PocketQuery – Un esempio di uso

PocketQuery – Un esempio di uso

Vedremo in questo post un esempio di uso dell’addon PocketQuery, precedentemente presentato nel seguente post.

Iniziamo

Partiamo dalla installazione dell’addon, che eseguiamo molto semplicemente da pannello di amministrazione.

PocketQuery01

AL termine della installazione, procediamo con la configurazione:

PocketQuery02

La sezione di amministrazione e configurazione dell’addon consente di poter impostare le varie componenti.

PocketQuery03

 

Iniziamo a configurare un DB esterno di prova. Il primo passo è inserire i dati di accesso al database. A tale scopo, utilizzeremo un DB di test db4free.net , che mette a disposizione un database per i nostri test, gratuito (al momento un cui l’articolo viene redatto, il sito mette a disposizione dei database gratuiti, sotto opportune limitazioni).

PocketQuery04

 

Una volta specificati i parametri di connessione, procediamo con il definire una query:

PocketQuery05

A questo punto passiamo a visualizzare i dati. Andiamo nello space indicato nella parametrizzazione della query e creiamo una pagina ad hoc, dove andremo a visualizzare i dati. Quindi andiamo ad aggiungere la macro PocketQuery  e otterremo questo primo risultato.

PocketQuery06

Il risultato nella pagina sarà il seguente:

PocketQuery07

Conclusioni

Abbiamo a disposizione un addon free (al momento in cui viene scritto questo articolo, l’addon è gratuito) che consente di poter eseguire delle interrogazioni e di poter visualizzare i risultati delle query in modo semplice e rapido.




JIRA Service Desk 2.4 – Automation

Automation

In questo post andiamo ad esaminare le novità che sono presenti in JIRA Service Desk 2.4. Vi rimando ai precedenti post, dove potete esaminare le potenzialità del prodotto già descritte

 

 

Novità

Iniziamo con il dettagliare questa importante novità: Automation . Vediamo di che cosa si tratta.

Fondamentalmente sono stati introdotti dei meccanismi che automatizzano diverse operazioni, che possono essere abbastanza pensanti da ripetere manualmente, e che aiutano a ridurre gli errori ed ad aumentare la produttività.

 

In aggiunta, è stato aggiunto in indicatore numerico che consente di poter valutare l’importanza della segnalazione, migliorando la produttività ed indirizzando le azioni dove effettivamente serve.

 

Migliorie minori…

Oltre a quanto già indicato, sono state rilasciate le seguenti migliorie, minori come intervento, ma non meno importanti 🙂

E’ stata migliorata la possibilità di poter impostare il logo della propria azienda.

E’ stato esteso l’uso del Rich Text Editor anche nei commenti, evitando agli agenti di dover ricorrere sempre al wiki markup per poter impostare le risposte

Conclusioni

Abbiamo delle novità molto accattivanti. La possibilità, di poter automatizzare determinate operazioni, è sicuramente importante. Nei prossimi post andremo a saggiare queste novità e cercheremo di capire come si comportano e che limiti presentano.

Reference

Si rimanda al seguente video della Atlassian, per maggiori dettagli.

http://www.youtube.com/watch?v=ryoVNiHt8F8

Maggiori informazioni sulla versione 2.4 sono reperibili qui.




Gliffy – Un addon molto importante

Grafici e diagrammi

In questo post iniziamo ad esaminare  un addon molto importante. Si tratta di Gliffy. Sarà fornita una presentazione dello stesso e in un secondo post, ne vedremo un esempio di uso.

 

Gliffy, che cosa offre…

Disponibile sia per la versione Server che per la versione Cloud, questo addon per Confluence, consente di poter disegnare, in maniera agevole e semplice :

  • diagrammi
  • grafici
  • grafi
  • schemi
  • Diagrammi di processo
  • organigrammi
  • diagrammi UML
  • tanto altro ancora  🙂

 

Il tutto mettendo a disposizione un editor molto semplice e di rapido apprendimento. :-). Tutti i diagrammi sono poi memorizzati come attachments di pagine wiki e sono facilmente reperibili, senza difficoltà alcuna.

Possiamo creare diagrammi di processi in maniera semplice e senza dover ricorrere a strumenti molto complessi, il tutto sempre all’interno di Confluence. Questo da un notevole vantaggio: abbiamo tutto quello che ci serve senza dover installare tanti sottware diversi, avendo un unico repository per le nostre informazioni.

Conclusioni

Gliffy è sicuramente un addon indispensabile per gli utenti di Confluence, non solo per il personale IT, ma anche per tutti coloro che devono ricorrere a diagrammi o che devono creare la documentazione in maniera semplice, senza dover ricorrere a strumentazione esterna. Nel prossimo post, andremo a vedere un esempio di utilizzo di Gliffy, andandone a saggiare le potenzialità ed i limiti.

 

Reference

Video dimostrativo del prodotto

http://www.youtube.com/watch?v=X2q4vnpkmac




Creiamo dei mockup su Confluence

Mockup in Confluence

In questo post, andremo ad esaminare come possiamo impostare dei mockup direttamente su Confluence.

 

Di cosa abbiamo bisogno?

Ecco la lista delle cose che servono:

  • Confluence (cloud o Server)
  • l’addon Balsamiq mockup
  • molta fantasia 😛

 

Due parole prima di iniziare

Prima di iniziare, spendiamo due parole per spiegare che cosa è un Mockup. Senza fare tanti giri di parole, un mockup è un disegno, uno schizzo che rappresenta l’interfaccia che avrà il nostro futuro applicativo. L’obbiettivo è di rappresentare, nel modo più fedele possibile, quale sarà il risultato finale. In questo modo si dispone di uno strumento che consente, agli sviluppatori ed analisti, di poter mostrare una sorta di anteprima al cliente di quello che sarà.

Iniziamo

L’addon mette a disposizione delle macro che consentono di poter inserire e disegnare dei disegno creati.

In aggiunta consente, sempre via web, di poter creare il mockup direttamente sotto Confluence.

L’editor che viene messo a disposizione, consente la creazione di disegni in maniera molto agevole 🙂

Conclusioni

Sicuramente uno strumento valido e utile. Indispensabile per le aziende di sviluppo software. Nei prossimi post, vedremo un utilizzo vero e porprio, saggiandone potenzialità e limiti.




PocketQuery – First look

Query SQL su Confluence

In questo post andremo ad esaminare un altro addon, dedicato alla esecuzione di query su database esterni, al fine di creare dei report interni a Confluence stesso. Abbiamo già esaminato questo nei seguenti post.

 

PocketQuery – First look

PocketQuery è un addon gratuito (al momento in cui viene redatto questo post), per Confluence Server, che consente di poter eseguire delle query predefinite su database esterni a Confluence, all’interno delle varie pagine. Attraverso una opportuna macro, come mostrato nella figura precedente, è possibile impostare quale query eseguire ed i relativi parametri.

I dati non sono solo visualizzati in forma tabellare, ma viene data la possibilità di poter realizzare dei grafici :-), sfruttando le potenzialità di Google Chart API.

Che utilizzi sono possibili?

Tra i possibili utilizzi di questo addon, vedo la possibilità di poter realizzare delle Dashboard che mostrano informazioni derivate da query implementate ad hoc. Un esempio potrebbe essere quello di mostrare i log di caricamento di determinate procedure. Un altro esempio potrebbe essere l’andamento delle vendite o qualsiasi altra cosa. La fantasia è il nostro unico limite 😛

Conclusioni

Abbiamo un addon che consente di poter realizzare delle dashboard interattive e consente una discreta funzionalità. Nei prossimi post, proveremo ad usarlo e ne saggeremo limiti e pregi 🙂

 




Domande & Risposte Confluence – 2

Domande & Risposte

Proseguiamo quanto iniziato in questo post su confluence e su Jira. Altre domande e risposte su Confluence 🙂

 

 

Quando conviene utilizzare Questions?

Questions è uno strumento molto importante, utile come ho evidenziato in questo post. La risposta alla domanda è : SEMPRE. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che questo strumento è molto valido per condividere la conoscenza e l’esperienza in ambito aziendale. In questo modo la conoscenza è distribuita e non si disperde.

E’ un modo per aiutare i colleghi dell’azienda a risolvere problematiche cui non sempre affrontano ma è anche un modo per salvare la propria esperienza e far si che si possa riutilzzare.

 

Come integriamo Confluence con Google?

Atlassian mette a disposizione gli strumenti per poter eseguire l’integrazione con Google Apps, in maniera semplice e veloce, come ho evidenziato in questo post. In aggiunta esistono una serie di addon che si occupano della integrazione :-). Di alcuni ho già parlato, di altri ne tratterò nei prossimi post 🙂

 

Come usare HTML su Confluence Cloud?

La Atlassian ha disabilitato di default l’addon per la gestione dell’HTML nelle pagine di Confluence Cloud. Il motivo principale è per garantire la sicurezza. Possiamo però eseguire una integrazione dell’HTML utilizzando l’addon CYO Create-Your-Own, che consente una buona integrazione di pagine HTML esterne. Nel mio post, ho evidenziato come può essere utilizzato per integrare i fogli elettronici di Google.

Conclusioni

Rispondo volentieri ad altre domande che mi sono pervenute. Spero che anche queste possano essere utili per poter svolgere il proprio lavoro su Confluence.




Script in Confluence – First Look

Script in Confluence

In questo post andremo ad esaminare come possiamo estendere le funzionalità di Confluence, attraverso un semplice addon, in modo da creare delle semplici Dashboard che consentano di visualizzare dei dati molto semplici.

 

Di che cosa abbiamo bisogno?

Quello di cui abbiamo bisogno è:

Quest’ultimo rende possibile l’utilizzo di codice all’interno di pagine Confluence, mettendo a disposizione una serie di Macro che, inserendo opportuno codice, consentono di inserire dei contenuti sulle pagine Confluence.

Diamo una prima occhiata

Le macro consentono di poter inserire diversi tipi di codice. I linguaggi supportati sono i seguenti:

che non sono pochi e consentono un ampio spettro di possibilità. Possiamo aggiungere anche interrogazione a DB e arrivare a realizzare una visualizzazione dinamica di dati.

Dalle immagini vediamo che la macro consente di scrivere il codice in maniera semplice e con un discreto Syntax highlighting.

Le macro messe a disposizione, consentono di poter definire diversi parametri, tra le quali:

  • Come viene generato l’output: Wiki, html, xhtml;
  • Dove si trova lo script. ABbiamo la possibilità di poterlo memorizzare direttamente sul Server e di specificare dei percorsi ben precisi oppure se può essere reperito attraverso una URL ben precisa.
  • Viene data la possibilità di poter leggere anche un allegato ad una specifica pagina, come origine del dato.

Conclusioni

Da questa prima occhiata, vediamo che lo strumento è valido. Nei prossimi post vedremo degli esempi di uso di questo addon, in modo da saggiarne meglio potenzialità e limiti.

Reference

Fare riferimento qui per la manualistica dell’addon.




Domande & Risposte JIRA

Domande & Risposte

Proseguiamo quanto iniziato in questo post, dove abbiamo iniziato a fornire delle risposte ad alcune domande che mi sono state poste nel corso della mia esperienza.

 

JIRA Cloud o Server?

Il suggerimento è il medesimo di Confluence. Se abbiamo una organizzazione piccola, cloud è sicuramente la nostra risposta. Nessuna preoccupazione, un prezzo accettabilissimo e tutte le funzioni pressoché disponibili 🙂

 

La versione Cloud risponde in pieno alle esigenze anche di gruppi di lavoro abbastanza ampi, anche remoti. Se invece l’organizzazione dispone di un numero molto alto di persone, la versione Server è sicuramente la migliore soluzione.

 

Conviene usare JIRA Service Desk?

La risposta è sicuramente SI :-). JIRA Service Desk combina le caratteristiche di un ottimo service desk e trouble ticket manager, con la potenza di JIRA e della organizzazione. La semplicità di uso, descritta nei post, è sicuramente un grande vantaggio, allo stesso modo della licenza che la Atlassian fornisce per utilizzare questi prodotti.

 

Aggiungendo che tutti i prodotti Atlassian sono fruibili anche da tablet, con la stessa facilità di uso, ne fa un prodotto irrinunciabile.

AGILE o non AGILE con JIRA?

Dipende. In questo caso, l’unico consiglio che posso dare è il seguente. Seguite la strada più semplice in assoluto per voi. Non usate le metodologie Agile solo perché l’azienda concorrente le usa e si trova bene o per semplice moda.

Questo è un errore. Piuttosto scavate a fondo nelle metodologie in uso, analizzatele e, solo dopo attenta analisi, usate altra metodologia o una sottoparte della Agile, quella che effettivamente calza a pennello con le persone in azienda, con i clienti, con quello che siete.

Se volete fare uso di AGILE, JIRA mette a disposizione addon molto belli e pratici, che nella vita lavorativa di tutti i giorni aiutano gli sviluppatori e i project manager.

 

 

Asset manager? possibile con JIRA?

La risposta è SI :-D. Con JIRA è possibile gestire degli ASSET manager, in maniera molto semplice. Già in questo post, ho dimostrato che, partendo da un esempio che la Atlassian stessa pubblicava, riuscivo a dimostrare che era possibilissimo gestire delle risorse riusabili. Nei prossimi post vedremo anche degli esempi reali che mostrano come poter fare. Riporto qui quello che la Atlassian ha creato per gestire il proprio Asset 🙂

 

 

 

Conclusioni

Ho cercato di riassumere alcune domande che mi sono state poste nel corso della mia esperienza lavorativa. Spero che possano essere utili. Nei prossimi post cercherò di aggiungere altre domande/risposte.




Domande & Risposte Confluence

Domande & Risposte

In questo post, sperimentiamo un nuovo modo di affrontare alcuni problemi o quesiti che mi sono stati posti in diversi ambiti. Spero che questo possa aiutare i visitatori del blog in modo da migliorare l’utilizzo di Confluence e che possa aiutarli nel loro lavoro

 

Conviene uno space unico per team di sviluppo o tanti Space per progetto?

La risposta è molto semplice. Dipende 🙂

Se si vuole operare una soluzione molto ordinata, conviene la seconda. Attraverso l’uso di template di space, dove si configura la struttura in modo tale da avere una organizzazione molto precisa e semplice, possiamo replicare gli space all’inverosimile e senza alcuna limitazione. In questo modo, i progetti sono ben ordinati, ogniuno al loro posto, con le connessioni ai relativi progetti su JIRA, e con la struttura comune che li contraddistingue. Inoltre, l’utilizzo dell’addon Yoikee Creator Templates, già descritto in questo post ed in questo post, aiuta a semplificare il lavoro di configurazione dello space.

L’unico svantaggio che abbiamo è nella configurazione dei privilegi, relativi all’accesso ai vari space. Dato che non si dispone di una gestione centralizzata delle permission, dobbiamo cercare di ovviare gestendo bene i gruppi.

Se il gruppo di lavoro è molto ridotto o se il gruppo di lavoro è composto da un esercito di un …. uomo solo, allora la soluzione di unico space va benissimo. In questo caso, non vedo la necessità di complicare l’organizzazione del lavoro con multispace. In questo caso, un solo space aiuta a mantenere l’ordine che serve. Teniamoci sempre il più semplice possibile 🙂

 

Conviene incentivare l’uso dei Personal Space?

Come indicato in questo mio post, l’obbiettivo di questi space è quello di creare lo spazio personale e riservato degli utenti, dedicato esclusivamente a loro e …. dove è possibile tenere i propri appunti sempre a disposizione o per condividere informazioni riservate solo ad alcune persone.

 

Possiamo usarlo come una sorta di repository interno e personale. Possiamo usarlo anche per sperimentare: Confluence, proprio per la sua natura, coinvolge gli utenti in modo da poter sfruttare tutte le funzionalità offerte e metterle a disposizione di tutti gli utenti. Quindi la risposta alla domanda è SI :-D.

Confluence Cloud o Server?

La scelta in questo caso è abbastanza semplice. Confluence Cloud va benissimo per professionisti, privati e piccole organizzazioni, per cui non si supera il numero di 25 persone.

Il Cloud è la soluzione ideale in questo caso. Nessun server da tenere acceso, niente corrente da pagare, sistemisti di turno, controlli, upgrade, etc. Tutto viene garantito da Atlassian ed il servizio, ve lo garantisco, merita molta attenzione.

Di contro, non tutti gli addon sono disponibili sul cloud, ma senza essere troppo arrogante, direi che almeno un buon 90% delle funzionalità sono garantite anche sul cloud.

L’installazione Server conviene per le organizzazioni più grandi, con un numero di utenti maggiore, per cui non è un problema disporre di server dove installare Confluence, dove le necessità sono maggiori e dove anche personalizzare è una necessità non indifferente 🙂

 

Conclusioni

Abbiamo esaminato tre domande relative a Confluence. Spero che le risposte possano essere utili. Nei prossimi post esamineremo altre domande e problematiche.




Chiamate REST – First look

Chiamate REST

In questo post, iniziamo ad affrontare un tema molto importante, che riguarda come poter utilizzare le chiamate REST per poter programmare i vari prodotti della Atlassian. Si tratta del primo di tanti post che saranno dedicati all’argomento.

Un pò di definizioni

Partiamo fornendo alcune definizioni, che saranno utili per chiarire un pò di cose. La definizione di REST può essere reperita a questo link, da fonte WIKIPEDIA. Un altro esempio che consiglio è anche questo link, dove trovare alcuni esempi e definizioni. Altra definizione importante è quella di JSON, ovvero di un sistema di interscambio dei dati molto adatto per queste architetture.

Fondamentalmente, REST indica una architettura utilizzata per lo scambio di informazioni, per andare direttamente al dunque :-).

I vari prodotti della Atlassian, quali Confluence e JIRA, mettono a disposizione un insieme di API, già preconfezionate, attraverso il quale scambiare/reperire informazioni dai vari prodotti.

 

 

Iniziamo …

Vediamo adesso come partire per sfruttare queste informazioni. Iniziamo subito con un esempio pratico, che utilizza Confluence, per meglio chiarire il tutto. Per richiamare le API occorre sfruttare una URL come il seguente esempio:

 

http://192.168.114.140:8090/confluence/rest/api/XXXXXXXXX

dove XXXXXXXXX rappresenta la api che si vuole richiamare.

Ovviamente, si tratta di un esempio di URL che ho ricavato dalla mia installazione di test. Se andiamo ad usare una api molto semplice, quale CONTENT, che restituisce il contenuto del nostro Confluence, questo è il risultato:

REST01

Lanciando la API, senza fornire alcun parametro, quello che otteniamo è un JSON, che rappresenta il contenuto del nostro Confluence. Se iniziamo a raffinare la chiamata, passando uno dei parametri quale l’ID:

http://192.168.114.140:8090/confluence/rest/api/content/884738?status

REST02

Quello che otteniamo è il contenuto della seguente pagina:

acme02

che avevo creato per mostrare un esempio di page properties :-).

Quindi?

Quello che otteniamo è un grande risultato. A questo punto si apre un ventaglio di opportunità. Possiamo a questo punto leggere/scrivere tutta una serie di informazioni sul nostro Confluence, semplicemente sfruttando queste API. In questo modo si possono realizzare nuove funzionalità per tutti gli strumenti della Atlassian.

 

Conclusioni

Abbiamo visto, in questo post, in primo esempio di come poter accedere a queste api, di quali cose sono necessarie conoscere per poterle utilizzare e che risultati forniscono. Nei prossimi post Esamineremo degli esempi di utilizzo e di come poter utilizzare e chiamate REST per realizzare delle nuove funzionalità.