. Un numero crescente di organizzazioni sta cercando di centralizzare i propri dati e ottenere un’unica fonte da cui reperire le informazioni , al fine di ridurre la confusione e la scarsa qualità dei dati che derivano dall’avere team distribuiti sparsi tra fusi orari, che lavorano tutti su informazioni diverse. E lo fanno spostando tutti i loro dipendenti su un’unica piattaforma per la gestione dei documenti.

Le organizzazioni che già utilizzano Jira per la gestione del lavoro, i progetti e le richieste di servizi/IT guardano naturalmente a Confluence, la piattaforma gemella di Jira, come mezzo per stipulare e gestire i contratti. Forse Jira Service Management gioca già un ruolo nel tuo processo di gestione dei contratti, ad esempio usi i ticket per convincere altri team, come quelli legali o finanziari, a rivedere le dichiarazioni di lavoro (SOW) dai fornitori.

In questo articolo parleremo del motivo per cui Confluence sta diventando un caso d’uso così importante e popolare per la gestione dei contratti e di come sfruttare insieme la potenza di Confluence e Jira per trasformare il tuo processo di gestione dei contratti in una macchina ben oliata.

Utilizzo delle pagine di Confluence per stipulare e lavorare sui contratti

Confluence è una piattaforma intuitiva e di facile utilizzo per la creazione e la collaborazione sui documenti. Viene fornito con molte delle funzionalità che ti aspetteresti da un elaboratore di testi, come la formattazione di base del testo e la possibilità di modificare il colore e l’allineamento del testo e aggiungere immagini, tabelle, collegamenti ed elenchi puntati. Soprattutto per la collaborazione sui contratti, puoi eseguire modifiche collaborative dal vivo come in Google Documenti o dare suggerimenti sulle modifiche utilizzando i commenti in linea.

Tuttavia, Confluence in realtà ha più in comune con i costruttori di siti Web come WordPress che con i tradizionali editor di testo come Word, e c’è molta più automazione coinvolta. Le pagine Confluence sono dotate di macro opzionali che ti consentono di inserire tutti i tipi di contenuto dinamico. Ad esempio, se inserisci la macro Sommario, questa elencherà tutte le intestazioni della tua pagina come link cliccabili. La macro Roadmap Planner consente di inserire una rappresentazione visiva di una sequenza temporale, quindi per un SOW potrebbe trattarsi di una sequenza temporale del progetto o di una rappresentazione delle fasi del progetto. E la macro Rapporti attività viene utilizzata per tenere traccia dell’avanzamento degli elementi di azione aperti in una pagina, quindi potrebbe essere utilizzata per tenere traccia delle modifiche in sospeso a un contratto.

A differenza della maggior parte dei word processor, le pagine di Confluence sono preformattate. Non offre deliberatamente opzioni per il paragrafo e l’interlinea, né il tipo e la dimensione del carattere a parte i tipi di testo del paragrafo e dell’intestazione. Questi potrebbero essere visti come limitazioni, ma è perché è progettato per essere un repository di documentazione a livello aziendale, con tutti i documenti in esso contenuti che hanno un aspetto simile. Il cielo non voglia che tu abbia qualcuno che fa tutta la sua documentazione con spaziatura doppia in Times New Roman, un altro che scrive tutto con spaziatura singola in Comic Sans. *brivido*

Un altro grande vantaggio di Confluence rispetto alla maggior parte degli editor di testo è che tutte le modifiche vengono registrate automaticamente. Non è necessario attivare la funzione “Rileva modifiche” come in Word. Devi semplicemente modificare il testo e chiunque ci lavori sopra sarà in grado di vedere esattamente cosa hai cambiato e quando.

Quando si tratta di creare e lavorare sui contratti, tuttavia, il più grande vantaggio di Confluence rispetto agli editor di testo come Word sono i modelli.

Il potere dei modelli di contratto in Confluence

Certo, vi sento dire – ehm, Word ha dei modelli! Esatto, lo fa. Sia in Word che in Confluence, puoi scrivere un bellissimo contratto di vendita o legale e salvarlo come modello. Ma Confluence è molto più potente quando si tratta di crearli, e questo è dovuto alle variabili di pagina.

Le variabili di pagina sono un’opzione quando crei un modello su Confluence Cloud e su Confluence Data Center/Server . Su Server e Data Center hai la possibilità di aggiungere un campo di testo. Su Cloud hai la possibilità di aggiungere un campo di testo, un campo di testo su più righe o un elenco. Non c’è molta differenza tra il campo di testo e il campo di testo multilinea; definire il numero di righe o colonne influisce solo sulla dimensione della casella che ti danno, ma puoi inserire tutto il testo che vuoi in entrambi. Lo scopo della casella di testo multiriga è semplicemente quello di dare un’indicazione di quanto si dovrebbe scrivere.

Pertanto, quando crei un modello di contratto, puoi aggiungere variabili di testo per i nomi delle parti, le date, le quantità, i prezzi e qualsiasi altro termine e definizione che potrebbe cambiare tra i contratti. Puoi quindi popolare questi campi di testo quando crei la pagina Confluence e la variabile inserirà il testo. E poiché è una variabile, significa che puoi riutilizzarla in tutto il documento ma devi compilarla solo una volta.

Ci sono, al momento della scrittura, alcuni problemi con le variabili di testo native in quanto non puoi semplicemente selezionare le variabili che hai già creato da un elenco per riutilizzarle. Devi copiare/incollare manualmente la variabile dove vuoi. Vedi la discussione della community Atlassian qui: Inserimento di variabili esistenti nel modello di spazio .

Con un modello di contratto Word, dovresti inserire manualmente il testo in tutti i punti che desideri. Non c’è modo di automatizzarlo come in Confluence. A volte è necessario regolare la formattazione per fare spazio anche al nuovo testo.

Sebbene l’utilizzo delle variabili di testo in Confluence sia molto più rapido ed efficiente rispetto all’inserimento di testo in Word, potrebbero essere più dinamiche. Il problema con le variabili di testo in Confluence nativo è che una volta creata la pagina, la variabile viene semplicemente sostituita con il testo. Come in, smette di essere una variabile. Non puoi cambiarlo o modificarlo in seguito. Dovresti usare trova e sostituisci e aggiornare manualmente ogni parte di testo, proprio come faresti in Word.

Screenshot della variabile di pagina del modello di confluenza nativa
La pagina per definire i Template: Fonte: Old Street Solutions

È qui che torna utile il componente aggiuntivo Confluence Live Input Macros (LIM). LIM incorpora letteralmente la variabile nella pagina. In altre parole, rimane una variabile anche dopo aver creato la pagina. Quindi, se vuoi cambiare il testo, puoi farlo e l’intero contratto si aggiornerà con il nuovo testo. Ancora meglio, non è necessario essere in modalità di modifica della pagina per farlo. Una volta creata la pagina, è possibile modificare le variabili in modalità di visualizzazione. Ciò rende più rapida la creazione di nuovi contratti e più facile per gli utenti che potrebbero non avere familiarità con Confluence o che non hanno bisogno di apportare modifiche alla pagina oltre ai campi LIM.

Schermata della variabile della pagina delle macro di input dal vivo
Fonte: Old Street Solutions

Inoltre, Live Input Macros include molte più variabili rispetto a Confluence nativo. Oltre al testo, puoi aggiungere caselle di controllo; raccoglitori di date; menu a discesa singoli, multipli ea cascata per qualsiasi valore predefinito; tasti della radio; e selettori di stato. È possibile, ad esempio, utilizzare i menu a discesa per i tipi di contratto e i selettori di stato per fornire uno stato visivo del contratto.

Collaborazione su contratti con soggetti esterni

La creazione di contratti in Confluence comporterà la collaborazione con altri team e in effetti con altre parti del contratto. È probabile che altre parti del contratto non abbiano accesso alla tua istanza di Confluence.

Questo ti lascia con alcune opzioni. Dai loro l’accesso acquistando loro una licenza e configurando i permessi in modo che possano vedere solo il contratto che è rilevante per loro (l’opzione costosa). Oppure devi esportare il contratto su un’altra piattaforma e inviarlo via email in un formato diverso (opzione inefficiente).

La maggior parte delle persone sceglie la seconda opzione, ma il problema è che stai solo creando un altro silo. E lo scopo di trasferire tutti a Confluence per la gestione dei contratti è eliminare i silos.

C’è, tuttavia, una terza opzione, ed è un altro componente aggiuntivo di Confluence: External Share for Confluence . Ciò ti consente di creare un collegamento sicuro a una pagina Confluence in pochi clic, che puoi condividere con chi vuoi. Questi collegamenti hanno URL univoci di 16 caratteri con limiti di tempo facoltativi e password per una protezione aggiuntiva. Sebbene siano di sola lettura per impedire che le tue pagine Confluence vengano modificate esternamente, puoi consentire agli utenti esterni di aggiungere commenti per le modifiche suggerite, nonché allegati in caso di necessità. Ciò consente di continuare la collaborazione sui contratti all’interno di Confluence anziché su qualche altra piattaforma, ma senza le spese e le complicazioni dell’aggiunta di nuove licenze.

Una funzionalità aggiunta di recente di External Share for Confluence è la possibilità di condividere le pagine Confluence solo con utenti esterni selezionati , utenti che devono avere un account External Share for Confluence per visualizzare la pagina. Poiché i contratti spesso contengono informazioni personali e commerciali sensibili, la funzione Utenti selezionati funge da ulteriore livello di protezione quando condividi i tuoi contratti con parti esterne.

Utilizzo di Confluence E Jira per gestire i contratti

Mentre Confluence può diventare il luogo in cui vengono elaborati e archiviati tutti i tuoi contratti, Jira può diventare il luogo in cui tieni traccia del lavoro svolto su di essi. Jira è bravissimo a contenere oggetti che rappresentano attività specifiche e a permetterti di tenere traccia dello stato di quell’attività. Ad esempio, Jira supporta campi personalizzati in cui è possibile definire elementi come il rinnovo del contratto e le date di scadenza e ricordare ai team di agire.

Collegare le pagine di Confluence ai problemi di Jira è semplicissimo e può essere fatto automaticamente . Ti consente di tenere traccia dello stato dei tuoi contratti in Jira e anche di fare alcuni rapporti su di essi. Puoi guardare il numero di contratti in corso, in fase di revisione o completati, tipi e valori di contratto, contratti per regione, date di scadenza, assegnatario ecc. Puoi anche creare una dashboard Jira per segnalare tutti i tuoi contratti e ci sono aggiunte -on disponibili in modo da poter personalizzare le dashboard e renderli più facili da gestire .

In effetti, Confluence funge da spazio di lavoro collaborativo e repository e mantiene una traccia di “verifica” delle modifiche, mentre Jira funge da tracker dello stato per comprendere il livello di completamento di ciascun contratto.

Altri componenti aggiuntivi che potrebbero aiutare

La maggior parte dei team finisce per utilizzare almeno un componente aggiuntivo per aiutarli a gestire i contratti in Confluence. Oltre alle app sopra menzionate, eccone alcune altre:

  • Comala Document Management ti consente di gestire i cicli di vita dei tuoi contratti direttamente dalla tua pagina Confluence e di avere approvazioni e revisioni come parte del processo.
  • Brikit BlueprintMaker è una solida opzione di modello/modello che consente modelli che creano più di una pagina alla volta, o anche un intero spazio Confluence. Tuttavia, gli utenti in genere hanno bisogno di esperienza di codifica e le variabili smettono ancora di essere variabili una volta importate, proprio come Confluence nativo (ma a differenza delle macro di input dal vivo).
  • Approval path for Confluence ti consente di creare processi di approvazione personalizzati per ottenere la revisione e la firma dei contratti all’interno anziché all’esterno di Confluence. Gli approvatori possono anche essere esterni, senza un account Confluence.
  • La maggior parte dei team che abbiamo incontrato che gestiscono i contratti in Confluence usa Scroll Exporter per esportare i contratti una volta completati se hanno bisogno di visualizzarli al di fuori di Confluence o di archiviarne una copia altrove.

Conclusione

Confluence è una piattaforma sempre più popolare per la gestione dei contratti e un’ottima scelta se desideri centralizzare i tuoi processi e riunire tutti i tuoi team sotto un unico ombrello. Ciò è dovuto alle capacità collaborative e ai livelli di automazione che offre accanto agli editor tradizionali e ai suoi collegamenti con Jira, che molti team stanno già utilizzando. E mentre Confluence funziona già in modo più potente della maggior parte dei word processor, rimangono delle lacune. Lacune che possono essere facilmente colmate da componenti aggiuntivi Atlassian come Live Input Macros e External Share , che semplificano la modifica, l’aggiornamento e la collaborazione dei contratti.

Reference

Riportiamo in questa sezione i link a: