Yoikee – Prova su strada

Prova su strada

In questo post andiamo a provare questo addon, che consente di poter generare degli space in base a template, verificando come poter creare dei template per gli space, come descritto in questi posts.

 

Installiamo ed usiamo

Procediamo con l’installazione solita dell’addon.

Yoikee01

Una volta accettata la EULA, procediamo con il download dell’addon, come siamo sempre stati abituati dalla Atlassian.

Yoikee02

Eseguito il download, si procede con l’installazione

Yoikee03

Quindi procediamo con la licenza (in questo caso TRIAL):

Yoikee04

Fornite le credenziali del nostro account, viene creata la licenza trial:

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Quindi, se non si sono verificati dei problemi, l’addon è pronto all’uso.

Yoikee06

 

Passiamo all’utilizzo

Una volta installato e licenziato, l’addon è immediatamente usabile. Basta semplicemente creare un nuovo space e ci accorgiamo subito della sua presenza:

Yoikee07

 

Dalla immagine sopra riportata, notiamo subito la presenza di Mind Map Space, che attiva il nostro addon :-). Se lo selezioniamo, possiamo vedere subito quali scelte ci permette:

Yoikee08

 

Possiamo creare (come mostrato dalla figura sopra riportata):

  • New Product (public)
  • New Project (public) 
  • New Marketing Campaign (public)
  • Se abbiamo i nostri template, questi sono visualizzati di seguito. Nella immagine sopra riportata, abbiamo un esempio, in quanto abbiamo creato un template di prova (che abbiamo chiamato Home Page (public)) e che abbiamo importato da file.

Le prime tre voci ci consentono di creare un template partendo da uno schema predefinito. Se li selezioniamo, accediamo alla interfaccia che si occupa della generazione del template, come mostrato nella figura successiva:

Yoikee09

L’interfaccia che viene messa a disposizione è semplice e consente di poter … disegnare il template indicando quali saranno le pagine principali dello Space. Fondamentalmente viene creata l’ossatura del nuovo space. :-). Nella immagine seguente è mostrato il menù principale di questo editor di template. Questo mette a disposizione delle funzioni importantissimi, non ultima il link diretto alla documentazione dell’addon.
Yoikee10

 

Possiamo esportare/importare il template, verificare le configurazioni. Abbiamo anche un menù di tasto destro del mouse, che si attiva se selezioniamo un elemento del template, come mostrato in figura.

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che non è affatto male avere. In questo modo possiamo creare tutti i template che vogliamo, senza grossi problemi. Non sono infatti presenti particolari configurazioni o altre indicazioni particolari. Quindi non sono necessari skill ad hoc per gestire il tutto.

 

Limitazioni e suggerimenti

Analizzando l’addon, quello che si vede è che: chiunque può creare uno space, può creare il proprio template usufruendo dell’addon. Non sarebbe male che le versioni successive potessero implementare una limitazione sulla creazione di un nuovo space. Questo per evitare che, nella peggiore delle ipotesi, ci sia un proliferare di space oltre un certo limite. Quello che si può suggerire, in questo caso, è che nelle Global Permission sia organizzato in maniera tale da poter che gli utenti generici non possano creare degli space. In questo modo si evita che ci sia una proliferazione di template.

 

Conclusioni

Abbiamo a disposizione un addon veramente importante, di semplice utilizzo e che ci mette a disposizione la possibilità di poter impostare un template di space in maniera semplice e veloce. Possiamo creare degli space su misura per le nostre esigenze e possiamo anche pensare di organizzare il nostro Confluence in maniera standard, al fine di avere le informazioni… al loro posto. 🙂

 




Scrolling Tables

Una piccola novità

Vediamo, in questo post, una piccola novità riguardante le tabelle standard di Confluence.

 

In dettaglio

Andiamo subito in dettaglio per vedere che cosa ci ha riservato la Atlassian.

Dalla GIF animata, vediamo subito la prima novità, ovvero quello di poter eseguire lo scroll delle tabelle grandi senza modificare le testate. Questo è sicuramente un vantaggio quando si deve leggere una tabella molto grande e con un numero molto alto di righe, mentre lo spazio che abbiamo a disposizione è limitato

Questo va a completare quanto già introdotto sulle tabelle, e ampiamente spiegato nel post precedentemente pubblicato.

Conclusioni

Caratteristica molto importante. Questo di sicuro aiuterà gli utenti nella consultazione e nella implementazione di tabelle molto grandi.

 

 




User Macro – Primo esempio

Hello World

In questo post, continuiamo ad esaminare le User Macro. In particolare andremo a vedere quale iter seguire per creare la prima User Macro: HELLO WORLD 🙂

Premessa

Le User Macro sono disponibili solo per le installazioni server. Sulle installazioni Cloud, non abbiamo alcuni Addon, causa motivi di sicurezza. In altri post, andremo ad esaminare più in dettaglio le differenze tra le due installazioni.

Procediamo

Dato che si tratta di una funzionalità esistente nello standard, non abbiamo bisogno di preparazione o di installare alcunché. Come già descritto nel precedente post, andiamo a posizionarci nella sezione dedicata alla generazione delle user macro.

Macro-02-01

Quindi, sotto la sezione delle Configuration, andiamo a selezionare le User Macro.

Macro-02-02

Procediamo quindi a generare la nostra User Macro, selezionando Create a user macro si procede con la creazione vera e propria

Macro-02-03

Si impostano i primi parametri, quali:

  • Nome: assegniamo il nome alla macro.
  • Visibilità: indichiamo chi può vedere/utlizzare la macro
  • Titolo: Sarà il testo che sarà visualizzato nella lista delle macro
  • Descrizione: Sarà la descrizione che sarà posizionata nella lista delle varie macro.
  • Categorie cui assegnare la macro. Le macro sono normalmente raggruppate in categorie. Si tratta solo di definire dove la macro sarà visualizzata
  • Icona  da visualizzare nell’elenco delle macro. Si tratta di una URL in cui sarà disponibile l’icona da usare.
  • Documentazione. URL di riferimento della documentazione associata.
  • Codice vero e proprio della macro. Si tratta del codice della macro. Qui abbiamo l’azione definita.

Macro-02-04

In questo caso abbiamo inserito il codice del nostro Hello World. Ricordiamoci ci settare il parametro Macro Body Processing come Rendered .  Questo parametro è importante in quanto indica se la macro presenta un body da trattare. Chiariamo meglio: Per body si intendono quelle macro in cui è possibile scrivere un testo da poter poi processare. Come si vede nella figura successiva:

Macro-02-08

Abbiamo la visualizzazione della macro Panel, usata per generare un Pannello dove raggruppare informazioni. Il Body è la sezione dove viene posizionato il cursore e dove possiamo riportare del testo.

Chiarito questo primo concetto, vediamo le possibili alternative del parametro precedentemente indicato:

  • No macro body – La macro non presenta tale body.
  • Escaped – da usare se si vogliono visualizzare i markup HTML. In questo modo, saranno aggiunti dei codici escape per la visualizzazione dei tag
  • Unrendered – Il codice HTML sarà processato all’interno del codice vero e proprio.
  • Rendered – HTML presente nel body sarà processato e l’output sarà visualizato. Ad esempio: <b>Hello World</b> sarà visualizzato come: Hello World 🙂

 

Una volta salvata, la macro è disponibile. Creiamo una nuova pagina, come mostrato in figura:

Macro-02-05

Selezioniamo la macro, come una qualsiasi macro disponibile. Quindi scriviamo un qualsiasi testo all’interno

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Quindi salviamo la pagina. Il risultato è il seguente:

Macro-02-07

 

 

Conclusioni

Abbiamo visto come si può creare una semplice User Macro in Confluence.

 

 

https://confluence.atlassian.com/display/DOC/Writing+User+Macros

https://developer.atlassian.com/confdev/tutorials/macro-tutorials-for-confluence/creating-a-new-confluence-macro

https://developer.atlassian.com/confdev/tutorials/macro-tutorials-for-confluence




Differenze Cloud-Server

Cloud o Server?

In questo primo post, di una serie dedicati all’argomento, andremo ad esaminare quali sono le differenze principali tra le due release dei prodotti. Obbiettivo è quello di fornire tutte le informazioni necessarie per operare la scelta migliore, in base alle esigenze.

 

Andiamo nel dettaglio

Credo che il primo punto da chiarire sia dare una prima spiegazione del perché di queste differenze. Innanzitutto, si tratta di situazioni differenti. Le versioni cloud (ex onDemand) sono gestite centralmente dal personale Atlassian e, di conseguenza, alcune funzionalità sono controllate direttamente da loro. Fornirle in mano ai clienti potrebbe essere controproducente in quanto potrebbe arrivare ad impattare altre installazioni.

Quali prodotti sono disponibili in cloud?

Prima di vedere le differenze, vediamo quali prodotti Atlassian sono disponibili.

  • Confluence
  • JIRA
  • JIRA Service Desk
  • JIRA Agile
  • JIRA Portfolio
  • Hipchat
  • Bamboo

Adesso vediamo il dettaglio delle varie caratteristiche.

Il ruolo di System Administrator  viene ricoperto dal personale Atlassian. Di conseguenza, tutte le funzionalità che ruotano a tale ruolo, non sono disponibili.

 

I Backup schedulati non sono possibili, ma è comunque possibile eseguire una esportazione dati, al fine di riportarla su installazioni Server. I backup giornalieri NON sono consentiti in quanto il personale Atlassian li gestisce a livello centrale.

User Macro, HTML Macro e tutto ciò che impatta HTML (come macro standard) è disabilitato. Non esiste altra possibilità di poter abilitare tali addon su Cloud. Tuttavia, sono disponibili degli addon di terze parti che consentono di includere pagine web di siti terzi.

Mail Account e Mail server sono configurati e gestiti a livello centralizzato. Questo per gestire il tutto a livello centrale. Di conseguenza non è possibile customizzare questa parte.

 

Le versioni cloud utilizzano dei propri layout, ma non risulta possibile inserire delle variazioni ai CSS per la versione Cloud nè personalizzare il layout della versione cloud.

Non tutti gli addon sono disponibili per la versione Cloud. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che, essendo la versione cloud centalizzata, la Atlassian ha modificato il come impostare gli addon per la soluzione cloud. Di conseguenza, anche lo sviluppo deve avvenire in maniera differente. Il seguente link aiuta a capire quali addon sono, al momento, disponibili. Come ho già avuto modo di evidenziare in post pubblicati, il numero di addon per la versione cloud è notevolmente aumentato nell’ultimo anno. Per la tecnologia da usare, fare riferimento ad Atlassian Connect. dedicheremo post a questo argomento.

Conclusioni

In questo post abbiamo dato una prima scorsa alle differenze tra le due installazioni, dove abbiamo visto quali operazioni sono possibili per una o per l’altra installazione. Questo aiuta sicuramente nella scelta del prodotto che si vuole e nel bugdet a disposizione. Nei prossimi post andremo a dettagliare le differenze, evidenziandole e commentandole.

Riferimenti

Pagina della documentazione Confluence disponibile qui.




Gestiamo un progetto con i prodotti Atlassian – 3

Introduciamo Confluence

In questo post andremo ad introdurre Confluence nella gestione dei progetti, come elemento di supporto per la gestione dei progetti.

Partiamo subito

Il primo punto da chiarire è quello di definire quale è l’obbiettivo di Confluence, nella gestione di un progetto.

Confluence deve essere il contenitore dove posizionare TUTTE le informazioni del progetto. Ovvero:

  • Analisi funzionali e tecniche
  • Documentazioni tecniche di riferimento
  • Verbali di riunioni, sia con il cliente che interne
  • Piani di Battaglia, ovvero il dettaglio di come sviluppare
  • Piani di rilascio delle varie versioni, spiegati in dettaglio.
  • Documentazione
  • CV del personale
  • Template di documenti
  • tutto ciò che si ritiene utile per lo svolgimento del progetto 🙂

Riassumendo, Confluence deve contenere tutte le informazioni del progetto, ovviamente opportunamente organizzate. 🙂 Se si inserisce alla rinfusa, non serve a nulla. Il tutto deve essere organizzato e fruibile da tutto il team di sviluppo.

Organizzazione

La prima cosa che consiglio è di predisporre uno Space per progetto. In questo modo si hanno due vantaggi subito:

  • Tutte le informazioni sono presenti in un unico punto
  • La gestione delle permission è molto semplice e veloce

e sono due vantaggi non indifferenti :-D.

Attuando questa organizzazione, si può sfruttare anche un addon molto importante, che consente di poter generare dei template di Space. Ho già descritto le potenzialità di questo addon su altri post. Le potenzialità sono enormi. Abbiamo la possibilità di creare un template di space, organizzarlo in base alle esigenze richieste o avere anche più template in base alla tipologia di progetti

Possiamo anche impostare i template per le varie pagine che comporranno lo Space del progetto. In questo modo, se dobbiamo redarre il verbale della riunione con il cliente, ci semplifichiamo notevolmente il lavoro.

 

Occorre sempre tenere a mente che Confluence deve essere uno strumento di aiuto nella conduzione del progetto, non un peso aggiuntivo che ci limita i movimenti e che non seguiamo perchè lo riteniamo un ….. problema.

Quindi sfruttiamo tutte le funzionalità per far si che sia un valido supporto. 🙂

Possiamo anche collegarci dei Database, in modo da visualizzare dei risultati di elaborazioni o delle statistiche o, molto più semplicemente, estrarre dei dati dal gestionale per poterli visualizzare e controllare. In questo modo, Confluence diventa il punto unico di gestione del progetto.

Colleghiamo Confluence e JIRA

Confluence e JIRA si collegano e si …. parlano senza alcun problema. Per far ciò occorre procedere con una pocedura particolare, che si chiama Application Link, che mette in comunicazione i due sistemi. In questo modo, possiamo vedere le issue JIRA anche in Confluence :-), come già mostrato nel post precedentemente pubblicato.

TAG-02-01

Dalla figura sopra riportata, si vede che è possibile collegare i due sistemi. Per maggiori dettagli si rimanda a questa pagina.

In questo modo, possiamo creare delle pagine ad hoc, dedicate alla documentazione di dettaglio di una release di bug fix. Possiamo avere un dettaglio maggiore o di livello funzionale, per i vari bug. In questo modo, su JIRA abbiamo il dettaglio tecnico (campo di database non scritto e corretto), mentre su Confluence possiamo avere il dettaglio funzionale (provincia non riportata nella anagrafica del cliente). Giusto per fare un esempio 🙂

 

Roadmap aka Piano di battaglia

La macro Roadmap è sicuramente utile per la gestione di un progetto. La macro offre la possibilità di poter rappresentare un vero e proprio piano di battaglia per gestire il progetto:

  • rilasci
  • avanzamento lavori
  • componenti
  • variazioni
  • etc etc etc 🙂

 

Come già mostrato nei precedenti post, e dalla immagine sopra riportata, si può vedere che, grazie ad un colpo d’occhio, abbiamo il piano di battaglia, le azioni che saranno intraprese, gli sviluppi predisposti, e tutto ciò che serve.

Questo è di sicuro utile per gestire il tutto ed avere sempre sott’occhio la situazione.

Conclusione

Abbiamo visto in questo post come Confluence diventa, nell’ambito dello sviluppo di progetti, un punto centrale e nevralgico. Abbiamo un unico punto in cui reperire e concentrare le informazioni, senza dover impazzire a cercare il tutto. Verbali, documenti di analisi, documenti del cliente trovano perfettamente posto in Confluence e, grazie alle sue funzionalità, si rivela il più importante dei collaboratori di un progetto.

 




Le User macro – Queste sconosciute

Le User Macro

In questo post andremo ad affrontare un argomento un pò complesso: Le User Macro. Si tratta di un primo post in cui andremo ad introdurre l’argomento e che approfondiremo con ulteriori post.

Che cosa sono le User Macro?

Come prima cosa cerchiamo di dare una prima definizione delle User Macro :-).

Si tratta di azioni custom, che l’utente può definire all’interno di Confluence, per definire delle azioni mirate e senza dover arrivare a sviluppare degli addon. Si tratta comunque di azioni limitate a specifici compiti, quali applicare delle formattazioni, etc.

Per poterle realizzare è necessario disporre di un minimo di conoscenza di sviluppo software, in quanto è necessario utilizzare delle istruzioni vere e proprie. Ma non spaventiamoci. Non è difficilissimo svilupparle.

Perchè usarle?

Il motivo è molto semplice. Disporre di un sistema atto a realizzare azioni custom, senza aver la necessità di dover creare un addon. Disporre di una semplice interfaccia, dove poter impostare un codice che esegue una semplice azione, di cui abbisognamo, è sicuramente utile. Non sfruttarlo non è proprio bello :-).

 

Come le definiamo?

La definizione di una User Macro viene eseguita nella sezione di amministrazione. Di conseguenza, occorre che l’utenza disponga dei privilegi per poter accedere a tale sezione.

Accedendo dal COG Menù, cui oramai siamo abituati 🙂

Cog

alla sezione User Macro della General Configuration, possiamo iniziare a definire la nostra Macro.

Conclusioni

In questo primo articolo abbiamo presentato questo argomento. Nei prossimi post andremo a vedere come definire alcuni esempio di User Macro.

 




Graphviz – Prova su strada

Prova su strada

In questo post andiamo a fare la prova su strada dell’addon Graphviz, per Confluence Cloud, di cui abbiamo dato una breve introduzione nel seguente post.

 

Procediamo con l’installazione

Installiamo l’addon, come siamo già abituati. Selezioniamo l’addon dalla apposita sezione di amministrazione degli addon di Confluence:

graphviz01

Selezioniamo Accept & Install e procediamo con l’installazione

graphviz02

L’addon viene così installato sulla nostra installazione cloud. Viene quindi impostata la licenza

graphviz03

dopo qualche minuto

graphviz04

la licenza è disponibile e l’addon è pronto all’uso.

graphviz05
Test di utilizzo

A questo punto, creiamo la nostra pagina di prova e procediamo con il test.

graphviz06

Settiamo il nostro codice:

graphviz07

Il codice che abbiamo impostato è il seguente

digraph G {
 
 subgraph cluster_0 {
 style=filled;
 color=lightgrey;
 node [style=filled,color=white];
 a0 -> a1 -> a2 -> a3;
 label = "process #1";
 }
 
 subgraph cluster_1 {
 node [style=filled];
 b0 -> b1 -> b2 -> b3;
 label = "process #2";
 color=blue
 }
 start -> a0;
 start -> b0;
 a0 -> b0;
 a0 -> b1;
 a1 -> b3;
 a1 -> b2;
 a1 -> end;
 b2 -> a3;
 a3 -> a0;
 a3 -> end;
 b3 -> end;
 
 start [shape=Mdiamond];
 end [shape=Msquare];
}

e come si vede non è difficilissimo da impostare. Il risultato è il seguente:

graphviz08

Conclusioni

Abbiamo un addon per disegnare dei grafici interessante. Per coloro che sono abituati a scrivere codice, questo addon può essere un buon compromesso per poter disegnare de grafi da inserire nelle pagine Confluence. Per coloro che non sono … sviluppatori, questo addon potrebbe risultare un pò ostico e di difficile utilizzo. Occorre quindi che gli utilizzatori lo provino, in modo da rendersi conto se è l’addon che fa per loro.




Graphviz – Nuova versione per Cloud

Schemi e grafici su Confluence

In questo post, andremo ad esaminare nel dettaglio questo addon, dedicato per la versione cloud di Confluence, che consente di poter inserire un grafico o uno schema ….. utilizzando il codice.

Che cosa offre?

Questo addon consente di poter inserire dei grafici e degli schemi utilizzando, fondamentalmente, degli script :-). Dedicato agli sviluppatori :-P. Dalla immagine precedente, si vede che l’addon mette a disposizione un apposito editor per editare il codice.

 

L’editor mette a disposizione anche un apposito sistema di identificazione degli errori, come ogni buon editor di codice 🙂

Il risultato non delude le aspettative:

 

Conclusioni

L’addon sembra veramente interessante. Nei prossimi post vedremo la prova su strada. Cercheremo di saggiarne le potenzialità e vedremo se rispetta le aspettative 🙂

 




Asset Manager con JIRA – 3

Usiamo Confluence

In questo post andremo ad esaminare come possiamo utilizzare Confluence nell’ambito di un progetto, chiudendo quanto iniziato in questo post e continuato in questo post.

 

Come possiamo usarlo?

Possiamo usare Confluence per classificare i vari asset in uso, documentare in maniera completa tutti gli interventi e/o indicare pregi/difetti degli stessi. Quello che è possibile fare è creare uno space dedicato, in cui andremo a creare le varie pagine di dettaglio.

Lo Space presenterà una pagina Home, in cui sarà riportato un quadro riassuntivo dei vari asset. Sfruttando le Page Properties riusciamo a creare delle pagine di dettaglio, che possiamo raggruppare come già visto nelle schede clienti.

In questo modo possiamo avere delle schede tecniche, utili per il supporto, che consentono di poter migliorare il lavoro. Si può, in questo modo, arrivare a gestire meglio l’assegnazione delle risorse. Ad esempio, se un capo cantiere ha la necessità di un portatile, quando è in cantiere, non ha senso assegnargli un notebook normale, ma conviene assegnargli un notebook che possa reggere gli urti, che possa sopportare le sollecitazioni, etc.

Se il responsabile degli asset dispone di tutte queste informazioni, riesce a fare meglio il proprio lavoro. 🙂

Andiamo in dettaglio e verifichiamo come possiamo realizzare queste schede.

 

Scheda Asset

Una scheda asset, sicuramente, dovrà contenere le informazioni del dispositivo, con tutte le caratteristiche del prodotto, quante riparazioni/interventi ha subito, a quante persone è stato assegnato, etc.

Sfruttiamo le Page Properties per avere tutte queste informazioni, come mostrato nella figura sottostante

 

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Allo stesso modo, possiamo collegare anche le ISSUE create dal Service Desk, per creare una cronostoria delle segnalazioni aperte (vedi figura precedente). Successivamente, possiamo anche visualizzare la ISSUE dell’Asset, usando le apposite Macro. Sulla pagina principale, possiamo invece avere un quadro situazione. Abbiamo un unico punto in cui contenere tutte le informazioni, tutti i drivers del pc o notebook, informazioni sul server, etc etc.

TAG-02-02

 

In questo modo si ha la possibilità di avere una scheda del server, notebook, computer, etc.; in cui l’amministratore deve gestire, arrivando ad avere il controllo completo dell’Asset dell’azienda.

Grafici

Possiamo poi utilizzare Gliffy per arrivare ad avere dei grafici, come già visto, da utilizzare per capire come potersi muovere per eseguire operazioni, manutenzioni, azioni, etc.

La  seguente immagine può aiutare a comprenderne le potenzialità 🙂

Allo stesso modo, come già mostrato nel post precedentemente pubblicato, possiamo sfruttarlo per creare grafici di flussi di lavoro e tutto ciò che può tornare utile per poter gestire il nostro ASSET, comprensivo della localizzazione dell’asset. A tale scopo, potrebbe tornare utile anche il seguente addon.

Conclusioni

Abbiamo concluso, con questo post, l’argomento ASSET. Questo ovviamente  non esaurisce l’argomento e sicuramente, con le nuove funzionalità che la Atlassian metterà in campo, riusciremo ad estendere il tutto.




Table Enhancer for Confluence – Prova su strada

Tabelle su Confluence

In questo post andremo ad eseguire la prova su strada dell’addon, presentato nel post precedente.

Iniziamo

Installiamo, sul nostro Confluence di test, l’addon, come sempre in maniera molto semplice.

table01

 

Al termine della fase di installazione, l’addon è già disponibile 🙂

table03

Adesso possiamo iniziare ad usare l’addon. Creiamo una nuova pagina e aggiungiamo la macro che viene messa a disposizione. Una apposita macro è selezionabile, come mostrato in figura:

table04

 

quindi possiamo iniziare a impostare i parametri della macro stessa

table05

Quindi inseriamo la tabella, sfruttando tutte le potenzialità che lo stesso Confluence mette a disposizione 🙂

table06

 

Il risultato è il seguente:

table07

In questo esempio ho impostato:

  • Ordinamento iniziale sulla seconda colonna
  • numerazione delle righe

Conclusione

Abbiamo un valido addon per rappresentare dei dati in maniera molto semplice e con funzionalità che, le normali tabelle Confluence, non mette a disposizione.