Import/export di Template Confluence

Esplorando il marketplace

In questo post andiamo a riassumere quanto abbiamo scoperto durante una epslorazione periodica del marketplace della Atlassian.

Di cosa si tratta?

Si tratta di un addon per Confluence che ha catturato la nostra attenzione, in quanto tratta un argomento molto semplice: i Template. Si tratta del Template Ops della Deiser. Abbiamo già avuto modo di parlare di un altro loro addon, che non ha deluso le nostre aspettative.

Questo addon, che adesso andremo a descrivere, permette di poter gestire al meglio i template del nostro Confluence.

Sopratutto …. permette di poter eseguire delle migrazioni tra diverse istanze di Confluence.

facilitandoci nel nostro lavoro di gestione e manutenzione.

sia a livello globale che di singolo Space.

Conclusioni

Per tutti coloro che amministrano Confluence, questo addon è stato per anni un desiderio di molti amministratori: centralizzare e semplificare determinate procedure. Nella replicazione o nella semplice gestione dei template. Provate a pensare alle volte in cui, come gestori di più di una istanza, avete dovuto riportare dei template da una parte all’altra. Invece di una replicazione 1 ad 1, operazioni tutte manuali, con pochi click si può ottenere lo stesso risultato. Non vedo l’ora di testare questo addon.

Reference

Maggiori informazioni sono presenti nella pagina del marketplace della Atlassian.




JIRA CORE – prova su strada

JIRA CORE – installiamolo

In questo post iniziamo ad esaminare il JIRA CORE. Lo installeremo, lo esamineremo e andremo a capire pregi, difetti, limiti ed altre cose interessanti.

Installazione

Partiamo dal presupposto che vogliamo installarlo per la prima volta. Esamineremo in altri articoli le migrazioni, di cui abbiamo iniziato a parlare in questo post, e useremo anche questo addon, che sicuramente ci aiuterà. Partiamo con una nuova installazione.

Prima di iniziare, partiamo con alcune considerazioni:

  • Server/Cloud. Qui serve capire che cosa vogliamo da questi prodotti. Dato che stiamo parlando di Installazione, stiamo escludendo a priori l’installazione Cloud.
  • Database dove installare. Valutiamo prima quale database usare. Per nostra fortuna, la Atlassian ci ha messo a disposizione la possibilità di poter istallare il JIRA CORE su diversi database:
    • MySQL, MS SQL Server, Oracle, Postgres, etc etc, come riportato nella documentazioneJIRACORE-01
    • Aggiungo che, normalmente, il DB viene usato come un enorme contenitore 🙂
  • Spazio Server. Tenetene sempre d’acconto. Serve per capire quanto dimensionare il server. Serve anche se dobbiamo memorizzare dei documenti allegati.
  • Windows/Linux. La scelta dipende sempre da:
    • Esperienza di uso. Se siamo più preparati su Linux, la scelta è sicuramente quella 🙂
    • policy aziendali: Se in azienda si usa prevalentemente Windows, non abbiamo molte possibilità di poter usare Linux. 😛
  • Voglia di imparare: Questo ci può anche indirizzare la scelta. Non sottovalutatela e non reprimetela.

Procediamo

Iniziamo la fase di installazione. Nel nostro caso seguiamo una installazione su Linux Ubuntu. Nel nostro caso ho utilizzato una installazione su Virtual Machine.

Come database, sfrutteremo MySQL e, per meglio usarlo useremo phpMyAdmin :-P. JDK di Oracle deve essere installato. Mi raccomando fate riferimento a questa pagina per le compatibilità di versione. In questo caso ho installato la versione 7 del JDK.

Una volta che abbiamo scaricato il nostro installer, ovvero un file che presenta questo nome: atlassian-jira-software-X.X.X-jira-X.X.X-x64.bin, dove X.X.X è il numero di versione che si è scelto di installare. Anche in questo caso, valutate attentamente quale versione installare. Nel nostro esempio andiamo ad installare la 7.0.2.

JIRACORE-01

A questo punto, lanciamo l’installazione, coni diritti di amministratore. Se non lo fate, l’installer ve lo segnalerà, come trovate indicato in questa immagine

JIRACORE-02

A questo punto selezioniamo le varie opzioni di installazione e procediamo di conseguenza. Un apiccola annotazione: Lo stesso installer si occupa anche di eseguire gli upgrade di precedenti installazioni. Sarà cura di un ulteriore post andare ad indagare sul comportamento da seguire per un upgrade.

 

JIRACORE-03

Installiamo il tutto come servizio, in modo da non preoccuparci di riavviarlo ogni volta. Lasciamo che sia Ubuntu a fare il lavoro al riavvio 🙂

JIRACORE-04

Quindi lasciamo che l’installer proceda con l’estrazione dei file e finalizzi l’installazione. Al termine sarà visibile il seguente risultato, come mostrato nella seguente immagine:

JIRACORE-05

A questo punto possiamo procedere con i passi successivi: Colleghiamoci al nostro JIRA Installato, ottenendo il seguente risultato:

JIRACORE-06

Da qui in avanti procediamo con l’installazione via Web.

Conclusioni

In questa prima parte siamo andati a vedere come procedere per una nuova installazione di JIRA CORE. Abbiamo visto quali considerazioni erano necessarie per operare e nei prossimi post andremo a vedere come realizzare la parte di installazione vis Web.

 

 

 

 




Stampiamo le pagine Confluence in PDF

Contenuti, Contenuti, Contenuti

In questo post andremo a vedere come possiamo stampare su PDF le pagine del nostro Confluence. Primo di una serie, in questo post andremo a fare una presentazione delle possibilità esistenti.

 

Come portare i contenuti su PDF?

Cerchiamo di dare una risposta a questa semplice domanda.

Abbiamo diverse possibilità, a seconda del nostro portafoglio, delle possibilità e delle potenzialità. Il primo sistema che abbiamo a disposizione è quello di stampare la pagina web su PDF (Opzione nativa su Chrome), sfruttando sia quello che il Browser offre che prodotti di terze parti, che ci creano delle stampanti virtuali che svolgono questa mansione.

Tuttavia, quello che potremmo ottenere, non sempre risulta di nostro gradimento: impaginazione non proprio perfetta, oppure riservarci delle sorprese e…. dover ricominciare da capo.

Altra alternativa è la funzionalità nativa di Confluence, come mostrato in figura:

pdf-01

Si tratta di una funzionalità nativa, messa a disposizione sia della versione server che della versione cloud, che consente di poter eseguire una esportazione, in formato PDF, della pagina correntemente visualizzata. Tuttavia il risultato potrebbe essere il medesimo e l’espressione del nostro viso potrebbe non mutare 🙂

L’operazione è possibile, sia per una singola pagina, che per un intero space/porzioni di space:

Infatti questa modalità ha necessità di essere opportunamente configurata. Ciò deve essere eseguito nella sezione di amministrazione: da COG menù selezioniamo General Configuration, quindi nel pannello di amministrazione cerchiamo la sezione LOOK AND FEEL:

pdf-02

abbiamo due sezioni dedicate alla configurazione:

  • PDF Layout
  • PDF Stylesheet

Il primo è interamente dedicato alla definizione del layout, dove andiamo a definire:

  • Titolo della pagina
  • Header
  • Footer

pdf-03

Il secondo consente di poter impostare un foglio di stile CSS da impostare per determinare lo stile del PDF.

Alternative?

Abbiamo valide alternative alle funzionalità standard di Confluence. Si tratta di un addon molto valido, ovvero Scroll PDF Exporter. Sviluppato dalla K15t Software GmbH, mette a disposizione una serie di funzionalità che semplificano notevolmente la vita dei redattori di documenti. Questo addon è al momento disponibile solo per le installazioni Server, ma confidiamo che funzionalità analoghe saranno presto disponibili su installazioni cloud.

 

Viene data la possibilità di poter definire degli export scheme  personalizzati, in maniera molto semplice, come siamo già abituati.

 

Semplici autocomposizioni consentono agli utenti, anche non espertissimi, di poter configurare un export scheme senza alcuna fatica e con pochi click del mouse.

 

Un addon molto completo e ben semplice, che consente di poter creare, dato un Confluence, un manuale in pochissimi click.

 

Altre alternative?

Abbiamo anche altre alternative, magari meno cool, ma andiamole a vedere. Sono sicuro che saranno molto interessanti 🙂

Iniziamo con PDF Macros for Confluence. Si tratta di un addon che mette a disposizione le seguenti macro, al fine di consentire l’esportazione su PDF delle pagine di Confluence:

  • PDF Pagebreak: Per forzare le interruzioni di pagina
  • PDF Landscape: Mostrare il risultato della pagina in Landscape.
  • PDF Hidden Content: Nascondere il contenuto in fase di esportazione
  • Hide in Web View: Mostrare il contenuto solo su esportazione
  • Current Date and Time: Mostrare data e ora sulle pagine

Addon gratuito (al momento in cui viene scritto questo post), è una valida alternativa per predisporre delle pagine di Confluence, al fine di creare delle sezioni che diventino della manualistica.

 

Conclusioni

Abbiamo visto una panoramica di questo argomento. Nei prossimi post andremo più in profondità, per meglio capire come poter sfruttare queste funzionalità.




modulistica con Confluence

Modulistica

Esamineremo, in questo post, la possibilità di poter generare o manutenere della modulistica in Confluence.

 

Di cosa abbiamo bisogno

Vediamo di che cosa abbiamo bisogno, per poter realizzare questa funzionalità.

Confluence

Possiamo realizzare la modulistica in tanti modi. Andiamo ad esaminare il modo più semplice 🙂

 

Attachments

Possiamo usare Confluence come un semplice repository di allegati. Organizziamo il tutto come segue. In uno space dedicato, creiamo tante pagine quante sono le aree interessate e, per ogniuna di queste pagine, andiamo a caricare degli allegati che saranno la nostra modulistica.

Abbiamo poi una larga scelta di possibili modi di poter organizzare questi allegati, sia sfruttando le componenti standard, già presenti in Confluence, che utilizzando anche altri sistemi per gestire gli allegati, come i seguenti addon:

Daremo una prima occhiata a questi addon, lasciandone l’analisi approfondita nei prossimi post, dove dettaglieremo le potenzialità :-).

 

 Template

L’uso di template aiuta notevolmente nella stesura della modulistica. In particolare, aiuta anche nella realizzazione e compilazione dei moduli. Il sistema è abbastanza semplice, in quanto la generazione dei template consente di poter preimpostare una pagina prefincata e consente, successivamente, di generare una pagina confluence che rimane a disposizione come copia ‘elettronica’ del documento.

 

 Vediamo gli addon

Passiamo ad esaminare singolarmente i vari addon.

Il primo, Scroll PDF Exporter, consente di poter generare, data una o più pagine confluence, un documento PDF opportunamente formatato. Opportune autocomposizioni e wizard, consentono di poter impostare il tutto:

 

Questo vale sia per l’esportazione delle pagine, che per la formattazione. L’addon mette a disposizione un sistema per poter definire quali caratteristiche deve possedere il documento estratto:

 

Come possiamo vedere dall’immagine precedente, il sistema di generazione è molto semplice.

Esattamente allo stesso modo con cui eseguire le esportazioni del documento.

 

Gli altri addon consentono di poter meglio organizzare gli allegati, permettendo di poter gestire anche su sistemi remoti.

 

 

Conclusioni

Abbiamo visto un nuovo esempio in cui Confluence si dimostra un valido aiuto nella gestione del lavoro di tutti i giorni.




Usare Confluence per gestire un piccolo studio legale

Forniamo un semplice esempio

In questo post, forniremo un semplice esempio di uso di un Confluence per gestire un piccolo studio legale. Vedremo come può essere usato agevolmente per gestire delle pratiche.

Di cosa abbiamo bisogno?

Le cose di cui abbiamo bisogno sono:

  • Confluence, ovvero la base di tutto;

  1. k15 (Per le stampe avanzate in PDF)

In che modo li usiamo?

Una volta installato il tutto, organizziamo il lavoro configurando uno o più template attraverso Yoikee Creator, Mind Mapping. L’obbiettivo è di utilizzare uno space dedicato per ogni singola causa/azione legale intrapresa dallo studio. Il compito dell’addon è quello di impostare il template di space, che andrà a costituire la pratica, con tutte le pagine e sezioni che costituiranno il ‘faldone virtuale’.

In questo modo, si possono predisporre template differenti in base a cause differenti.

A questo punto, le operazioni che dovranno essere fatte, per finalizzare il tutto, saranno:

  • Configurazione dello space attraverso l’addon
  • Assegnazione delle permission alle persone che vi lavoreranno
  • Inserimento delle informazioni iniziali e prima configurazione di eventuali template di documenti e pagine, ad hoc per l’azione legale.

Fatto ciò, iniziare ad usare lo space. 🙂

Si possono sfruttare sia le funzioni standard, in particolare quella dei template, per inserire le varie pagine con le riunioni, sommario delle sedute in aula, classificazione delle prove/indicazioni del cliente, dati del cliente, testimonianze raccolte, etc; sia per generare dei documenti.

Per questa ultima cosa, ci aiuta l’addon  PDF Exporter, della K15 Software. Si tratta di un addon molto potente che consente di poter generare dei template PDF per le stampe, consentendo di poter generare dei documenti chiari, in maniera semplice e veloce.

 

Conclusioni

In questo post abbiamo visto un ulteriore esempio in cui viene mostrato come poter usare Confluence, ed i suoi addons, per poter migliorare la vita di tutti i giorni. Ovviamente non è che un semplice esempio di come poter combinare degli addon per Confluence :-). Poi è possibile aggiungere ulteriori funzionalità per poter poi consentire, allo studio legale, di poter automatizzare le proprie procedure. La fantasia è il solo limite 😀