Scrivo questo articolo quasi di getto e per rispondere alle ultime novità sul mondo delle Automazioni. Principalmente sulla parte Cloud di Jira. L’obiettivo è di fornire un quadro situazione per mostrare il funzionamento delle ultime novità e per indicare anche come poterle gestire correttamente. A tale proposito ho predisposto una regola di tipo didattico per descrivere meglio il funzionamento, ma andiamo con ordine.
Marzo 2023
Verso la fine del mese di marzo 2023 succedeva una cosa leggermente strana. Mi segnalavano che nelle istanze Cloud l’addon delle Automation risultava in TRIAL e sopratutto era ben staccato. Di conseguenza molti miei clienti si sono preoccupati (ma non solo loro).
Da un rapido controllo era emerso che Atlassian stava semplicemente integrando l’addon trasformandolo da addon esterno a addon di Sistema.
Infatti se andate a controllare, oggi lo troviamo come addon di sistema.
Fino a questo non ci sarebbe molto altro da dire… tuttavia abbiamo anche delle altre sorprese. L’integrazione si è portata dietro anche delle novità. Vediamole nel dettaglio:
Automation manuali
Una delle novità riguarda l’introduzione delle Automation manuali, ovvero richiamabili su richiesta dall’utente
Notiamo tuttavia una cosa molto molto … preoccupante. La combo che permette di richiamare questa nuova funzione è vicinissima alla combo del passaggio di stato. Molti mi hanno fatto notare (e sono perfettamente d’accordo) che la probabilità di selezionare la combo sbagliata è altissima. Devo riconoscere che la Atlassian ha introdotto una funzione importante, ma tempo che nella foga del momento non abbia ben calcolato dove inserire tale funzione, scegliendo una posizione infelice. Il mio suggerimento è di trattarla come le funzioni degli addon. Esiste la sezione dedicata alle Automation. Credo che sia meglio inserirla li
Non sono d’accordo con il messaggio. A mio giudizio questa sezione è quella ideale per gestire tale funzionalità.
Che altro?
Ci sono anche delle altre novità. Abbiamo a disposizione, sempre lato Automazioni, delle nuove funzionalità interne che ci permettono di poter gestire meglio delle …….. TABELLE DI LOOKUP
Vedo che ho catturato la vostra attenzione. Andiamo subito al sodo. Se infatti ricerchiamo tra le possibili azioni, abbiamo la possibilità di poter creare questa tabella:
Siamo ancora alle prime armi, ma possiamo subito vedere che il potenziale ci sta tutto. Anche se limitato a 20 entry massimo, possiamo impostare una serie di corrispondenze che possiamo sfruttare a nostro vantaggio.
Per richiamare le corrispondenze abbiamo a disposizione un semplice metodo. Infatti questa tabella si definisce come uno Smart Value. Basta semplicemente usare:
{{Esempio.get(issue.summary)}}
per richiamare la corrispondenza. In questo esempio abbiamo la possibilità di poter sfruttare anche degli altri Smart Value. Cosa molto importante.
Risultato, Conclusioni?
Semplice: Abbiamo la possibilità di poter gestire queste regole in maniera molto più semplice, ci liberiamo dalla schiavitù di blocchi IF-THEN-ELSE potenzialmente infiniti e abbastanza difficili da gestire. Ci permette di dare un ordine non indifferente e, come vediamo, anche di gestire al meglio queste situazioni. Ripeto. Siamo alle prime armi. Le novità non sono sempre cattive, ma hanno sempre del potenziale. Dobbiamo sempre vedere il potenziale, senza mai perdere di vista i punti di attenzione.
Jira Cloud e i database – Una ipotesi di lavoro interessante
Un annoso problema che ci assilla è causato dal fatto che non sempre possiamo collegare Jira Cloud con i Database….. fino ad ora. Qualche mese fa stavo eseguendo delle sperimentazioni che mi hanno portato a scoprire un addon molto interessante. Adesso, dopo la sperimentazione posso descrivere i primi risultati.
Descriviamo lo scenario
Questa situazione la conosciamo bene. Quando i clienti ci chiamando perché vogliono leggere le informaizoni dai loro database locali e le vogliono rendere reperibili anche su Jira Clòoud. Questa di solito è la nostra faccia
Proviamo a chiarire. Sappiamo beniussimo che il nostro Cloud è una macchina remota AWS localizzata, nel nostro caso, a Dublino o Francoforte (quindi GDPR RISPETTATA. CHIARO??). Concetto da tenere sempre presente è che Jira Cloud è su Internet e di conseguenza per poter accedere ad un database, questa macchina su internet deve essere (UDITE UDITE) autorizzata.
Ora, se andiamo in una azienda qualsiasi, i responsabili della sicurezza avrebbero qualcosa da dire. Se apriamo una porta del genere, occorre ben presidiarla oppure si rischia di fare dei danni. Ricordiamoci sempre che quando si apre una porta su internet, prima o poi si rischia che qualcuno di non desiderato entri dentro senza il nostro permesso. Fa parte dei rischi.
Quali precauzioni?
Possiamo prendere diverse precauzioni per far si che chiunque tenti di entrare non possa andare oltre un certo limite e, se anche dovesse arrivare, li si fermi. Parafrasando il celebre film “Il Codice da Vinci”, mi permetto di citare un verso della Bibbia: (Giobbe 38-11). e dissi: `Fin qui tu giungerai, e non oltre; qui si fermerà l’orgoglio de’ tuoi flutti?’
Possiamo fare in modo che il database che colleghiamo a Jira Cloud sia una copia con pochi dati. In questo modo, anche se qualcuno dovesse arrivare a leggerli, le informazioni siano parziali e non servibili allo scopo. Questo però implica che:
i dati devono essere aggiornati a cadenze regolari
In alcuni istanti i dati non saranno perfettamente disponibili (intendo gli ultimi)
In ogni caso se qualcuno arriva li, legge dei dati e potrebbe comunque tentare delle operazioni di ricostruzioni.
Sicuramente questo è un sistema per limitare il danno, ma non eliminiamo completamente la possibilità di eliminare il danno.
La vera precauzione consiste nell’inserire il database direttamente su Jira, o sulla macchina remota. Solo così avremmo a disposizione la possibilità di poter gestire una sicurezza molto alta. Se il database è già interno a Jira, allora abbiamo la sicurezza di Atlassian che ci protegge. Tuttavia la macchina remota NON è usabile da parte nostra e non credo che Atlassian ci permetta di poter mettere mano a tali macchine dall’oggi al domani. Di conseguenza le possibilità sono molto ridotte….. oppure no?
Non disperiamo. Abbiamo una soluzione
Ebbene si. Abbiamo una soluzione. Possiamo portare i dati direttamente su Jira e usarli come un database e per questo obiettivo un potente addon ci permette di poter gestire questa situazione. ma come?
Semplice. Possiamo memorizzare i dati all’interno di un progetto di comodo, dove i record sono presenti nelle issue. Come ben sapete, le issue possono diventare qualsiasi cosa noi vogliamo. Questa è una delle grandi possibilità che Jira mette a disposizione di noi utenti.
Benissimo. Se mappiamo i record usando le issue type seguendo questa logica: è un tipo di record. Nell’issue type andiamo a memorizzare i dati che ci servono, utilizzando i campi custom per memorizzare anche altre informazioni del nostro record. Risultato? abbiamo il nostro database locale.
A questo punto passiamo alla seconda domanda. Come lo usiamo?
Anche qui ci viene incontro uno splendido addon che ci aiuta a rispondere a questa seconda domanda. Si tratta di:
Questo addon permette di poter eseguire delle interrogazioni direttamente su Jira come se fosse un database. In questo caso abbiamo a disposizione la nostra arma segreta: il JQL; che ci aiuta nell’interrogare i dati senza grandi problemi. Lo stesso lo possiamo fare con questo addon che ci permette di poter gestire il risultato finale.
L’addon permette di poter creare una connessione a Jira Cloud stesso . Questo consente di gestire Jira Cloud come un database e, come sempre sostengo da immemore tempo, il JQL ci aiuta a creare la query di selezione dei dati
Moooolto interessante e quale è il risultato?
Il risultato finale è che abbiamo a disposizione la possibilità di definire dei campi ‘database’, se mi si può concedere la libertà di scrivere così, dove i valori visualizzati sono prelevati dal progetto che abbiamo definito su Jira
Sfruttando l’addon possiamo ottenere questo risultato:
Come possiamo vedere, l’addon ci permette di poter sfruttare le issue di un progetto come se si trattasse dei record del nostro simil-quasi-database (concedetemi questo termine), ma l’utente finale non vede questa cosa: per lui è una lista. L’addon permette anche di poter aggiornare il campo a cadsenze regolari. Ciò che si deve fare e aggiornare l’elenco delle issue del progetto che abbiamo battezzato. L’addon può essere programmato per far si che l’elenco sia aggiornato a cadenza regolare.
Ovviamente consiglio di trovare un compromesso al tempo di aggiornamento che vogliamo: Questo per evitare comunque di sovraccaricare la nostra istanza di Jira Cloud.
Risultato?
Abbiamo una nuova arma in più per definire un database all’interno di Jira e sopratutto abbiamo la possibilità di poter mantenere una discreta sicurezza senza aprire quella della nostra sicurezza. In aggiunta, questo sistema può essere usato anche per:
definire assets aziendali senza avere insight
definire delle tabelle di un database interno a Jira
definire delle semplici liste valori aggiornabili facilmente
Retrospettiva: Come la gestiamo al meglio – Test addon
In questo post andremo ad testare un addon molto interessante, in cui vediamo come gestire al meglio le Retrospettive dei nostri sviluppi, o anche delle sole operazioni. Se vi ricordate, ne avevo parlato anche in altri miei post in passato, dove indicavo come questa caratteristica come una operazione fondamentale da usare anche per analizzare i problemi e impostare delle risoluzioni.
Ho indicato nel mio precedente post di presentazione, che questo addon ben si presta anche ad altri utilizzi. In questo articolo andremo a valutare anche queste possibilità. Proviamo a sperimentare.
Installazione
Come sempre partiamo dalla installazione dell’addon, verificando i vari passi. A tale scopo, usiamo una delle tante istanze id test che ho a disposizione.
Configurazione Generale
Procediamo con la configurazione generale. La prima operazione che dobbiamo fare è quella di attivare il progetto affinché possa utilizzare le nuove funzioni: L’addon mette a disposizione una interfaccia generale da cui accedere alle funzionalità offerte. Dal menù Apps abbiamo a disposizione una apposita voce di menù:
La seguente GIF ci mostra cosa viene mostrato alla selezione della voce di menù Apps:
In un mio ambiente di test ho predisposto un progetto di sviluppo software per poter eseguire il test, come potete vedere dalla seguente immagine.
Cosi come abbiamo abilitato il progetto usando le interfacce dedicate dell’addon, abbiamo la stessa possiblità anche nelle configurazioni del progetto.
Procediamo con la configurazione da adottare sul singolo progetto. In questo caso impostiamo la prima configurazione usando quanto l’addon stesso mette a disposizione. In particolare selezioniamo Setup Retrospective e….
A questo punto selezioniamo Join Retrospective e procediamo con il test.
Test addon
Procediamo con il test canonico. In questo caso abbiamo usato il template standard e abbiamo iniziato a lavorare gestendo una retrospettiva. Nella prima fase andiamo a censire tutte le indicazioni di:
cosa è andato bene
cosa non è andato bene
cosa è piaciuto
cosa non è proprio piacuto
Un timer ci ricorda che la fase deve durare il giusto tempo, senza che le persone del gruppo di lavoro siano impegnate troppo tempo. Possiamo comunque interrompere questo timer in qualsiasi momento. Una volta identificati tutti i punti, si procede con la fase successiva:
Possiamo in questo punto sempre andare a modificare ed integrare i vari punti che sono stati espressi dal gruppo di lavoro.
A questo punto Possiamo eseguire delle ulteriori operazioni
A questo punto possiamo votare i punti rimanenti per poterli poi discutere
A questo punto procediamo con i punti votati per arrivare a definire quali punti devono essere affrontati per migliorare la produttività del gruppo di lavoro
Iniziamo a impostare le azioni da intraprendere
A questo punto possiamo concludere la retrospettiva e questo è il risultato:
A questo punto, da questo report abbiamo la possibilità di poter generare dei task che possono essere assegnati e lavorati per poter chiudere la retrospettiva e giungere al miglioramento.
Un uso alternativo dell’addon
Vediamo in questo capitolo come possiamo fare un uso alternativo dell’addon.
Ho esaminato il funzionamento e mi viene una strana idea. Se utilizziamo questo addon per arrivare a definire un … Requisito Funzionale? Potrebbe essere una idea delle tante che mi sono balzate in testa.
A questo scopo andiamo a definire un nuovo template
Creiamo quindi il nostro nuovo modello
A questo punto ripetiamo le operazioni che abbiamo visto in precedenza
Quindi? il risultato che abbiamo a cosa ci porta?
Semplice: Possiamo adeguare questo addon per definire un percorso che ci aiuta nel ragionamento e nel determinare il risultato che vogliamo ottenere. Le colonne che possiamo definire, ci aiutano a determinare un workflow molto semplice, che ci permette di guidarci. In aggiunta ci permette di poter standardizzare il modo con cui ragionare in ambito aziendale e questo è molto importante se vogliamo che un domani, quando altre persone vogliono lavorare nella redazione di un nuovo requisito, il workflow sia il medesimo.
In questo caso specifico che ho riportato, risulta quindi possibile inserire tutti i punti che ci aiutano nella definizione di un requisito funzionale e che ci permettono di poter schematizzare questa analisi, che ci porta a definire il requisito. Ovviamente ho inserito un esempio.
Possiamo a questi punto fare una considerazione. Abbiamo la possibilità di poterci definire tutto quello che vogliamo. Possiamo usare questo addon per definirci qualsiasi lavorazione di cui abbiamo bisogno qualsiasi workflow che ci aiuti nel raggiungere un determinato obiettivo. L’unica limitazione è la fantasia.
Priority Matrix – Una soluzione interessante da MrAddon by Tecnofor
Esaminiamo oggi una soluzione molto interessante, presentata da MrAddon by Tecnofor, per gestire la Matrice di Priorità. Prima di presentare l’addon, credo che sia doveroso prima iniziare a descrivere i concetti che stanno alla base. Entriamo in modalità esplorazione.
Cosa è la matrice di priorità?
Prima di parlare dell’addon, occorre definire che cosa è una Matrice di priorità e spiegare come si usa. Non pretendiamo di fare una trattazione …. pesante. Per questo vi rimando ai siti che danno una spiegazione più che esauriente. A ciascuno il suo mestiere.
Questo concetto ci riporta ad una questione che molti di noi conosciamo. Quando un nostro customer ci apre una segnalazione, abbiamo sempre un problema perché chi lo apre da una priorità, mentre chi lo deve risolvere ha una sua priorità. Questo è un dato di fatto. Di conseguenza occorre stabilire un principio che aiuti chi deve risolvere, cosa è effettivamente urgente, grave o problematico. La Matrice di Priorità di aiuta a gestire questa situazione.
MrAddon by Tecnofor interviene in questo punto con la sua soluzione che permette di fornire una chiave di lettura e di aiuto per gli Agenti.
Questa soluzione prevede L’introduzione di due nuovi campi, sui quali andiamo a definire la matrice che ci aiuterà nel definire che cosa è realmente urgente e grave da quello che non lo è. Il Customer viene invitato a impostare due campi che indiano le seguenti informazioni:
Impatto
Urgenza
IL primo inteso come Impatto del probelma segnalato mentre il secondo riguarda l’urgenza della segnalazione che viene proposta. Il customer è obbligato a tale scelta.
Cosa vede l’agente?
L’agente vede i due campi compilati, ma grazie alla matrice riesce a determinare la vera urgenza e ad agire tempestivamente per quello che serve.
Infatti, grazie ai valori indicati, quello che possiamo fare grazie alla Matrice delle Priorità, abbiamo l’assegnazione della reale priorità, in base a ciò che serve realmente
Usando questo sistema, possiamo definire facilmente la reale priorità da assegnare alla segnalazione e procedere di comseguenza.
Conclusione
Abbiamo dato una prima occhiata ad un sistema per definire come possiamo dare una reale priorità alle segnalazioni che ci arrivano dai nostri utenti, senza diventare matti e senza dover eseguire un triage che ci permetta di avere un risultato pronto per avere una reazione in base a ciò che effettivamente in base alla reale esigenza. Da provare 🙂
Retrospettiva: Come la gestiamo al meglio
In questo post andremo ad esaminare un addon molto interessante, in cui vediamo come gestire al meglio le Retrospettive dei nostri sviluppi, o anche delle sole operazioni. Se vi ricordate, ne avevo parlato anche in altri miei post in passato, dove indicavo come questa caratteristica come una operazione fondamentale da usare anche per analizzare i problemi e impostare delle risoluzioni.
In questo caso vediamo come poter gestire questa fase direttamente sotto Jira, senza dover saltare come dei canguri da Jira a Confluence e viceversa.
Infatti, se riusciamo a rimanere nella stessa pagina (o sempre nello stesso applicativo), siamo sicuramente favoriti e non perdiamo il filo del discorso. Entriamo in modalità esplorazione, come moderni Alchimisti.
Presentazioni doverose
Cerchiamo in questo paragrafo di introdurre il concetto di Retrospettiva: Prima di usare questo addon dobbiamo prima introdurre questo concetto per mostrarne poi il funzionamento. Andiamo quindi alla definizione.
In questo caso mi permetto di citare il seguente sito: Kambanize; e la seguente pagina, dove ho trovato una spiegazione semplice e chiara della definizione di Retrospettiva e di tutti i concetti ad esso collegati: I miei più sinceri complimenti per lo splendido lavoro fatto.
Come funziona l’addon e che cosa offre agli utenti di Jira?
L’addon mette a disposizione una serie di strumenti, interni a Jira, per poter realizzare la Retrospettiva in maniera semplice. Ricordiamo, seguendo quello che vi ho consigliato di leggere, che la retrospettiva è un momento il Team si ferma e riflette sugli ultimi sviluppi eseguiti. Questa fase è importante perché serve pr riflettere su cosa è andato bene e cosa male; cosa migliorare e cosa mantenere e cosa non mantenere.
La modalità scelta dall’addon consiste nello spezzare la retrospettiva nelle seguenti fasi:
Selezionare il Team che deve eseguire la selezione e il modello di retrospettiva che vogliamo operare. Per modello si intende la costruzione di una …. Kanban dove è possibile inserire delle colonne che rappresentano i vari punti (di forza, di debolezza, da chiarire, miglioramenti, etc);
Una fase di Brainstorming, dove si vanno a riportare nelle varie sezioni, come se si trattasse di card di una kanban (siamo già abbastanza abituati a queste fasi grazie alla facilità di uso di Jira). In questa fase andiamo a costruire l’elenco dei punti da esaminare…. e li andiamo ad esternare tutti.
Una fase di analisi e raggruppamento di queste card, in modo da catalogare questi punti da discutere con il Team. Diciamo che in queste prime fasi servono per preparare gli argomenti di discussione che devono essere derivati dalla esperienza diretta dello sviluppo…. ma non solo.
Gli argomenti indicati nelle Card possono essere votati, in questa fase successiva, per poter essere selezionati e avere solo gli argomenti chiave, secondo quanto tutti i partecipanti alla retrospettiva pensano e ritengono opportuni.
Ultima fase la discussione delle Card votate e, conseguenza, creazione delle azioni da intraprendere per poter migliorare ulteriormente i risultati.che possono sfociare in un insieme di issue Jira che possono essere assegnate alle persone del team affinché si occupino di implementare quelle azioni.
Alcune considerazioni
Nelle mie indicazioni ovvero quelle che ho indicato nella parte di introduttiva del post, ho scritto che la Retrospettiva può essere anche usata per capire se l’operazione che abbiamo eseguita (qualunque essa sia) deve essere rivista per migliorarla, mantenerla così, rimuoverla. Ovvero possiamo usare questo sistema anche per fare retrospettiva NON legate allo sviluppo software. Di conseguenza questo addon è usabile anche in altre situazioni. La faccenda si fa interessante.
Una anteprima dell’addon
Come sempre andiamo a visionare in anteprima alcune funzionalità dell’addon mostrando degli screenshot che sono messi a disposizione dagli autori stessi dell’addon. La prima cosa che dobbiamo eseguire è attivare l’addon per il progetto. Infatti, come ben sappiamo, tutti gli utenti possono potenzialmente usare gli addon installati, ma non sempre questo è conveniente. Di conseguenza molti produttori inseriscono la possibilità di limitare l’utilizzo. Durante il test andremo a vedere come procedere.
Possiamo scegliere il template di schema che possiamo usare per poter creare la Retrospettiva. Altro fatto importante è la possibilità di poter creare e gestirci il nostro proprio template. Questo lo teniamo d’acconto: La possibilità di poterci personalizzare il tutto, ci permette una discreta libertà, e questo lo voglio sfruttare a nostro vantaggio.
Selezionato il nostro template, Possiamo iniziare a creare le nostre retrospettive sfruttando lo schema che abbiamo.
Tutte le fasi della Retrospettiva sono ben chiare e marcate. Di conseguenza anche chi le esegue per la prima volta non si confonde, ma anzi viene guidato.
Con pochi click le azioni diventano issue di Jira. e subito le persone possono iniziare a lavorare a come migliorare il proprio lavoro. Il vantaggio è sotto gli occhi di tutti. Una persona che lavora nel migliorare il proprio lavoro lo fa con uno spirito migliore.
Conclusione e una ulteriore considerazione
Il giudizio iniziale che abbiamo sull’addon è sicuramente ottimo. Le funzioni Out-of-the-box ci mettono a disposizione solo una possibilità per eseguire una retrospettiva su Jira: Usare Confluence per generare delle pagine dedicate all’argomento, collegare tali pagine alle issue di Jira. In questo caso l’addon ci mette a disposizione una serie di funzionalità che ci aiutano a automatizzare delle procedure che ci portano ad eseguire la Retrospettiva in maniera molto più semplificata e sopratutto ….. strutturata.
Ma mi permetto una riflessione. Ad un primo esame queste funzioni potrebbero anche essere usate con un altro obiettivo. Mi spiego meglio. Sapete che non sempre uso ciò che Jira mette a disposizione con modalità standard. Cerco sempre di sfruttare ciò che viene messo a disposizione anche per fare altre operazioni e coprire altre necessità. Perché no? Le funzionalità non esistono solo per una possibilità, ma per tutte le possibilità che la nostra fantasia ci mette a disposizione. Per questa ragione voglio provare, durante la fase di test, a tentare anche un uso non proprio canonico dell’addon. Proviamo.
Integriamo Jira Cloud con altri sistemi – Parliamo di GetInt.io
I questo post andremo ad esaminare e verificare il funzionamento di un nuovo addon dedicato alla integrazione tra i sistemi nell’ecosistem Atlassian. Parliamo di GetInt
Presentazioni
Sono sempre doverose e riguardano una soluzione che intendo portare avanti sempre e comunque per cercare di fornire al lettore tutte le informazioni di cui abbisogna. Quando voglio descrivere un addon, voglio assolutissimamente voglio, anche presentare gli autori dell’addon, non per chissà quale motivo, ma per far vedere che dietro a questi logo e software ci sono delle persone fantastiche e che si fanno in quattro per cercare di arrivare ad ottenere risultati spettacolari. Per questo motivo ci tengo a ringraziare Jacek Wizmur-Szymczak, che continuo a ringraziare per avermi mostrato questo splendido addon, quali meraviglie è possibile realizzare e farlo sopratutto in maniera semplice.
Di cosa si occupa?
L’addon permette tante possibilità, non ultima di mettere in comunicazione la nostra istanza Cloud con altri servizi cloud. Le possibilità che l’addon offre sono spettacolari ed in questo caso voglio descrivere un caso di uso che mi sono trovato ad affrontare nei mesi passati e che permette di poter fare tante belle cose.
In particolare l’addon permette di poter collegare Jira Cloud con diversi servizi Cloud e non solo. Se diamo una occhiata a questa imagine, possiamo avere una idea di che cosa è possibile fare con questi servizi 🙂
Queste integrazioni ci permettono in ventaglio di possibilità ed oggi ne voglio descrivere una in particolare: Voglio descrivere cosa ho realizzato per un mio lavoro. Ovviamente mi limito ad una descrizione della funzione senza raccontare altri dettagli, garantendo la privacy del mio cliente.
Caro Lettore, mettiti comodo e lasciati guidare in questo viaggio che ti propongo alla scoperta di un importante addon.
Cosa ho realizzato
In questo post voglio mostrare come sia possibile far dialogare Jira Cloud con Gitlab Cloud. Il nostro obiettivo è permettere una sincronizzazione tra le issue di Jira e le issue di Gitlab Cloud. Vogliamo mostrare che questa operazione è assolutamente possibile grazie all’addon di GetInt. Vediamo come.
La richiesta, in questo caso, era la seguente:
Questo implica che sia eseguita una sincronizzazione tra i due sistemi in modo che tutte le variazioni impostate da una parte siano riportate dall’altra. Chiariamo quali operazioni devono essere garantite
Creazione di una issue in un sistema deve scatenare la creazione nell’altro
l’aggiornamento di una issue in un sistema deve scatenare la modfica nell’altro
La soluzione adottata
In questo caso, dopo lunga e ponderata analisi, abbiamo scelto di usare GetInt per impostare questa sincronizzazione. Abbiamo esaminato diverse soluzioni ma questa è risultata la più adatta in questa circostanza. Cerchiamo di dare delle indicazioni generali per aiutare a capire come è stata operata tale scelta
L’addon presenta una interfaccia semplice e diretta. Anche per coloro che non sono esperti sviluppatori, ma power user, possono usarlo facilmente. Questo permette di poter aprirsi ad una platea di utenti ben più ampia.
L’addon permette anche di controllare l’andamento della sincronizzazione e mette a disposizone una apposita Dashboard lato Jira per comprendere meglio quello che sta facendo.
La configurazione che ci permette questo addon, ci offre una buona scelta:
Andiamo adesso nel dettaglio della configurazione.
Colleghiamo GitLab Cloud a Jira.
La configurazione richiede che l’addon sia in grado di collegarsi con GitLab. Per fare questo occorre impostare una connessione. QUindi prima selezioniamo GitLab (il logo ci aiuta nella scelta)
Fatto ciò, andiamo a configurare la connessione e seguiamo la autocomposizione
Basta seguire tutti i passi, ottenendo senza alcuna difficoltà la connessione a GitLab. Passiamo a Jira (ovvero diciamo all’addon che la seconda connesione è Jira stesso).
A questo punto abbiamo anche qui una scelta da operare. Dobbiamo indicare che stiamo andando a connetterci con l’istanza locale (local)
Indicando Local, attiviamo le altre opzioni di configurazioni:
Possiamo scegliere il progetto di Jira che sarà oggetto della sincronizzazione, cui possiamo aggiungere anche un JQL per selezionare le issue da sincronizzare.
Una volta selezionato sorgente e destinazione, procediamo con la configurazione della operazioni di sincronizzazioni. In questo caso occorre stabilire che cosa sincronizzare nel dettaglio. Di seguito la sincronizzazione che abbiamo impostato ….
che prevede questo dettaglio …
Una volta terminata l’intera configurazione, siamo pronti alla nostra prima sincronizzazione
Test dell’addon
Partiamo dal creare una issue su Jira
e questo è quello che vediamo su Gitlab
Questa è la dashboard dell’addon
Ma non è finita. Possiamo avere a disposizione una ulteriore infromazione dalla Dashbord….. IL LOG….. Non abbiamo che una sola parola: SPETTACOLO
Le immagini precedenti ci forniscono un buon esempio di dashboard necessarie per poter avere sempre sotto controllo tutto. Ribadisco: SPETTACOLO
CONCLUSIONE
L’immagine che ho inserito in precedenza, esprime molto bene il mio giudizio. Questo addon è molto interessante e molto semplice da usare. ed conseguenza lo consiglio a tutti. Sono riuscito ad ottenere una buona integrazione tra i due prodotti seguendo i pochi e semplici passi che l’addon mette a disposizione e consentendo di poter gestire al meglio il passaggio delle informazioni. La presenza di Dashboard di controllo e di un LOG (Alleluja) ci aiuta nel controllare quello che succede e capire eventuali problematiche.
Su Jira siamo abituati a tenere sotto controllo le nostre issue usando Board e Dashboard. In alcuni casi mi è capitato di dover usare anche delle altre visualizzazioni, non utlima anche la visualizzazione Calendario.
Come vediamo dalla seguente immagine:
non abbiamo una evidenza di una scadenza delle issue, a meno di non entrare nel dettaglio di ogni singola issue. Non è proponibile una soluzione del genere. Di conseguenza abbiamo bisogno di una soluzione differente.
Si, lo so: Sono fissato in una maniera a dir poco unica, ma abbiamo questa possibilità per poter gestire date e calendario anche attraverso WBS Gantt Chart. Tuttavia non ci siamo ancora. In alcuni casi abbiamo uno strumento che è sovradosato e di conseguenza non abbiamo la possibilità di poter gestire delle situazioni appropriate. Quindi ??? la soluzione sono gli addon che permettono di poter gestire i calendari e permettono di poter visualizzare le issue sul calendario. Oggi andiamo ad esaminare un addon che ci permette di poter ottenere questa visualizzazione.
Presentazioni doverose
Oggi esaminiamo Calendar for Jira, un addon che ci permette di poter visualizzare le nostre issue usando una vista Calendario. Questa visualizzazione non è propriamente nativa su Jira (a meno di non usare progetti Business o Jira Work Management)
Se abbiamo a disposizione un progetto Jira Software, abbiamo già un problema. Non lo possiamo avere di default (almeno non adesso). Se infatti andiamo a vedere cosa possiamo aggiungere come caratteristiche, come mostrato dalle seguenti immagini:
Non abbiamo a disposizione tale visualizzazione di Default. Per contro abbiamo un addon molto interessante da vedere che ci permette di poter gestire al meglio questa situazione. Esaminiamolo nel dettaglio.
Subito al dunque
L’addon ci mette a disposizione una visualizzazione Calendario da poter usare come riteniamo più opportuno
Possiamo anche eseguire una sottoscrizione con un Calendario ad hoc, per integrarlo con gli appuntamenti, ma come mostrato dalla seguente immagine:
possiamo esportare il nostro calendario in formato CSV. Questo potrebbe essere utile quando lo vogliamo usare per determinate elaborazioni su Excel.
Interessante, ma che cosa offre questo addon?
Per poter rispondere a questa domanda, lo devo provare. Di conseguenza procediamo con la installazione: Come ogni articolo, ci facciao aiutare dalle seguenti GIF animate, che ci permettono di esaminare le varie operazioni.
Configurazione generale
Questo addon presenta una sua configurazione generale, che andiamo ad esaminare con la seguente GIF:
ma andiamo con ordine. Nella sezione dei Settings possiao scegliere se attivare questa visualizzazione per tutti i progetti oppure solo per alcuni.
Da qui scegliamo se limitare o meno l’utilizzo dell’addon. Il mio suggerimento, come sempre, è il medesimo: DIPENDE sempre da quello che vogliamo fare. Se non limitiamo, il menù Calendario sarà disponibile per tutti i progetti (nel nostro test va bene così, anche perché ne voglio saggiare il comportamento)
Nella sezione Default calendars andiamo ad inserire i calendari di default, come mostrato in figura:
Si tratta di calendari che devono essere disponibili per alcuni gruppi. Dalla manualistica (ho visto che anche loro utilizzano le GIF animate per descrivere delle operazioni: BRAVISSIMI) sono citati esempi come il calendario per il gruppo Marketing. La fantasia la possiamo scatenare.
Nella sezione Export gestiamo le esportazioni in CSV
Ultima, ma non ultima, la sezione di Service Management Calendars, che permette di poter gestire i calendari anche a livello di Customers
Test test test test ed ancora test
Procediamo con il test dell’addon e verifichiamo che cosa possiamo fare. A tale scopo, ho predisposto dei progetti di prova opportunamente configurati ed ho creato due calendari per gestire le issue di tali progetti. Si tratta di un progetto di Service Management e di un progetto Software. I calendari sono stati creati nella sezione dedicata dell’addon
Ho impostato i calendari in modo che siano usate, come date di inizio e fine lavori, le date di Start Date e Due Date. Questa visualizzazione permette di poter vedere l’impegno dei vari task riportati su Calendario e permette di avere una idea deli vari impegni di cui dobbiamo tenere presente. Usando il mouse possiamo modificare la pianificazione dal calendario.
Ma non è l’unica possibilità. Abbiamo anche la possibilità, proprio per la configurazione che viene messa a disposizione, di poter condividere questo calendario con i customer. La seguente GIF ci mostra da dove è possibile visualizzare questo menù:
Conclusione
Abbiamo esaminato una possibile soluzione di come poter gestire una visualizzazione Calendario da applicare ai nostri progetti. Questa soluzione ci permette di poter gestire al meglio tale visualizzazione permettendo anche di generare calendari comuni a diversi gruppi di utenti, ma anche di poter facilmente gestire un calendario per i nostri customers. Lo abbiamo visto all’opera e ne abbiamo saggiato le possbilità. Lascio ai lettori dell’articolo un discrto numero di informazioni. Spero che siano utili per poter usare al meglio questo addon e permettergli di poter migliorare il proprio lavoro attraverso delle indicazioni aggiuntive.
In questo post andremo ad analizzare quali apps/addons questo nuovo interlocutore mette a disposizione per i prodotti Atlassian. Sono sicuro che le aspettative non saranno deluse e. Si tratta di un discreto pacchetto di funzionalità che non possiamo sottovalutate e non …. dimenticare. Entriamo in modalità esplorazione e andiamo a caccia.
Piacere Appsvio
Come sempre le presentazioni sono di obbligo, ma sono sicuro che le persone che andrò a citare sono ben conosciute ed il loro valore è fuori discussione Sono super professionisti ed in gambissima. Mi permetto di ringraziare due persone che mi hanno introdotto a questi prodotti e che ringrazio sempre per la pazienza, per l’aiuto, per il supporto e sopratutto per aver risposto. a tutte le 1527,16 domande che ho posto quando mi hanno descritto
Conosco Krzysztof da quando frequento l’ambiente Atlassian ed il suo valore e preparazione sono unici. Solo una parola: BRAVISSIMO.
Ho avuto il piacere di conoscere Katarzyna ad un evento Atlassian e sono molto contento di aver conosciuto una persona preparatissima.
Subito al dunque
Le App che sono messe a disposizione sono tantissime e molto interessanti, perché permettono di estendere lo standard con funzioni ricercate ed interessanti perché
Ma andiamole ad esaminare nel dettaglio. Proviamo a elencare le varie possibilità che sono offerte a noi utilizzatori. Cercherò di fornire una scaletta di importanza.
Aggiungiamo informazioni ai nostri Customer.
Addon dedicato ai possessori di JIra Service Management: permette di poter aggiungere delle informazioni aggiuntive ai Customer
Possiamo richiedere ai nostri Customer di inserire delle ulteriori informazioni, ma possiamo anche gestire facilmente tali informazioni in quanto l’addon ci mette a disposizione una apposita sezione
Ma non solo. Questi campi sono usabili su Jira e possiamo farci logica:
Alcune considerazioni: Avere a disposizione queste informazioni ci permette di poter specializzare ulteriormente il funzionamento della nostra istanza Jira. Con le sole informazioni standard, possiamo gestire le sole organizzazioni. In questo caso possiamo specializzare e distinguere anche le divisioni interne del nostro cliente. Possiamo avere anche altre informazioni e poter contattare anche telefonicamente i clienti (nel caso sia necessario). Oppure aggiungere ulteriori comportamenti relativamente alle nostre SLA: Nel caso di differenti SLA per le diverse divisioni di uno stesso cliente. Invece di avere diverse organizzazioni, possiamo averne una e cercare di distinguere in base ad uno di questi campi ad hoc, proprio come mostrato dalla precedente immagine.
Realizzare Cascade Combo con più di due livelli
Per chi usa le liste collegate (cascade combo), la limitazione dello standard è ben conosciuta: Abbiamo solo due livelli. Con questo addon possiamo estendere questo limite e creare molti più livelli, coem possiamo vedere dalla seguente immagine.
La configurazione risulta molto semplice ed intuitiva, come mostrato dalla seguente immagine:
Questo ci permette di poterle configurare in maniera semplice
Anche qui una semplice considerazione: Possiamo gestire diverse situazioni in cui abbiamo la necessità di dover gestire più livelli. Usando lo standard abbiamo difficoltà a passare a tre livelli (lo standard arriva a due). Nelle immagini che mostrano dalla scheda del Marketplace addirittura arrivano a 7 livelli. Ma non solo. Possiamo integrare la applicazione anche con altri addon dell’ecosistema Atlassian.
Direi che abbiamo riconosciuto il gadget a sinistra. Anche in questo caso abbiamo alcuen considerazioni: Il JQL ci aiuta sempre di più a gestire questa integrazione e si conferma il linguaggio universale per far parlare tutti gli addon tra di loro.
Scheduliamo i nostri task
Questo addon ci permette di poter eseguire una funzionalità che ….. tutti cercano. Schedulare dei task ripetitivi. Nelle mie precedenti esperienze ho avito modo di vedere quali possibilità erano presenti, ma in questo caso andiamo ad esaminare la soluzione Appsvio.
La prima cosa che notiamo è la possibilità di creare un template, un modello di issue da creare. Possiamo rendere pubblico questo template oppure mantenerlo privato Questo mi sembra interessante. Possiamo quindi creare dei modelli pubblici, da far usare a tutti gli utenti mentre c’è la possibilità di poter avere il proprio template privato per le nostre esigenze.
Altra cosa che notiamo è la possibilità di poter gestire facilmente queste informazioni usando una autocomposizione semplice e chiara. L’utilizzo di questo sistema è aperto a tutti senza problema alcuno. Cosa da non tenere sotto gamba: L’utilizzo non è per specialisti del codice, ma per tutti gli utenti. Questo ci permette di poter aumentare la platea di possibili utilizzatori.
Una vista ad hoc ci permette di poter vedere i template che abbiamo a disposizione. Da questo pannello di controllo possiamo gestire facilmente tuttii template, possimao anche ….. duplicarli (altra caratteristica non indifferente) e da li anche eseguire manualmente l’operazione.
Conclusioni
Abbiamo esaminato degli addon molto interessanti. Procedo con i test che pubblicherò nei prossimi post. Ci sono dei possibili scenari che voglio testare e che sono molto interessanti, e li voglio testare per saggiarne i risultati. Possiamo fare tantissime cose con questi addon e intendo usarli ben bene. Sapete che sono sensibile alla gestione di questi addon e avere a disposizione queste funzioni, ci permette di scatenare la nostra fantasia. Se poi aggiungiamo il fatto che , fino a 10 utenti, abbiamo la gratuità di questi addon, gli autori di questi addon permettono ai piccoli team di poter crescere velocemente 😀 .
Reference
Per maggiori informazioni, vi lascio i seguenti link:
In questo post riassumiamo una presentazione di un addon molto interessante. Si tratta di: Timetracker – Time Tracking & Reporting.
Ringraziamenti
Mi permetto di ringraziare Attila Bordás per la ottima presentazione e, importantissimo, per la pazienza delle 1567,15 domande che gli ho rivolto. Ogni volta che essmino questi addon sempre vado a controllare dove è possibile usarli e come sopratutto usarli.
Subito al sodo
Questo addon permette di poter gestire il Worklog in maniera semplice e sopratutto immediata. L’obiettivo è quello di inserirsi nelle funzioni standard e arrivare ad una integrazione che aiuti gli utenti senza complicare la vita. Questo aspetto è molto importante e ci tengo a sottolinearlo, perché avere un addon che ci aiuta a semplificare le procedure standard oppure le estende ma utilizza i dati standard senza ramificarsi come un Virus, ci permette di:
mantenere i dati organizzati sempre allo stesso modo e nelle stesse tabelle: Alcuni addon tengono a sostituirsi allo standard e di conseguenza, se un domani lo abbandoniamo (a prescindere dal motivo) richiamo di perderci dei dati oppure non sappiamo come poterli recuperare.
Ci aiuta nello scrivere il Worklog, permettendo di poter scegliere come eseguire l’inserimento, ovvero:
Standard: 4h 30m
Ore: 4,5
Da-A: ora di inizio, ora di fine.
Come possiamo osservare dalla seguente immagine:
l’addon mette a disposizione una sua sezione per la visualizzazione ed il caricamento dei Worklog dell’utente, come mostrato dalla seguente immagine:
abbiamo una sezione che estende il caricamento delle ore lavorate permettendo di poter specificare il tutto come ci risulta più comodo (le ore lavorate effettive oppure dalle ore alle ore, come un cartellino).
Cosa importante, Abbiamo a disposizione anche lo standard
Come osserviamo, abbiamo le stesse ore loggate sia lato addon che dallo standard.
Interessante, che altro?
L’addon mette a disposizione anche una serie di funzioni per semplificare il caricamento dei Worklog, come mostrato in figura
Abbiamo a disposizione una vista Calendario per poter facilmente vedere le operazioni che abbiamo eseguito e ricostruire facilmente le nostre attività, ma allo stesso modo abbiamo a disposizione una vista Timeline
dove abbiamo un altro modo di poter visionare il dettaglio delle nostre attività. Ultima ma non ultima, abbiamo la possibilità di poter generare reportistica, come mostrato in figura:
Conclusione
Questo addon mette a disposizione una serie di funzionalità molto interessanti ed utili. Non blocca le funzionalità standard ma le estende aggiungendo quello che manca e permettendo di poter gestire in maniera più agevole il caricamento del Worklog. Nei prossimi post andremo a collaudare l’addon e ne saggeremo le possibilità.
Elements Copy & Sync for Jira Cloud – Un altro addon interessante
Prosegue, caro lettore, l’analisi degli addon che permettono di poter implementare una integrazione tra diversi Progetti di Jira Cloud. In questo articolo andiamo ad esaminare questo addon della Elements che permette di poter eseguire diverse operazioni interessanti e di automatizzare delle operazioni. Ci aiuta a rendere semplice la nostra vita lavorativa su Jira.
Entriamo in modalità Esplorazione e andiamo a curiosare.
Presentazioni doverose: Piacere Elements Copy & Sync.
Come sempre introduciamo questo addon, le funzioni che mette a disposizione e cosa permette di fare. Poi andiamo a vedere che cosa si può fare con queste funzioni a disposizione. Ragioniamo sempre come se questi addon di mettono a disposizione delle armi e noi le andiamo ad usare 😀
Oggi presentiamo un addon che ci permette. di integrare diversi progetti nell’ambito della nostra istanza di Jira e ci consente di poter eseguire anche delle operazioni di :
sincronizzazione di issue da un progetto ad un’altro
copie / clonazioni di issue da un progetto ad un’altro
definire delle regole (recipe o ricette) che ci permettono di pilotare queste operazioni ….
…. oppure di sfruttare le transazioni di stato per poter eseguirle
Una Ricetta per tutto
Il titolo può sembrare riduttivo, ma in realtà si tratta del nome del processo che andiamo a impostare per avere le nostre sincronizzazioni/clonazioni/semplificazione.
Il vantaggio. di questo addon è che ci permette di creare queste regole in maniera semplice e con pochi click, senza dover ammattire e senza scrivere tonnellate di codice. Questo fa si che l’addon sia usabile da tutti gli utenti che dispongono dei diritti di Jira Administrator.
La facilità di utilizzo ci permette di poterci sbizzarrire nel creare e nostre regole e nel realizzare le nostre composizioni. Come possiamo osservare, le operazioni possibili sono semplici e rapide. nulla di complicato e di conseguenza abbiamo semplicità Molto spesso gli utenti dei prodotti Atlassian non sono sviluppatori, ma seplici appassionati che vogliono avere a disposizione uno strumento che li aiuti a svolgere il proprio lavoro in maniera semplice e senza stravolgimenti. Addon come questo sono assolutamente fantastici.
Preparata la ricetta, decidiamo noi quando attivare il tutto.
Fantastico, ma come usiamo la ricetta?
Niente di più semplice. Basta semplicemente posizionarsi sulla issue che intendiamo trattare e, attraverso il menù della issue ….
… possiamo attivare la nostra ricetta e da li procedere seguendo la autocomposizione. Questa è una delle modalità con cui possiamo interagire.
In aggiunta possiamo lavorare sulle Postfunction del nostro Workflow, per poter automatizzare le varie ricette. Questo sistema ci aiuta a semplificare ulteriormente la vita lavorativa permettendoci di poter eseguire queste ricette automaticamente e avere le nostre issue sempre complete e compilate. Come possiamo osservare dalla seguente figura:
… pilotare attraverso il passaggio di stato le varie operazioni di sincronizzazione e copia. Ma non solo…. e qui viene la cosa bella
Questo è un aspetto importantissimo. Da quando Atlassian ha introdotto le automation su Jira Cloud, questo ha permesso di poter eseguire tantissime operazioni in maniera semplice e rapida. In questo modo possiamo sfruttare la potenza delle Automation (ed in particolare delle Webhook) e realizzare facilmente le sincronizzazioni delle nostre issue.
Molto interessante
Questo addon ci permette di implementare delle azioni interessanti, ma adesso iniziamo ad esaminare quando possiamo usarlo e perché. Teniamo sempre a mente il vantaggio del Marketplace, ovvero quello di avere a disposizione lo strumento giusto quando serve.
Quello che possiamo fare con queste ricette è sicuramente implementare delle operazioni di copia e sincronizzazione issue nell’ambito della stessa istanza cloud. Questo ci permette di avere delle ricette che possiamo usare in molto modi, ovvero:
Manualmente, nel caso in cui l’utente deve decidere di volta in volta quando eseguire la clonazione/sincronizzazione della issue
Automaticamente, quando ade esempio si verificano determinate condizioni che tramite una regola di automation ci aiuta. a tracciare, la eseguiamo