JIRA CORE – Prova su strada 2

JIRA CORE – proseguiamo la prova su strada

In questo post andremo a proseguire la prova su strada. Passiamo a visionare l’installazione web.

Dove eravamo rimasti

Eravamo rimasti alla pagina iniziale della installazione web, come mostrato nella seguente immagine:

JIRACORE-06

A questo punto, possiamo scegliere due possibili opzioni:

  • La prima consiste nel lasciare al setup di fare tutto, fornendo solo alcuni semplici parametri e le indicazioni per staccare la licenza.
  • La seconda consiste nel installare manualmente (opzione che andremo a scegliere 🙂 )

Il motivo della scelta è che in questo post voglio spiegare alcuni punti e, se lasciamo l’installazione fare tutto, allora non riesco a mostrarle 😀

Una piccola precisazione

Prima di procedere, abbiamo installato il driver MySQL sul JIRA al termine della installazione.Prima di procedere si è reso necessario un riavvio del servizio. Tutte le istruzioni sono presenti in questa pagina della documentazione di JIRA. Occorre riportare nella <JIRA_HOME>/libs il driver.

Una volta installato, per eseguire il restart del servizio, collegandosi come root, eseguire i comandi stop-jira.sh e start-jira.sh presenti nella <JIRA_HOME>/bin. Se non viene fatto, il driver non sarà disponibile.

Quindi procedere con la creazione del database vero e proprio, usando i seguenti comandi:

  • CREATE USER ‘<USERNAME>’@'<JIRA_SERVER_HOSTNAME>’ IDENTIFIED BY ‘<PASSWORD>’;
  • CREATE DATABASE jiradb CHARACTER SET utf8 COLLATE utf8_bin;
  • GRANT SELECT,INSERT,UPDATE,DELETE,CREATE,DROP,ALTER,INDEX on <JIRADB>.* TO ‘<USERNAME>’@'<JIRA_SERVER_HOSTNAME>’ IDENTIFIED BY ‘<PASSWORD>’;
    flush privileges;

come potete vedere nella pagina che ho indicato prima :-).

Proseguiamo

Andiamo quindi avanti con il setup. Il primo passo che viene richiesto è quello di scegliere il database. Come abbiamo già scritto, scegliamo MySQL e forniamo tutti i parametri per la connessione.

jiracore-02-04

La pagina ci consente di poter eseguire il test di configurazione, verificando se abbiamo inserito tutti i parametri corretti. Quindi procediamo con la fase di installazione, dove sarà creata l’intera struttura di tutte le tabelle. Questa operazione richiede del tempo. Lasciamo che lavori senza alcuna fretta e attendiamo che si concluda :-).

Al termine, ci sarà proposta la fase successiva, come mostrato dalla figura successiva:

JIRACORE-02-05

Son richiesti i seguenti parametri:

  • Il titolo del JIRA CORE: viene richiesto che titolo mostrare quando accediamo al nostro JIRA;
  • Modalità di accesso:
    • Pubblico: Gli utenti si possono registrare in autonomia
    • Privato: Solo gli amministratori possono creare nuovi utenti
  • Definire la Base Url. Si tratta della URL di base che sarà utilizzata per la gestione del nostro JIRA.

Nella fase successiva viene richiesta la Licence Key. Possiamo, in automagico, ricavarla usando il link generate a JIRA Trial licence, come mostrato dalla figura successiva:

JIRACODE-02-06

che ci reindirizza al portale my.atlassian.com:

JIRACORE-02-07

attraverso il quale ricavare subito, sfruttando le nostre credenziali, la licenza di uso:

JIRACORE-02-08

e quindi riportarla subita nel nostro server e procedere nelle ultime fasi di installazione.

JIRACORE-02-09

Si passa quindi alla generazione della utenza di amministrazione, molto importante. Si tratta di una utenza attraverso la quale riusciremo ad eseguire l’amministrazione dell’intero JIRA. Come mostrato dalla seguente immagine:

JIRACORE-02-10

specifichiamo tutti i parametri e andiamo a generare la nostra utenza.

JIRAVPRE-02-13

Viene quindi chiesto di specificare un avatar. Questo rimarca molto l’aspetto social di JIRA e dei prodotti Atlassian. Come potete vedere, viene specificato l’avatar dell’utente del portale my.atlassian.com.

Quindi, viene richiesto di settare i parametri per gestire la notifica delle email.

JIRACORE-02-11

Come possiamo vedere dalla immagine, vediamo che viene suggerito di eseguire dopo questa operazione. Suggerisco di eseguirla in una fase successiva. Quindi passiamo a settare il linguaggio che sarà utilizzato su JIRA, come mostrato nella seguente immagine.

JIRACORE-02-12

Eseguita tale selezione, l’installazione è formalmente terminata e si passa ad una fase di quick tour del prodotto, dove sono spiegate alcune informazioni. Salteremo queste e procederemo oltre.

JIRACORE-02-14

Fatto ciò, possiamo subito iniziare. Dato che si tratta della prima installazione, viene proposto di creare il primo progetto. Anche in questo caso, possiamo eseguire l’operazione in una fase successiva, come mostrato nella seguente immagine:
JIRACORE-02-15

Fatto ciò, abbiamo la nostra installazione di JIRA. La Dashboard viene proposta e possiamo iniziare nelle fasi successive:

JIRACORE-02-16

Conclusioni

Terminiamo qui questo post, chiudendo l’installazione. Proseguiremo nel prossimo post con la prova su strada, verificando le funzionalità, confrontandole con le precedenti versioni e cercando di capire come si comporta questa nuova versione 7 🙂




RMAN – first Look

RMAN – First Look

Iniziamo, con questo post, una serie di articoli in cui andiamo a spiegare il funzionamento di questo comando, la sua utilità ed il suo utilizzo.

 

Che cosa è?

RMAN (Oracle Recovery Manager) è un interprete a riga di comando. L’utility è presente in ogni installazione di database, anche per le installazioni XE (express).

 

A cosa serve?

Serve fondamentalmente per eseguire backup e restore di database Oracle. Il backup è inteso per ogni singola ISTANZA di Oracle, non per l’intero database. RMAN può eseguire sia backup FULL o completi che backup incrementali, in base alle esigenze o alle impostazioni eseguite

 

Esempio di uso

Vediamo un primo esempio di utilizzo. Per far ciò mi avvalgo della mia versione di Oracle 11 XE, che ho installato.

RMAN03

Come mostrato dalla figura, per accedere ad RMAN, attiviamo una sessione di CMD e successivamente digitiamo il comando RMAN TARGET /, per accedere alla attuale istanza Oracle. Dato che dispongo di una installazione XE, non avendo a disposizione che una sola istanza Oracle, non devo fare altre operazioni per selezionare dove connettermi. Dalla immagine possiamo vedere che siamo collegati alla istanza XE.

Possiamo subito vedere se abbiamo dei backup, lanciando il comando: LIST BACKUP SUMMARY;

RMAN04

che ci mostra l’elenco dei backup attualmente presenti a sistema.

Per lanciare un backup, lanciare il comando: BACKUP DATABASE; Il risultato sarà simile a quello mostrato ella figura sottostante (dove ho lanciato un comando similare, che ripete il backup ma eseguendo una validazione per verificare se è possibile eseguite l’operazione).

RMAN05

 

Per ripristinare il backup, semplicemente eseguire il comando RESTORE DATABASE

 

Conclusioni

Questo è solo il primo passo, per descrivere questa importantissima utility di Oracle, in cui abbiamo semplicemente presentato alcune delle funzionalità. Nei prossimi post, andremo ad esplorarla meglio e a fare dei semplici esempi di come possiamo utilizzarla.

 

 

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili sui vari manuali Oracle, ma una buona reference è reperibile qui

 

 

 




Installare Oracle XE 32 bit su Windows 7 64 bit

In questo post cercherò di riassumere come sono riuscito ad installare Oracle XE 32 bit per windows, su di un sistema operativo 64 bit. In particolare, su Windows 7 Professional 64 Bit.

Avevo la necessità di disporre di un sistema Oracle su di un PC, dove era presente una installazione Windows 7 Professional, ma non ero mai riuscito a eseguire l’installazione.

Ho in prima battuta consultato diversi forum, dove si dibatteva il fatto che l’installazione di non era possibile su di un sistema a 64 bit, con le soluzioni più strane che ho visto.

Ne riporto alcuni che ho consultato:

per darvi un esempio di quanto è presente su internet.

Dopo diversi tentativi, ho verificato che è possibile installare Oracle XE 32 bit sotto Windows 7 64 bit senza fare chissà quali passi. Occorre solo prendere alcuni accorgimenti ed eseguire delle semplici operazioni manuali. Passiamo ai vari step per arrivare al risultato.

Fase 1 – Download del setup

Il Setup è disponibile alla seguente pagina. Ricordarsi di accettare le condizioni per poter eseguire il download.

Fase 2 – Installazione di Oracle XE

Lanciare il setup e seguire tutti i passi. Sicuramente sarà intercettato un errore, come mostrato dalla seguente figura:

Date OK ed andate fino in fondo. L’installazione procederà fino alla fine.

Fase 3 – Configurazione manuale

Una volta che avete installato Oracle, definite le seguenti variabili di ambiente:

  • TNS_ADMIN    
  • ORACLE_HOME
  • OCIDLL

specificando il path dove avete installato Oracle. Se avete lasciato i valori di default, basta che inseriate:

C:oraclexeapporacleproduct11.2.0server

  • NLS_LANG (opzionale. Serve per definire un settaggio che sarà utilizzato. Mettete ITALIAN per italiano).

La variabile PATH risulterà già configurata. Se non fosse, semplicemente aggiungete in coda ai vari path anche quello di Oracle.

Fase 4 – Iniziate a lavorare

Fatto ciò, potete iniziare a lavorare. L’interfaccia WEB, selezionabile dalla Icona Get Started presente sul Desktop, sarà utilizzabile e potrete iniziare a lavorare con la vostra installazione di Oracle.