In questo post andremo a descrivere i nostri test sulle App che Appsvio ci mette a disposizione. Li ho visti in azione e ho partecipato all’ACE di Boston, dove ho avuto il piacere di fare uno Speech. Li ho testati sul campo su situazioni reali e cercherò, in questa sede, di descrivere gli scenari che ho affrontato.
Modalità alchimista esploratore ON
Customer and Organization Management for JSM
E’ il primo addon che ho avuto modo di vedere in azione e le mie impressioni sono più che positive. Lo scenario che ho visto riguarda la gestione degli utenti esterni di un Service desk. Il mio obiettivo era quello di creare rapidamente e, sopratutto, in maniera molto semplice, un insieme cospicuo di customer. ribadisco. ESTERNI.
Se il cliente deve gestire tale situazione, usando la gestione standard, dette out-of-the-box, abbiamo una sola alternativa: FARLO A MANO.
Un esempio tratto da un mio ambiente di prova
L’addon ci permette di poter gestire questa operazione in modo più agevole. Una interfaccia non indifferente ci aiuta ad eseguire questa operazione
Un esempio: Sempre dal mio ambiente di prova, dove ho creato degli utenti di prova senza alcuna faticaCome organizziamo le organizzazioni…. facilmenteL’opzione che. ho usato
L’ultima immagine svela come ho fatto. Questo addon mette a disposizione una funzione per poter importare, usando un semplice CSV file, gli utenti che ci servono. Usando questo barbatrucco, possiamo creare tutti i customer esterni che ci servono.
Non ho mica finito
Il test continua nel prossimo post e vedremo che cosa ci permette di fare il prossimo addon Appsvio. Stay Tuned.
Lo studio continua
Retrospettiva: Come la gestiamo al meglio – Test addon
In questo post andremo ad testare un addon molto interessante, in cui vediamo come gestire al meglio le Retrospettive dei nostri sviluppi, o anche delle sole operazioni. Se vi ricordate, ne avevo parlato anche in altri miei post in passato, dove indicavo come questa caratteristica come una operazione fondamentale da usare anche per analizzare i problemi e impostare delle risoluzioni.
Ho indicato nel mio precedente post di presentazione, che questo addon ben si presta anche ad altri utilizzi. In questo articolo andremo a valutare anche queste possibilità. Proviamo a sperimentare.
Trasformiamoci in moderni Alchimisti e procediamo con il test
Installazione
Come sempre partiamo dalla installazione dell’addon, verificando i vari passi. A tale scopo, usiamo una delle tante istanze id test che ho a disposizione.
Come sempre vediamo l’installazione che siamo abituati a vedere
Configurazione Generale
Procediamo con la configurazione generale. La prima operazione che dobbiamo fare è quella di attivare il progetto affinché possa utilizzare le nuove funzioni: L’addon mette a disposizione una interfaccia generale da cui accedere alle funzionalità offerte. Dal menù Apps abbiamo a disposizione una apposita voce di menù:
Il primo punto di ingresso che abbiamo a disposizione
La seguente GIF ci mostra cosa viene mostrato alla selezione della voce di menù Apps:
Vediamo anche come attivare le funzionalità dell’addon su di un progetto
In un mio ambiente di test ho predisposto un progetto di sviluppo software per poter eseguire il test, come potete vedere dalla seguente immagine.
Il progetto di prova già abilitato
Cosi come abbiamo abilitato il progetto usando le interfacce dedicate dell’addon, abbiamo la stessa possiblità anche nelle configurazioni del progetto.
Visualizzazione dalla dashboard di progetto, dove abbiamo a disposizione una apposita voce per richiamare l’addon
Procediamo con la configurazione da adottare sul singolo progetto. In questo caso impostiamo la prima configurazione usando quanto l’addon stesso mette a disposizione. In particolare selezioniamo Setup Retrospective e….
Selezione del template da usare. In questo caso abbiamo usato il Basic 5.
A questo punto selezioniamo Join Retrospective e procediamo con il test.
Test addon
Procediamo con il test canonico. In questo caso abbiamo usato il template standard e abbiamo iniziato a lavorare gestendo una retrospettiva. Nella prima fase andiamo a censire tutte le indicazioni di:
cosa è andato bene
cosa non è andato bene
cosa è piaciuto
cosa non è proprio piacuto
Un primo esempio
Un timer ci ricorda che la fase deve durare il giusto tempo, senza che le persone del gruppo di lavoro siano impegnate troppo tempo. Possiamo comunque interrompere questo timer in qualsiasi momento. Una volta identificati tutti i punti, si procede con la fase successiva:
La sezione Present, presenta tutti i punti che saranno discussi.
Possiamo in questo punto sempre andare a modificare ed integrare i vari punti che sono stati espressi dal gruppo di lavoro.
Come possiamo editare il contenuto di ogni scheda
A questo punto Possiamo eseguire delle ulteriori operazioni
Possiamo raggruppare i vari punti in modo da facilitarci nella consultazione
A questo punto possiamo votare i punti rimanenti per poterli poi discutere
Un esempio di voto impostato
A questo punto procediamo con i punti votati per arrivare a definire quali punti devono essere affrontati per migliorare la produttività del gruppo di lavoro
Iniziamo a discutere i punti votati
Iniziamo a impostare le azioni da intraprendere
Un esempio di possibili azioni
A questo punto possiamo concludere la retrospettiva e questo è il risultato:
Le due immagini mostrano un esempio del report finale
A questo punto, da questo report abbiamo la possibilità di poter generare dei task che possono essere assegnati e lavorati per poter chiudere la retrospettiva e giungere al miglioramento.
Il menù che permette di poter creare anche delle issue vere e proprie
Un uso alternativo dell’addon
Vediamo in questo capitolo come possiamo fare un uso alternativo dell’addon.
Ho esaminato il funzionamento e mi viene una strana idea. Se utilizziamo questo addon per arrivare a definire un … Requisito Funzionale? Potrebbe essere una idea delle tante che mi sono balzate in testa.
A questo scopo andiamo a definire un nuovo template
La sezione che permette di gestire i modelli e crearne di nuovi
Creiamo quindi il nostro nuovo modello
Un esempio che mi costruisco per definire un requisito.
A questo punto ripetiamo le operazioni che abbiamo visto in precedenza
Il nuovo modello è subito disponibileAbbiamo questo risultato
Quindi? il risultato che abbiamo a cosa ci porta?
Semplice: Possiamo adeguare questo addon per definire un percorso che ci aiuta nel ragionamento e nel determinare il risultato che vogliamo ottenere. Le colonne che possiamo definire, ci aiutano a determinare un workflow molto semplice, che ci permette di guidarci. In aggiunta ci permette di poter standardizzare il modo con cui ragionare in ambito aziendale e questo è molto importante se vogliamo che un domani, quando altre persone vogliono lavorare nella redazione di un nuovo requisito, il workflow sia il medesimo.
In questo caso specifico che ho riportato, risulta quindi possibile inserire tutti i punti che ci aiutano nella definizione di un requisito funzionale e che ci permettono di poter schematizzare questa analisi, che ci porta a definire il requisito. Ovviamente ho inserito un esempio.
Possiamo a questi punto fare una considerazione. Abbiamo la possibilità di poterci definire tutto quello che vogliamo. Possiamo usare questo addon per definirci qualsiasi lavorazione di cui abbiamo bisogno qualsiasi workflow che ci aiuti nel raggiungere un determinato obiettivo. L’unica limitazione è la fantasia.
Risposte rapide: Utilizzo delle regole globali in Jira Cloud
Domanda:
Sappiamo che nel profilo Standard, l’utilizzo delle regole globali è limitato. Come possiamo tenere sotto controllo il numero di esecuzioni?
Risposta
Possiamo sempre controllare il numero di esecuzioni. Gli utenti Jira Administrator possono accedere alla relativa sezione che gestisce le regole di Automation. Li troviamo una sezione che ci dice quanto è il consumo.
Questo è un esempio preso da uno dei vari cloud che gestisco
Adesso è bene chiarire un punto importante
Questo post mi serve anche per dare un chiarimento molto importante. Si tratta di una cosa che mi ha lasciato abbastanza basito e credo che sia bene chiarire, altrimenti mi trasformo nell’Incredibile Hulk…..
Come non ricordare Lou Ferrigno quando interpretava L’incredibile Hulk nella omonima serie televisiva…. (Ricordi di gioventù)
Sulle regole di automazione, si sta diffondendo una convinzione che non ha proprio ragione di esistere. Alcune aziende mi hanno segnalato che per poter sfruttare al massimo le regole di automazione, occorre disporre di un profilo Cloud PREMIUM, mentre con un profilo free o standard non si ottiene nulla a causa delle eccessive limitazioni sulla esecuzione delle regole stesse. Scusate ma proprio non comprendo proprio questa frase perché, cosi come viene impostata, non ci dice nulla, anzi. genera molta più confusione di quanto si possa immaginare. Proviamo a chiarire meglio.
Mi permetto di citare il link di documentazione ufficiale dove si spiegano diverse cose e invito una attenta lettura dello stesso in modo da chiarirsi le idee.
La limitazione riguarda l’esecuzione delle regole che sono applicate a:
più progetti o multiprogetto
globali
In particolare ripongo l’attenzione su questa frase:
All multi-project and global rule executions will count toward your usage. Single-project rule executions do not count toward your usage.
Fonte : Il documento sopra citato
In particolare mi permetto di riportare la seguente immagine, tratta dallo stesso documento sopra citato:
Fonte: Il documento sopra citato
Quindi mi sembra di capire che le limitazioni sono attive, nei profili standard e free, solo quando la regola non è più applicata ad un singolo progetto. Se la regola è monoprogetto, non abbiamo alcuna limitazione.
Quindi l’informazione corretta è: Se si usano le regole su singolo progetto, non dobbiamo preoccuparci per il limite. Altrimenti, si.
Vero, ma avere una regola globale la gestiamo meglio ….
Verissimo, ma proviamo a ragionare alla Italiana (anzi: alla Siciliana). Lo so, mi piace vincere facile 🙂 . E’ vero che usando una regola per singolo progetto ci limitiamo e abbiamo il problema che se la dobbiamo applicare su più progetti = gestire più regole e modificare più regole. Concettualmente è sbagliato. Se il numero di regole è inferiore a 10, allora possiamo anche rischiare. Se superiamo questo limite, allora possiamo anche valutare il numero di esecuzioni e verificare se abbiamo la necessità di andare su profilo PREMIUM. Andare alla cieca equivale impegnare un budget in maniera errata. Vi lascio immaginare le conseguenze.
Come sempre dico: VALUTARE BENE e poi decidere, ma ancora meglio se abbiamo a disposizione tutte le informazioni. In caso contrario quello che potrebbe succedere è che decidiamo in maniera errata senza avere la soluzione che ci serve.
Rimaniamo vigili. Studiamo ed applichiamo tutti i giorni
Conclusione
Invito a tutti i lettori ad una ovvietà: ragionate sempre con la vostra testa. Se vi dicono che le cose funzionano in un certo modo, FATE UN CONTROLLO, come sempre faccio io. Tutto quello che scrivo è frutto della mia esperienza e di conseguenza di quello che ho visto all’opera. Vi lascio con una fonte di ispirazione:
Non sono un grande fan di Clint Eastwook, ma in questo film esprime un concetto IMPORTANTE. Ricordiamolo sempre
Priority Matrix – Una soluzione interessante da MrAddon by Tecnofor
Esaminiamo oggi una soluzione molto interessante, presentata da MrAddon by Tecnofor, per gestire la Matrice di Priorità. Prima di presentare l’addon, credo che sia doveroso prima iniziare a descrivere i concetti che stanno alla base. Entriamo in modalità esplorazione.
Torniamo nei panni dei moderni alchimisti per cercare di scoprire nuove conoscenze e migliorare noi stessi per primi
Cosa è la matrice di priorità?
Prima di parlare dell’addon, occorre definire che cosa è una Matrice di priorità e spiegare come si usa. Non pretendiamo di fare una trattazione …. pesante. Per questo vi rimando ai siti che danno una spiegazione più che esauriente. A ciascuno il suo mestiere.
A ciascuno il suo
Questo concetto ci riporta ad una questione che molti di noi conosciamo. Quando un nostro customer ci apre una segnalazione, abbiamo sempre un problema perché chi lo apre da una priorità, mentre chi lo deve risolvere ha una sua priorità. Questo è un dato di fatto. Di conseguenza occorre stabilire un principio che aiuti chi deve risolvere, cosa è effettivamente urgente, grave o problematico. La Matrice di Priorità di aiuta a gestire questa situazione.
MrAddon by Tecnofor interviene in questo punto con la sua soluzione che permette di fornire una chiave di lettura e di aiuto per gli Agenti.
La soluzione presentata
Questa soluzione prevede L’introduzione di due nuovi campi, sui quali andiamo a definire la matrice che ci aiuterà nel definire che cosa è realmente urgente e grave da quello che non lo è. Il Customer viene invitato a impostare due campi che indiano le seguenti informazioni:
Impatto
Urgenza
IL primo inteso come Impatto del probelma segnalato mentre il secondo riguarda l’urgenza della segnalazione che viene proposta. Il customer è obbligato a tale scelta.
La definizione degli Impatti.ed urgenze. Possiamo configurarli facilmente.
Cosa vede l’agente?
L’agente vede i due campi compilati, ma grazie alla matrice riesce a determinare la vera urgenza e ad agire tempestivamente per quello che serve.
Ciò che vede l’Agente
Infatti, grazie ai valori indicati, quello che possiamo fare grazie alla Matrice delle Priorità, abbiamo l’assegnazione della reale priorità, in base a ciò che serve realmente
Come compiliamo la matrice
Usando questo sistema, possiamo definire facilmente la reale priorità da assegnare alla segnalazione e procedere di comseguenza.
Conclusione
Abbiamo dato una prima occhiata ad un sistema per definire come possiamo dare una reale priorità alle segnalazioni che ci arrivano dai nostri utenti, senza diventare matti e senza dover eseguire un triage che ci permetta di avere un risultato pronto per avere una reazione in base a ciò che effettivamente in base alla reale esigenza. Da provare 🙂
Retrospettiva: Come la gestiamo al meglio
In questo post andremo ad esaminare un addon molto interessante, in cui vediamo come gestire al meglio le Retrospettive dei nostri sviluppi, o anche delle sole operazioni. Se vi ricordate, ne avevo parlato anche in altri miei post in passato, dove indicavo come questa caratteristica come una operazione fondamentale da usare anche per analizzare i problemi e impostare delle risoluzioni.
In questo caso vediamo come poter gestire questa fase direttamente sotto Jira, senza dover saltare come dei canguri da Jira a Confluence e viceversa.
Infatti, se riusciamo a rimanere nella stessa pagina (o sempre nello stesso applicativo), siamo sicuramente favoriti e non perdiamo il filo del discorso. Entriamo in modalità esplorazione, come moderni Alchimisti.
Come moderni Alchimisti, esploriamo le funzionalità offerte da questo addon
Presentazioni doverose
Cerchiamo in questo paragrafo di introdurre il concetto di Retrospettiva: Prima di usare questo addon dobbiamo prima introdurre questo concetto per mostrarne poi il funzionamento. Andiamo quindi alla definizione.
In questo caso mi permetto di citare il seguente sito: Kambanize; e la seguente pagina, dove ho trovato una spiegazione semplice e chiara della definizione di Retrospettiva e di tutti i concetti ad esso collegati: I miei più sinceri complimenti per lo splendido lavoro fatto.
Complimenti vivissimi
Come funziona l’addon e che cosa offre agli utenti di Jira?
L’addon mette a disposizione una serie di strumenti, interni a Jira, per poter realizzare la Retrospettiva in maniera semplice. Ricordiamo, seguendo quello che vi ho consigliato di leggere, che la retrospettiva è un momento il Team si ferma e riflette sugli ultimi sviluppi eseguiti. Questa fase è importante perché serve pr riflettere su cosa è andato bene e cosa male; cosa migliorare e cosa mantenere e cosa non mantenere.
La modalità scelta dall’addon consiste nello spezzare la retrospettiva nelle seguenti fasi:
Selezionare il Team che deve eseguire la selezione e il modello di retrospettiva che vogliamo operare. Per modello si intende la costruzione di una …. Kanban dove è possibile inserire delle colonne che rappresentano i vari punti (di forza, di debolezza, da chiarire, miglioramenti, etc);
Una fase di Brainstorming, dove si vanno a riportare nelle varie sezioni, come se si trattasse di card di una kanban (siamo già abbastanza abituati a queste fasi grazie alla facilità di uso di Jira). In questa fase andiamo a costruire l’elenco dei punti da esaminare…. e li andiamo ad esternare tutti.
Una fase di analisi e raggruppamento di queste card, in modo da catalogare questi punti da discutere con il Team. Diciamo che in queste prime fasi servono per preparare gli argomenti di discussione che devono essere derivati dalla esperienza diretta dello sviluppo…. ma non solo.
Gli argomenti indicati nelle Card possono essere votati, in questa fase successiva, per poter essere selezionati e avere solo gli argomenti chiave, secondo quanto tutti i partecipanti alla retrospettiva pensano e ritengono opportuni.
Ultima fase la discussione delle Card votate e, conseguenza, creazione delle azioni da intraprendere per poter migliorare ulteriormente i risultati.che possono sfociare in un insieme di issue Jira che possono essere assegnate alle persone del team affinché si occupino di implementare quelle azioni.
Siamo al lavoro per migliorare noi stessi
Alcune considerazioni
Nelle mie indicazioni ovvero quelle che ho indicato nella parte di introduttiva del post, ho scritto che la Retrospettiva può essere anche usata per capire se l’operazione che abbiamo eseguita (qualunque essa sia) deve essere rivista per migliorarla, mantenerla così, rimuoverla. Ovvero possiamo usare questo sistema anche per fare retrospettiva NON legate allo sviluppo software. Di conseguenza questo addon è usabile anche in altre situazioni. La faccenda si fa interessante.
Si….. molto interessatne
Una anteprima dell’addon
Come sempre andiamo a visionare in anteprima alcune funzionalità dell’addon mostrando degli screenshot che sono messi a disposizione dagli autori stessi dell’addon. La prima cosa che dobbiamo eseguire è attivare l’addon per il progetto. Infatti, come ben sappiamo, tutti gli utenti possono potenzialmente usare gli addon installati, ma non sempre questo è conveniente. Di conseguenza molti produttori inseriscono la possibilità di limitare l’utilizzo. Durante il test andremo a vedere come procedere.
La prima cosa che notiamo è che possiamo scegliere il nostro template su cui operareNotiamo che possiamo creare il nostro Template
Possiamo scegliere il template di schema che possiamo usare per poter creare la Retrospettiva. Altro fatto importante è la possibilità di poter creare e gestirci il nostro proprio template. Questo lo teniamo d’acconto: La possibilità di poterci personalizzare il tutto, ci permette una discreta libertà, e questo lo voglio sfruttare a nostro vantaggio.
Selezionato il nostro template, Possiamo iniziare a creare le nostre retrospettive sfruttando lo schema che abbiamo.
Le fasi sono ben chiare
Tutte le fasi della Retrospettiva sono ben chiare e marcate. Di conseguenza anche chi le esegue per la prima volta non si confonde, ma anzi viene guidato.
Le azioni. daintraprendere diventano Issue di Jira …. subito
Con pochi click le azioni diventano issue di Jira. e subito le persone possono iniziare a lavorare a come migliorare il proprio lavoro. Il vantaggio è sotto gli occhi di tutti. Una persona che lavora nel migliorare il proprio lavoro lo fa con uno spirito migliore.
Conclusione e una ulteriore considerazione
Il giudizio iniziale che abbiamo sull’addon è sicuramente ottimo. Le funzioni Out-of-the-box ci mettono a disposizione solo una possibilità per eseguire una retrospettiva su Jira: Usare Confluence per generare delle pagine dedicate all’argomento, collegare tali pagine alle issue di Jira. In questo caso l’addon ci mette a disposizione una serie di funzionalità che ci aiutano a automatizzare delle procedure che ci portano ad eseguire la Retrospettiva in maniera molto più semplificata e sopratutto ….. strutturata.
Rianalizzando il tutto, forse questo addon potrebbe essere usato anche per altri scopi
Ma mi permetto una riflessione. Ad un primo esame queste funzioni potrebbero anche essere usate con un altro obiettivo. Mi spiego meglio. Sapete che non sempre uso ciò che Jira mette a disposizione con modalità standard. Cerco sempre di sfruttare ciò che viene messo a disposizione anche per fare altre operazioni e coprire altre necessità. Perché no? Le funzionalità non esistono solo per una possibilità, ma per tutte le possibilità che la nostra fantasia ci mette a disposizione. Per questa ragione voglio provare, durante la fase di test, a tentare anche un uso non proprio canonico dell’addon. Proviamo.
In questo post andremo ad analizzare quali apps/addons questo nuovo interlocutore mette a disposizione per i prodotti Atlassian. Sono sicuro che le aspettative non saranno deluse e. Si tratta di un discreto pacchetto di funzionalità che non possiamo sottovalutate e non …. dimenticare. Entriamo in modalità esplorazione e andiamo a caccia.
Piacere Appsvio
Come sempre le presentazioni sono di obbligo, ma sono sicuro che le persone che andrò a citare sono ben conosciute ed il loro valore è fuori discussione Sono super professionisti ed in gambissima. Mi permetto di ringraziare due persone che mi hanno introdotto a questi prodotti e che ringrazio sempre per la pazienza, per l’aiuto, per il supporto e sopratutto per aver risposto. a tutte le 1527,16 domande che ho posto quando mi hanno descritto
Krzysztof Skoropada
Conosco Krzysztof da quando frequento l’ambiente Atlassian ed il suo valore e preparazione sono unici. Solo una parola: BRAVISSIMO.
Katarzyna Zofia Pawlak
Ho avuto il piacere di conoscere Katarzyna ad un evento Atlassian e sono molto contento di aver conosciuto una persona preparatissima.
Subito al dunque
Le App che sono messe a disposizione sono tantissime e molto interessanti, perché permettono di estendere lo standard con funzioni ricercate ed interessanti perché
Una breve panoramica – Fonte Marketplace Atlassian
Ma andiamole ad esaminare nel dettaglio. Proviamo a elencare le varie possibilità che sono offerte a noi utilizzatori. Cercherò di fornire una scaletta di importanza.
Aggiungiamo informazioni ai nostri Customer.
Addon dedicato ai possessori di JIra Service Management: permette di poter aggiungere delle informazioni aggiuntive ai Customer
Fonte Marketplace Atlassian.
Possiamo richiedere ai nostri Customer di inserire delle ulteriori informazioni, ma possiamo anche gestire facilmente tali informazioni in quanto l’addon ci mette a disposizione una apposita sezione
Fonte Marketplace Atlassian
Ma non solo. Questi campi sono usabili su Jira e possiamo farci logica:
Fonte Marketplace Atlassian
Alcune considerazioni: Avere a disposizione queste informazioni ci permette di poter specializzare ulteriormente il funzionamento della nostra istanza Jira. Con le sole informazioni standard, possiamo gestire le sole organizzazioni. In questo caso possiamo specializzare e distinguere anche le divisioni interne del nostro cliente. Possiamo avere anche altre informazioni e poter contattare anche telefonicamente i clienti (nel caso sia necessario). Oppure aggiungere ulteriori comportamenti relativamente alle nostre SLA: Nel caso di differenti SLA per le diverse divisioni di uno stesso cliente. Invece di avere diverse organizzazioni, possiamo averne una e cercare di distinguere in base ad uno di questi campi ad hoc, proprio come mostrato dalla precedente immagine.
Realizzare Cascade Combo con più di due livelli
Per chi usa le liste collegate (cascade combo), la limitazione dello standard è ben conosciuta: Abbiamo solo due livelli. Con questo addon possiamo estendere questo limite e creare molti più livelli, coem possiamo vedere dalla seguente immagine.
Fonte Marketplace Atlassian
La configurazione risulta molto semplice ed intuitiva, come mostrato dalla seguente immagine:
Fonte Marketplace Atlassian
Questo ci permette di poterle configurare in maniera semplice
Anche qui una semplice considerazione: Possiamo gestire diverse situazioni in cui abbiamo la necessità di dover gestire più livelli. Usando lo standard abbiamo difficoltà a passare a tre livelli (lo standard arriva a due). Nelle immagini che mostrano dalla scheda del Marketplace addirittura arrivano a 7 livelli. Ma non solo. Possiamo integrare la applicazione anche con altri addon dell’ecosistema Atlassian.
Fonte Marketplace Atlassian
Direi che abbiamo riconosciuto il gadget a sinistra. Anche in questo caso abbiamo alcuen considerazioni: Il JQL ci aiuta sempre di più a gestire questa integrazione e si conferma il linguaggio universale per far parlare tutti gli addon tra di loro.
Scheduliamo i nostri task
Questo addon ci permette di poter eseguire una funzionalità che ….. tutti cercano. Schedulare dei task ripetitivi. Nelle mie precedenti esperienze ho avito modo di vedere quali possibilità erano presenti, ma in questo caso andiamo ad esaminare la soluzione Appsvio.
Fonte Marketplace Atlassian
La prima cosa che notiamo è la possibilità di creare un template, un modello di issue da creare. Possiamo rendere pubblico questo template oppure mantenerlo privato Questo mi sembra interessante. Possiamo quindi creare dei modelli pubblici, da far usare a tutti gli utenti mentre c’è la possibilità di poter avere il proprio template privato per le nostre esigenze.
Fonte Marketplace Atlassian
Altra cosa che notiamo è la possibilità di poter gestire facilmente queste informazioni usando una autocomposizione semplice e chiara. L’utilizzo di questo sistema è aperto a tutti senza problema alcuno. Cosa da non tenere sotto gamba: L’utilizzo non è per specialisti del codice, ma per tutti gli utenti. Questo ci permette di poter aumentare la platea di possibili utilizzatori.
Fonte Marketplace Atlassian
Una vista ad hoc ci permette di poter vedere i template che abbiamo a disposizione. Da questo pannello di controllo possiamo gestire facilmente tuttii template, possimao anche ….. duplicarli (altra caratteristica non indifferente) e da li anche eseguire manualmente l’operazione.
Conclusioni
Abbiamo esaminato degli addon molto interessanti. Procedo con i test che pubblicherò nei prossimi post. Ci sono dei possibili scenari che voglio testare e che sono molto interessanti, e li voglio testare per saggiarne i risultati. Possiamo fare tantissime cose con questi addon e intendo usarli ben bene. Sapete che sono sensibile alla gestione di questi addon e avere a disposizione queste funzioni, ci permette di scatenare la nostra fantasia. Se poi aggiungiamo il fatto che , fino a 10 utenti, abbiamo la gratuità di questi addon, gli autori di questi addon permettono ai piccoli team di poter crescere velocemente 😀 .
Reference
Per maggiori informazioni, vi lascio i seguenti link:
In questo post riassumiamo una presentazione di un addon molto interessante. Si tratta di: Timetracker – Time Tracking & Reporting.
Pagina del marletplace dedicata all’addon
Ringraziamenti
Mi permetto di ringraziare Attila Bordás per la ottima presentazione e, importantissimo, per la pazienza delle 1567,15 domande che gli ho rivolto. Ogni volta che essmino questi addon sempre vado a controllare dove è possibile usarli e come sopratutto usarli.
Attila Bordás (Fonte Linkedin)
Subito al sodo
Questo addon permette di poter gestire il Worklog in maniera semplice e sopratutto immediata. L’obiettivo è quello di inserirsi nelle funzioni standard e arrivare ad una integrazione che aiuti gli utenti senza complicare la vita. Questo aspetto è molto importante e ci tengo a sottolinearlo, perché avere un addon che ci aiuta a semplificare le procedure standard oppure le estende ma utilizza i dati standard senza ramificarsi come un Virus, ci permette di:
mantenere i dati organizzati sempre allo stesso modo e nelle stesse tabelle: Alcuni addon tengono a sostituirsi allo standard e di conseguenza, se un domani lo abbandoniamo (a prescindere dal motivo) richiamo di perderci dei dati oppure non sappiamo come poterli recuperare.
Ci aiuta nello scrivere il Worklog, permettendo di poter scegliere come eseguire l’inserimento, ovvero:
Standard: 4h 30m
Ore: 4,5
Da-A: ora di inizio, ora di fine.
Come possiamo osservare dalla seguente immagine:
Il dettaglio della sezione che troviamo nei dati della issue
l’addon mette a disposizione una sua sezione per la visualizzazione ed il caricamento dei Worklog dell’utente, come mostrato dalla seguente immagine:
abbiamo una sezione che estende il caricamento delle ore lavorate permettendo di poter specificare il tutto come ci risulta più comodo (le ore lavorate effettive oppure dalle ore alle ore, come un cartellino).
Cosa importante, Abbiamo a disposizione anche lo standard
Come osserviamo, abbiamo le stesse ore loggate sia lato addon che dallo standard.
Interessante, che altro?
L’addon mette a disposizione anche una serie di funzioni per semplificare il caricamento dei Worklog, come mostrato in figura
Fonte: Marketplace Atlassian
Abbiamo a disposizione una vista Calendario per poter facilmente vedere le operazioni che abbiamo eseguito e ricostruire facilmente le nostre attività, ma allo stesso modo abbiamo a disposizione una vista Timeline
Fonte: Marketplace Atlassian
dove abbiamo un altro modo di poter visionare il dettaglio delle nostre attività. Ultima ma non ultima, abbiamo la possibilità di poter generare reportistica, come mostrato in figura:
Estrazione dei dati del Worklog con raggruppamenti opportuniDiagramma a torta
Conclusione
Questo addon mette a disposizione una serie di funzionalità molto interessanti ed utili. Non blocca le funzionalità standard ma le estende aggiungendo quello che manca e permettendo di poter gestire in maniera più agevole il caricamento del Worklog. Nei prossimi post andremo a collaudare l’addon e ne saggeremo le possibilità.
Elements Copy & Sync for Jira Cloud – Un altro addon interessante
Prosegue, caro lettore, l’analisi degli addon che permettono di poter implementare una integrazione tra diversi Progetti di Jira Cloud. In questo articolo andiamo ad esaminare questo addon della Elements che permette di poter eseguire diverse operazioni interessanti e di automatizzare delle operazioni. Ci aiuta a rendere semplice la nostra vita lavorativa su Jira.
Entriamo in modalità Esplorazione e andiamo a curiosare.
Set ExploreMode = ON
Presentazioni doverose: Piacere Elements Copy & Sync.
Come sempre introduciamo questo addon, le funzioni che mette a disposizione e cosa permette di fare. Poi andiamo a vedere che cosa si può fare con queste funzioni a disposizione. Ragioniamo sempre come se questi addon di mettono a disposizione delle armi e noi le andiamo ad usare 😀
Oggi presentiamo un addon che ci permette. di integrare diversi progetti nell’ambito della nostra istanza di Jira e ci consente di poter eseguire anche delle operazioni di :
sincronizzazione di issue da un progetto ad un’altro
copie / clonazioni di issue da un progetto ad un’altro
definire delle regole (recipe o ricette) che ci permettono di pilotare queste operazioni ….
…. oppure di sfruttare le transazioni di stato per poter eseguirle
Abbiamo la ricetta per ogni situazione
Una Ricetta per tutto
Il titolo può sembrare riduttivo, ma in realtà si tratta del nome del processo che andiamo a impostare per avere le nostre sincronizzazioni/clonazioni/semplificazione.
Un esempio. di come si presenta l’autocomposizione che abbiamo a disposizione
Il vantaggio. di questo addon è che ci permette di creare queste regole in maniera semplice e con pochi click, senza dover ammattire e senza scrivere tonnellate di codice. Questo fa si che l’addon sia usabile da tutti gli utenti che dispongono dei diritti di Jira Administrator.
La facilità di utilizzo ci permette di poterci sbizzarrire nel creare e nostre regole e nel realizzare le nostre composizioni. Come possiamo osservare, le operazioni possibili sono semplici e rapide. nulla di complicato e di conseguenza abbiamo semplicità Molto spesso gli utenti dei prodotti Atlassian non sono sviluppatori, ma seplici appassionati che vogliono avere a disposizione uno strumento che li aiuti a svolgere il proprio lavoro in maniera semplice e senza stravolgimenti. Addon come questo sono assolutamente fantastici.
Attivazione solo quando vogliamo
Preparata la ricetta, decidiamo noi quando attivare il tutto.
Fantastico, ma come usiamo la ricetta?
Niente di più semplice. Basta semplicemente posizionarsi sulla issue che intendiamo trattare e, attraverso il menù della issue ….
… possiamo attivare la nostra ricetta e da li procedere seguendo la autocomposizione. Questa è una delle modalità con cui possiamo interagire.
Semplice no?
In aggiunta possiamo lavorare sulle Postfunction del nostro Workflow, per poter automatizzare le varie ricette. Questo sistema ci aiuta a semplificare ulteriormente la vita lavorativa permettendoci di poter eseguire queste ricette automaticamente e avere le nostre issue sempre complete e compilate. Come possiamo osservare dalla seguente figura:
… pilotare attraverso il passaggio di stato le varie operazioni di sincronizzazione e copia. Ma non solo…. e qui viene la cosa bella
Possiamo usare le Automation per poter richiamare e nostre ricette
Questo è un aspetto importantissimo. Da quando Atlassian ha introdotto le automation su Jira Cloud, questo ha permesso di poter eseguire tantissime operazioni in maniera semplice e rapida. In questo modo possiamo sfruttare la potenza delle Automation (ed in particolare delle Webhook) e realizzare facilmente le sincronizzazioni delle nostre issue.
Molto interessante
Questo addon ci permette di implementare delle azioni interessanti, ma adesso iniziamo ad esaminare quando possiamo usarlo e perché. Teniamo sempre a mente il vantaggio del Marketplace, ovvero quello di avere a disposizione lo strumento giusto quando serve.
Quello che possiamo fare con queste ricette è sicuramente implementare delle operazioni di copia e sincronizzazione issue nell’ambito della stessa istanza cloud. Questo ci permette di avere delle ricette che possiamo usare in molto modi, ovvero:
Manualmente, nel caso in cui l’utente deve decidere di volta in volta quando eseguire la clonazione/sincronizzazione della issue
Automaticamente, quando ade esempio si verificano determinate condizioni che tramite una regola di automation ci aiuta. a tracciare, la eseguiamo
Il nostro giudizio è…..
POSITIVISSIMO
Una piccola novità …. Gratis
In questo post riporto una piccola novità a seguito di una indagine per un mio cliente. Si tratta di una richiesta che mi era stata fornita per cercare di rappresentare il trimestre dell’anno, da inserire in una issue di Jira, Sinceramente mi ero quasi rassegnato a creare un campo personalizzato, dove indicare a mano i vari trimestri di competenza, fino a quando non ho trovato questo addon che, sospetto, sia stato realizzato sfruttando la tecnologia FORGE (vi mostrerò di seguito).
Mettetevi pure comodi 😀
Subito le presentazioni
Stiamo parlando di Quarter Custom Fields Type, ovvero un addon gratuito, disponibile per Jira Cloud, che permette di poter disporre di un campo che descrive i trimestri e che ci risulta utile per gestire tutte quelle situazioni in cui dobbiamo mostrare il Trimestre di competenza (bilancio/budget/rilascio/pianificazione etc)
Trovato quello che ti serve
Ho trovato quindi l’addon che mi serve e lo vado ad esaminare. Come sempre, partiamo dalla pagina del marketplace
ed eseguiamo un primo controllo
Dalla immagine precedente, abbiamo a dispozione una prima panoramica dell’addon. Disponiamo di un campo custom che ci permette di poter visualizzare il trimestre in maniera molto chiara ed agevole. Per realizzare questa funzionalità, ma non solo: possiamo anche usare il JQL per referenziare le informazioni che il campo custom mette a disposizione ed eseguire le ricerche del caso, come mostrato dalla immagine successiva:
Sempre dal JQL possiamo eseguire dei confronti di date. questo ci permette di fare una serie di selezioni non indifferenti.
La configurazione è molto difficile 😛 come mostrato dalla seguente immagine
Sto scherzando, ovviamente. Abbiamo solo due parametri e possiamo definire anche dei periodi temporali molto lunghi.
Ok. Mi sono auto-convinto e lo proviamo subito
Provo subito l’addon e lo installo immediatamente di un ambiente di prova che ho a mia disposizione (anche se sinceramente inizio a perdere il conto su quanti e quali ambienti cloud dispongo).
Dettagliamo le fasi di installazione dell’addon
Configurazione generale
Non abbiamo una configurazione generale. Di conseguenza l’unica configurazione riguarda solo la parte di configurazione del campo custom.
Procediamo con il test
Test test test ed ancora test
Il primo passo è configurare il campo custom. A tale proposito accediamo alla sezione relativa e iniziamo la creazione. Cerchiamo nella sezione Avanzate (in Italiano) oppure Advanced (Inglese) il tipo di campo custom che possiamo creare
Procediamo con la definizione e successivamente andiamo a modificare la configurazione dello steso per impostare i parametri. Quando procediamo, notiamo una cosa molto curiosa.
Lo abbiamo già visto negli addon creati con FORGE.
Fornite le autorizzazioni, possiamo procedere con le operazioni di configurazione e, come accennato abbiamo una grande ….. semplicità 😀
Terminata questa operazione, abbiamo termianto la configurazione.
Il risultato è il seguente: Abbiamo un campo a disposizione
Se selezioniamo il campo, compare una popup che ci permette di poter eseguire la selezione:
I valori che sono mostrati sono quelli che abbiamo configurato
Conclusioni
Abbiamo visto un addon molto interessante. Come potete vedere questi campi dinamici iniziano ad essere disponibili anche sul Cloud, permettendo di poter disporre di queste informazioni senza dover creare dei campi custom ad hoc con dei valori martellati all’interno. Metterò a disposizione questo addon opportunamente configurato ai miei clienti e poi raccoglierò le loro considerazioni.
Case Study – Come integrare due istanze Jira Cloud
Prefazione
Iniziamo una serie di articoli il cui obbiettivo è di riassumere in un Case Study, l’esperienza raccolta nel risolvere un problema o nel coprire una necessità di un cliente.
In questo Case Study voglio raccontare come è stato possibile eseguire l’integrazione di due istanze Jira Cloud differenti, al fine di consentire il passaggio delle segnalazioni da una istanza all’altra. Questa comunicazione doveva sottostare ad un insieme di condizioni molto forti in quanto le due istanze erano usate da aziende differenti e di conseguenza nessuna delle aziende doveva essere in grado di poter visionare il contenuto dell’altra istanza Cloud.
Trattandosi di un argomento interessante cercheremo di svilupparlo facendo si che siano riportati tutti i ragionamenti che sono stati eseguiti per arrivare alla scelta definitiva ed alla risoluzione che ha fornito la soluzione, a giudizio di tutte le parti coinvolte, che meglio rispondeva alle esigenze.
Caro lettore, ti ringrazio fin da adesso per il tempo che dedicherai alla lettura e ogni tuo commento sarà il benvenuto.
Scenario
Partiamo subito descrivendo lo scenario che mi sono trovato davanti e quali condizioni dovevano essere rispettate per poter eseguire questa integrazione.
Il mio cliente aveva appaltato alcune parti del proprio Help desk a due fornitori. Questi avevano implementato tali funzionalità usando le proprie istanze Jira Cloud, che usavano anche per gestire altri Help Desk di altri loro clienti. E’ sorta la necessità di potere seguire uno scambio di segnalazioni in quanto poteva capitare che chi richiedeva l’intervento di un software/applicativo che è gestito dall’Help desk del secondo fornitore e viceversa.
Ogni fornitore recepiva le segnalazioni nei propri progetti di Service Management e li gestiva in maniera indipendente l’uno dall’altro. Non erano presenti punti di contatto. In aggiunta, le due istanze venivano usate anche per altri obbiettivi e di conseguenza era stato sollevato il problema di:
sicurezza delle informazioni: ambo le parti chiedevano che fosse inoltrata solo la segnalazione in questione mentre tutte le altre informazioni rimanessero riservate.
Istanze separate: Le istanze dovevano comunque continuare a lavorare come se nulla fosse. Le segnalazioni provenienti da altre fonti dovevano essere comunque indipendenti dalle segnalazioni di questa integrazione.
Sincronizzazione: Le segnalazioni che sono oggetto della integrazione tra i due sistemi cloud, dovevano essere sincronizzate in modo da permettere ad ambo le parti di essere sempre aggiornati sulle modifiche.
Semplicità: La configurazione non doveva risultate complicata o di difficile interpretazione.
Lo scenario si presentava abbastanza complicato e di non facile risoluzione, ma la sfida era molto interessante e non ci siamo arresi. Abbiamo iniziato con le analisi e ci siamo fin da subito impegnati nella risoluzione del problema.
Cosa avevamo a disposizione
Anche le due istanze non presentavano caratteristiche particolari:
Non avevano Addon particolari installati, anzi in un caso era usata la versione cosiddetta out-of-the-box, ovvero la versione base di Jira.
Disponevano di vari progetti che erano in capo ad altri clienti e solo uno. di essi doveva essere coinvolto nella sincronizzazione
Disponevano di flussi di lavoro completamente differenti e che dovevano non essere toccati: la sincronizzazione si doveva innestare nei flussi esistenti.
Jira è un grande software ma le funzioni standard non permettono di mettere in comunicazione due istanze diverse. Di conseguenza dobbiamo rivolgerci al Marketplace per capire che cosa è stato sviluppato e messo a disposizione, un insieme di funzionalità che noi abbiamo a disposizione e che molte aziende non conoscono o non hanno. il tempo di conoscere.
Cosa offre il Marketplace
I produttori del marketplace hanno fatto un grande lavoro mettendo a disposizione un insieme di funzionalità che completano in maniera egregia Jira. La conoscenza che ho sviluppato in tutti questi anni di utilizzo, mi ha permesso di fare una rapida ricerca e cernita dei possibili addon da poter usare.
La prima scelta mi ha portato a selezionare 4 addon, da poter proporre alle parti, per arrivare ad offrire una soluzione accettabile. Dopo diverse riunioni, alcune molto combattive e non proprio semplici, la scelta è ricaduta su questo addon:
Backbone Issue sync della k15t
Posso assicurare che nelle varie riunioni si è molto discusso delle caratteristiche e delle funzionalità, ma alla fine, questo addon permette di poter realizzare esattamente quanto richiedevano cliente e fornitori, rispettando le richieste e le condizioni che avevano imposto e mantenendo anche la semplicità che era richiesta anche dagli stessi fornitori, nel gestire la sincronizzazione e nel mantenere la netta separazione delle informazioni. Capisco perfettamente il significato di questa richiesta e molto spesso la causa è da ricercare nel fatto che non tutti gli utenti che utilizzano questi prodotti sono esperti oppure usare questi prodotti non è il core business di queste aziende. Avere a disposizione la semplicità oltre che mantenere una generosa dose di praticità, permette di avere l’arma vincente per risolvere tutta una serie di situazioni.
Backbone Issue Sync for Jira permette di poter eseguire la sincronizzazione di issue tra progetti sia della stessa istanza, che di istanze differenti. In questo modo è possibile anche soddisfare altre possibili situazioni, in cui magari occorre mantenere sincronizzato un progetto COPIA che sia referenziato da altri utenti o che, con l’aiuto di altre funzionalità, di cui l marketplace è ricco.
La configurazione è molto completa ma, come si ribadisce facile da impostare. Come possiamo vedere dalla seguente immagine:
Possiamo gestire in maniera chirurgica cosa sincronizzare, sotto quali condizioni (e qui interviene il JQL di cui io sono un Fan sfegatato). Possiamo decidere campi sono soggetti alla sincronizzazione, compresi i campi custom che abbiamo definito nella sezione di amministrazione di Jira, oltre che decidere se impostare dei campi con valori di default.
Possiamo anche decidere la corrispondenza degli stati del Workflow: questo ci aiuta nell’impostare le corrispondenze ed innestare correttamente un flusso di lavoro in un altro.
Commenti ed allegati possono essere sincronizzati facilmente. Nel caso dei commenti possiamo anche decidere se, nella eventualità che usiamo progetti JSM, quali commenti vanno sincronizzati ed in che direzione.
Subito al dunque
Andiamo a vedere come questo addon permette di poter rispondere le esigenze espresse. In prima battuta abbiamo che la questione sicurezza è perfettamente garantita. in quanto tutte le operazioni di sincronizzazione sono eseguite in maniera trasparente e, sopratutto, l’addon garantisce un grado di separazione molto alto tra le due istanze: da una istanza non è possibile andare a leggere le informazioni dell’altra istanza e viceversa.
In aggiunta, la sincronizzazione non deve scattare sempre, ma solo quando è necessario ovvero quando effettivamente quando l’agente si accorge che la segnalazione è di competenza dell’altro Help desk, questo deve essere in grado di poter attivare la sincronizzazione.
Vediamo nel dettaglio la configurazione che è stata impostata al fine di gestire la sincronizzazione proteggiendo le informazioni.
La sincronizzazione scatta quando…
… si imposta un particolare valore in un campo. Si è scelto di usare il campo LABELS con opportuni valori. Questo ci permette di poter pilotare l’attivazione e la disattivazione della sincronizzazione
La issue che sincronizziamo …
… sono quelle dell’help desk che vengono convertite con una issue nella istanza destinazione e viceversa. In questo caso abbiamo una configurazione come mostrato dalla seguente immagine
In questo caso abbiamo una corrispondenza multipla, in modo da far corrispondere più issue dell’help Desk ad una soltanto.
I campi che sincronizziamo …
… sono pochi e comprendono anche i campi custom
Non abbiamo alcun campo inizializzato, ma se fosse necessario nel futuro, lo possiamo fare.
Gli stato del workflow che sincronizziamo …
… non abbiamo configurazioni particolari. In questo modo gli stati sono quelli che gli agenti dei vari Help Desk sono abituati a lavorare
I commenti che sincronizziamo …
… sono solo quelli che sono intercorsi tra agente e customer. I commenti interni non sono sincronizzati perché potrebbero contenere informazioni che sono personali dell’Help Desk sorgente e di conseguenza potrebbero contenere anche informazioni riservate. In questo modo non abbiamo problemi. 🙂
Gli allegati che sincronizziamo …
… sono tutti gli allegati che sono presenti nella issue. Questi sono importanti e devono essere riportati.
Conclusione
Questo addon ha brillantemente risolto la necessità che sia i due fornitori che del mio committente hanno espresso, e la procedura di sincronizzazione è attualmente in produzione. Per mia abitudine controllo i risultati del mio lavoro e tra non molto procederò ad una piccola intervista dove cercherò di identificare i vari feedback e di capire se occorre una ulteriore modifica, o se sono stati riscontrati dei problemi di qualche genere o natura.
Approfitto per ringraziare il lettore che con molta pazienza ha seguito quello che ho raccontato. Spero di aver fornito tanti spunti interessanti che possa anche fornire utilità. Spero che questo, sia l’inizio di tanti altri articoli che possa fornire conoscenza ed aiuto sull’argomento.