Case Study – Come integrare due istanze Jira Cloud

Prefazione


Iniziamo una serie di articoli il cui obbiettivo è di riassumere in un Case Study, l’esperienza raccolta nel risolvere un problema o nel coprire una necessità di un cliente.

In questo Case Study voglio raccontare come è stato possibile eseguire l’integrazione di due istanze Jira Cloud differenti, al fine di consentire il passaggio delle segnalazioni da una istanza all’altra. Questa comunicazione doveva sottostare ad un insieme di condizioni molto forti in quanto le due istanze erano usate da aziende differenti e di conseguenza nessuna delle aziende doveva essere in grado di poter visionare il contenuto dell’altra istanza Cloud.

Trattandosi di un argomento interessante cercheremo di svilupparlo facendo si che siano riportati tutti i ragionamenti che sono stati eseguiti per arrivare alla scelta definitiva ed alla risoluzione che ha fornito la soluzione, a giudizio di tutte le parti coinvolte, che meglio rispondeva alle esigenze.

Caro lettore, ti ringrazio fin da adesso per il tempo che dedicherai alla lettura e ogni tuo commento sarà il benvenuto.

Scenario


Partiamo subito descrivendo lo scenario che mi sono trovato davanti e quali condizioni dovevano essere rispettate per poter eseguire questa integrazione.

Il mio cliente aveva appaltato alcune parti del proprio Help desk a due fornitori. Questi avevano implementato tali funzionalità usando le proprie istanze Jira Cloud, che usavano anche per gestire altri Help Desk di altri loro clienti. E’ sorta la necessità di potere seguire uno scambio di segnalazioni in quanto poteva capitare che chi richiedeva l’intervento di un software/applicativo che è gestito dall’Help desk del secondo fornitore e viceversa.

Ogni fornitore recepiva le segnalazioni nei propri progetti di Service Management e li gestiva in maniera indipendente l’uno dall’altro. Non erano presenti punti di contatto. In aggiunta, le due istanze venivano usate anche per altri obbiettivi e di conseguenza era stato sollevato il problema di:

  • sicurezza delle informazioni: ambo le parti chiedevano che fosse inoltrata solo la segnalazione in questione mentre tutte le altre informazioni rimanessero riservate.
  • Istanze separate: Le istanze dovevano comunque continuare a lavorare come se nulla fosse. Le segnalazioni provenienti da altre fonti dovevano essere comunque indipendenti dalle segnalazioni di questa integrazione.
  • Sincronizzazione: Le segnalazioni che sono oggetto della integrazione tra i due sistemi cloud, dovevano essere sincronizzate in modo da permettere ad ambo le parti di essere sempre aggiornati sulle modifiche.
  • Semplicità: La configurazione non doveva risultate complicata o di difficile interpretazione.

Lo scenario si presentava abbastanza complicato e di non facile risoluzione, ma la sfida era molto interessante e non ci siamo arresi. Abbiamo iniziato con le analisi e ci siamo fin da subito impegnati nella risoluzione del problema.

Cosa avevamo a disposizione


Anche le due istanze non presentavano caratteristiche particolari:

  • Non avevano Addon particolari installati, anzi in un caso era usata la versione cosiddetta out-of-the-box, ovvero la versione base di Jira.
  • Disponevano di vari progetti che erano in capo ad altri clienti e solo uno. di essi doveva essere coinvolto nella sincronizzazione
  • Disponevano di flussi di lavoro completamente differenti e che dovevano non essere toccati: la sincronizzazione si doveva innestare nei flussi esistenti.

Jira è un grande software ma le funzioni standard non permettono di mettere in comunicazione due istanze diverse. Di conseguenza dobbiamo rivolgerci al Marketplace per capire che cosa è stato sviluppato e messo a disposizione, un insieme di funzionalità che noi abbiamo a disposizione e che molte aziende non conoscono o non hanno. il tempo di conoscere.

Cosa offre il Marketplace


I produttori del marketplace hanno fatto un grande lavoro mettendo a disposizione un insieme di funzionalità che completano in maniera egregia Jira. La conoscenza che ho sviluppato in tutti questi anni di utilizzo, mi ha permesso di fare una rapida ricerca e cernita dei possibili addon da poter usare.

La prima scelta mi ha portato a selezionare 4 addon, da poter proporre alle parti, per arrivare ad offrire una soluzione accettabile. Dopo diverse riunioni, alcune molto combattive e non proprio semplici, la scelta è ricaduta su questo addon:

Backbone Issue sync della k15t

Posso assicurare che nelle varie riunioni si è molto discusso delle caratteristiche e delle funzionalità, ma alla fine, questo addon permette di poter realizzare esattamente quanto richiedevano cliente e fornitori, rispettando le richieste e le condizioni che avevano imposto e mantenendo anche la semplicità che era richiesta anche dagli stessi fornitori, nel gestire la sincronizzazione e nel mantenere la netta separazione delle informazioni. Capisco perfettamente il significato di questa richiesta e molto spesso la causa è da ricercare nel fatto che non tutti gli utenti che utilizzano questi prodotti sono esperti oppure usare questi prodotti non è il core business di queste aziende. Avere a disposizione la semplicità oltre che mantenere una generosa dose di praticità, permette di avere l’arma vincente per risolvere tutta una serie di situazioni.

Backbone Issue Sync for Jira permette di poter eseguire la sincronizzazione di issue tra progetti sia della stessa istanza, che di istanze differenti. In questo modo è possibile anche soddisfare altre possibili situazioni, in cui magari occorre mantenere sincronizzato un progetto COPIA che sia referenziato da altri utenti o che, con l’aiuto di altre funzionalità, di cui l marketplace è ricco.

La configurazione è molto completa ma, come si ribadisce facile da impostare. Come possiamo vedere dalla seguente immagine:

Possiamo gestire in maniera chirurgica cosa sincronizzare, sotto quali condizioni (e qui interviene il JQL di cui io sono un Fan sfegatato). Possiamo decidere campi sono soggetti alla sincronizzazione, compresi i campi custom che abbiamo definito nella sezione di amministrazione di Jira, oltre che decidere se impostare dei campi con valori di default.

Possiamo anche decidere la corrispondenza degli stati del Workflow: questo ci aiuta nell’impostare le corrispondenze ed innestare correttamente un flusso di lavoro in un altro.

Commenti ed allegati possono essere sincronizzati facilmente. Nel caso dei commenti possiamo anche decidere se, nella eventualità che usiamo progetti JSM, quali commenti vanno sincronizzati ed in che direzione.

Subito al dunque


Andiamo a vedere come questo addon permette di poter rispondere le esigenze espresse. In prima battuta abbiamo che la questione sicurezza è perfettamente garantita. in quanto tutte le operazioni di sincronizzazione sono eseguite in maniera trasparente e, sopratutto, l’addon garantisce un grado di separazione molto alto tra le due istanze: da una istanza non è possibile andare a leggere le informazioni dell’altra istanza e viceversa.

In aggiunta, la sincronizzazione non deve scattare sempre, ma solo quando è necessario ovvero quando effettivamente quando l’agente si accorge che la segnalazione è di competenza dell’altro Help desk, questo deve essere in grado di poter attivare la sincronizzazione.

Vediamo nel dettaglio la configurazione che è stata impostata al fine di gestire la sincronizzazione proteggiendo le informazioni.

La sincronizzazione scatta quando…

… si imposta un particolare valore in un campo. Si è scelto di usare il campo LABELS con opportuni valori. Questo ci permette di poter pilotare l’attivazione e la disattivazione della sincronizzazione

La issue che sincronizziamo …

… sono quelle dell’help desk che vengono convertite con una issue nella istanza destinazione e viceversa. In questo caso abbiamo una configurazione come mostrato dalla seguente immagine

In questo caso abbiamo una corrispondenza multipla, in modo da far corrispondere più issue dell’help Desk ad una soltanto.

I campi che sincronizziamo …

… sono pochi e comprendono anche i campi custom

Non abbiamo alcun campo inizializzato, ma se fosse necessario nel futuro, lo possiamo fare.

Gli stato del workflow che sincronizziamo …

… non abbiamo configurazioni particolari. In questo modo gli stati sono quelli che gli agenti dei vari Help Desk sono abituati a lavorare

I commenti che sincronizziamo …

… sono solo quelli che sono intercorsi tra agente e customer. I commenti interni non sono sincronizzati perché potrebbero contenere informazioni che sono personali dell’Help Desk sorgente e di conseguenza potrebbero contenere anche informazioni riservate. In questo modo non abbiamo problemi. 🙂

Gli allegati che sincronizziamo …

… sono tutti gli allegati che sono presenti nella issue. Questi sono importanti e devono essere riportati.

Conclusione

Questo addon ha brillantemente risolto la necessità che sia i due fornitori che del mio committente hanno espresso, e la procedura di sincronizzazione è attualmente in produzione. Per mia abitudine controllo i risultati del mio lavoro e tra non molto procederò ad una piccola intervista dove cercherò di identificare i vari feedback e di capire se occorre una ulteriore modifica, o se sono stati riscontrati dei problemi di qualche genere o natura.

Approfitto per ringraziare il lettore che con molta pazienza ha seguito quello che ho raccontato. Spero di aver fornito tanti spunti interessanti che possa anche fornire utilità. Spero che questo, sia l’inizio di tanti altri articoli che possa fornire conoscenza ed aiuto sull’argomento.




Automatic Time Tracking – Test addon

In questo post andiamo a testare e saggiare le potenzialità di questo addon. In particolare tratteremo l’addon free che, come vediamo dalla pagina del marketplace, abbiamo un numero molto alto di installazioni e di conseguenza abbiamo maggiore interesse a descriverlo. La versione PRO presenta solo (si fa per dire) funzionalità in più che andremo a dettagliare di seguito.

Esplorazione in corso

Installazione

Partiamo come sempre dalla installazione dell’addon. Come sempre mostriamo nella seguente GIF tutta la sequenza di operazioni che sono necessarie per poter eseguire la installazione.

Si tratta della installazione della versione Free.

proseguiamo con la configurazione generale che l’addon mette a disposizione.

Configurazione Generale

Esaminiamo la configurazione generale a livello. In questo caso accediamo direttamente dal nuovo menù presente nella sezione delle App. Se lo selezioniamo, quello che vediamo è:

Su quali progetti abilitiamo le funzionalità.

Dalla prima schermata possiamo decidere su quali progetti abilitare le funzionalità. Questa possibilità ci permette di avere la funzione dove serve e non assegnata indistintamente.

La seconda opzione ci permette di poter scegliere con quale modalità usare l’addon, ovvero se in manuale o in automatico. Possiamo scegliere se si attiva o attraverso la selezione dell’apposito bottone presente su visualizzazione issue oppure se si attiva non appena viene eseguito il cambio di stato.

Possiamo, per ogni progetto, configurare degli stati pr attivare/disattivare il log work.

Questa terza opzione permette di configurare gli stati sono usati per attivare il conteggio del log work, quali disattivano il conteggio.

Prima opzione che si attiva solo se attiviamo la versione PRO.

Questa è la prima opzione disponibile nella versione a pagamento. Indica delle opzioni che:

  • Rende la descrizione obbligatoria da indicare nel Log Work
  • Impostazione di restrizioni sui report che si possono generare.
Seconda opzione disponibile solo per la versione PRO

Altra opzione a pagamento: In questa sezione abbiamo la lista dei campi custom che sono disponibili dalla versione a pagamento.

Impostiamo il calendario di lavoro

Con questa opzione abbiamo la possibilità di definire l’orario di lavoro aziendale e di conseguenza, l’addon ragiona, nel conteggio, usando questo calendario. Possiamo definire anche in quali orari l’addon esegue il conteggio. abbiamo quindi una valvola di controllo che ci permette di poter evitare che sia eseguito il conteggio quando …. non deve.

Terza opzione a pagamento.

Ultima opzione a pagamento. Permettere l’esecuzione della app attraverso la app mobile.

Test Addon

Una volta configurato l’addon, possiamo procedere con il test. In questo caso, creiamo un progetto da usare come base di partenza per i nostri test. Abbiamo impostato la configurazione in modo da permettere il conteggio quando si prende in carico la issue e fino a quando non la si risolve o si mette in sospensione/pausa.

Riporto adesso la configurazione che ho impostato in questo esempio per poter gestire l’automatismo. Vi posso assicurare che in meno di 5 minuti ho inserito tutti i parametri, previa analisi ovviamente.

Abbiamo configurato l’addon per agire in modalità automatica.
I worklog inferiori al minuto sono arrotondati ad 1 minuto
Abbiamo configurato per quali stati attivare il conteggio e per quali disattivare. Possiamo anche scegliere di associarlo alle category
Possiamo selezionare l’intervallo di lavoro per ogni singolo giorno.in aggiunta possiamo anche specificare le vacanze attraverso link al calendario

Il risultato che otteniamo con questa configurazione lo possiamo vedere attraverso la seguente GIF:

Il risultato di un semplice test.

Conclusioni

Abbiamo un addon che ci aiuta nel semplificarci la vita nel calcolo delle ore che abbiamo lavorato su di un determinato task. Automatizzando questa funzione ci permette di poter raggiungere un buon risultato. In aggiunta, inserendo un blocco sul periodo temporale, impedisce. di caricare delle ore ‘mostruose’. In aggiunta possiamo comunque intervenire per correggere gli errori.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili presso la pagina del marketplace.




Aggiungiamo nuove funzionalità a Jira

In questo post andremo ad introdurre un nuovo addon che introduce funzionalità molto interessanti a Jira e che permette di sfruttare le potenzialità di fogli di calcolo (aka spreadsheets) a Jira, in particolare alla versione Cloud.

Oggi parliamo di JXL per Jira

Una immagine che riassume alcune delle potenzialità del prodotto. Fonte: Marketplace Atlassian

Ringraziamenti

Ringrazio ancora Hannes Obweger per avermi introdotto questo interessante addon, di avermi mostrato in una semplice ma efficace demo il prodotto in azione, mostrando una pazienza veramente incredibile per sopportare le 1.234,16 domande che ho fatto.

Un addon molto interessante

Si tratta id un addon che presenta delle funzionalità che lo rendono interessante in quanto:

  • Permette di poter gestire le issue come un foglio Excel (permettendo anche a chi è abituato a lavorare con Excel di poter accedere alle funzionalità di JIra in maniera molto semplice) . Questo permette di poter sfruttare tutte quelle funzioni che Excel mette a disposizione ma di affiancarle e in alcuni casi sommarle alle funzionalità di Jira.
Un esempio di visualizzazione. Fonte: Marketplace Atlassian
  • Possiamo generare facilmente dei raggruppamenti dei dati, permettendo di poter generare un report che ci aiuta a tenere sotto controllo i nostri progetti.
Un esempio di raggruppamento. Fonte: Marketplace Atlassian.
  • Abbiamo la possibilità di generare dei raggruppamenti personalizzati in maniera molto semplice (non vi ricordate? ne ho parlato su di un altro Post dove citavo un addon che permetteva di poter eseguire questa operazione.)
Il menù che permette di impostare il raggruppamento. Fonte: Marketplace.

Conclusioni

L’addon presenta caratteristiche interessanti. Dal primo esame, come siamo abituati a fare partendo della pagina del marketplace, notiamo funzionalità molto molto carine e che possono esser applicate anche in situazioni che i nostri clienti ci chiedono. Nei prossimo post andremo a collaudarlo, saggiandone le potenzialità.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina del Marketplace.




Automatic Time Tracking

In questo post andiamo ad affrontare un argomento SPINOSO…. ovvero come possiamo automatizzare il Time Tracking senza ammattire e, sopratutto, senza trovare giornate intere impostate come lavorate .

L’annoso problema…..

Cosa abbiamo a disposizione

Lo standard (o come lo chiama Atlassian) permette solo una modalità: manuale. Come mostrato nella figura seguente, possiamo inserire manualmente sulla issue di Jira.

Questa è la form che l’ambiente Cloud ci mette a disposizione.

Questo significa che possiamo solo interagire cosi. In realtà non proprio. Abbiamo a disposizione alcune altre possibilità che possiamo sfruttare, ABbiamo a disposizione degli addon che ci permettono di poter attivare dei contatori automatici, ma li sconsiglio perchè, normalmente, ce li dimentichiamo sempre…..

Set panicmode = ON??? assolutamente no.

Non disperiamo ma proponiamo sempre una soluzione

Il nostro obbiettivo è sempre quello di dare delle possibili soluzioni, di essere propositivi e di aiutare senza aver t imore alcuno. In questo caso abbiamo identificato un addon che ci può aiutare in questa operazione. Si tratta di: Clockwork Automated Time Tracking & Timesheets Free e Pro. Noi ci concentreremo sulla parte free, che sicuramente incontrerà maggiori consensi.

Esaminiamp questa soluzione

Come dice il nome dello stesso addon, ci permette di poter automatizzare il worklog basandoci sui passaggi di stato e sul tempo che intercorre tra un passaggio di stato all’altro.

Fonte Marketplace: Una breve spiegazione di come agisce l’addon

Non è ovviamente l’unica funzione che l’addon mette a disposizione. Abbiamo anche altre possibilità. Possiamo anche avere dei report riassuntivi da cui ricavare molte altre informazioni:

Funzione interessante

Altra funzione interessante è la possibilità di poter esportare i nostro worklog direttamente su Excel per poter fare dei report come ci serve

Altra funzione interessante

Ma la funzione che ci interessa èla prima, perché ci permette di automatizzare il calcolo del worklog. Come conseguenza abbiamo un automatismo che ci aiuta in questa fase. Possiamo infatti arrivare ad aggiornare il worklog attraverso i cambio di stato.

Conclusione

Abbiamo presentato un addon molto interessante. Vedremo nel prossimo post andremo a testare questo addon e ne saggeremo le potenzialità.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina del Marketplace. In questo caso abbiamo due link: uno per l’addon free ed uno per l’addon a pagamento




Come estendere le funzioni JQL di Jira

In questo post andremo ad esaminare un addon che estende il JQL mettendo a disposizione delle funzioni non indifferenti, permettendo anche di integrarsi molto bene con le funzionalità di Jira, con vantaggi non indifferenti.

Stiamo parlando di JQL Search Extensions for Jira – the JQL extensions, un addon prodotto dalla Digital Toucan. Andiamo ad esplorare nel dettaglio che cosa offre e cosa mette a disposizione.

Set explore_mode = ON

Lo stato attuale

Conosciamo lo stato attuale e siamo dei grandi estimatori del JQL, che ci permette di poter reperire informazioni dalle nostre Issue di Jira, permettendo di poter cercare le informazioni che ci servono sempre. Ma in alcuni casi abbiamo a che fare con delle situazioni veramente impossibili. Potrebbe darsi che la stringa da cercare sia una parola riservata e che il JQL non sia effettivamente in grado di trovare quello che cerchiamo.

In questo caso siamo abbastanza demoralizzati e preoccupati: non riusciamo a identificare le nostre issue e dobbiamo cercarle manualmente: come novelli cercatori di oro, ci rassegniamo a cercare tra le nostre issue e quai sicuramente non troveremo tutto quello che cerchiamo.

la ricerca che ci aspetta non è molto dissimile

L’alternativa

abbiamo una buona alternativa. JQL Search Extensions for Jira – the JQL extensions.

La pagina del marketplace

Questo addon estende la lista delle funzioni JQL e ci permette di poter cercare le issue che ci servono, senza dover setacciare manualmente tutte le issue. In questo mdoo abbiamo la possibilità di arrivare subito al risultato .

Più di 50 funzioni JQL aggiunte

Attraverso l’aggiunta di più di 50 funzioni JQL, siamo sicuri di migliorare considerevolmente queste ricerche, ma non solo. Possiamo generare dei filtri riusabili, a loro volta, che permettono di poterci poi integrare conle funzionalità standard di Jira. Pensate alla possibilità di poter generare dei filtri molto complessi e poi di usare le bulk operation per eseguire delle operazioni di aggiornamento massivo.

Sentiamo già una grande soddisfazione.

Ma non basta. Porto Carico … come direbbero al Commissario Montalbano. Questo addon permette di poter creare delle Dashboard, con delle altre applicazioni/addon, con tutto.

Quante possibilità

Conclusione

Abbiamo scoperto un addon che ritengo indispensabile ed importante. Non vedo l’ora di testarlo approfonditamente verificando quali possibilità offre e che cosa possiamo fare con questo addon. Sono molto curioso :-D.

Una piccola nota. Non è il solo addon che il produttore mette a disposizione. Nei prossimi post vedremo quali altri sono e cosa offrono 😉

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina del Marketplace.




Una nuova certificazione, ma non solo

Annuntio Vobis Gaudium Magnum……

Siamo stati assenti per diverso tempo, ma a ragion veduta: abbiamo studiato e oggi possiamo annunciare che Artigiano Del Software si è certificato sui prodotti Exalate

Il documento ufficiale di Exalate attestante la mia certificazione

Aggiorneremo il sito ufficiale Artigiano Del Software indicando anche il badge sotto riportato 😀

Ma ricarico la dose: Presto nuove certificazioni seguiranno




Costruiamo il nostro sistema di Test

In questo post andremo a vedere come realizzare un mini ambiente di test su Jira, usando semplicemente la configurazione ed il supporto di un addon. Questo per tutti coloro che non vogliono appoggiarsi agli addon che sono dedicati al test e vogliono avere comunque un minimo di infrastruttura interna a Jira. In questo caso si tratta di una mia ipotesi. Spero possa risultare utile per tutti coloro che ne hanno bisogno. Ovviamente non è la soluzione principe, ma sicuramente può essere il principio di altre possibili soluzioni. Buona lettura.

Relax e buona lettura

Di cosa si tratta

In questo caso vogliamo tentare una missione impossibile. Cerchiamo di fornire un esempio di come possiamo gestire i test senza utilizzare gli addon di Jira che sono dedicati. Una premessa risulta necessaria, giusto per essere precisi.

Questo sistema è stato pensato per i piccoli team che, anche se possono usufruire della possibilità di poter usare addon free (perchè sono 10 utenti), ma non riescono a poterne usufruire o hanno bisogno di essere non strutturati oppure non si riconoscono e cercano delle soluzioni alternative. Lo sapete che in Italia siamo creativi e spesso cerchiamo la NOSTRA perfezione.

Come possiamo procedere

Lavorando con la configurazione, possiamo classificare i test sfruttando una o più issue type particolari. L’idea è infatti questa: possiamo definire dei nuovi issue type per classificare uno o più tipologie di test (a seconda dei nostri gusti o necessità).

Alcuni esempi

Questa operazione viene eseguita anche da altri addon, che però ci mettono già a disposizione una situazione del genere. Non vi ricorda qualcosa questa schermata? 😀 XRay e RTM ci mettono a disposizione una situazione simile. In questo caso, sfruttamdo le potenzialità di Jira, creiamo noi gli issue type che ci servono. Una precisazione: Questa operazione deve essere eseguita da un Jira Administrator. Da tenere sempre presente.

Le issue type dalla configurazione generale di Jira, come le vede un Jira Administrator.

Il secondo passo è quello di associare questi nuovi issue type direttamente al progetto. Questa operazione la andiamo ad eseguire direttamente dalla configurazione di progetto. Questa operazione può anche essere eseguita dal project administrator. Anche se il gruppo di lavoro è limitato non escludiamo che dei ruoli esistano.

Issue type aggiunto

A questo punto abbiamo la possibilità di poter generare tutte le tipologie di test che vogliamo: possiamo anche definire più tipologie di test o di oggetti di corredo ai test. La fantasia ci aiuta in questo caso.

Definiamo i passi dei test.

A questo punto, possiamo definire i passi che compongono i test e ci possiamo basare su di un addon (anche più di uno) che ci permette di definre delle Checklist. IN questo post ci concentreremo su questo addon.

La scheda dell’addon preso dalla nostra stessa istanza di Jira

Questo è uno di quelli disponibili, ma potete scegliere quello che volete. Non sono così integralista. Se vi trovate bene con un altro, usatelo senza alcun problema ;-D

Procediamo con la configurazione i queste checklist. L’obbiettivo è quello di definire la lista dei passi e per questo sfruttiamo le checklist. Questo addon free, come mostrato dalla immagine precedente (al momento in cui scrivo, l’addon è free).

L’addon permette di creare dei templatre di Checklist, che possiamo aggiungere, anche se abbiamo una limitazione di:

  • 5 Template globali
  • 5 Template di Progetto.

Come scrivevo, abbiamo un addon gratuito e di conseguenza non abbiamo tutte le funzioni, ma vediamo di sfruttarle in maniera adeguata 😀

A questo punto possiamo definire i nostri template direttamente dalla issue, come mostrato nella seguente immagine:

Un esempio di checklist.

Possiamo crearci di volta in volta le opzioni di checklist che vogliamo e anche assegnare loro uno stato, e non solo. Se diamo una occhiata alla configurazione possiamo vedere diverse cose interessante:

La configurazione generale dell’addon

Abbiamo diverse possibilità, tra le quali:

  • Scegliere i progetti per cui abbiamo questa fuznionalità (abilitiamo solo i progetti che interessano).
  • Quali stati associamo alle opzioni
  • Quali permessi possiamo attivare sulle checklist
  • Nelle global setting andiamo a decidere se possiamo inviare o meno agli utenti menzionati nelle checklist
  • Il link per il supporto verso il produttore dell’addon
gestione degli stati delle checklist. Possiamo scatenare la nostra fantasia

Il risultato finale

Dove ci ha portato questa configurazione? sicuramente adesso abbiamo la possibilità di classificare i test che sono stati eseguiti, definire quali azioni definiscono i vari test e quali risultati si sono ottenuti, rispetto a quelli desiderati.

  • Se la nuova funzionalità rispetta i requisiti
  • Quali azioni eseguire quando si esegue il test (e la checklist dotata di STATO ci permette di identificare facilmente se siamo andati bene o in errore
  • Possiamo avere dei template (ovviamente siamo limitati dalla versione free, ma ci sono alternative che possiamo usare per specializzare ulteriormente
  • In ultima analisi, abbiamo un qualcosa che si adatta alle nostre esigenze Gli addon preconfezionati hanno si esperienza, ma in alcuni casi possono non essere la soluzione migliore. Come sempre ribadisco, la bellezza del Marketplace è che possiamo avere più scelte



Come ti gestisco una Roadmap in Confluence – Test addon

In questo post andiamo a testare questo nuovo addon. Sono proprio curioso delle possibilità che ci offre.

Una splendida Roadmap

Installazione

Partiamo come sempre dalla installazione dell’addon. Iniziamo subito proponendo una GIF per mostrare come si installa.

vediamo l’installazione dell’addon semplice e diretta

Configurazione

Verifichiamo la configurazione generale dell’addon. Con somma gioia scopriamo che non abbiamo una sezione di configurazione geenrale da gestire. Possiamo usare direttamente l’addon. Questo ci aiuta notevolmente nell’utilizzo.

XVIII^ Domenica T.O. 02.08.2020: Vivere nella gioia conviviale | Sant'Anna  Today
Una configurazione in meno da gestire

Test

Creiamo una nuova pagina sul nostro ambiente di test e notiamo che l’addon ci mette a disposizione una nuova macro .

La nuova macro

Se la attiviamo, veniamo subito reindirizzati su di un editor molto simile ad un altro addon. Si tratta di WBS Gantt Chart.

L’editor della roadmap

A questo punto possiamo creare la nostra roadmap, creare i vari task che la compongono ed assegnarla ai nostri utenti esattamente come se abbiamo WBS Gantt Char

In questo esempio possiamo vedere come funziona

Nella GIF sopra riportata vediamo come possiamo interagire sui vari task e pianificarli, associarli ai nostri utenti, gestire le scadenze, etc etc etc. Abbiamo le stesse potenzialità che WBS Gantt Chart ci mette a disposizione.

In aggiunta abbiamo la possibilità di poter avere una resource view, ovvero un sistema. per poter vedere come sono caricate di lavoro le persone e capire come agire per liberarle dal troppo lavoro. Esattamente come il WBS Gantt Chart. Di conseguenza, questo addon ben si presta a tutti gli utenti che già sono abituati all’utilizzo di questo addon o che vogliono imparare l’utilizzo di WBS Gantt Chart

Conclusione

abbiamo fatto una nuova piacevole scoperta. Abbiamo un nuovo modo di poter rappresentare le nostre roadmap. Il risultato che abbiamo a disposizione, una volta disegnata la roadmap è il seguente

La pagina risultante

Abbiamo uno strumento molto importante e, gratuito (al momento in cui scrivo l’articolo, l’addon risulta tale). Lo consiglio.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili presso la relativa Pagina del Marketplace.




Estendiamo la gerarchia di issue su Jira

Questo addon è stato acquistato dalla Adaptavist ed ha cambiato il proprio nome in Hierarchy for Jira. Tutti i riferimenti presenti nell’articolo potrebbero non essere più disponibili o potrebbe essere disponibile un redirect.

Nota dell’Autore.


In questo articolo vediamo come estendere la gerarchia standard di Jira per arrivare a tipizzare meglio la nostra realtà e le nostre necessità, superando alcuni scogli e ottenendo un risultato molto ….. velocemente ed in maniera Garibaldina.

Project Management Made Easy with 8 Features of Jira - Ricksoft, Inc.
Un esempio di gerarchia

Lo standard

Sfruttando le sole funzionalità standard (come dico di solito) o le out-of-the-box, come riportato molto spesso nella documentazione Atlassian, quello che possiamo raggiungere come gerarchia tra le issue è il seguente risultato:

Epic issue

–> Issue in Epic

–> Subtask

What is an epic? | Jira Software Cloud | Atlassian Support
Un esempio di issue in Epic

Molto spesso i clienti che seguo mi richiedono la possibilità di poter aumentare questi livelli di gerarchia, perché c’è la necessità di descrivere delle situazioni che non sempre sono coperte da queste gerarchie.

Un esempio che posso fornire sono le iniziative commerciali . In questa situazione si vuole ricostruire il fatto che il commerciale predispone una offerta al cliente in cui richiede un insieme di funzionalità. Per il commerciale questa è una azione unica e un particolare issue type è sufficiente per ricostruire la situazione.Tuttavia, lato sviluppo, questa iniziativa si traduce in più Epic che vanno a descrivere tutte le funzionalità. Di conseguenza come possiamo fornire una rappresentazione grafica che permetta di poter vedere tutta la situazione?

A questo punto i clienti vanno nel panico. Iniziano a cercare nel marketplace e solitamente vedono prodotti complicatissimi da usare.

Le Preoccupazioni: come affrontarle e vivere meglio
Quello che vedo dai clienti quando ci colleghiamo 🙂

Ecco una possibile soluzione

Premesso che prima di applicare qualsiasi soluzione, come un buon investigatore, occorre cercare di capire la reale necessità e come calarla nella realtà. Non sempre l’addon principe o il pezzo da 90 è la soluzione migliore. Esaminiamo sempre come lavora il cliente poi procediamo. Non esistono i protocolli.

Quanto costa un investigatore privato a Roma e provincia?
Analisi, raccolta dati, studio, soluzione. Questo è il nostro mantra

La soluzione che voglio mostrare oggi è un addon semplice semplice che permette di sfruttare un meccanismo che tutti conosciamo ma che permette di ricostruire la gerarchia.

L’addon è Agile Doc. Questo addon permette di poter estender i livelli gerarchidi delle nostre issue in maniera molso semplice

Un esempio di come è stata estesa la gerarchia

Come possiamo vedere dalla pagina del marketplace, questo è il risultato he possiamo ottenere. Ho collaudato questo addon ed i risultati sono sorprendenti.

La gerarchia viene ottenuta semplicemente usando il concetto delle linked issue, definendo una nuova relazione:

Questa è la relazione

Sfruttando questo meccanismo, il risultato è quello di costruire tutte le gerarchie che vogliamo. Di conseguenza non abbiamo la necessità di chissà quale configurazione, ma possiamo sfruttare questo semplice meccanismo e il risultato non si farà attendere

Conclusione

Una soluzione semplice richiede un addon semplice ed anche completo. Nonostante sia depositario di poche funzionalità, sono tutte sfruttabilissime e altrettanto utili. Lo consiglio e nei prossimi post andremo a mostrare in presa diretta le potenzialità che può offrire. .

Reference

Maggiori informazioni sull’addon sono disponibili presso la pagina del marketplace e nella documentazione dell’addon stesso.




Ultime novità da Old Street Solutions

In questo post continuiamo la traduzione degli articoli dal blog della Old Street Solutions. In questo articolo, redatto da Christopher Berry, andiamo ad esaminare le ultime novità su External Share for Confluence. Possiamo personalizzare il link da passare ai nostri contatti.

L’autore dell’articolo.
Immagine dell'intestazione del dominio personalizzato di condivisione esterna

Preferiamo condividere tutti i contenuti sotto il nostro dominio piuttosto che con quello di terzi. Come mai? Perché vogliamo che la persona che riceve le informazioni si fidi di essa. È più probabile che lo sappiano se sanno che viene da noi.

Ognuno nella comunità Atlassian è stato brama dopo domini personalizzati per Confluence basi di conoscenza per un lunghissimo tempo. È difficile offrire continuità di servizi – per non parlare di confusione e disorientamento per il cliente – quando lo stai indirizzando verso un dominio che non è quello della tua azienda per visualizzare le tue risorse. Anche noi siamo bloccati con ossapps.atlassian.net per la nostra documentazione pubblica invece di qualcosa che è completamente marchiato per noi.

Questo ticket per Jira molto divertente è una buona illustrazione della disperazione, della rabbia e dell’incredulità che affligge la comunità per la mancanza di domini personalizzati per Confluence, Jira, Bitbucket e tutti gli altri prodotti Atlassian Cloud. È il numero di arretrati di Atlassian Cloud più votato di sempre e ha appena superato il suo decimo anniversario, con Atlassian che continua a fornire scuse e scuse per il motivo per cui questa semplice funzione gli sfugge.

Un utente ha persino lanciato una gamma di prodotti basati sul ticket CLOUD-6999, tra cui magliette, tazze, cuscini, orologi e maschere per il viso. Lo slogan della gamma è: anche tu puoi far parte del più epico fallimento nella storia del cloud da parte di un’azienda multimiliardaria!

E sebbene non sia del tutto in nostro potere salvare la situazione e fornire a tutti domini personalizzati per l’intera knowledge base di Confluence, la nostra nuova funzione può aiutarti a mantenere quella continuità di servizio e marchio se tutto ciò che stai facendo è condividere una singola pagina o albero di pagine alla volta.

Fondamentalmente, ora puoi impostare un dominio personalizzato per tutte le pagine Confluence che condividi esternamente utilizzando External Share for Confluence .

L’impostazione di domini personalizzati per la condivisione di contenuti di solito ha un prezzo. Tuttavia, poiché comprendiamo il dolore di non avere domini personalizzati per Confluence (essendo noi stessi malati), lo stiamo semplicemente includendo nel costo di esecuzione di External Share.

Pensiamo che sia una di quelle cose che farà dimenticare alle persone che External Share ha funzionato in un altro modo. (Proprio come quando – se – Atlassian finalmente tira fuori le dita e ci dà tutti i domini personalizzati per le nostre app cloud.)

Percorriamolo.

Per impostazione predefinita, tutti i collegamenti External Share for Confluence risiedono nel seguente dominio: confluence.external-share.com . Se desideri condividere i link in un dominio Condivisione non esterno per Confluence come https://resources.mycompany.com , dovrai seguire i passaggi seguenti per configurare un dominio personalizzato. Dovrai convincere chiunque possieda o gestisca il dominio della tua azienda a farlo prima di poter rendere disponibili le condivisioni dal sito Web dell’azienda.

Passo 1

Configura il tuo provider DNS (Domain Name System) in modo che punti al dominio External Share for Confluence: confluence.external-share.com . Questo di solito comporta l’aggiunta di un nuovo record CNAME. Consulta la documentazione del tuo provider DNS per istruzioni specifiche su come eseguire questa operazione. (Si prega di notare che potrebbe esserci un ritardo nella propagazione delle modifiche DNS.)

Passo 2

Vai alla pagina Impostazioni globali della tua app External Share for Confluence per impostare il tuo dominio personalizzato. Il dominio deve contenere più di 5 lettere e/o numeri e almeno 2 punti. Dovrebbe anche iniziare e finire con una lettera, ad esempio customdomain.example.com .

Schermata delle impostazioni globali nella condivisione esterna per Confluence

Passaggio 3

Salva il tuo dominio. Tutti i link di condivisione esterna creati dagli utenti sulla tua istanza Confluence ora includeranno il tuo dominio personalizzato. Modifica o rimuovi il dominio personalizzato semplicemente facendo clic su “Cambia”.

Screenshot che mostra come modificare il dominio personalizzato

È così facile! Tieni presente che questa funzione è disponibile solo nella versione Pro di External Share for Confluence .

Se avete domande o commenti su questa funzione, si prega di mettersi in contatto .