Git & Confluence – Alcune novità – Test Addon

Confluence + Git = Perfezione

In questo post andiamo a testare l’addon della Scandio che ci permette di integrare Confluence e GIT.

Installazione

Partiamo sempre dalla installazione, andando a cercare il nostro addon

Selezioniamo Free trial per attivare la procedura di installazione …

… fino alla generazione della licenza trial …

… e relativa applicazione all’addon ….

… fino al termine della stessa.

 

Configurazione

Passiamo alla configurazione generale dell’addon. Possiamo accedervi dalla sezione di amministrazione di Confluence, dato che l’addon aggiunge una voce specifica, come mostrato in figura:

Con estremo piacere, vediamo che la configurazione riguarda solo la generazione di un Token per poter accedere a GitHub, come abbiamo vià visto in questo post, e nella succcessiva prova sul campo, dove abbiamo esaminato un addon simile.

SI rimanda al secondo post citato per la generazione del Token. Passiamo all’utilizzo vero e proprio.

 

Test

Testiamo il tutto. Per iniziare, andiamo a generare una nuova pagina, su cui poi andremo ad inserire il nostro codice GIT. La prima cosa che notiamo è la presenza di un nuovo blueprint, che possiamo utilizzare per generare una nuova pagina già preconfezionata:

ma possiamo comunque andare ad inserire la nuova macro che l’addon mette a disposizione, nella pagina che ci interessa. Quando configuriamo la macro, come mostrato in figura successiva:

andiamo ad inserire il link al file che ci interessa inserire nella pagina.  Nel nostro test abbiamo preso un file preesistente, dalla precedente prova, dove è presente il seguente testo (banale):

e siamo andati a modificarlo, andando ad inserire una modifica (altrettando banale). Senza eseguire alcun refresh alla pagina di Confluence, siamo riusciti a visualizzare la modifica.

Conclusione

Abbiamo testato questo addon e siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Come nel caso del post, dove abbiamo censito un addon simile per Confluence, vediamo che possiamo inserire un solo file per volta. Altra cosa che segnalo è il recente acquisto di Github da parte di Microsoft, che potrebbe generare una fuga di massa degli sviluppatori da Github, come molti analisti segnalano, causando un effetto contrario ma molto importante, ovvero l’acquisto in massa di licenze Bitbucket :). Restiamo in attesa degli eventi.

 




Atlassian Team Tour…. in Italia – Prima Tappa Milano

Milano…

In questo post andremo a raccontare questa prima giornata dell’Atlassian Team Tour .

 

Arrivato a Milano ….

alle 9.00 circa, sopravvivendo al caotico traffico metropolitano, carico come una molla e pronto per questo evento che si preannuncia straordinario. Dopo essermi aggregato a tutti, si inizia a predisporre l’evento

 

… subito a predisporre l’evento ….

Dopo una doverosa ed abbondante colazione, post viaggio da Bologna, si inizia subito con una riunione per preparare l’evento.

 

Alla fine siamo pronti.

Ed eccoci tutti pronti per iniziare

belli carichi come delle molle

Senza dimenticare Giulio, che è riuscito a superare grandi difficoltà 🙂

 

Si inizia

Con un piccolo rinfresco per gli ospiti che arrivano, per meglio accoglierli all’evento.

 

L’evento inizia

Si inizia con una introduzione da parte di Vladimir Cavalcanti, che introduce tutti i vostri interventi

descrivendo tutte le fasi dell’evento e gli argomenti che saranno trattati, catturando l’interesse delle partecipanti

Gli interventi

Apre gli interventi Cristian Berardi di GetConnected, che presenta Quando il PPM incontra l’Agile.

Segue subito dopo l’introduzione di Paolo Serra all’intervento di Peter Herzum, di HerzumDevOps for Enterprise. Case study and Case history.

Segue l’intervento di Claudio Ombrella, già reduce dell’intervento in Italia presso AUG Bologna, che fornisce ulteriori dettagli dell’esperienza che Autodesk ha fatto su Jira.

Segue l’intervento di Giulio Iannazzo, dove ci ricorda che….  C’é un momento nel percorso tipico di un cliente Atlassian quando le applicazioni diventano critiche per il business, é il momento di valutare Atlassian come partner strategico

Ultimo intervento è il mio, dove descrivo come questi prodotti della Atlassian, possono essere utilizzati in ambiti NON IT

Termina l’evento Vladimir Cavalcanti, dove riassume il tutto e, dopo aver invitato tutti gli speaker, per rispondere tutti insieme alle domande.

Conclusioni

Un grande evento ed un successo. Ho ricevuto molti feedback positivi e spero che tutti i partecipanti abbiano potuto tornare a casa con tantissime informazioni e tantissime indicazioni per migliorare il proprio lavoro.

Ci vediamo al prossimo evento a Firenze.

 




Git & Confluence – Alcune novità

Approfondiamo l’argomento

In questo post andiamo a riprendere come sia possibile eseguire l’integrazoone tra GIT e Confluence.

 

Dove eravamo rimasti?

Avevamo esaminato un addon per Confluence che permetteva di eseguire l’integrazione tra Github e Confluence. In particolare abbiamo esaminato e poi testato Github Macros for Confluence.

Abbiamo visto come fosse possibile eseguire quetsa operazione.

 

Che novità?

Abbiamo una novità: La tedesca Scandio ha rilasciato un addon che permette di poter eseguire una integrazione tra Confluence e un sistema GIT

In particolare, questo addon permette la comunicazione tra BitBucket Server e Github.

L’obbiettivo è quello di poter inserire il codice e di averlo…. sempre aggiornato. Infatti, se lo andiamo a leggere il repository GIT, andiamo sempre a leggere l’ultima versione aggiornata.

Abbiamo anche un blueprint per agganciare il codice

Conclusioni

Interessante :). Il bello dell’ecosistema Atlassian e che riserva sempre belle sorprese. Nei prossimi post andremo ad esaminare l’addon e proveremo a confrontare i due addon per capire …. come usarli al meglio.

Reference

Maggiori informazioni alla pagina del Marketplace.




Atlassian Summit – Day 3

Prosegue l’avventura…

…. e concludiamo il nostro giro nel primo Summit europeo 🙂 partendo dal Keynote dedicato ai Partner e ad AtlasCamp.

Oggi è la giornata dedicata ai Partner ed alle novità che la Atlassian ha preparato. Tante le notizie che risulta difficile iniziarte a descriverle.

Si parte dal Marketplace e dai risultati incoraggianti per il Cloud.

addon che iniziano a prendere piede e che sono a disposizione degli utenti. Addons che aumentano di giorno in giorno, anche ai progressi ed alle nuove implementazioni che la Atlassian mette a disposizione. Abbiamo molto da fare noi partner.

Il Keynote è stato seguito da una breve pausa caffe (ottima organizzazione da parte della Atlassian) e successivamente dalle ultime novità per il programma Partner.

La certificazione è divenuta un must al fine di garantire una qualità non indifferente per i clienti Atlassian.

Nel pomeriggio ho assistito ad un ottimo intervento della Valiantys

Nella sessione: «Key Performance Indicators of Successful Solution Partners» Lucas Dussurget ha spiegato quali sono le Key Performance Indicators per un partner di successo ed ha risposto alle varie domande che gli sono state poste dai vari partecipanti.

Una utile analisi di come puntare ai veri obbiettivi e ottenere i risultati che servono :-).

Conclusioni

Oggi si conclude il nostro viaggio in questo Summit. E’ stata una grande opportunità per confrontarsi, imparare, accrescere la conoscenza su questi fantastici prodotti. Ho avuto il piacere di conoscere persone fantastiche ed imparare tantissimo. Si tratta di una esperienza che consiglio se si vuole imparare ed accrescere.




Prime integrazioni Trello – prodotti Atlassian

Ancora novità

Abbiamo già annunciato l’acquisto di Trello da parte della Atlassian, ma questa non è rimasta con le mani in mano. Sono già disponibili le prime integrazion con i prodotti della Atlassian. In questo post andremo a visionarle e dare una prima valutazione.

 

Subito al dunque

Confluence

Da Trello è possibile accedere a Confluence, che si conferma essere il repository naturale per le nostre informazioni.

Abbiamo la possibilità di:

  • Allegate pagine Confluence alle card di Trello
  • Creare nuove pagine Confluence direttamente da card di Trello
  • Vedere chi ha creato le pagine e quando è stata creata ed il numero dei commenti.

JIRA

La seguente GIF mostra alcune operazioni che possono essere eseguite in quest afase della integrazione:

Nel dettaglio queste sono le operqzioni che possono essere eseguite:

  • Collegate Issue JITA a Card di Trello,in modo che tutti possono accedere alle informazioni di JIRA e verificare lo stato dei lavori;
  • Vedere lo stato della issue, priorità, persona cui è assegnato, etc
  • Poter visionare direttamente su JIRA il dettaglio della issue e vedere che nella issue è presente un link ad una cfard di Trello;
  • Creare direttamente da tRello una issue JIRA

HipChat

Attraverso Trello integration for HipChat, abbiamo la possibilità di:

  • Ottenere notifications delle attività in Trello directtamente nelle HipChat Rooms
  • Selezionare quale attività di Trello inviare verso HipChat
  • Creare direttamente da HipChat delel Card di Trello

BitBucket

Ultimo ma non ultimo, abbiamo la possibilità di riportare nelle card di Trello le indicazioni delle nostre build di BitBucket Cloud

Come possiamo osservare nella seguente immagine:

abbiamo evidenza direttamente dalle Card di Trello, del nostro codice sorgente.

Conclusioni

Si tratta di una prima integrazione tra Trello ed i vari prodotti della Atlassian. Un primo passo verso una intyegrazione più forte di Trello verso gli altri prodotti.

Reference

Maggiori informazioni sono presenti nel blog di Trello.




Bitbucket – Proseguiamo la nostra esplorazione

Il viaggio continua

In questo post proseguiamo quanto iniziato dai seguenti post, dedicati a Bitbucket, ovvero:

Proseguiamo….

In questo post andremo ad esaminare le operazioni che sono possibili su BitBucket, che cosa possiamo fare, come possiamo usarlo una volta installato/disponiamo l’accesso.

…. parlando di GIT e BitBucket

Iniziamo l’esplorazione calando i concetti di GIT in BitBucket, e ci facciamo aiutare dai tutorial che la stessa Atlassian mette a disposizione :-), in modo da avere sempre dei validi punti di riferimento.

La prima cosa che andimo a vedere è il concetto di Repository, che non si discosta molto dal concetto di che già usiamo nei progetti di SVN o similari. In soldoni, è il punto dove andiamo a memorizzare i nostri progetti e, di conseguenza, in nostri file. La seguente immagine ci descrive molto bene quello che bitbucket ci mette a disposizione come repository.

Una volta che il repository è creato nel nostro BitBucket, possiamo caricare i file al suo interno. In aggiunta, possiamo anche far importare i nostri progetti direttamente da altri sistemi di controllo versione, senza alcuna difficoltà. Da questo momento sarà lui il nostro repository centrale dove andremo ad eseguire tutte le operazioni di merge

 

Ed una volta caricati i dati?

Una volta che i dati sono stati caricati, possiamo iniziare a lavorare eseguendo delle operazioni di Clone, ovvero per scaricare i dati sul nostro respository GIT locale e da li…. procedere con i nostri sviluppi. Occorre sempre tenere presente che, nei repository GIT locali, noi abbiamo sempre una copia completa di tutto.

Al termine dei nostri sviluppi, una volta che tutto è pronto, inizia la fase più delicata: il Merge. In questa fase andiamo a riportare le modifiche eseguite nel repository locale, sul repository master.

Questa fase è sempre molto delicata e deve essere sempre eseguita con cura, ma in questo BitBucket ci mette a disposizione diversi strumenti per aiutarci. Di conseguenza possiamo stare molto tranquilli.

Conclusioni

Fermiamo qui questa esplorazione. Nei prossimi post andremo a visionare diverse situazioni e cercheremo di analizzare nel dettaglio le varie funzionalità.




GIT Vs Mercurial

GIT Vs Mercurial

In questo post continuiamo la nostra esplorazione di BitBucket, andando ad analizzare GIT e Mercurial, ovvero i sistemi di controllo versione del codice che Bitbucket utilizza.

Esaminiamo i nostri candidati

Come ogni confronto, andiamo ad analizzare i nostri candidati, dove cerchiamo di dare le caratteristiche principali di entrambi e cercheremo di evidenziare i punti cardine, che come ben sappiamo sono quelli che ci aiutano a scegliere uno o l’altro.

Precisazione….

L’obbiettivo di questo post non è giudicare quale sia il migliore, tra GIT e Mercurial, ma solo di descriverli, in modo da poi poter ….. scegliere quale dei due utilizzare nel nostro Bitbucket :-).

Mercurial

Mercurial is a free, distributed source control management tool. It efficiently handles projects of any size and offers an easy and intuitive interface.

Mercurial è un sistema di controllo versione distribuito, gratuito e molto semplice da usare. Ho rintracciato una guida molto carina che potete reperire da questo link.

Fondamentalmente, questo sistema, ragiona per repository, ovvero per cartelle dove sono contenuti tutti i file inerenti l’applicativo che stiamo gestendo. La differenza rispetto ad un altro sistema, come SVN, quando eseguiamo una operazione di clone, letteralmente cloniamo il repository, con tutta la sua storia, senza doverci ogni volta ricollegare al repository centrale, trasformando il pc locale in un server. Ogni singola operazione, a meno di indicazioni esplicite, sarà eseguita nel repository locale. Concludendo, abbiamo a disposizione una copia locale dove possiamo eseguire le nostre sperimentazioni.

Git

Git is a free and open source distributed version control system designed 
to handle everything from small to very large projects with speed and 
efficiency.

Come Mercurial, anche Git è un sistema di controllo versione distribuito, gratuito e open source, semplice da usare.

Come Mercurial, anche Git trasforma il pc locale nel server di sviluppo. Git realizza delle istantanee vere e proprie, totalmente indipendenti dalla copia del server centrale, su cui possiamo eseguire le nostre prove e, una volta terminato, possiamo eseguire la copia nel server centrale che, a sua volta , è un repository Git.

Ho rintracciato una guida in italiano, molto diretta, ed una guida molto completa da cui possiamo iniziare ad esplorare il funzionamento di questo sistema.

Cosa possiamo usare?

Consultando la documentazione, emerge quanto segue:

Possiamo ancora utilizzare Mercurial per la versione Cluod di Bitbucket, per cui viene garantita la compatibilità;

La versione server fa invece uso di Git, come riportato qui.

Di conseguenza, la scelta è abbastanza scontata e procederemo con l’installazione della versione server con Git.

Conclusioni

Nel prossimo post descriveremo l’installazione vera e propria di tutto ciò che serve, più SourceTree, che andremo ad approfondire.

Reference

Vi consiglio le seguenti letture:

http://blogs.atlassian.com/2012/03/git-vs-mercurial-why-git/

http://blogs.atlassian.com/2012/02/mercurial-vs-git-why-mercurial/

http://gpiancastelli.altervista.org/hgbook-it/




Bitbucket – altri addons

Altri addons per Bitbucket

In questo post proseguiamo la nostra esplorazione del mondo Bitbucket: andiamo ad esaminare altri addons.

Iniziamo senza indugio

Partiamo con Bitbucket Server Archive Plugin, che ci consente di poter eseguire il Download su ZIP o TAR file di tutto il nostro sorgente. L’addon è gratuito (al momento in cui viene scritto questo post). Fondamentalmente ci aggiunge un tasto Download, come mostrato in figura:

semplificandoci la vita (sopratutto se siamo abituati con SVN).

Proseguiamo con Bitbucket Webhook to Jenkins.  Questo addon open source, permette di poter triggerare Jenkins ogni volta che viene eseguita una commit. 

In questo modo possiamo sfruttare le potenzialità di Jenkins con Bitbucket.

Proseguiamo con una piccola sorpresa: ScriptRunner for Bitbucket Server/Stash.

Come per JIRA abbiamo visto diversi post, esaminando ed usandolo. Abbiamo anche qui  questo addon che ci consente di  automatizzare diverse operazioni.

Continuiamo con Hipchat Plugin for Bitbucket Server.

Possiamo integrare HipChat con Bitbucket in maniera semplice e sfruttarne le potenzialità.

Completiamo questo secondo giro di esplorazione con Bitbucket Command Line Interface (CLI).

Si tratta della estensione CLI aggiunta per Bitbucket.

Anche questo addon ci aiuta nella automatizzazione di compiti.

Conclusioni

Abbiamo concluso questo secondo giro. Proseguiremo nei prossimi post le prove di questi ed altri addons 🙂




Bitbucket – Addons specifici

Esaminamo gli addon di Bitbucket

In questo post andremo ad esaminare quali addon esistono per Bitbucket, cercando di fare una prima analisi di quanto è disponibile.

Una piccola precisazione….

In principio era Stash, la prima soluzione che la Atlassian mette a disposizione come soluzione per gestire dei repositori GIT. Adesso il prodotto è stato chiamato …. Bitbucket.

bitbucket-02-01

Se, partendo dalla pagina wikipedia sopra agganciata, andiamo a vedere il link al sito ufficiale della Atlassian, il risultato che si ottiene è la precedente immagine :-). Lo stesso lo otteniamo quando, impostata una ricerca, cerchiamo che cosa offre il Marketplace:

bitbucket-02-02

Se volete approfondire le ragioni del rebranding, vi rimando al seguente link della documentazione ufficiale.

Dettagliamo gli addons

Iniziamo la nostra carrellata con Awesome Graphs for Bitbucket Server. Si tratta di uno degli Addons vincitori della codegeist 2012. L’addon permette di poter monitorare e tracciare l’attività degli utenti, attraverso opportune reportistiche e grafici, come mostrato in figura:

Abbiamo a disposizione diverse reportistica:

permettendo anche di tracciare i commit

Maggiori dettagli alla seguente pagina.

Continuiamo la nostra carrellata con SVN Mirror for Bitbucket Server. Si tratta di un addon che consente di poter eseguire dei mirroring tra GIT e SVN, oltre che consentire un import SVN -> GIT.

Abbiamo un pannello di controllo molto semplice

e possiamo anche monitorare anche un singolo elemento.

Terminiamo la nostra carrellata con Editor for Bitbucket (Stash).  Si tratta di un addon (gratuito al momento in cui viene redatto l’articolo) che permette di poter modificare, attraverso apposita funzionalità, i sorgenti.

Viene anche data la possibilità di poter eseguire una preview prima di salvare il tutto

e che possiamo committare senza problemi direttamente.

Questo ci consente di poter eseguire delle modifiche minori direttamente su Bitbucket.

Conclusioni

Terminiamo qui questa prima panoramica degli addon. Nei prossimi post continueremo ad esaminare altri addons.




Bitbucket – First look

Bitbucket – First Look

In questo post andremo ad analizzare questo nuovo componente della Atlassian: Bitbucket. Diamo una prima occhiata con l’obbiettivo di capire che cosa offre 🙂

Che cosa è?

Bitbucket is the Git solution for professional teams

Questa è la definizione che è presente nel sito ufficiale. Si tratta fondamentalmente della soluzione offerta dalla Atlassian per gestire i progetti attraverso GIT.

 

Che cosa è GIT?

Come indicato nella pagina di wikipedia che ho linkato prima, è un sistema di controllo versione del codice. Tutte le informazioni sono reperibili qui, nel sito ufficiale.

Ho trovato una guida, molto semplice, che spiega che cosa è GIT e come funziona. Spero che possa aiutare i lettori, che magari si affacciano la prima volta, a capire che cosa è, come funziona e ragiona.

Andiamo al sodo

Adesso andiamo ad esaminare le caratteristiche salienti del sistema 🙂

Come ogni sistema di controllo versione, come CVS, SVN et al., GIT ragiona a riga di comando. Bitbucket consente di poter usare questo fantastico sistema di controllo versione senza la difficoltà della riga di comando :-).

Bitbucket è fondamentalmente l’interfaccia che la Atlassian mette a disposizione per potersi interfacciare con i sistemi GIT.

 

Che cosa consente di fare?

Consente di eseguire tutte le operazioni che riguardano il sistema di controllo versione, in maniera semplice, guidata e veloce. In aggiunta, e questa non poteva assolutamente mancare, mette a disposizione anche delle caratteristiche social.

 

 

In aggiunta, e questo lo diamo abbastanza scontato :-P, questo prodotto si integra molto bene con tutti i prodotti della famiglia Atlassian. JIRA in primis.

 

Conclusioni

Abbiamo presentato, in questo post, Bitbucket. Nei prossimi post andremo ad esaminare nel dettaglio le funzionalità, quali caratteristiche, limiti e tante altre cose interessanti.