Gallerie di immagini

Gallerie di immagini

Vedremo, in questo post, un semplice esempio di come realizzare una semplice galleria di immagine.

Di cosa abbiamo bisogno?

Quello di cui necessitiamo è:

  • allegati a pagina
  • Gallery Macro

Semplice no? Andiamo a vedere cosa inserire nella pagina. La seguente immagine mostra che cosa viene inserito nella pagina:

gallery01

Se andiamo a visualizzare le proprietà della macro, abbiamo alcune sorprese:

gallery02

Come possiamo vedere possiamo impostare le seguenti caratteristiche:

  • Titolo della Gallery
  • Numero di colonne con cui si vuole impostare la gallery
  • Quali immagini da escludere
  • Quali immagini includere
  • Quali etichette, associate alle immagini, considerare
  • Quali etichette, associate alle immagini, escludere
  • Da quale pagina andare a selezionare le immagini allegate.

Risultato? lo vediamo nella seguente immagine:

gallery03

Se andiamo a selezionare una immagine, questo è il risultato:

gallery04

Possiamo allegare le immagini su di una pagina specifica, ma possiamo usare una seconda pagina per visualizzare la gallery 🙂

 

Conclusioni

Abbiamo visto una potenzialità di Confluence, attraverso la quale poter realizzare una gallery di immagini in maniera semplice e veloce.

 

Reference

Fare riferimento a questo link per la manualistica di Confluence.




Gestione del tempo automatico con JIRA Cloud

Un piccolo automatismo

Riprendiamo questo addon per il servizio Cloud, di cui avevamo accennato in questo post. Si tratta del Automated Log Work for JIRA, un semplice addon che consente di automatizzare il conteggio delle ore lavorate. Questo aiuta notevolmente nelle operazioni di tracciatura delle ore lavorate.

In questo post andremo ad analizzarne il funzionamento.

First Look

L’installazione non ha richiesto tantissimo tempo ed è totalmente automatizzata. Si tratta di seguire tutte le istruzioni. In questo esempio ho installato una free trial su di una istanza Cloud (ex onDemand).

time01

NB: Ricordarsi, al termine della installazione, di eseguire una re-index, come ricorda il nuovo sistema di messaggistica popup, mostrato in alto a destra della figura.

Terminata l’installazione, iniziamo subito ad usare l’addon. Creiamo un task di prova ed andiamo ad esaminare che cosa possiamo fare:

time02

Una volta creato, se andiamo nel dettaglio del task,

time04

notiamo la presenza di due tasti che consentono di far …. contare in automatico il tempo di risoluzione di un task :-).

Selezionando Start Time, attiviamo il conteggio

time-start

Selezionando Stop Time, si ferma il conteggio

time-stop

Il risultato è visibile sul tab Work Log:

time-log

Questo è ottenibile principalmente dalla versione Cloud. Se invece passiamo alla versione server, sono disponibili anche le seguenti opzioni:

Possibilità di configurare l’attivazione dell’addon, in modo che sia automatico o manuale, come mostrato in figura:

 

Se attivata la modalità automatica, quando si utilizzano le BOARD, l’attivazione/disattivazione del time tracking viene eseguita al passaggio di stato.

 

 

Conclusioni

Abbiamo visto, in questo post, l’utile addon che consente di semplificare il lavoro di uno sviluppatore, e non, in modo da poter tracciare autonomamente il proprio lavoro, senza dover ogni volta tenere traccia di quello che sta eseguendo. l’Addon è a pagamento, sia per le versioni Cloud che per le versioni server. Lo consiglio sopratutto per i team di sviluppo formati da molti elementi.




Gestire dei supporti con Monte Ore

Esempio di utilizzo

In questo post vedremo un esempio di come poter gestire un lavoro basato su un monte ore. Questo è un esempio di come realizzare il tutto sfruttando i prodotti della Atlassian.

Di cosa abbiamo bisogno?

  • JIRA, per tracciare le attività e i tempi di esecuzione;
  • CONFLUENCE, per dettagliare le attività svolte, documentare il tutto e e fornire dei dettagli operativi

Vediamo nel dettaglio le due parti da configurare.

 JIRA

Cominciamo da JIRA. Sfruttando il concetto di TASK e SUBTASK , procediamo come segue:

  • Creiamo un progetto ad hoc, per tracciare le attività del nostro cliente;
  • Creiamo un TASK. Ci servirà come contenitore generale per tutte le attività che andremo a svolgere nel nostro Monte Ore;ACME01
  • Creeremo una serie di SUBTASK , uno per ogni attività che andiamo ad eseguire, in cui dettaglieremo ogni singola attività svolta nell’ambito del monte ore.ACME03

Sul TASK andremo ad inserire il totale del monte ore acquistato dal cliente (Dettaglio: Sezione Time Tracking). ACME02

Sui SUBTASK , inseriremo, sia come ore stimate (Original Estimate) che come ore effettive (Work LOG), il totale delle ore che sono state dedicate alla attività. Come sempre, inseriamo sui commenti, tutte le annotazioni che riteniamo necessarie, quali le operazioni che sono state svolte, i risultati delle analisi, etc. Nella description, inseriremo la richiesta che è stata operata da Cliente.ACME03

Risultato

Con questa configurazione, controlliamo sempre il monte ore residuo in maniera semplice. Basta semplicemente che teniamo sott’occhio il Time Tracking, del TASK  generale. Nei vari SUBTASK  abbiamo il dettaglio di ogni operazione di supporto richiesta dal cliente, con tutto ciò che ne riguarda. Con questo modo di procedere, abbiamo la possibilità di gestire il monte ore, tenere sotto controllo e documentare le attività svolte, e monitorare i tempi di reazione. In questo modo possiamo anche consigliare il cliente su come scegliere il monte ore adeguato per le sue esigenze.

 

Confluence

Passiamo adesso a configurare Confluence. Come prima cosa, seguendo i consigli del post (come creare una scheda del cliente in Confluence), possiamo creare una sottopagina, con le indicazioni del progetto (seguendo la stessa logica) e successivamente, nella pagina del progetto Monte Ore, indicare la cronologia delle attività dettagliate. In questo caso abbiamo diverse possibilità:

  • Space, in cui inseririamo le informazioni del cliente. Qui andremo ad inserire tutte le altre informazioni;
  • Blog dello space. Qui andiamo ad indichicare le attività svolte di una o più giornate. Consiglio il blog in quanto più comodo per redigere il dettaglio delle attività. Ci sono poi delle macro che consentono di poter visualizzare gli ultimi post e danno evidenza delle ultime attività.
  • Dedichiamo una pagina riassuntiva per tutti i monte ore acquistati e tante sottopagine per ogni singolo monte ore acquistato. Sulla pagina principale abbiamo i riassunto di tutti i monte ore. Sulla sottopagina abbiamo il dettaglio dello specifico monteore. In questa pagina andremo ad inserire l’elenco dei SUBTASK del TASK principale, di modo da avere la situazione documentata.

Una variante potrebbe essere quella di avere delle singole pagine per intervento. Questo potrebbe risultare più comodo del BLOG. Teniamo conto che, come indicato in questo post, non esiste ancora la possibilità di poter associare un TEMPLATE ad un post blog

Questo è il risultato che si può arrivare ad ottenere

acme-confluence

 Suggerimento

Una ulteriore operazione che si può fare, è quella di mettere a disposizione degli utenti un ulteriore strumento, ovvero un Knowledge Base, ovvero uno space dove sono raccolte una sequenza di informazioni, secondo un determinato stile, che consentono di poter mettere a disposizione conoscenza

Conclusioni

Abbiamo visto, in questo post, come possiamo realizzare un sistema di gestione monte ore, sfruttando le funzionalità che Confluence e JIRA mettono a disposizione. Questo è solo uno dei tantissimi esempi di come possiamo sfruttare le potenzialità di questi prodotti e di come possiamo combinarli per ….. soddisfare le nostre necessità. Ma come sempre, questo non è altro che un punto di partenza per altre idee. La fantasia è il nostro solo limite 🙂




Arrivederci Atlassian onDemand. Benvenuto Atlassian Cloud

Atlassian Cloud

La Atlassian, nel sul blog, ha informato che sarà reso operativo il servizio di Atlassian Cloud. Con questo servizio metteranno a disposizione tutti i prodotti della Atlassian nel cloud.

Ma il servizio onDemand?

Non sparisce. Semplicemente cambia nome da onDemand a Cloud. Rendono i servizi migliori e più performanti.

Tutti coloro che dispongono del servizio onDemand vedranno semplicemente sparire l’etichetta onDemand a favore dell’etichetta Cloud, ma continueranno ad avere gli stessi servizi, con una maggiore reattività.

Maggiori raggiagli sui servizi offerti (che sono praticamente gli stessi di onDemand) alla seguente pagina di documentazione.

Conclusioni

Prepariamoci a delle belle sorprese. 🙂




Realizziamo una survey

Survey et similaria

Vediamo, in questo post, come poter utilizzare Confluence per poter realizzare delle Survey (aka Sondaggi). Faremo una semplice panoramica degli strumenti che Confluence mette a disposizione per poter realizzare il tutto.

 

Come possiamo realizzarla?

In Confluence abbiamo diversi modi per poterla realizzare. In particolare possiamo contare su alcuni addon, dedicati a tale funzionalità, che attraverso pochi click, consentono di impostare la survey e di poter visionare facilemente i risultati. Segnaliamo fin da adesso che tali operazioni sono disponibili solo per le installazioni server. Per le versioni su hosting, non e ancora possibile realizzare tale operazione, almeno per il momento :-D.

 

Adaptavist survey addon

La inglese Adaptavist mette a disposizione un addon, per le veraioni server.

Questo plugin consente di poter realizzare delle survey molto complesse, comprensive di molte sezioni e di sezioni collegate tra di loro (es. se si risponde a determinate domande, si può accedere a particolari sezioni).

 

L’addon consente una facilità di uso non indifferente, come mostrato nella immagine precedente e consente di poter letteralmente disegnare la survey, senza possedere particolari conoscenze informatiche.

Questo è sicuramente il top di tutti gli addon. :-), anche se costa molto, come mostrato nella sezione del marketplace, è sicuramente il più valido.

 

Quali Alternative?

Una alternativa è rappresentata dal seguente addon Survey and Vote Macros, che consente di poter generare delle survey su space.

 

Questo addon, gratuito per le versioni server (al momento in cui viene scritto il post), consente di poter costruire delle domande e di poter poi visionare/esportare i dati in maniera molto semplice.

 

Una ulteriore alternativa è rappresentata dall’addon Knowledge Base Survey Plugin, gratuito come il precedente, che consente di poter costruire delle semplici survey:

 

La configurazione viene impostata nelle opzioni generali dello Space:

 

dove si configurano le domande (numero variabile) e le risposte alle domande.

Quindi, tramite una opportuna macro, si visualizzano le domande, come mostrato nella precedente immagine.

 

I risultati sono sempre presenti nella pagina di amministrazione dello space.

Conclusioni

Confluence è uno strumento molto versatile, che consente di poter realizzare delle Survey e, come si può vedere, non richiede una profonda conoscenza informatica, ma attraverso procedure molto semplici consente anche ad utenti avanzati di poter creare delle pagine molto versatili.

 




Creare una semplice scheda cliente con Confluence

Usiamo Confluence

In questo post, cercheremo di fornire un esempio delle potenzialità di Confluence, costruendo una scheda cliente. Questo esempio può essere usato in diversi contesti, dal semplice professionista, che vuole creare una semplice scheda riassuntiva di ogni suo cliente, alla megazienda esagerata, dove un Manager deve gestire l’elenco dei suoi clienti o progetti. I concetti e le funzionalità che possiamo sfruttare sono i medesimi.

 

Che cosa ci serve?

Per realizzare il tutto, abbiamo bisogno di:

  • Uno space dedicato (consigliato. Vi riportiamo tutte le informazioni dei clienti. Sfrutteremo questo anche per altre informazioni)
  • Loghi dei clienti (consigliato. Una immagine aiuta più di 1000 parole)
  • Page Properties
  • Creare una pagina specifica per ogni clienti, come pagina figlia della HOME dello Space
  • Template (consigliato. In questo modo, la scheda cliente viene standardizzata e resa di facile lettura)

Usiamo la HOME dello Space per raccogliere le informazioni di tutti i clienti. Sulla singola pagina inseriamo le informazioni del cliente. Un esempio potrebbe essere questo :-), ispirandomi al mitico Will Coyote e Beep Beep

acme01

 

Sfruttando poi l’uso delle Page Properties, quello che possiamo ottenere è il seguente risultato:

acme02

Nota Bene
Ricordarsi che le pagine dei clienti specifici devono essere marcate con opportuna/e label/s, in modo da consentire alle macro delle Page Properties,  di selezionare correttamente le informazioni da visualizzare.

Conclusioni

Abbiamo visto un esempio di come possiamo sfruttare Confluence per realizzare delle schede clienti (o progetti o qualsiasi altro ancora). Abbiamo visto come organizzare determinate informazioni e come poterle usare al meglio, sfruttando le impostazioni standard. Quanto visto qui è usabile sia nella versione server che nella versione ondemand. Come sempre, la fantasia è il nostro unico limite 🙂




Creare uno Space privato in Confluence

Organizziamo lo spazio privato

Mostreremo in questo post come organizzare uno spazio privato in confluence. Mostreremo come realizzare un Personal Space e come pubblicare pagine o realizzare un piccolo blog al suo interno.

 

Creiamo lo space

Possiamo creare il Personal Space solo se l’utenza è stata abilitata a farlo. Questo è possibile, come specificato nel seguente post, se l’utenza o il gruppo cui appartiene, dispone delle abilitazioni.

Supponendo che la nostra utenza disponga di tali permission, avremo a disposizione, nel menù disponibile nella immagine, la voce Add Personal Space… 

PSpace01

 

 

Come sempre, Confluence ci viene in aiuto con opportune autocomposizioni, e la generazione dello space diventa molto semplice.

PSpace02

Selezionando Create, possiamo a questo punto procedere con la generazione del Personal Space.

PSpace03

A questo punto lo Space è disponibile e possiamo iniziare ad inserire le nostre informazioni.

Cosa possiamo fare?

Possiamo usare questo Space per i nostri appunti, per avere sempre a disposizione tutte le nostre informazioni, come una sorta di Google Drive, oppure possiamo inserire determinate informazioni che poi possiamo condividere con altri utenti. Possiamo anche usare questo space per poterci solo accedere noi e condividere, solo con alcuni utenti, le informazioni che servono.

Impostando opportunamente sulle permission, possiamo limitare l’accesso allo space alle sole utenze cui si ritiene di dover dare l’accesso. Di conseguenza, alcune particolari utente potrebbero sfruttare questo sistema per poter condividere, in maniera abbastanza riservata, i documenti attraverso Confluence.

E’ infatti possibile disabilitare la visualizzazione del Personal Space anche agli utenti amministratori. Di conseguenza, è anche possibile inserire dei documenti senza che siano visionabili da altri, a meno che non sia settata una opportuna permission 🙂

Mentre l’utente vede il suo space, come mostrato nella seguente immagine che mostra un Confluence di test…

PSpace04

un altro utente non vedrà le pagine del Personal Space, ma solo il profilo dell’utente

PSpace05

 Annotazione: Possiamo escludere anche i Confluence Administrators dal poter accedere al Personal Space. Questo non è da poco 🙂
 

Conclusioni

Abbiamo visto come creare un Personal Space in Confluence, visionandone come possiamo usarlo per metterci i nostri dati/blog/allegati e come poi poter condividere, in maniera opportuna, le informazioni attraverso le Permission.

 

 Reference

Si rimanda alla manualistica di Atlassian per i dettagli del caso.




Permission – vediamole nel dettaglio

Permission

In questo post andremo ad esaminare come gestire le permission. Vedremo che cosa sono, come si gestiscono e a che livello.

Diamo una definizione

Sotto questo termine, si intende fondamentalmente la visibilità che andiamo a forniamo ai contenuti di Confluence. Per Contenuti si intende:

  • Sito (ovvero l’intero Confluence)
  • Space
  • Pagine

Confluence consente di poter assegnare delle Permission ai seguenti livelli:

Global

Si tratta delle permission che si possono fornire a livello di intero Confluence. SI tratta di permission GENERALI. Facciamo notare che viene sempre fornita una distinzione nelle seguenti classi di utenti:

  • Gruppi;
  • Utente singolo;
  • accesso anonimo (inteso come accesso a Confluence senza loggarsi);

per tutte le permission.

GlobalP01

 

Dalla figura precedente, possiamo vedere quali Permission possiamo assegnare. La prima, e più importante in quanto stabilisce anche il numero di utenti utilizzati e quindi la licenza (ed i soldi da pagare), è la can use. Tenetela sempre presente e controllatela 🙂

Seguono le permission che consentono di poter:

  • Attach file to user profile, che consente di poter allegare file al profilo utente. AL momento soppiantata dalla possibilità di poter creare dei Personal Space.
  • Personal Space, che consente di poter creare degli Space personali, dove ogni utente può inserire le proprie informazioni e che può gestire a suo uso e consumo. Dedicheremo un post a questo argomento molto importante 😀
  • Create Space(s), che consente di poter creare degli space
  • Confluence Administrator, che consente l’accesso alla console di amministrazione
  • System Administrator,  che consente l’abilitazione, nella console di amministrazione, di poter accedere a particolari funzionalità che sono normalmente precluse agli utenti amministratori. Fare riferimento alla sezione reference, dove ho riportato la manualistica con le indicazioni delle differenze di quali operazioni sono consentite nei due ruoli.
Nella versione server, il ruolo System Administrator è assegnato al gruppo Administrator. Nella versione onDemand, non abbiamo questo, ma solitamente viene impostata questa distinzione.

La seguente figura riporta le stesse indicazioni ma per gli utenti e per l’accesso anonimo.

GlobalP02

Space

In questo caso, viene data la possibilità di poter gestire le permission relative al singolo Space. Qui troveremo le azioni che è possibile eseguire SOLO A LIVELLO DI INTERO SPACE. Solo gli utenti/gruppi che sono stati precedentemente indicati come Space Administrator, possono manipolare tali permission. Anche in questo caso abbiamo la distinzione nelle tre tipologie di utenze, come indicato in precedenza.

GlobalP03

Vediamo nel dettaglio che cosa possiamo fare:

  • View, possibilità di poter consentire l’accesso;
  • Pages, possibilità di creare/modificare/cancellare pagine nello space. Abbiamo la distinzione in due possibilità: Add, per aggiunta/modifica; Delete, per cancellazione;
  • Blog, possibilità di poter creare/modificare/cancellare blog post (fondamentalmente pagine di Confluence, ma visibili solo attraverso la sezione Blog Post dello Space).  Abbiamo la distinzione in due possibilità: Add, per aggiunta/modifica; Delete, per cancellazione;
  • Comments, possibilità di poter aggiungere/modificare/cancellare commenti alla pagina.  Abbiamo la distinzione in due possibilità: Add, per aggiunta/modifica; Delete, per cancellazione;
  • Attachments, possibilità di poter aggiungere (tenendo conto della versione) e rimuovere gli space.  Abbiamo la distinzione in due possibilità: Add, per aggiunta/modifica; Delete, per cancellazione;
  • Restrictions, possibilità di poter impostare/rimuovere le restrizioni alla pagina (che vedremo nel dettaglio di seguito). In questo caso abbiamo una unica opzione;
  • Mail, possibilità di poter cancellare le email che sono state riportate nello space (Vedi sezione riferimenti)
  • Space, possibilità di esportare lo space (Export) o di amministrarlo (Admin).
Da notare che, dalla console di amministrazione di Confluence è possibile definire quali permission di default deve possedere uno Space appena creato. Questo è possi- bile attraverso la sezione Space Permission, presente nella console di amministra- zione. Da qui possiamo impostare quali configurazioni di Default possiede uno Space appena creato. Sta poi all’amministratore impostare le configurazioni particolari da assegnare allo Space appena generato.

Page

In questo caso andiamo ad impostare quali operazioni possono essere eseguite sulla singola pagina dello space. Si tratta dell’entità minima che possiamo andare a trattare. Richiamiamo la funzione attraverso il menù Tools (Rif. al seguente post se utilizzate una delle ultime versioni di Confluence)

GlobalP04

 

Quindi si accede alla funzionalità

GlobalP05

Le uniche operazioni che possiamo eseguire sono le seguenti:

  • Viewing restricted to, ovvero consentire la sola visualizzazione a utenti/gruppi specificati.
  • Editing restricted to, ovvero consentire la modifica a utenti/gruppi specificati

 Conclusioni

In questo post abbiamo esaminato una funzione molto importante di Confluence, che ci consente di poter amministrare il sistema e di poterlo gestire al meglio per i nostri utenti. Anche se al momento la funzionalità è alquanto distribuita nelle varie sezioni di confluence, iniziano ad essere distribuiti degli addons che centralizzano queste funzioni, come il seguente addon, che rappresenta un primo passo. Attendiamo i prossimi sviluppi. .

Reference

Consiglio di leggere la manualistica della Atlassian, completa e molto chiara ma, ahimè, in inglese, sulle permission. Per la parte delle email associate ad uno space, consiglio la seguente pagina della manualista Atlassian.

 

 

 




Usare Confluence per gestire un piccolo studio legale

Forniamo un semplice esempio

In questo post, forniremo un semplice esempio di uso di un Confluence per gestire un piccolo studio legale. Vedremo come può essere usato agevolmente per gestire delle pratiche.

Di cosa abbiamo bisogno?

Le cose di cui abbiamo bisogno sono:

  • Confluence, ovvero la base di tutto;

  1. k15 (Per le stampe avanzate in PDF)

In che modo li usiamo?

Una volta installato il tutto, organizziamo il lavoro configurando uno o più template attraverso Yoikee Creator, Mind Mapping. L’obbiettivo è di utilizzare uno space dedicato per ogni singola causa/azione legale intrapresa dallo studio. Il compito dell’addon è quello di impostare il template di space, che andrà a costituire la pratica, con tutte le pagine e sezioni che costituiranno il ‘faldone virtuale’.

In questo modo, si possono predisporre template differenti in base a cause differenti.

A questo punto, le operazioni che dovranno essere fatte, per finalizzare il tutto, saranno:

  • Configurazione dello space attraverso l’addon
  • Assegnazione delle permission alle persone che vi lavoreranno
  • Inserimento delle informazioni iniziali e prima configurazione di eventuali template di documenti e pagine, ad hoc per l’azione legale.

Fatto ciò, iniziare ad usare lo space. 🙂

Si possono sfruttare sia le funzioni standard, in particolare quella dei template, per inserire le varie pagine con le riunioni, sommario delle sedute in aula, classificazione delle prove/indicazioni del cliente, dati del cliente, testimonianze raccolte, etc; sia per generare dei documenti.

Per questa ultima cosa, ci aiuta l’addon  PDF Exporter, della K15 Software. Si tratta di un addon molto potente che consente di poter generare dei template PDF per le stampe, consentendo di poter generare dei documenti chiari, in maniera semplice e veloce.

 

Conclusioni

In questo post abbiamo visto un ulteriore esempio in cui viene mostrato come poter usare Confluence, ed i suoi addons, per poter migliorare la vita di tutti i giorni. Ovviamente non è che un semplice esempio di come poter combinare degli addon per Confluence :-). Poi è possibile aggiungere ulteriori funzionalità per poter poi consentire, allo studio legale, di poter automatizzare le proprie procedure. La fantasia è il solo limite 😀

 




Starter Kit con Confluence

Uno strumento importante

In questo post spiegheremo l’importanza di uno Starter Kit in una azienda e spiegheremo come poterlo realizzare attraverso Confluence.

A cosa serve?

Uno Starter Kit consiste in un insieme di informazioni base che servono ai neo-assunti di una azienda per iniziare a lavorare. Un esempio di Starter Kit:

  • Modulistica varia: Richiesta ferie e permessi, richiesta rimborso spese; Documenti da consegnare alla amministrazione, quali: IBAN per i pagamenti stipendi, etc;
  • Documenti di policy aziendale;
  • Programmi di uso aziendale (SAP, Time report, etc);
  • Piani di emergenza per evacuazione ufficio;
  • Organigramma aziendale: In questo modo il neoassunto conosce colleghi e responsabili;
  • Varie ed eventuali, necessarie a far capire al neoassunto come funziona l’azienda.

Uno Starter Kit è fondamentale. Provate ad immaginare il tempo che risparmia la persona nel capire come funziona l’azienda, come muoversi al suo interno, etc

Usiamo Confluence

Vediamo come usare Confluence per realizzarlo. 🙂

Possiamo utilizzare uno Space ad hoc, dove inseriamo tutte le sezioni che servono per impostare le informazioni. Nella Home page, impostiamo una presentazione dell’azienda, in modo da rendere meno spiacevole l’impatto del neo assunto. In questa pagina, riportiamo tutte le sezioni che riteniamo necessarie, quali:

  • Una pagina, e relative sottopagine, che spiegano quali sono i primi passi che deve eseguire il neoassunto, guidandolo nel mare di informazioni in cui deve navigare
  • Una pagina, e relative sottopagine, in cui viene riportata la modulistica di cui ogni dipendente deve usare per svolgere il lavoro di tutti i giorni
  • Una pagina, e relative sottopagine, in cui è presente il compendio di tutte le policy aziendali
  • Una pagina, e relative sottopagine, dedicate alle convenzioni aziendali
  • Una pagina, e relative sottopagine, dedicate a altri argomenti, di uso interno alla azienda, che consentono di poter informare il neoassunto su particolari procedure.
  • (Se Confluence viene utilizzato già da tempo) Pagine del progetto/progetti a cui il neoassunto andrà a lavorare.

Vantaggi

Salta subito all’occhio che il vantaggio principale è di avere tutte le informazioni in un unico posto, manutenute costantemente e, sopratutto per la modulistica, con il controllo delle versioni della stessa. In aggiunta, lo Space, può essere sempre referenziato per reperire le informazioni: Per quanto una persona disponga di una buona memoria, la memoria di un essere umano non è infinita :-).

In aggiunta, il neoassunto non deve diventare matto per capire come funziona l’azienda, non si sente abbandonato e dispone di uno strumento che gli consente di essere introdotto in azienda.

Svantaggi

Le pagine devono essere manutenute costantemente. Ma questo è uno svantaggio relativo, in confronto al vantaggio di aver una persona ben introdotta in tempi brevi in azienda.

Conclusioni

Confluence si presta benissimo nella implementazione dello Starter Kit. Si presta facilmente alla realizzazione e manutenzione dello stesso e, per fornire un ulteriore vantaggio, diventa il cuore nevralgico dell’azienda. Un unico punto dove risiedono le informazioni, senza confondere le persone e senza causare stress nella gestione delle stesse.