Statistiche per un Service Desk

Scrivo questo articolo a seguiuto di una analisi che ho seguito per un mio cliente e che mi ha portato a scoprire un addon molto interessante, che permette di ricavare delle statistiche sui nostri ticket. L’obiettivo era trovare una interrogazione sui dati di una istanza cloud che mostri le seguenti informazioni:

  • Capire quanto tempo un addon è rimasto in un determinato stato
  • Estrarre queste informazioni ed inserirle in un report
  • Fare delle statistiche molto più precise di quanto tempo un ticket è in lavorazione, quanto è in attesa di una risposta da un customer
Entriamo in modalità esplorazione

Subito al dunque

L’addon in questione è Status Time Reports Free – Time in Status, che permette di tracciare il tempo speso per i nostri ticket in ogni stato del workflow che il ticket assume in ogni istante della sua vita. Questo ci permette di ricostruire la storia di ogni ticket. Questa è la versione free dell’addon, disponibile anche nella versione a pagamento con ulteriori caratteristiche aggiuntive.

Come possiamo vedere dalle immagini del marketplace:

Fonte: Marketplace Atlassian. Un esempio delle metriche che possiamo ottenere

In questa immagine possiamo vedere quali metriche abbiamo a disposizione e che informazioni possiamo ottenere. Si tratta di un esempio, ma ci illustra anche quali caratteristiche possiamo disporre da un addon gratuito.

Questo addon consente di poter parametrizzare questi calcoli attraverso la definizione di un calendario:

Fonte Marketplace: Come definiamo un calendario

Altra caratteristica importante è la possibilità di poter disporre di un apposito Gadget da poter esporre nelle nostre Dashboard,

Fonte Marketplace: Gadget in azione.

Conclusioni

Addon interessante e sopratutto gratuito. Ci permette di tracciare una statistica relativamente al tempo impiegato (secondo il calendario parametrizzato) di un ticket in un particolare stato. Ogni stato rappresenta un determinato momento della lavorazione e ci permette di poter capire quando il ticket è in lavorazione da parte degli Agenti e quanto è in carico del customer, quanto è in carico a fornitore esterno, etc.

SI tratta di un ottimo addon. Non vedo l’ora di testarlo.

Reference

Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina del marketplace.




Una visione di insieme… facile

Sto per descrivere una situazione cui tutti noi, in un momento ben preciso della nostra vita, abbiamo affrontato: controllare i permission degli space di Confluence Cloud. A questo punto quello che facciamo è reagire come mostrato in questa immagine:

Un altro lavoro di concetto… Non ne posso più.

Non disperiamo. Abbiamo una soluzione

Stanco di dover sempre cercare Space per Space, e senza passare dalle API, ho scoperto che abbiamo a disposizione è un fantastico addon (al momento in cui viene redatto questo post, l’addon risulta gratuito), sviluppato in FORGE che ci permette di poter visionare come un utente è coinvolto. Questo addon ci consente di poter avere un quadro di insieme. Su Confluence effettivamente abbiamo un problema: Non sempre disponiamo di interfacce dove possiamo avere un quadro di insieme o multispazio. Solo in tempi abbastanza recenti, possiamo disporre di funzionalità che ci permette di avere un quadro di insieme, ma solo all’interno di un singolo Space.

Fonte: Marketplace. Un esempio di visualizzazione dell’addon

Come possiamo vedere, questo addon mostra tutti permessi che l’utente che cerchiamo dispone per ogni Space. Il vantaggio è notevole. Possiamo identificare facilmente gli utenti (immaginate se dovete trovare gli Space dove utenti disattivati sono amministratori o se volete identificare chi ha ricevuto le grant di amministrazione per sbaglio).

Fonte: Marketplace – Dettaglio del singolo Space

Qui vediamo una cosa molto interessante: Non dobbiamo navigare Space per Space: Usiamo la textbox per cercare il nostro Space. Non dobbiamo saltare come canguri impazziti da una pagina all’altra.

Conclusioni

Addon superinteressante: Queste schermate mancano o sono parziali su Confluence. Avere a disposizione queste funzionalità, ci permette di poter amministrare facilmente la nostra istanza Cloud, senza impazzire e aprire 1234,89 tab sul nostro browser. Lo collauderò quanto prima. Non vedo l’ora di testarlo.

Reference

Maggiori informazioni sono disponibili presso la pagina del Marketplace.




Un nuovo addon da esaminare

In questo post andremo ad esaminare un addon che ci mette a disposizione una funzione interessante. Vediamo in dettaglio addon e funzione.

Esplorazione alchemica

Le presentazioni

L’addon che vogliamo descrivere

Questo addon ci permette di poter eseguire delle operazioni interessanti, ovvero:

  • Permette di definire un template di issue
  • Possiamo precompilare titolo e descrizione della issue

A questo punto abbiamo una cosa molto interessante

Fonte Marketplace

Dalla precedente immagine possiamo vedere come l’addon permette di definire un template. Ci avete fatto caso? abbiamo lo stesso sistema che abbiamo per creare una issue. Questo significa che non dobbiamo imparare nulla di particolare.

Fonte Marketplace

Possiamo definire, nell’ambito dello stesso progetto, una template per issue type. Lo vediamo dalla precedente immagine

Interessante, lo provo subito

Partiamo subito dalla prima operazione. Installiamo l’addon nella nostra istanza. Come sempre vediamo come procedere.

Configurazione Generale

Proseguiamo con la configurazione generale che l’addon. Ci accediamo dal menù principale Apps.

Le funzioni che sono presenti nella sezione

Da li possiamo referenziare i vari template che abbiamo definito. Possiamo anche accedere dalla sezioen Apps presente nelle Project Settings. Faccio una annotazione. Potrebbe darsi, per chi ha installato l’addon quando ancora era gratuito, potreste trovare una immagine come la seguente

Quello che si può vedere nella installazione che ho usato per i miei test

Da li andiamo a definrie il template che andremo ad usare. Vediamo come si configura un template

La GIF ci mostra come eseguire la configurazione da zero del template e l’assegnazione ad un progetto

Come possiamo osservare, la creazione di un template non richieste alcuna complessità: Sembra quasi che creiamo una nuova issue. L’assegnazione non è altro che una semplice opzione che andiamo a selezionare.

Proviamo quanto abbiamo configurato

Adesso proviamo il tutto e verifichiamo il risultato.

Un semplice esempio di utilizzo.

dalla Gif sopra riportata, vediamo che l’utilizzo è molto semplice e ci permette di poter generare le issue direttamente compilate come abbiamo definito.

Conclusioni

Abbiamo un addon che ci permette di poter generare delle issue pre-compilate come ci servono con pochissima configurazione. Questo addon non risulta molto difficile da usare e permette di poter risolvere alcuni casi di uso che mi sono stati richiesti nel corso della mia vita lavorativa. La prova è stata eseguita con la versione free dell’addon. Nel momento in cui scrivo è disponibile una versione a pagamento che sicuramente presenta delle ulteriori funzionalità.

Reference

Maggoori informazioni sono reperibili dalla pagina del Marketplace.




Sulla necessità di modificare massivamente i dati di un campo Jira Cloud

In questo post andremo ad esaminare un addon veramente interessante. Vi posso assicurare che ho avuto la possibilità di eseguire un collaudo molto accurato ed il risultato mi ha lasciato seriamente a bocca aperta dai grandi risultati ottenuti. Ma andiamo con ordine: Partiamo dall’inizio e spieghiamo il caso di uso cercando di mostrare come funziona questo addon.

Set explore mode = ON

Il caso di uso che mi si è presentato

In questa situazione, avevo la necessità di dover modificare massivamente il contenuto di un determinato campo, risultato della Migrazione da Server a Cloud per conto di un mio cliente. In questo caso, i campi migrati erano il risultato della migrazione del valore di Elements (ex nFeed). Il problema è che il valore dei campi risultava un qualcosa di questo genere, inaccettabile da proporre al cliente.

{“key:[“XXXXXXXX – Una descrizione del codice”]}

il risultato era un Json che non rispecchia proprio il valore desiderato dal cliente. Le funzionalità standard non permettono delle modifiche così approfondite. Si rendeva necessaria una operazione di ingegno. Iniziavo una analisi alchemica che mi aiutasse nella risoluzione del problema.

Questa immagine descrive la mia situazione. Nottate ad elucubrare per un risultato

…. ma alla fine il risultato è giunto insperato

Una soluzione si è presentata quando oramai sembrava tutto perduto. Un addon mi salvava la vita e mi permetteva di poter correggere il valore e risolvere la questione. Si tratta di Advanced Bulk Edit for Jira, un addon della Codefortynine molto molto interessante.

La pagine dell’addon su Marketplace.

Questo addon permette di poter eseguire delle operazioni sui campi permettendone la MODIFICA. Questa è una caratteristica molto molto interessante.

Fonte Marketplace Atlassian

Dalla precedente immagine possiamo osservare che abbiamo diverse possibilità per modificare i campi. Possiamo aggiungere dei valori, eseguire delle operazioni di Sostituzione di testo con altro, etc. La faccenda diventa interessante

Iniziamo a rilassarci e a pensare quante possibili applicazioni possiamo farne

La mia esperienza lavorativa

Nell’utilizzo di questo addon ho notato una cosa molto molto interessante. Se andiamo ad eseguire una query JQL, quello che otteniamo è il seguente risultato (il particolare sul CLOUD): La query JQL non restituisce più di 1000 risultati, anche se le issue sono più di 1000. Questa è una limitazione che le API di Jira dispongono. DI conseguenza abbiamo sempre qualche problema

Calma, non disperiamo. Abbiamo una piacevole novità

La seguente schermata è stata presa (opportunamente trattata per non mostrare dati riservati) al fine di riuscire a mostrare il risultato. Se ci fate caso il numero di issue selezionato è maggiore di 1000.

Tratto da una operazione di Bulk Edit che hi eseguito.

Quello che si nota è che il limite di 1000 issue è superato con questo addon. Non male, assolutamente non male.

Conclusione

Abbiamo un addon MOOOOOOOLTO MOOOOLTO interessante. Ho già identificato una serie di possibili utilizzi di questo addon in altri casi di uso. Verificherò e vi riporterò di seguito in altri post. Rimaniamo in contatto.

Reference

Maggiori informazioni sono disponibili presso la pagina del Marketplace.




Database exporter – Come ti estraggo i dati dal Cloud

In questo post andremo ad esaminare un addon che ci permette di poter estrarre i dati dal Cloud in modo da permetterci di poter eseguire delle interrogazioni mirate.

Esplorazione alchemica in corso

Una premessa importante

Chi lavora con il Cloud sa perfettamente che quando vogliamo eseguire delle interrogazioni sui dati, la risposta è sempre una. Il seguente memo ce lo spiega

Vediamo di chiarire il punto

Sul Cloud non abbiamo alcuna possibilità: Ci è precluso l’accesso al database interno. Di conseguenza non possiamo fare nulla per lanciare query… almeno fino ad ora.

Abbiamo una soluzione

Inventato da Bob Swift ma adesso sotto il controllo della Appfire, abbiamo un addon che ci aiuta in tal senso, fornendoci la possibilità di costruire un simil-database su cui poter eseguire le nostre interrogazioni.

L’addon di cui parleremo oggi.

Questo addon è nato con l’obiettivo di ricostruire un database simile, rispetto a quello che avevamo a disposizione con la versione onPremise, e permettere agli utenti cloud di riuscire a ricostruire delle query ed interrogazioni.

Fonte Marketplace

Come possiamo vedere dalla precedente immagine, riusciamo a ricostruire sia i dati della parte standard, compresi i campi custom. Dalla documentazione dell’addon abbiamo a disposizione anche uno schema dati che ci spiega come ricostruire le relazioni tra le varie tabelle:

Fonte: Documentazione dell’addon

Possiamo, attraverso questo addon, ricostruire un simil-database (non è proprio il database effettivo: Teniamolo sempre a mente).

L’addon al momento permette di poter estrarre i dati direttamente su di un database Postgresql. Questo ci limita un pò i movimenti, ma non più di tanto. Se in azienda abbiamo uno standard che ci impone l’utilizzo di altre tipologie di Database (ad esempio: In azienda si usano database MS SQL Server). Tuttavia, usando dei server Linux, il problema viene risolto.

Punti di attenzione

Dobbiamo però tenere sempre a mente alcuni punti di attenzione. Ricordiamoci sempre che il nostro Cloud Atlassian è prevalentemente una macchina virtuale localizzata su Internet e di conseguenza abbiamo:

  • Il nostro cloud deve poter accedere al database e di conseguenza questo deve essere raggiungibile da internet
  • Essendo raggiungibile da internet, occorre che questo database sia gestito in maniera opportuna.
  • Non possiamo esporre direttamente i nostri database verso internet
  • Il database da usare deve essere un database che viene immediatamente blindato o svuotato non appena viene compilato

Come si può vedere non si tratta di semplici raccomandazioni, ma di punti di attenzione molto importanti. Se non li rispettiamo abbiamo dei problemi abbastanza seri.

Se perdiamo i dati questa sarà la nostra espressione.

Di conseguenza abbiamo molto da considerare.

La mia esperienza

Ho avuto modo di collaudare questo addon direttamente presso un mio cliente e posso dire che l’addon lavora in maniera egregia. Nel senso che i dati estratti sono effettivamente il clone dei dati. Ma vorrei fare alcune ulteriori considerazioni.

Abbiamo principalmente i dati dello standard

Non ci facciamo illusioni. Non riusciamo a disporre di tutti i dati come nel caso delle nostre installazioni onPremise. Infatti quando possibile, si accedeva anche ai dati degli addon semplicemente andando a leggere le tabelle con prefisso AO%, come riportato in questa documentazione ufficiale Atlassian.

In questo caso l’addon ricostruisce, con buona approssimazione, le informazioni standard e attraverso opportune query, riusciamo a leggere le informazioni che ci servono.

Solo alcuni addon sono disponibili

L’addon riesce a leggere i dati di alcuni addon, come TEMPO TIMESHEET, ma una cosa che ho notato è che le informazioni che sono scaricate sono sotto forma di un JSON che deve essere ‘lavorate’ per poter estrarre i dati che servono.

Possibile eseguire backup totali ed incrementali

E’ possibile eseguire entrambe le modalità. Nel mio caso, potrebbe essere utile eseguire un primo backup generale e poi tutti i backup incrementali. Questo aiuterebbe notevolmente

Conclusioni

Abbiamo un addon interessante ma che deve essere usato con tutti i crismi del caso. Possiamo estrarre i dati che ci interessano e fare le statistiche personalizzate del caso, anche se in ultima istanza suggerisco di appoggiarsi ad appositi tools che permettono di poter portare le informazioni di Jira su PowerBI o QLIK e consentono di gestire le statistiche molto meglio che con un semplice database da rimettere in piedi.

Come sempre riporto le mie indicazioni perché, questo sicuramente lo avrete compreso leggendo i miei post, che è sempre meglio avere più possibilità che solo una possibilità. La libertà di scelta è una arma molto potente che intendo sempre sfruttare e mettere a disposizione, anche quando eseguo le mie consulenze.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina del Marketplace.




Un addon interessante per il Cloud

La gestione degli utenti è molto importante per i Site Administrator dei prodotti Atlassian. Lo sappiamo bene noi che ci lavoriamo tutti i giorni e che ci scontriamo con le varie problematiche.

Tuttavia i produttori di Addon ci aiutano in questo arduo compito. Grazie a loro riusciamo a risolvere al meglio tutte le nostre problematiche, arrivando ad avere

Altra esplorazione alchemica

Cosa ci permette di fare?

Questo addon ci aiuta nella gestione utenti semplificata, permettendo anche di poter gestire alcune funzioni interessanti. Andiamo subito a curiosare sulle possibilità offerte.

Fonte Marketplace

Possiamo avere una gestione semplificata degli utenti attraverso una funzione di importazione degli stessi e permetterci di semplificarci la vita. Infatti, non tutte le organizzazioni si possono permettere di acquistare Access e l’utilizzo di Addon che dispongono di questa funzione, ci permette di poter avere delle funzioni non indifferenti

IN aggiunta abbiamo la possibilità di poter inserire, sempre in maniera semplice, i nostri customer interni in maniera semplice e veloce, sfruttando le funzionalità che sono presenti a sistema.

Fonte Marketplace

La mia esperienza lavorativa

Posso dire che questo addon, in un particolare caso, ci ha permesso di poter gestire al meglio i customer interni di una azienda, permettendoci di poterli creare e configurare in pochissimo tempo (neanche 1 ora).

Abbiamo usato con successo la funzione che ci permette di poter attivare tali customer velocemente ed il cliente è rimasto piacevolmente soddisfatto del risultato. Lui stesso lo utilizza per poter attivare i nuovi customer.

L’immagine serve per descrivere la soddisfazione del cliente

Questa immagine non può che esprimere al meglio quanto penso dell’addon

Il mio giudizio: POSITIVO

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina del Marketplace.




Rendiamo le nostre pagine di Confluence più belle

In questo post andremo ad analizzare come possiamo rendere le pagine di Confluence più belle e cercheremo di costruire alcuni esempi per mostrare come possiamo gestire al meglio queste soluzioni.

L’idea è di comporre la nostra soluzione per realizzare un SuperConfluence

Confluence, non ha bisogno di presentazioni

Conosciamo tutti il valore di Confluence, anche se non sempre riusciamo a valorizzarlo al meglio. Quasi sempre lo utilizziamo come un contenitore delle nostre informazioni, ma spesso e volentieri ci offre tantissimo di più.

Ho speso molte parole in vari articoli in cui ho indicato le potenzialità di Confluence come ECM (Enterprise Content Management), dove ho indicato le possibilità che Confluence offre per poter gestire al meglio i contenuti.

Un esempio di come possiamo organizzare i contenuti su di una pagina di Confluence (Fonte: Atlassian)

Adesso ci proponiamo l’obiettivo di portarci un gradino più avanti, cercando di capire come possiamo aggiungere elementi di grafica e come poterli sfruttare al meglio

Cosa abbiamo a disposizione?

Abbiamo esplorato e collaudato un addon che ci permette di aggiungere elementi grafici e componenti che ci permettono di renderlo molto carino e interessante. Sto parlando di Macrosuite della Caelor.

Fonte: Atlassian Marketplace

Questo addon ci permette di inserire degli elementi grafici alle nostre pagine e non solo:

Fonte: Atlassian Marketplace

Osserviamo che possiamo inserire degli elementi che ci permettono di trasformare le nostre pagine e renderle molto più belle ed interessanti. Questo ci permette di scatenare la nostra fantasia

Fonte: Atlassian Marketplace

Abbiamo a disposizione delle procedure che ci aiutano nella modifica ed impostazione delle pagine, anche se non siamo dei grafici. Questo ci aiuta notevolmente nella gestione di queste pagine, semplificandoci il lavoro.

Fonte: Atlassian Marketplace

Interessante, ma è l’unico?

No. Non è l’unico e nei prossimi post andremo anche ad esaminare altri addon che offrono funzioni simili. Il nostro obiettivo non è quello di proporre LA soluzione unica (non serve a niente). Non esiste. Mettiamolo bene in conto. Ci serve sempre capire la soluzione che meglio si adegua alla situazione che stiamo esaminando. Solo così riusciamo a risolvere le necessità dei clienti.

Conclusioni

Abbiamo un addon molto interessante che ci aiuterebbe nella gestione delle pagine. Ho in mente un test molto interessante per saggiarne le potenzialità. Nel prossimo articolo proverò vedere come si comporta.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili nella pagina del Marketplace.




Jira Cloud e i database – Una ipotesi di lavoro interessante

Un annoso problema che ci assilla è causato dal fatto che non sempre possiamo collegare Jira Cloud con i Database….. fino ad ora. Qualche mese fa stavo eseguendo delle sperimentazioni che mi hanno portato a scoprire un addon molto interessante. Adesso, dopo la sperimentazione posso descrivere i primi risultati.

Modalità sperimentatore Alchimista in azione

Descriviamo lo scenario

Questa situazione la conosciamo bene. Quando i clienti ci chiamando perché vogliono leggere le informaizoni dai loro database locali e le vogliono rendere reperibili anche su Jira Clòoud. Questa di solito è la nostra faccia

La scena è presa dal celebre film THE MASK, ma descrive bene come ci riduciamo

Proviamo a chiarire. Sappiamo beniussimo che il nostro Cloud è una macchina remota AWS localizzata, nel nostro caso, a Dublino o Francoforte (quindi GDPR RISPETTATA. CHIARO??). Concetto da tenere sempre presente è che Jira Cloud è su Internet e di conseguenza per poter accedere ad un database, questa macchina su internet deve essere (UDITE UDITE) autorizzata.

Ora, se andiamo in una azienda qualsiasi, i responsabili della sicurezza avrebbero qualcosa da dire. Se apriamo una porta del genere, occorre ben presidiarla oppure si rischia di fare dei danni. Ricordiamoci sempre che quando si apre una porta su internet, prima o poi si rischia che qualcuno di non desiderato entri dentro senza il nostro permesso. Fa parte dei rischi.

Ok. Adesso vediamo quali precauzioni possiamo prendere

Quali precauzioni?

Possiamo prendere diverse precauzioni per far si che chiunque tenti di entrare non possa andare oltre un certo limite e, se anche dovesse arrivare, li si fermi. Parafrasando il celebre film “Il Codice da Vinci”, mi permetto di citare un verso della Bibbia: (Giobbe 38-11). e dissi: `Fin qui tu giungerai, e non oltre; qui si fermerà l’orgoglio de’ tuoi flutti?’

Possiamo fare in modo che il database che colleghiamo a Jira Cloud sia una copia con pochi dati. In questo modo, anche se qualcuno dovesse arrivare a leggerli, le informazioni siano parziali e non servibili allo scopo. Questo però implica che:

  • i dati devono essere aggiornati a cadenze regolari
  • In alcuni istanti i dati non saranno perfettamente disponibili (intendo gli ultimi)
  • In ogni caso se qualcuno arriva li, legge dei dati e potrebbe comunque tentare delle operazioni di ricostruzioni.

Sicuramente questo è un sistema per limitare il danno, ma non eliminiamo completamente la possibilità di eliminare il danno.

La vera precauzione consiste nell’inserire il database direttamente su Jira, o sulla macchina remota. Solo così avremmo a disposizione la possibilità di poter gestire una sicurezza molto alta. Se il database è già interno a Jira, allora abbiamo la sicurezza di Atlassian che ci protegge. Tuttavia la macchina remota NON è usabile da parte nostra e non credo che Atlassian ci permetta di poter mettere mano a tali macchine dall’oggi al domani. Di conseguenza le possibilità sono molto ridotte….. oppure no?

Non disperiamo. Abbiamo una soluzione

Ebbene si. Abbiamo una soluzione. Possiamo portare i dati direttamente su Jira e usarli come un database e per questo obiettivo un potente addon ci permette di poter gestire questa situazione. ma come?

Semplice. Possiamo memorizzare i dati all’interno di un progetto di comodo, dove i record sono presenti nelle issue. Come ben sapete, le issue possono diventare qualsiasi cosa noi vogliamo. Questa è una delle grandi possibilità che Jira mette a disposizione di noi utenti.

Come dice la stessa immagine, e allora?

Benissimo. Se mappiamo i record usando le issue type seguendo questa logica: è un tipo di record. Nell’issue type andiamo a memorizzare i dati che ci servono, utilizzando i campi custom per memorizzare anche altre informazioni del nostro record. Risultato? abbiamo il nostro database locale.

A questo punto passiamo alla seconda domanda. Come lo usiamo?

Anche qui ci viene incontro uno splendido addon che ci aiuta a rispondere a questa seconda domanda. Si tratta di:

Scheda su Marketplace Atlassia dell’addon

Questo addon permette di poter eseguire delle interrogazioni direttamente su Jira come se fosse un database. In questo caso abbiamo a disposizione la nostra arma segreta: il JQL; che ci aiuta nell’interrogare i dati senza grandi problemi. Lo stesso lo possiamo fare con questo addon che ci permette di poter gestire il risultato finale.

L’addon permette di poter creare una connessione a Jira Cloud stesso . Questo consente di gestire Jira Cloud come un database e, come sempre sostengo da immemore tempo, il JQL ci aiuta a creare la query di selezione dei dati

La configurazione che l’addon mette a disposizione quando si collega a Jira Cloud Stesso.

Moooolto interessante e quale è il risultato?

Il risultato finale è che abbiamo a disposizione la possibilità di definire dei campi ‘database’, se mi si può concedere la libertà di scrivere così, dove i valori visualizzati sono prelevati dal progetto che abbiamo definito su Jira

Un esempio di progetto a mo di Database

Sfruttando l’addon possiamo ottenere questo risultato:

Come possiamo vedere, l’addon ci permette di poter sfruttare le issue di un progetto come se si trattasse dei record del nostro simil-quasi-database (concedetemi questo termine), ma l’utente finale non vede questa cosa: per lui è una lista. L’addon permette anche di poter aggiornare il campo a cadsenze regolari. Ciò che si deve fare e aggiornare l’elenco delle issue del progetto che abbiamo battezzato. L’addon può essere programmato per far si che l’elenco sia aggiornato a cadenza regolare.

Ovviamente consiglio di trovare un compromesso al tempo di aggiornamento che vogliamo: Questo per evitare comunque di sovraccaricare la nostra istanza di Jira Cloud.

Risultato?

Abbiamo una nuova arma in più per definire un database all’interno di Jira e sopratutto abbiamo la possibilità di poter mantenere una discreta sicurezza senza aprire quella della nostra sicurezza. In aggiunta, questo sistema può essere usato anche per:

  • definire assets aziendali senza avere insight
  • definire delle tabelle di un database interno a Jira
  • definire delle semplici liste valori aggiornabili facilmente
  • definire quello che vogliamo all’interno di Jira.

L’unico limite è la nostra fantasia.

Un mio appunto personale

Il 29 Giugno ho avuto il piacere di presentare questa soluzione al Meetup Madrid/Buenos Aires. Mi permetto di condividere il Video del mio intervento, disponibile su Linkedin

Reference

Maggiori informazioni sull’addon sono disponibili nella pagina del marketplace.




Appsvio – Primi test sul campo

In questo post andremo a descrivere i nostri test sulle App che Appsvio ci mette a disposizione. Li ho visti in azione e ho partecipato all’ACE di Boston, dove ho avuto il piacere di fare uno Speech. Li ho testati sul campo su situazioni reali e cercherò, in questa sede, di descrivere gli scenari che ho affrontato.

Modalità alchimista esploratore ON

Customer and Organization Management for JSM

E’ il primo addon che ho avuto modo di vedere in azione e le mie impressioni sono più che positive. Lo scenario che ho visto riguarda la gestione degli utenti esterni di un Service desk. Il mio obiettivo era quello di creare rapidamente e, sopratutto, in maniera molto semplice, un insieme cospicuo di customer. ribadisco. ESTERNI.

Se il cliente deve gestire tale situazione, usando la gestione standard, dette out-of-the-box, abbiamo una sola alternativa: FARLO A MANO.

Un esempio tratto da un mio ambiente di prova

L’addon ci permette di poter gestire questa operazione in modo più agevole. Una interfaccia non indifferente ci aiuta ad eseguire questa operazione

Un esempio: Sempre dal mio ambiente di prova, dove ho creato degli utenti di prova senza alcuna fatica
Come organizziamo le organizzazioni…. facilmente
L’opzione che. ho usato

L’ultima immagine svela come ho fatto. Questo addon mette a disposizione una funzione per poter importare, usando un semplice CSV file, gli utenti che ci servono. Usando questo barbatrucco, possiamo creare tutti i customer esterni che ci servono.

Non ho mica finito

Il test continua nel prossimo post e vedremo che cosa ci permette di fare il prossimo addon Appsvio. Stay Tuned.

Lo studio continua



Retrospettiva: Come la gestiamo al meglio – Test addon

In questo post andremo ad testare un addon molto interessante, in cui vediamo come gestire al meglio le Retrospettive dei nostri sviluppi, o anche delle sole operazioni. Se vi ricordate, ne avevo parlato anche in altri miei post in passato, dove indicavo come questa caratteristica come una operazione fondamentale da usare anche per analizzare i problemi e impostare delle risoluzioni.

Ho indicato nel mio precedente post di presentazione, che questo addon ben si presta anche ad altri utilizzi. In questo articolo andremo a valutare anche queste possibilità. Proviamo a sperimentare.

Trasformiamoci in moderni Alchimisti e procediamo con il test

Installazione

Come sempre partiamo dalla installazione dell’addon, verificando i vari passi. A tale scopo, usiamo una delle tante istanze id test che ho a disposizione.

Come sempre vediamo l’installazione che siamo abituati a vedere

Configurazione Generale

Procediamo con la configurazione generale. La prima operazione che dobbiamo fare è quella di attivare il progetto affinché possa utilizzare le nuove funzioni: L’addon mette a disposizione una interfaccia generale da cui accedere alle funzionalità offerte. Dal menù Apps abbiamo a disposizione una apposita voce di menù:

Il primo punto di ingresso che abbiamo a disposizione

La seguente GIF ci mostra cosa viene mostrato alla selezione della voce di menù Apps:

Vediamo anche come attivare le funzionalità dell’addon su di un progetto

In un mio ambiente di test ho predisposto un progetto di sviluppo software per poter eseguire il test, come potete vedere dalla seguente immagine.

Il progetto di prova già abilitato

Cosi come abbiamo abilitato il progetto usando le interfacce dedicate dell’addon, abbiamo la stessa possiblità anche nelle configurazioni del progetto.

Visualizzazione dalla dashboard di progetto, dove abbiamo a disposizione una apposita voce per richiamare l’addon

Procediamo con la configurazione da adottare sul singolo progetto. In questo caso impostiamo la prima configurazione usando quanto l’addon stesso mette a disposizione. In particolare selezioniamo Setup Retrospective e….

Selezione del template da usare. In questo caso abbiamo usato il Basic 5.

A questo punto selezioniamo Join Retrospective e procediamo con il test.

Test addon

Procediamo con il test canonico. In questo caso abbiamo usato il template standard e abbiamo iniziato a lavorare gestendo una retrospettiva. Nella prima fase andiamo a censire tutte le indicazioni di:

  • cosa è andato bene
  • cosa non è andato bene
  • cosa è piaciuto
  • cosa non è proprio piacuto
Un primo esempio

Un timer ci ricorda che la fase deve durare il giusto tempo, senza che le persone del gruppo di lavoro siano impegnate troppo tempo. Possiamo comunque interrompere questo timer in qualsiasi momento. Una volta identificati tutti i punti, si procede con la fase successiva:

La sezione Present, presenta tutti i punti che saranno discussi.

Possiamo in questo punto sempre andare a modificare ed integrare i vari punti che sono stati espressi dal gruppo di lavoro.

Come possiamo editare il contenuto di ogni scheda

A questo punto Possiamo eseguire delle ulteriori operazioni

Possiamo raggruppare i vari punti in modo da facilitarci nella consultazione

A questo punto possiamo votare i punti rimanenti per poterli poi discutere

Un esempio di voto impostato

A questo punto procediamo con i punti votati per arrivare a definire quali punti devono essere affrontati per migliorare la produttività del gruppo di lavoro

Iniziamo a discutere i punti votati

Iniziamo a impostare le azioni da intraprendere

Un esempio di possibili azioni

A questo punto possiamo concludere la retrospettiva e questo è il risultato:

Le due immagini mostrano un esempio del report finale

A questo punto, da questo report abbiamo la possibilità di poter generare dei task che possono essere assegnati e lavorati per poter chiudere la retrospettiva e giungere al miglioramento.

Il menù che permette di poter creare anche delle issue vere e proprie

Un uso alternativo dell’addon

Vediamo in questo capitolo come possiamo fare un uso alternativo dell’addon.

Ho esaminato il funzionamento e mi viene una strana idea. Se utilizziamo questo addon per arrivare a definire un … Requisito Funzionale? Potrebbe essere una idea delle tante che mi sono balzate in testa.

A questo scopo andiamo a definire un nuovo template

La sezione che permette di gestire i modelli e crearne di nuovi

Creiamo quindi il nostro nuovo modello

Un esempio che mi costruisco per definire un requisito.

A questo punto ripetiamo le operazioni che abbiamo visto in precedenza

Il nuovo modello è subito disponibile
Abbiamo questo risultato

Quindi? il risultato che abbiamo a cosa ci porta?

Semplice: Possiamo adeguare questo addon per definire un percorso che ci aiuta nel ragionamento e nel determinare il risultato che vogliamo ottenere. Le colonne che possiamo definire, ci aiutano a determinare un workflow molto semplice, che ci permette di guidarci. In aggiunta ci permette di poter standardizzare il modo con cui ragionare in ambito aziendale e questo è molto importante se vogliamo che un domani, quando altre persone vogliono lavorare nella redazione di un nuovo requisito, il workflow sia il medesimo.

In questo caso specifico che ho riportato, risulta quindi possibile inserire tutti i punti che ci aiutano nella definizione di un requisito funzionale e che ci permettono di poter schematizzare questa analisi, che ci porta a definire il requisito. Ovviamente ho inserito un esempio.

Possiamo a questi punto fare una considerazione. Abbiamo la possibilità di poterci definire tutto quello che vogliamo. Possiamo usare questo addon per definirci qualsiasi lavorazione di cui abbiamo bisogno qualsiasi workflow che ci aiuti nel raggiungere un determinato obiettivo. L’unica limitazione è la fantasia.