Torniamo ad esaminare un addon per il Cloud, che ci permette di poter gestire delle gerarchie di Issue che possono arrivare a coprire divers e necessità di aziende. Esplorazione in corso:
Che cosa mette a disposizione
Disponibile in due versioni, Lite (gratuita) e a pagamento, abbiamo a disposizione delle funzionalità per poter creare delle gerarchie delle nostre issue:
oltre che la possibilità di poter raggruppare le issue per diversi campi:
Interessante
Abbiamo anche la possibilità di eseguire dei raggruppamenti ah hoc, oltre che ad eseguire delle esportazione.
La versione Lite presenta delle limitioni, che possono anche essere sufficienti in determinate circostanze:
Mancata visibilità ai controlli dell’addon,
non è disponibile la funzionalità di export
Le costruzioni dinamiche, operate attraverso JQL, sono limitate a 50 issue per query
Conclusioni
SI tratta di un addon molto interessante. Voglio collaudare senza indugio la versione Lite dell’addon, ma anche la versione Non Lite. Sono sicuro che saprà di sicuro meravigliarmi.
In questo post andremo a introdurre una soluzione che ci permette di risolvere un annoso problema. SI tratta della possibilità di poter condividere delle pagine di Confluence CLOUD con altri utenti esterni (ovvero utenti che non possono accedere al nostro Confluence).
Scenario
lo scenario è il seguente: Usiamo Confluence per redigere la nostra documentazione e abbiamo la necessità di dover cndividere una pagina con un nostro cliente. Abbiamo due possibilità:
Condividiamo uno space rendendolo pubblico
Attiviamo una nuova utenza.
In entrambi i casi abbiamo un problema. Nel primo caso, potremmo condividere troppo. Nel secondo caso dobbiamo ‘spendere’ dei soldi per questo e, non sempre è conveniente.
Gli utenti chiedono
… a viva voce da 10 anni ed il risultato è questa segnalazione https://jira.atlassian.com/browse/CONFCLOUD-32999 che purtroppo ha dato diversi problemi. La Atlassian ha messo a disposizione questa funzione solo nel piano PREMIUM, molto più costoso.
Non tutto è perduto
Possiamo avere una soluzione proprio grazie alla Old Street Solutions Ltd. che ci mette a disposizione una soluzione. Mi permetto di riportare un loro intervento (E’ in inglese, ma merita ascoltarli).
Subito al dunque
Spieghiamo subito la loro soluzione senza indugio. Questo addon aggiunge la funzionalità richiesta (ad un costo umano) e permette di poter gestire anche i vari link che andremo a condividere. Questo addon mette a disposizione un link nella pagina confluence che permette di attivare la funzionalità:
da li possiamo attivare nuovi link e gestire quelli esistenti
ed inviarli via mail ai diretti interessati.
SPETTACOLO
Non posso che essere STRACONTENTO del risultato. Non vedo l’ora di provarlo. So già in quale contesto usarlo nel mio lavoro. Ringrazio fin da adesso i ragazzi della Old Street Solutions Ltd.
IN questo post andremo a testare le ultime novità che sono state rilasciate da JSU, in particolare le nuove funzionalità che riguardano l’introduzione di JQL in alcune funzionalità.
Installazione
Partiamo come sempre dalla installazione. ANche in questo caso ci facciamo aiutare con una GIF, che ci mostra come eseguire l’installazione.
Faccio un piccolo appunto: La prima installazione che ho eseguito è andata in errore per un problema di spazio disco sul mio server di prova. Mea Culpa. Di conseguenza, sono stato costretto a riprenderla dato che l’installazione dell’addon risultava comunque eseguita ma non mi permetteva di poterla riprendere. Nella GIF trovate un altro metodo di installazione, dove vado a leggere il link dal marketplace e successivamente eseguo un upload.
Mi riprometto di analizzare questo punto in un post dedicato, e verificare come riuscire a gestire questa situazione.
Al termine della installazione, potrebbe essere richiesto di eseguire una operazione di Reindex, come mostrato dalla seguente GIF:
Configurazione
Proseguiamo con la configurazione generale. Con grande sorpresa ci accorgiamo che abbiamo una sola configurazione generale.
Questa configurazione prevede la possibilità di agganciarci alle API di Google Maps. Inserendo gli opportuni patrametri possiamo agganciarci.
Ma andiamo al sodo, andando ad analizzare quali opzioni ci aggiunge questo addon, Procediamo oltre alla configurazione via Workflow. Curiosiamo 😀
Prendiamo un Workflow di test, nel nostro ambiente Jira, ed andiamo ad esaminare le postfunctions. Questo è il risultato:
JSU mette da sempre a disposizione una serie di Postfunctions, ma adesso ha esteso queste funzionalità con l’introduzione del JQL.
Test
Procediamo con il test. Selezioniamo un progetto presente nel nostro ambiente di test e modifichiamo una post-fuction del Workflow…. sfruttando il JQL.
Vogliamo, nel dettaglio, che, quando chiudiamo una issue, se esistono issue di tipo EPIC e lo stato sia DONE, allora il campo Assignee sia ‘assegnato’ con il valore ‘lbianchi’.
Si tratta di un esempio in cui inserisco del JQL, per fare capire dove possiamo inserire il nostro … meraviglioso codice JQL 😀
Il risultato è riassunto nella seguente GIF:
Conclusioni
Abbiamo visto come possiamo inserire il codice JQL nel nostro Workflow. Si tratta di un esempio molto semplice e banale, ma sempre utile per capire dove possiamo inserire tali condizioni. Vi segnalo che, al momento, l’inserimento del JQL non è ancora assistito, ovvero non abbiamo lo stesso aiuto nello scrivere le query JQL come quando andiamo a fare la ricerca delle issue, ma sono sicuro che nelle prossime versioni la Beecom ci sorprenderà con effetti speciali. Sono Bravissimi e ogni giorno lo dimostrano sempre di più 🙂
Come ogni buon utilizzatore, mi tengo sempre aggiornato sui vari prodotti della Atlassian. Non ultimo sul JSU Automation Suite for Jira della Svizzera beecom.
Ma quello che ha attratto la mia attenzione è stata una novità che riguarda un argomento cui tengo moltissimo: JQL 🙂
Come autore del libro JQL per tutti non potevo rimanere insensibile.
Ho deciso quindi di rispondere a questa mailing list e questo è stato il risultato:
— Beecom Products AG (@beecomproducts) July 16, 2019
Di conseguenza, andiamo in esplorazione di queste ultime novità su JQL:
Approfondiamo l’argomento
Con questo upgrade, la Beecom ha aggiornato il suo addon introducendo la possibilità di poter sfruttare il JQL anche per definire:
Condizioni
Possiamo impostare una condizione preimpostata attraverso una query JQL
Precondizioni
Introduciamo in questa sede un nuovo concetto: possiamo stabilire una condizione in cui possiamo eseguire la post-function. In questo modo possiamo decidere quando eseguire la post-function e quando no.
Riporto un estratto dalla manualistica di JSU
Spettacolo
Infatti grazie a queste ulteriori due operazioni possiamo sfruttare al meglio le potenzialità che il JQL ci offre nell’interrogare i dati, con le potenzialotà che JSU mette a disposizione. Si tratta di una unione perfetta 🙂
Conclusioni
Non vedo l’ora di esaminare questo addon e di saggiarne le prestazioni. Sono sicuro che non deluderà le aspettative dei lettori
In questo post continuiamo a visionare il lavoro superbo svolto dalla Old Street Solutions che ci mette a disposizione un addon molto interessante per Jira. Abbiamo avuto modo di visionare il corrispondente addon per Confluence, come mostrato dal seguente POST.
Di cosa si tratta?
Questo addon ci mette a disposizione opportuni gadgets da inserire nelle nostre Jira Dashboards, dove possiamo inserire dei diagrammi a torta
facilmente configurabili
esattamente come mostrato per il corrispettivo per Confluence.
Conclusioni
Proverò questi due spettacolari addon e non vedo l’ora di farlo. Ho avuto l’occasione di incontrare gli autori direttamente all’Open di Vienna e posso garantire che si tratta di ottimi addon per Confluence e Jira.
Lavorando tutti i giorni con i prodotti Atlassian, ci troviamo sempre in situazioni in cui dobbiamo compleytare dei ccampi o edeguire delle operazioni specifiche in determinate circostanze.
Per raggiungere i nostri obbiettivi a volte conviene agire sul Workflow e sulle Post-functions. Questo addon permette di poter eseguire operazioni particolari sfruttando Workflow e Post-functions
Addon giusto al momento giusto
Questo addon estende le possibili Validazioni e Post-Functions
Permette di poter scrivere degli script in Groovy facilmente e con diversi … aiuti
aiuti che permettono di poter testare e verificare il codice.
Conclusioni
Questo addon si dimostra molto interessante. Lavorare con i Workflow è sempre molto difficile e arrivare a sfruttarli al meglio, non è mai cosa facile. Questo addon ci aiuta in questo.
In questo post andremo ad esaminare un addon molto interessante, che ci permette di poter gestire più istanze di Jira con una board unica.
Abbiamo già avuto modo di visionare questo addon qualche anno fà, mostrando quali potenzialità sono presenti. Adesso andiamo a testarla per saggiarne le potenzialità. Investighiamo.
Installazione
Partiamo, come sempre, dalla installazione dell’addon. Continuiamo a farci aiutare da una agevole GIF, che ci permette di poter vedere nel dettaglio ogni singola fase.
Configurazione
La configurazione generale non è complicatissima e permette di indicare poche e semplici opzioni. Come possiamo vedere dalla seguente GIF, che ci aiuta a visionare tutte le opzioni:
dalla configurazione possiamo:
attivare il Google Analytics
Selezionate gruppi ed utenti autorizzati all’uso delle funzionalità dell’addon 😀
Non abbiamo grandi opzioni di cui tenere conto. Passiamo all’utilizzo vero e proprio.
Test
Come prima cosa, sempre attraverso l’utilizzo di una GIF, andiamo a visionare come accediamo alle funzioni di questo addon
La prima cosa che notiamo è la presenza di un nuovo menù, che attiva la visualizzazione delle nuove BOARD che l’addon mette a disposizione.
Da questo menù siamo reindirizzati ad una nuova pagina, che ci mostra la lista delle board. Qui possiamo creare queste nuove board. Una volta create, andiamo a definire le ‘fonti’ dati, da cui andare a prendere i valori.
Per eseguire un esempio, ho aggiunto una autoreference, ovvero ho chiesto a watchtower di aggiungere come fonte, il mio stesso Jira di test.
In particolare stiamo simulando la connessione ad un Jira remoto, in particolare ad un progetto TER.
Procediamo adesso a completare le configurazioni di questa BOARD, esaminando ogni singola parte 🙂
La seguente GIF ci mostra come andare a gestire le colonne e gli stati: come nella definizione delle Board standard, possiamo andare a definire quali stati per quali colonne, il tutto con un semplice Drag & Drop.
La mappatura degli stati viene eseguita anche in base alle connessioni stabilite. Infatti, è possibile mappare gli stati dei progetti che sono mappati dalle connessioni. Non male 😀
Una volta definito il tutto, possiamo definire le swimlanes, ovvero i raggruppamenti di issue, anche qui con pochi click. Quindi anche con quali utenti condividere questa board.
Come si può vedere, il tutto con pochissimi click del mouse 😀
Il risultato, lo possiamo vedere nella seguente GIF:
dove vediamo le varie issue selezionate e come possiamo spostare da una colonna all’altra , sempre in base al Workflow definito ed agli stati impostati, il passaggio di stato.
Conclusioni
Abbiamo esaminato un addon molto molto interessante. La possibilità di poter combinare più sorgenti Jira, più istanze differenti Jira, ci permette di poter combinare le issue idi diversi progetti direttamente su di una unica Board. Questo ci facilita sicuramente nella gestione dei vari progetti. Lo consiglio.
In questo post andremo a descriveer il test di questo addon. Saggiamone le potenzialità
Installazione
Partiamo come sempre dalla installazione e utilizziamo una bellissima GIF per mostrare come avviene l’installazione.
Passiamo alla configurazione generale dell’addon.
Configurazione & Test
Non disponiamo di una sezione generale di configurazione. Passiamo direttamente ad esaminare come questo addon estende le possibili funzioni (validator, condition e Post-function) di un Workflow
Procediamo con ordine. Andiamo ad esaminare un workflow preesistente e proviamo a configurare le varie funzionalità. La nostra scelta ricade su TEST: Project Management Workflow, utilizzato durante uno dei test precedenti.
Se proviamo ad impostare una Condition, come mostrato dalla seguente GIF:
Abbiamo mostrato come aggiungere una condition basata esclusivamente su JQL. Spieghiamo meglio per aiutare i nostri lettori: Le conditions sono delle situazioni che devono essere verificate affinchè l’utente possa eseguire il cambio di stato. Se queste condizioni non sono rispettate, allora l’utente non vedrà neanche il tasto di cambio stato.
Per i lettori più attenti: Avete notato l’errore? ebbene si. Ho scritto la condizione sbagliata: per il campo Summary non esiste l’operatore = ma occorre specificare la condizione come segue:
summary ~ “Esempio”
Ho quindi impostato la condizione corretta, prima di procedere con il test :-P. Quello che vogliamo è che l’utente possa eseguire il passaggio di stato To Do –> Done solo se nel campo Summary sia presente la stringa Esempio.
Questo significa che se non abbiamo il campo Summary adeguatamente valorizzato, allora non visualizzeremo il tasto del cambio di stato. Infatti, se andiamo a verificare una qualsiasi segnalazione del progetto in questione, vedremo quanto segue:
Riassumo la mia soddisfazione con una parola molto semplice e che oramai conoscete: SPETTACOLO :-D.
Passiamo a definire una validazione. Anche qui diamo una prima descrizione di che cosa si tratta. Una validazione è un particolare controllo che deve essere soddisfatto prima di poter eseguire l’operazione. Ad esempio: vogliamo che, prima di procedere con il passaggio di stato, determinati campi della segnalazione siano stati compilati.
Nel nostro caso abbiamo impostato una validazione secondo cui, se il campo description non è compilato, sia mostrato un particolare messaggio:
Come sempre la precedente GIF ci aiuta nel capire come impostare il tutto.
Il risultato della validazione impostata è riassunto dalla seguente GIF:
Riassumo la mia soddisfazione con una parola molto semplice e che oramai conoscete: SPETTACOLO 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀
Passiamo alle Post-function. Si tratta delle operazioni che vogliamo siamo eseguite DOPO l’esecuzione del passaggio di stato.
La seguente GIF ci mostra come eseguire una semplice operazione: Vogliamo modificare il testo della description dopo che è stato eseguito il passaggio di stato.
Una volta impostato questa post-function, passiamo a testarla. In questo esempio abbiamo fatto si che la description diventasse l’incipit della Divina Commedia …..
Riassumo la mia soddisfazione con una parola molto semplice e che oramai conoscete: SPETTACOLO 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀
Conclusioni
Abbiamo visionato un addon free (al momento in cui scrivo il post, l’addon risulta tale) che ci permette di poter sfruttare il JQL nel nostro Workflow. Non posso che essere soddisfatto di questo punto, in quanto si sfrutta una delle grandi potenzialità di Jira per controllare le operazioni del nostro Workflow.
Approfitto per consigliare la lettura del mio libro:
dove spiego in maniera molto semplice come utilizzare questo potente strumento e come padroneggiarlo.
Come sempre ripeto, Jira è uno strumento versatilissimo, che ben si adegua alle nostre esigenze e che, grazie attraverso al marketplace sempre più completo, ci permette di aggiungere quelle funzioni in più ogni giorno che viene.
Grazie anche ad aziende come la Giapponese Ricksoft Co., Ltd., abbiamo a disposizione un addon che permette di poter gestire un GANTT direttamente dai dati di Jira. In aggiunta abbiamo a disposizione questa possibilità per sia per cloud che per on-Premise (Server & Datacenter).
Subito al dunque
Come possiamo vedere dalla precedente immagine, possiamo creare un GANTT direttamente dai dati di un progetto Jira o disegnarlo direttamente.
Questo addon dispone di una caratteristica interessante: Possiamo avere a disposizione anche quale è il carico di lavoro delle risorse.
Si tratta di una richiesta che ho ricevuto da molti utenti di Jira.
Tra le varie funzionalità, permette di poter identificare i Critical Path.
Possiamo definire facilmente delle Baseline e, in maniera altrettanto semplice, nuove segnalazioni
Conclusioni
L’addon presenta caratteristiche interessanti. Benchè lo standard sia fortemente orientato erso l’AGILE, questo addon permette di poter sfruttare le caratteristiche di Jira per fornire una configurazione ad hoc per il cliente.
Possiamo gestire letteralmente il progetto come riteniamo più opportuno.
Continuiamo ad esplorare l’argomento molto interessante: come JQL può essere utilizzato all’interno di Jira per svolgere le operazioni di tutti i giorni. Andiamo ad esplorare
Non posso non parlarne….
…. come autore di un libro su JQL, ovvero di come eseguire le interrogazioni sui dati di Jira, sono sempre più affascinato da questo argomento.
Versione italiana del libro. Disponibile in Inglese, Spagnolo, Catalano e Francese.
Subito al dunque
Oggi ci dedichiamo a questo addon che estende le nostre possibilità di lavorare con i Workflow di Jira. Si tratta di un addon che estende le varie caratteristiche quali:
Condizioni
Validazioni
POST-Function
In particolare aggiunge la possibilità di poter gestire queste caratteristiche del Workflow, impostando opportune condizioni attraverso il JQL.
Interessante
Sono molto curioso di usare questo addon. Il fatto che sia gratuito (al momento in cui scrivo, l’addon è gratuito), lo rende più interessate.