Kanoah – Test addon per JIRA

Prova su strada – Parte 1

In questo post andiamo ad esaminare la prova su strada degli addons, presentati nel precedente post.

 

Checklist

Partiamo dall’addon della checklist. Installiamo l’addon, come sempre:

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L’addon viene scaricato e installato sulla nostra istanza server di JIRA.

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Completata l’installazione, si passa a richiedere la licenza. Nel nostro caso, ho richiesto la licenza Trial.

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Terminata l’operazione, si può usare l’addon. 🙂

Il primo passo è quello di creare un nuovo Campo Custom, come mostrato nelle seguenti immagini.

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Possiamo creare direttamente dalla form di gestione della Issue oppure dalle form di amministrazione dei campi.

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Come tipo del campo, selezioniamo Checklist, che consente di poter generare quello che ci serve.

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Concludiamo la configurazione, indicando una descrizione. A questo punto possiamo definire le voci che compongono la checklist

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oppure possiamo entrare nel dettaglio dell’editing della issue e procedere con la generazione della checklist

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Possiamo, ad esempio, stabilire i passi per eseguire il test e verificare che l’anomalia sia effettivamente risolto. Il risultato è il seguente:

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Quando si verifica che il passo è rispettato, su può selezionare il passo stesso

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e come si vede, la barra di avanzamento, si modifica.

Risultato?

Questo addon mette a disposizione uno strumento visuale che, in maniera molto semplice, fornisce una indicazione dell’avanzamento della verifica anomalia. In questo modo, sia chi esegue il test, sia chi esegue la correzione, dispone di una indicazione per capire fino a che punto si è arrivato nella verifica o nello sviluppo.

Le potenzialità sono tantissime.

Conclusioni

Abbiamo un addon che introduce una piccola feature, ma mette a disposizione una funzionalità visuale non indifferente. Nel prossimo post, andremo a vedere il secondo addon della Kenoah.

 

 

https://marketplace.atlassian.com/plugins/com.kanoah.test-manager

https://marketplace.atlassian.com/plugins/com.kanoah.jira-checklist




Differenze Cloud-Server

Cloud o Server?

In questo primo post, di una serie dedicati all’argomento, andremo ad esaminare quali sono le differenze principali tra le due release dei prodotti. Obbiettivo è quello di fornire tutte le informazioni necessarie per operare la scelta migliore, in base alle esigenze.

 

Andiamo nel dettaglio

Credo che il primo punto da chiarire sia dare una prima spiegazione del perché di queste differenze. Innanzitutto, si tratta di situazioni differenti. Le versioni cloud (ex onDemand) sono gestite centralmente dal personale Atlassian e, di conseguenza, alcune funzionalità sono controllate direttamente da loro. Fornirle in mano ai clienti potrebbe essere controproducente in quanto potrebbe arrivare ad impattare altre installazioni.

Quali prodotti sono disponibili in cloud?

Prima di vedere le differenze, vediamo quali prodotti Atlassian sono disponibili.

  • Confluence
  • JIRA
  • JIRA Service Desk
  • JIRA Agile
  • JIRA Portfolio
  • Hipchat
  • Bamboo

Adesso vediamo il dettaglio delle varie caratteristiche.

Il ruolo di System Administrator  viene ricoperto dal personale Atlassian. Di conseguenza, tutte le funzionalità che ruotano a tale ruolo, non sono disponibili.

 

I Backup schedulati non sono possibili, ma è comunque possibile eseguire una esportazione dati, al fine di riportarla su installazioni Server. I backup giornalieri NON sono consentiti in quanto il personale Atlassian li gestisce a livello centrale.

User Macro, HTML Macro e tutto ciò che impatta HTML (come macro standard) è disabilitato. Non esiste altra possibilità di poter abilitare tali addon su Cloud. Tuttavia, sono disponibili degli addon di terze parti che consentono di includere pagine web di siti terzi.

Mail Account e Mail server sono configurati e gestiti a livello centralizzato. Questo per gestire il tutto a livello centrale. Di conseguenza non è possibile customizzare questa parte.

 

Le versioni cloud utilizzano dei propri layout, ma non risulta possibile inserire delle variazioni ai CSS per la versione Cloud nè personalizzare il layout della versione cloud.

Non tutti gli addon sono disponibili per la versione Cloud. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che, essendo la versione cloud centalizzata, la Atlassian ha modificato il come impostare gli addon per la soluzione cloud. Di conseguenza, anche lo sviluppo deve avvenire in maniera differente. Il seguente link aiuta a capire quali addon sono, al momento, disponibili. Come ho già avuto modo di evidenziare in post pubblicati, il numero di addon per la versione cloud è notevolmente aumentato nell’ultimo anno. Per la tecnologia da usare, fare riferimento ad Atlassian Connect. dedicheremo post a questo argomento.

Conclusioni

In questo post abbiamo dato una prima scorsa alle differenze tra le due installazioni, dove abbiamo visto quali operazioni sono possibili per una o per l’altra installazione. Questo aiuta sicuramente nella scelta del prodotto che si vuole e nel bugdet a disposizione. Nei prossimi post andremo a dettagliare le differenze, evidenziandole e commentandole.

Riferimenti

Pagina della documentazione Confluence disponibile qui.




Gestiamo un progetto con i prodotti Atlassian – 3

Introduciamo Confluence

In questo post andremo ad introdurre Confluence nella gestione dei progetti, come elemento di supporto per la gestione dei progetti.

Partiamo subito

Il primo punto da chiarire è quello di definire quale è l’obbiettivo di Confluence, nella gestione di un progetto.

Confluence deve essere il contenitore dove posizionare TUTTE le informazioni del progetto. Ovvero:

  • Analisi funzionali e tecniche
  • Documentazioni tecniche di riferimento
  • Verbali di riunioni, sia con il cliente che interne
  • Piani di Battaglia, ovvero il dettaglio di come sviluppare
  • Piani di rilascio delle varie versioni, spiegati in dettaglio.
  • Documentazione
  • CV del personale
  • Template di documenti
  • tutto ciò che si ritiene utile per lo svolgimento del progetto 🙂

Riassumendo, Confluence deve contenere tutte le informazioni del progetto, ovviamente opportunamente organizzate. 🙂 Se si inserisce alla rinfusa, non serve a nulla. Il tutto deve essere organizzato e fruibile da tutto il team di sviluppo.

Organizzazione

La prima cosa che consiglio è di predisporre uno Space per progetto. In questo modo si hanno due vantaggi subito:

  • Tutte le informazioni sono presenti in un unico punto
  • La gestione delle permission è molto semplice e veloce

e sono due vantaggi non indifferenti :-D.

Attuando questa organizzazione, si può sfruttare anche un addon molto importante, che consente di poter generare dei template di Space. Ho già descritto le potenzialità di questo addon su altri post. Le potenzialità sono enormi. Abbiamo la possibilità di creare un template di space, organizzarlo in base alle esigenze richieste o avere anche più template in base alla tipologia di progetti

Possiamo anche impostare i template per le varie pagine che comporranno lo Space del progetto. In questo modo, se dobbiamo redarre il verbale della riunione con il cliente, ci semplifichiamo notevolmente il lavoro.

 

Occorre sempre tenere a mente che Confluence deve essere uno strumento di aiuto nella conduzione del progetto, non un peso aggiuntivo che ci limita i movimenti e che non seguiamo perchè lo riteniamo un ….. problema.

Quindi sfruttiamo tutte le funzionalità per far si che sia un valido supporto. 🙂

Possiamo anche collegarci dei Database, in modo da visualizzare dei risultati di elaborazioni o delle statistiche o, molto più semplicemente, estrarre dei dati dal gestionale per poterli visualizzare e controllare. In questo modo, Confluence diventa il punto unico di gestione del progetto.

Colleghiamo Confluence e JIRA

Confluence e JIRA si collegano e si …. parlano senza alcun problema. Per far ciò occorre procedere con una pocedura particolare, che si chiama Application Link, che mette in comunicazione i due sistemi. In questo modo, possiamo vedere le issue JIRA anche in Confluence :-), come già mostrato nel post precedentemente pubblicato.

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Dalla figura sopra riportata, si vede che è possibile collegare i due sistemi. Per maggiori dettagli si rimanda a questa pagina.

In questo modo, possiamo creare delle pagine ad hoc, dedicate alla documentazione di dettaglio di una release di bug fix. Possiamo avere un dettaglio maggiore o di livello funzionale, per i vari bug. In questo modo, su JIRA abbiamo il dettaglio tecnico (campo di database non scritto e corretto), mentre su Confluence possiamo avere il dettaglio funzionale (provincia non riportata nella anagrafica del cliente). Giusto per fare un esempio 🙂

 

Roadmap aka Piano di battaglia

La macro Roadmap è sicuramente utile per la gestione di un progetto. La macro offre la possibilità di poter rappresentare un vero e proprio piano di battaglia per gestire il progetto:

  • rilasci
  • avanzamento lavori
  • componenti
  • variazioni
  • etc etc etc 🙂

 

Come già mostrato nei precedenti post, e dalla immagine sopra riportata, si può vedere che, grazie ad un colpo d’occhio, abbiamo il piano di battaglia, le azioni che saranno intraprese, gli sviluppi predisposti, e tutto ciò che serve.

Questo è di sicuro utile per gestire il tutto ed avere sempre sott’occhio la situazione.

Conclusione

Abbiamo visto in questo post come Confluence diventa, nell’ambito dello sviluppo di progetti, un punto centrale e nevralgico. Abbiamo un unico punto in cui reperire e concentrare le informazioni, senza dover impazzire a cercare il tutto. Verbali, documenti di analisi, documenti del cliente trovano perfettamente posto in Confluence e, grazie alle sue funzionalità, si rivela il più importante dei collaboratori di un progetto.

 




Graphviz – Prova su strada

Prova su strada

In questo post andiamo a fare la prova su strada dell’addon Graphviz, per Confluence Cloud, di cui abbiamo dato una breve introduzione nel seguente post.

 

Procediamo con l’installazione

Installiamo l’addon, come siamo già abituati. Selezioniamo l’addon dalla apposita sezione di amministrazione degli addon di Confluence:

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Selezioniamo Accept & Install e procediamo con l’installazione

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L’addon viene così installato sulla nostra installazione cloud. Viene quindi impostata la licenza

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dopo qualche minuto

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la licenza è disponibile e l’addon è pronto all’uso.

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Test di utilizzo

A questo punto, creiamo la nostra pagina di prova e procediamo con il test.

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Settiamo il nostro codice:

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Il codice che abbiamo impostato è il seguente

digraph G {
 
 subgraph cluster_0 {
 style=filled;
 color=lightgrey;
 node [style=filled,color=white];
 a0 -> a1 -> a2 -> a3;
 label = "process #1";
 }
 
 subgraph cluster_1 {
 node [style=filled];
 b0 -> b1 -> b2 -> b3;
 label = "process #2";
 color=blue
 }
 start -> a0;
 start -> b0;
 a0 -> b0;
 a0 -> b1;
 a1 -> b3;
 a1 -> b2;
 a1 -> end;
 b2 -> a3;
 a3 -> a0;
 a3 -> end;
 b3 -> end;
 
 start [shape=Mdiamond];
 end [shape=Msquare];
}

e come si vede non è difficilissimo da impostare. Il risultato è il seguente:

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Conclusioni

Abbiamo un addon per disegnare dei grafici interessante. Per coloro che sono abituati a scrivere codice, questo addon può essere un buon compromesso per poter disegnare de grafi da inserire nelle pagine Confluence. Per coloro che non sono … sviluppatori, questo addon potrebbe risultare un pò ostico e di difficile utilizzo. Occorre quindi che gli utilizzatori lo provino, in modo da rendersi conto se è l’addon che fa per loro.




Kanoah – Addons per JIRA

Addons per JIRA

In questo post andremo ad esaminare due addon per JIRA, uno che consente di poter impostare delle Checklist nelle issue, ed uno che consente di poter impostare dei test case, sfruttando le potenzialità di JIRA.

 

Checklist

Uno degli addon prodotti, consente di poter impostare delle checklist all’interno delle ISSUE di JIRA.

 

Inserire delle checklist in una issue permette di poter inserire nell’issue stessa a modalità per poter verificare la effettiva risoluzione delle anomalie.

 

Con questo sistema è possibile inserire un sistema di verifica della anomalia, a prova di tutto. In questo modo, chiunque si occupi del system test è in grado di eseguire le verifiche del caso per poter verificare se il problema è stato effettivamente risolto.

 

Test Case

Un altro addon che la Kanoah mette a disposizione, consente di poter creare dei test case e associarli alla issue JIRA.

 

Questo addon si integra perfettamente con JIRA, estendendone le funzionalità consentendo di  per poter aggiungere i test case necessari per verificare lo sviluppo. Questo addon è stato studiato in modo da poter fornire una integrazione importante tra chi si occupa del system test e lo sviluppo.

 

 

Conclusioni

SI tratta di due addon, per il  momento solo per installazioni server, che consentono di poter migliorare il system test ed il lavoro del personale addetto ai test. Nei prossimi post, andremo a fare la …. prova su strada, ma sono sicuro che non deluderanno le aspettative 🙂

Riferimenti

Riferimenti agli addon:




Graphviz – Nuova versione per Cloud

Schemi e grafici su Confluence

In questo post, andremo ad esaminare nel dettaglio questo addon, dedicato per la versione cloud di Confluence, che consente di poter inserire un grafico o uno schema ….. utilizzando il codice.

Che cosa offre?

Questo addon consente di poter inserire dei grafici e degli schemi utilizzando, fondamentalmente, degli script :-). Dedicato agli sviluppatori :-P. Dalla immagine precedente, si vede che l’addon mette a disposizione un apposito editor per editare il codice.

 

L’editor mette a disposizione anche un apposito sistema di identificazione degli errori, come ogni buon editor di codice 🙂

Il risultato non delude le aspettative:

 

Conclusioni

L’addon sembra veramente interessante. Nei prossimi post vedremo la prova su strada. Cercheremo di saggiarne le potenzialità e vedremo se rispetta le aspettative 🙂

 




Asset Manager con JIRA – 3

Usiamo Confluence

In questo post andremo ad esaminare come possiamo utilizzare Confluence nell’ambito di un progetto, chiudendo quanto iniziato in questo post e continuato in questo post.

 

Come possiamo usarlo?

Possiamo usare Confluence per classificare i vari asset in uso, documentare in maniera completa tutti gli interventi e/o indicare pregi/difetti degli stessi. Quello che è possibile fare è creare uno space dedicato, in cui andremo a creare le varie pagine di dettaglio.

Lo Space presenterà una pagina Home, in cui sarà riportato un quadro riassuntivo dei vari asset. Sfruttando le Page Properties riusciamo a creare delle pagine di dettaglio, che possiamo raggruppare come già visto nelle schede clienti.

In questo modo possiamo avere delle schede tecniche, utili per il supporto, che consentono di poter migliorare il lavoro. Si può, in questo modo, arrivare a gestire meglio l’assegnazione delle risorse. Ad esempio, se un capo cantiere ha la necessità di un portatile, quando è in cantiere, non ha senso assegnargli un notebook normale, ma conviene assegnargli un notebook che possa reggere gli urti, che possa sopportare le sollecitazioni, etc.

Se il responsabile degli asset dispone di tutte queste informazioni, riesce a fare meglio il proprio lavoro. 🙂

Andiamo in dettaglio e verifichiamo come possiamo realizzare queste schede.

 

Scheda Asset

Una scheda asset, sicuramente, dovrà contenere le informazioni del dispositivo, con tutte le caratteristiche del prodotto, quante riparazioni/interventi ha subito, a quante persone è stato assegnato, etc.

Sfruttiamo le Page Properties per avere tutte queste informazioni, come mostrato nella figura sottostante

 

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Allo stesso modo, possiamo collegare anche le ISSUE create dal Service Desk, per creare una cronostoria delle segnalazioni aperte (vedi figura precedente). Successivamente, possiamo anche visualizzare la ISSUE dell’Asset, usando le apposite Macro. Sulla pagina principale, possiamo invece avere un quadro situazione. Abbiamo un unico punto in cui contenere tutte le informazioni, tutti i drivers del pc o notebook, informazioni sul server, etc etc.

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In questo modo si ha la possibilità di avere una scheda del server, notebook, computer, etc.; in cui l’amministratore deve gestire, arrivando ad avere il controllo completo dell’Asset dell’azienda.

Grafici

Possiamo poi utilizzare Gliffy per arrivare ad avere dei grafici, come già visto, da utilizzare per capire come potersi muovere per eseguire operazioni, manutenzioni, azioni, etc.

La  seguente immagine può aiutare a comprenderne le potenzialità 🙂

Allo stesso modo, come già mostrato nel post precedentemente pubblicato, possiamo sfruttarlo per creare grafici di flussi di lavoro e tutto ciò che può tornare utile per poter gestire il nostro ASSET, comprensivo della localizzazione dell’asset. A tale scopo, potrebbe tornare utile anche il seguente addon.

Conclusioni

Abbiamo concluso, con questo post, l’argomento ASSET. Questo ovviamente  non esaurisce l’argomento e sicuramente, con le nuove funzionalità che la Atlassian metterà in campo, riusciremo ad estendere il tutto.




Table Enhancer for Confluence – Prova su strada

Tabelle su Confluence

In questo post andremo ad eseguire la prova su strada dell’addon, presentato nel post precedente.

Iniziamo

Installiamo, sul nostro Confluence di test, l’addon, come sempre in maniera molto semplice.

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Al termine della fase di installazione, l’addon è già disponibile 🙂

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Adesso possiamo iniziare ad usare l’addon. Creiamo una nuova pagina e aggiungiamo la macro che viene messa a disposizione. Una apposita macro è selezionabile, come mostrato in figura:

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quindi possiamo iniziare a impostare i parametri della macro stessa

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Quindi inseriamo la tabella, sfruttando tutte le potenzialità che lo stesso Confluence mette a disposizione 🙂

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Il risultato è il seguente:

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In questo esempio ho impostato:

  • Ordinamento iniziale sulla seconda colonna
  • numerazione delle righe

Conclusione

Abbiamo un valido addon per rappresentare dei dati in maniera molto semplice e con funzionalità che, le normali tabelle Confluence, non mette a disposizione.

 




Flagging per Confluence – Prova su strada

Prova su strada

In questo post andremo a verificare le potenzialità dell’addon Flag Content, presentato su questo post.

 

Iniziamo

Installiamo il nostro addon sulla nostra versione server (deve essere almeno una 5.7.X). Non è al momento disponibile la versione per cloud (al momento in cui viene redatto l’articolo).

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giusto qualche istante per completare l’installazione

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e finalmente abbiamo a disposizione quanto ci serve 🙂

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Possiamo iniziare ad usare subito l’addon. Andiamo su di una pagina del nostro Confluence, come quella utilizzata per testare un altro addon (TO DO: Inserire il link dopo la pubblicazione)

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Notiamo in basso a sinistra la Flag, che richiama la nuova funzionalità. Se lo andiamo a selezionare:

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attiviamo la nuova funzionalità. Qui possiamo inserire il commento generale della pagina

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Inserito il flag, abbiamo l’indicazione, sempre in basso a sinistra. Possiamo vedere il commento inserito nella sezione di amministrazione dello space, nella sezione Add-ons.

flag07Da qui possiamo gestire questi flag ed amministrarli in maniera molto semplice.

Possiamo anche inserire il flag sui commenti. Infatti, come mostrato nella figura seguente, abbiamo a disposizione il link al flag in basso, a fianco degli altri comandi.

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Se andiamo a selezionare uno di questi link:

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Se diamo submit, abbiamo il seguente risultato.

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Ottimo addon, ma i tipi di flag? Sono Costanti?

Non esattamente. L’addon è stato progettato con criterio e consente di poter configurare i tipi di flag o di personalizzarli n base alle proprie esigenze.

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Nella sezione di amministrazione, come mostrato in figura, abbiamo la possibilità di creare nuove voci, attivare e disattivarne di esistenti :-).

In aggiunta, abbiamo che le modifiche e le aggiunte di flag sono riportate nelle notifiche di Administrator, come mostrato in figura:

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Conclusioni

L’addon si è rivelato molto interessante. Fornisce un aiuto a chi deve amministrare un Confluence e deve eseguire una moderazione del contenuto di commenti e pagine. Al momento l’addon è disponibile per la sola versione Server, ma sono sicuro che una prossima versione cloud sarà messa a disposizione.

 

 




Table Enhancer for Confluence

Tabelle su Confluence

In questo post andremo ad esaminare un addon specifico per disegnare tabelle su Confluence.

 

Esaminiamo l’addon

Questo Addon gratuito (al momento in cui l’articolo viene redatto), disponibile solo per le installazioni server, consente di poter disegnare delle tabelle sulle nostre pagine Confluence con caratteristiche particolari, non sempre presenti nelle tabelle standard di Confluence.

Andiamo ad esaminarle in dettaglio.

Row number

 

Prima del rilascio della versione 5.9.0, come indicato nel seguente post, questo addon consente di poter impostare il row number sulle tabelle.

Ordinamento iniziale

 

Viene consentito di poter impostare un ordinamento iniziale sulla tabella. Come mostrato in figura, è stato impostato l’ordinamento sulla colonna 2.

Scroll con colonne bloccate

 

Viene consentito di poter eseguire un blocco delle colonne e di poter eseguire lo scroll delle stesse, come mostrato in figura.

Totali di colonna

 

Viene data la possibilità di poter dare i totali delle colonne.

Completo funzionamento su Mobile

 

Funzionamento completo anche sulla versione mobile.

Conclusioni

Abbiamo un addon molto interessante. Nei prossimi post andremo a eseguire la solita prova su strada per poter verificare le potenzialità ed i limiti.