I produttori di Upraise ci sorprendono con un altro addon – Test addon

Un nuovo addon cloud

In questo post andremo ad esaminare un nuovo addon rilasciato dai produttori di Upraise. Già nei giorni scorsi abbiamo scoperto, con estremo piacere, un altro addon. Vediamo che cosa offre questo 🙂

 

Installazione

Partiamo come sempre dalla fase di installazione. Procediamo sempre cercando il nostro addon nella sezione di amministrazione degli addon.

Una volta trovato, selezioniamo Free trial e …

… accettiamo i termini di licenza selezionando Accept & install

… quindi lasciamo che l’installazione si completi …

… ed una volta completata …

… lasciamo che la sottoscrizione si aggiorni di conseguenza ….

…. aggiornando la licenza del cloud ….

…. fino alla conclusione della fase di installazione.

Passiamo quindi alla gestione della configurazione

verificando se nella sezione degli addon ci sia un menù dedicato.

 

Configurazione & Test

Proseguiamo con la configurazione. Questa è disponibile direttamente nella dashboard del progetto, come mostrato in figura.

Come potete vedere ho riutilizzato il mio progetto di Asset Management, di cui ho parlato in questo post ed altri. Se selezioniamo il tasto indicato nella precedente figura, andiamo a selezionare la configurazione che, come mostrato in figura precedente, ci fa accedere alla sezione di configurazione. Questa è divisa in due sezioni:

  • Rules – Definizione delle rules
  • Templates – Modelli di email da inviare

Nel dettaglio le seguenti figure:

 

Procediamo con la definizione del Template da usare. Andiamo a selezionare il tasto Create e accediamo alla fase di configurazione. Come possiamo vedere, abbiamo a disposizione un editor che ci guida passo passo, con tutte le indicazioni del caso:

Una volta confermato, andiamo a creare la nostra regola che, fantasia mostruosa, si chiamerà DemoRule :-).

Definiamo anche in questo caso in che consistre la regola, quindi andiamo a definire l’azione che deve essere eseguita e, conseguentemente, a chi inviare la mail.

Una volta salvata possiamo inviarla direttamente semplicemente selezionando Send Email. Il risultato è raccolto nella immagine successiva,

dove  è stato raccolto e definita la mail con tutte le informazioni specificate nel template.  Da li si procede con l’invio della release notes che abbiamo definito.

 

Conclusioni

Abbiamo a disposizione un automatismo che ci aiuta a semplificare una fase molto ripetitiva del progetto, in quanto ci permette, con un semplice tasto, di inviare la release notes agli utenti che interessano, con direttamente settate tutte le informazioni che interessano.

 

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili alla relativa pagina del marketplace.




Codegeist colpisce ancora – Refinedtheme per JIRA Service Desk Cloud – Test Addon

Codegeist colpisce ancora

Sono riuscito a completare il test e pubblico senza indugio il risultati :-).

 

Una notizia dell’ultimora

Segnalo che mentre eseguivo il test, ho verificato che questo addon è risultato uno dei vincitori del codegeist. Congratulazioni e BRAVI.

Installazione

Partiamo come sempre dalla installazione. L’installazione dell’addon risulterà più semplice, dato che (al momento in cui viene redatto questo post) l’addon è gratuito.  Lo andiamo a cercare tra gli addon disponibili, come mostrato in figura:

selezioniamo Install

… accettiamo i termini di licenza e lasciamo che parta l’installazione …

… come siamo sempre abituati ….

… attendiamo che la procedura si completi …

… fino a quando non ci viene segnalato che l’installazione è conclusa.

Una volta terminata, accediamo alla configurazione selezionando:

come mostrato nella precedente figura, il tasto Manage che ci porta alla sezione di gestione degli addon e da li , come mostrato nella seguente figura:

selezionando il tasto Configure per andare a gestire la configurazione.

Configurazione

Proseguiamo sulla configurazione. Ci concentriamo su questa parte e cerchiamo di spiegare bene bene come funziona, anche perchè come abbiamo visto negli altri test che abbiamo eseguito, è abbastanza complessa.

Abbiamo tre sezioni, attraverso le quali possiamo definire il layout che possiamo avere a disposizione, i temi e loghi che possiamo memorizzare:

come possiamo vedere nelle schermate successive:

dove abbiamo la possibilità di generare o esplorare su temi già pronti. Il tutto con la nostra versione cloud 🙂

Possiamo scegliere diverse opzioni.

Una cosa importante. Prima di poter utilizzare, occorre tenere presente sempre quanto segue: Stiamo usando un addon cloud e di conseguenza NON possiamo usare subito e facilmente le nuove funzionalità, dato che se andiamo a gestire il PORTAL, vedremo sicuramente vedremo sempre il solito. Occorre andare a definire un SOTTODOMINIO, che viene messo a disposizione dal produttore (lo fatto sempre presente nei vari test di addon cloud). Questo perchè la configurazione del cloud è completamente differente.

La seguente maschera:

definiamo (sempre con la solita fantasia) il nostro solito nickname (artigianodelsoftwaredev) per distinguere che si tratta di una prova. A questo punto andiamo a fare il test.

 

Test

Test su strada e risultati. Per vedere i risultati, semplicemente, andiamo a vedere PORTAL :-), passando dal dominio di secondo livello che abbiamo definito e questo è il risultato:

Selezionando Service Desk, questo è quello che vede l’utente:

 

Conclusione

Abbiamo testato senza dubbio uno degli addon che permettono di personalizzare il PORTAL su installazioni Cloud migliore in assoluto. L’esperienza della RefinedWiki è tale da mettere a disposizione degli utenti un sistema veramente bello. Mi permetto ancora di fare le congratulazioni agli autori, ma rinnovo un Grazie a tutti coloro che hanno proposto le loro idee e che hanno messo in campo. Sono stati tutti bravi perchè hanno veramente dato il meglio e sarà sempre mia cura esporre e descrivere gli addon più rilevanti o che catturano la mia attenzione.

 

Reference

Maggiori informazioni sono presenti alla pagina di codegeist e alla pagina del Marketplace.




Macro Github per Confluence – Prova sul campo

Prova sul campo

In questo post andiamo a mostrare la prova sul campo dell’addon Github.

Installazione

Partiamo sempre dalla installazione dell’addon. In questo caso, dato che abbiamo già visto diverse installazioni cloud e dato che è un pò che non vediamo installazioni server, per questo addon (disponibile in entrambe le versioni) andiamo ad affrontare l’addon SERVER. Partiamo come sempre dalla ricerca dell’addon nella apposita sezione 🙂

 

Selezioniamo Free trial e ….

… accettuamo i termini di licenza ….

… e lanciamo l’installazione.

Lasciamo che proceda fino al suo completamento …

Quindi, dato che abbiamo selezionato una licenza trial, andiamo a selezionare Get licence per andare a generarla ….

Una volta generata, andiamo ad applicarla nel nostro nuovo server di laboratorio ….

… quindi attendiamo il messaggio che conclude questa fase.

A questo punto siamo in grado di iniziare la fase successiva.

Configurazione

Proseguiamo con la parte di configurazione, importantissima, in questo caso che richiede diverse cose. Andiamo ad esaminarle tutte .

La prima cosa da fare e accedere al nostro repository Github per farci rilasciare il Personal access tockens, chiave necessaria per far accedere il nostro addon al repository . In questo caso mi sono appoggiato ad un repository personale di test su GitHub.

Seguiamo la procedura, che è molto semplice e arriviamo alla generazione del token.

Una volta generato, lo andiamo a salvare e riportare nella configurazione del nostro addon.

Andiamo nella sezione di configurazione dell’addon e …. eseguiamo la registrazione.

Il tutto è molto semplice. Adesso siamo pronti a provare le macro che l’addon mette a disposizione.

 

Prova vera e propria

Passiamo al test vero e proprio.

Creiamo uno space di prova, dedicato a Github, dove andiamo ad usare le macro che l’addon mette a disposizione. Andiamo ad usare il primo per vedere i file di Github direttamente sotto Confluence. Applicando i parametri richiesti, abbiamo questo risultato 🙂

Non paghi, andiamo ad aggiungere un nuovo file … :

… ed una issue, sul nostro repository di Github …

… ottenendo il seguente risultato 😀

 

Conclusioni

Abbiamo visto come questo addon ci può aiutare ad integrare Confluence e Github, sfruttando Confluence come supporto al nostro repository GitHub. Non ho notato solo una cosa: la possibilità di poter vedere gruppi di file non è permessa. Ammetto di essere ancora acerbo su GIT, anche se passo delle … nottate a studiarlo e assimilarlo in modo da poterlo usare con più scioltezza, ma sono sicuro che questo addon ci può aiutare.

 

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili nella pagina del marketplace.




Workload per JIRA – Test addon

Prova addon

In questo post andremo a testare l’addon Workload per JIRA

Installazione

Partiamo sempre dalla fase di installazione dell’addon. Procediamo :-).

Ricerchiamo l’addon dalla apposita sezione di JIRA

Selezioniamo Free trial per attivare la procedura ….

Accettiamo i termini della licenza ….

… e lasciamo partire la procedura di installazione.

… lasciamo che la fase si completi ….

… quindi attendiamo che la procedura ci reindirizzi ….

… alla sezione che si occupa di generare la licenza trial …

… lasciamo generare la licenza e successivamente applichiamola …..

Una volta applicata ….

… siamo pronti per lavorarci.

 

Configurazione

Procediamo con la configurazione. In questo caso abbiamo bisogno di una buona dose di pazienza: Ci sono diverse sezioni da esaminare. Procediamo 🙂

Se andiamo a consultare la sezione degli addon, vediamo che un nuovo menù è presente. Controlliamolo.

General Options

Si tratta delle opzioni generali, quali

  • Quale è il gruppo primario di utenti che può vedere ed usare l’addon. Già questo punto è abbastanza importante: possiamo eventualmente configurare un insieme ridotto o specifico che può usare l’addon. Solitamente non si può fare con tutti gli addon 🙂

Ranges configuration

Serve per definire gli intervalli in cui definiamo il carico di lavoro degli utenti.

Group filter

Serve per definire quali gruppi possono essere usati dagli utenti autorizzati per generare il workload.

Start dates

Specifica quale campo, custom, usare per indicare l’inizio delle attività.

due dates

Specifica quale campo custom è da usare come campo per il termine ultimo consegna lavori.

Come possiamo vedere abbiamo un bel pò di configurazione da fare. Adesso la impostiamo e poi vediamo come procedere con il test 🙂

 

Test Test test test test …… test

Procediamo con il test. Mi appoggerò ad alcuni utenti di prova, per simulare il tutto e su di un progetto ad hoc, per cercare di simulare il più possibile.

Ho creato anche delle issue di test e questo è il risultato, andando a selezionare il nuovo menù Workload per attivare il tutto e questo è il risultato:

Ho ovviamente lasciato i parametri di default, ma se inizio a giocarci, vedremo anche le altre faccie 🙂

 

Conclusioni

Abbiamo visto un addon che ci mostra quale è il carico di lavoro del nostro team, il tutto andando a lavorare con una configurazione molto semplice e diretta. Direi che si tratta di un addon da tenere sotto controllo. Ci aiuta tantissimo.

 

Reference

Maggiori informazioni sono presenti nella pagina del marketplace.




Approvazione documenti per Confluence Cloud – Test addon

Test test test ed ancora test

In questo post andremo a collaudare l’addon per la gestione di un workflow di approvazione documenti, presentato nei giorni scorsi nel seguente post.

Installazione

Partiamo come sempre dalla installazione dell’addon. Teniamo sempre conto che l’installazione per Cloud presenta qualche differenza rispetto alla server, ma nel complesso è la medesima. Muta solamente la parte di gestione della licenza, ovvero nella gestione della sottoscrizione dell’abbonamento.

Cerchiamo il nostro addon nella apposita sezione di ricerca:

Quindi selezioniamo Free Trial  ….

… Accettiamo la licenza e procediamo con l’installazione ….

… che subito si attiva ….

… come siamo sempre abituati …

… Quando termina …

… procediamo con la gestione della sottoscrizione ….

… che in pochi istanti si aggiorna …

… e quando termina, propone questa schermata:

Passiamo alla fase successiva.

 

Configurazione

Verifichiamo la configurazione dell’addon. Con somma gioia non abbiamo sezioni da gestire 🙂

Test test test

Procediamo con il test. Ci posizioniamo in uno space di prova (ho usato il mio Confluence Cloud) e la prima cosa che vediamo è la presenza della sezione di review, come mostrato in figura:

Possiamo anche estendere il numero delle persone che devono eseguire la review, come mostrato nella seguente figura:

Quando confermiamo la versione, questp è il risultato:

Ovvero la pagina risulta approvata.

 

Conclusione

Abbiamo a disposizione un ulteriore addon che ci permette di avere a disposizione un Workflow di approvazione. In aggiunta si tratta di un addon cloud e di conseguenza questo ci segnala che gli addon cloud stanno aumentando di numero 🙂

Reference

Maggiori informazioni sull’addon sono reperibili alla seguente pagina del Marketplace.




Link preview per Confluence – Test Addon

Diamo una preview ai nostri link

In questo post andiamo a testare l’addon, creato dalla portoghese XPand, che permette di dare una preview rapida ai nostri link

Installazione

Partiamo, come sempre dalla installazione di questo addon. Cerchiamo il nostro addon nella apposita sezione

quindi selezioniamo Install  per attivare l’installazione …

… e procedere con la stessa …

…. fino al suo completamento ….

… e dato che si tratta di un addon gratuito, si può procedere direttamente alla fase successiva, di gestione della configurazione.

Selezioniamo Manage  per procedere con la fase di configurazione.

 

Configurazione

Passiamo alla fase di condifigurazione:

Selezioniamo il tasto Configure per procedere con la stessa.

La fase di configurazione prevede tutta la sezione dei CSS per poter generare l’anteprima. Altra cosa che notiamo, andando a scorrere l’intera configurazione, è il fatto che sia necessaria una fase di generazione licenza dal sito della Xpand, ovvero all’indirizzo del marketplace della Xpand.

 

La registrazione non richiede che pochi semplici passi. Una agevole mail ci conferma il tutto e possiamo quindi procedere con la generazione della chiave di licenza da incollare nella apposita sezione, evidenziata nella immagine precedente.

La procedura è molto semplice e non richiede alcuna spiegazione supplementare, questo grazie anche al lavoro svolto dalle persone di XPand.

 

Test test e se avanza tempo test

Eseguita la precedente operazione possiamo proseguire con il nostro test. La seguente animazione mostra il risultato 🙂

 

dove possiamo vedere che l’addon funziona egregiamente :-), mostrando l’anteprima di immagini e di link semplicemente posizionando il cursore del mouse sul link in questione, secondo quanto riportato nella configurazione mostrata nella precedente sezione. Se giochiamo con la stessa, possiamo anche specializzare meglio come visualizzare URL/immagini secondo le nostre necessità.

 

Mi permetto di aggiungere che …

… durante il mio test ho rilevato un errore che non riuscivo a comprendere. Dopo una mia prima indagine ho contattato il personale XPand per chiedere un aiuto e consultarmi con loro per capire meglio la causa del problema.

Ho ricevuto in brevissimo tempo delle risposte precise sulla questione, che mi hanno permesso , di eseguire indagini più approfondite.

Grazie al loro aiuto ho attuato una seconda indagine, assai più mirata, e  credo di aver riscontrato la reale causa del problema, che non è da imputare all’addon, ma probabilmente ad altre cause (che sto approfondendo e che sarà oggetto di un nuovo post di approfondimento).

Mi permetto di RINGRAZIARE XPand per l’aiuto ricevuto. Agradeço muito pela ajuda. Obrigado Obrigado Obrigado.  🙂

 

Conclusioni

Abbiamo esaminato questo addon e il risultato è assolutamente notevole. Possiamo avere delle anteprime dei vari link. Questo ci permette di ricercare i risultati che ci servono, senza dover ammattire ad aprire tutti i link di ogni pagina, ma semplicemente posizionando il mouse sul link :-). Un risultato notevole ed importante.

Approfitto nuovamente per ringraziare il personale XPand per l’aiuto, la cortesia, la professionalità che li caratterizza. BRAVI BRAVI BRAVI  😀

 

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina del marketplace.




Personalizziamo il theme di Confluence

Riprendiamo l’argomento

In questo post continuiamo ad approfondire l’argomento …. particolare: Come personalizzare il layout di Confluence e fino a che possiamo spingerci :-). Oggi andiamo ad esplorare Lively Theme for Confluence

Cosa mette a disposizione?

Questo addon, da quanto mostrato nella presentazione video riportata di seguito:

permette di poter customizzare la dashboard con opportuni widget

permettendo di dare una grafica assai più accattivante rispetto allo standard, anche se adesso il nuovo layout di Confluence ha migliorato diversi aspetti.

Inoltre specializza il menù SPACE permettendo di poter avere una migliore categorizzazione.

 

Conclusioni

Abbiamo un nuovo addon da testare e non vedo l’ora di provarlo sul campo.

 

Reference

Maggiori informazioni sulla pagina del marketplace.




Confluence – Accesso veloce ai menù di amministrazione

Accesso veloce ai menù di amministrazione

In questo post continuiamo ad esplorare gli addon che sono stati proposti per il codegeist di Atlassian.

Si tratta di un addon che ci aiuta nell’accesso veloce alle funzioni di Confluence. L’ispirazione si è avuta da quanto viene fatto su JIRA. Infatti, per accedere ad alcuni menù veloci, basta digitare il tasto ‘.’ per accedervi.

Questo addon si propone di eseguire la stessa operazione su Confluence.  Proviamolo subito utilizzando il nostro server di laboratorio 🙂

Installazione

Partiamo sempre dalla installazione, come prima fase di questo test. SI tratta di una installazione su sistem SERVER e di conseguenza siamo già abituati a tutte le fasi. Ricordiamo che questo addon è gratuito (situazione al momento in cui viene scrittto il post del blog).

Selezioniamo il nostro addon dalla agevole procedura ….. Selezioniamo Install per procedere con l’installazione vera e propria….

Questo fa partire la fase di installazione ….

… come siamo oramai abituati ….

… attendiamo che si completi ….

… e che proponga le solite schermate, cui siamo abituati,

… mostrando la seguente schermata che indica il termine della fase di installazione.

 

Configurazione

Con grande gioia, l’addon è semplicissimo e la fase di configurazione ci dice solo come ….. usare l’addon stesso.

Test test test ed ancora test

Procediamo con il test. La seguente animazione ci mostra il funzionamento. Semplicemente attiviamo il tasto ‘.’ e proviamo che cosa appare 🙂

Conclusioni

Abbiamo una funzione molto ulile. Possiamo richiamare le funzioni che ci servono senza dover staccare le mani dalla tastiera. Questo velocizza il lavoro degli operatori. 🙂 Il giudizio non può che essere molto positivo.

 

Reference

Maggiori dettagli su questo addon si possono avere nella pagina del codegeist, che nella relativa pagina del marketplace.

 




Confluence cloud e Javascript – prova sul campo

Prova sul campo

In questo post andremo a provare sul campo questo addon, cercando di capire quali sono le potenzialità e verificandone i limiti 🙂

Installazione

Partiamo, come sempre, dalla installazione in modo da guidare l’utente in ogni singola fase. Approfittiamo del nuovo layout grafico per vedere l’installazione come cambia 🙂

Selezioniamo Free Trial per attivare l’installazione.

Selezioniamo Accept&install per attivare questa operazione e ….

… procedere con l’installazione.

Una volta completata l’installazione …

… attendiamo che si attivi la procedura di gestione delle sottoscrizioni, per gestire la licenza …

… attendere che la licenza si aggiorni ….

… quindi, attendere che la procedura di installazione si completi.

Come possiamo notare, cambia il nuovo layout grafico, ma al momento, la procedura segue lo stesso flusso già presentato in questo blog.

Configurazione

Proseguiamo con la fase di configurazione, importante e sempre alla base del nostro test. Con nostra gioia apprendiamo che non abbiamo alcuna configurazione da eseguire.

Prova sul campo

Passiamo al test vero e proprio. La prima cosa che notiamo è che per attivare il javascript abbiamo un menù che attiviamo dalla pagina principale

Da questa pagina possiamo inserire il nostro javascript e ottenere i risultati di cui abbiamo bisogno.

Sul sito del produttore, abbiamo a disposizione diversi codici di esempio.

 

Conclusioni

Abbiamo visto un addon che introduce Javascript su Confluence Cloud. Non nascondo di essere un attimo deluso: Mi aspettavo di avere a disposizione delle macro da aggiungere alle pagine per poter completare le pagine stesse ed avere a disposizione uno strumento in più. Invece mi trovo una sezione unica che permette solo di lanciare del javascript e ricavare dei JSON. Probabilmente si tratta della prima release e da li si parte per avere a disposizione qualcosa di più vicino alle mie aspettative.

 

Reference

Un insieme di script già pronti sono a disposizione nella seguente pagina.

 




Alcune considerazioni su JIRA Service Desk e le mail

JIRA Service Desk e le mail

In questo post cercheremo di fare il punto della situazione su di un argomento complesso e richiesto di JIRA Service Desk (o JSD): La gestione delle issue attraverso le mail 🙂

Premesse: la gestione della mail

JSD permette di poter gestire le varie segnalazioni anche attraverso l’utilizzo di una email, come riportato nella documentazione (in inglese) ufficiale di Atlassian.

Questo canale di comunicazione può benissimo essere utilizzato per gestire le segnalazioni dei clienti. Infatti, estende una funzionalità già presente su JIRA, e che ho già avuto modo di utilizzare agli arbori della mia esperienza sui prodotti Atlassian: generare delle issue/commentare delle issue preesistenti via email, configurando un mail handler, come mostrato in figura.

L’attuale versione server (al momento in cui ho iniziato ad analizzare il problema ho fatto riferimento alla versione 3.2.6), permette un minimo di customizzazione, mentre la versione cloud (al momento in cui ho iniziato ad analizzare il problema ho fatto riferimento alla versione 3.3.0) aumenta le possibilità di personalizzare la gestione delle mail, consentendo di poter gestire dei modelli di email a seconda delle informazioni. La mail può essere sia del server aziendale, che messa a disposizione dal cloud stesso (nel caso di cloud, abbiamo già tutto configurato).

Una volta configurato il tutto, basta solo inviare una mail su tale account ed il gioco è fatto: la segnalazione di Service Desk è creata e gestita.

Quali operazioni sono consentite?

Le operazioni consentite sono le seguenti:

  • Creazione di nuova issue. In questo caso, l’oggetto della mail diventa il titolo della issue mentre il corpo della mail diventa la descrizione della issue vera e propria;
  • Inserimento di un commento ad una issue preesistente. In questo caso, il corpo della mail viene
  • Cambiare lo stato della issue alla ricezione della mail. Sfruttando le regole di automazione, è possibile far cambiare lo stato della issue automaticamente.

Che altro?

Tutte queste operazioni sono possibili tenendo conto del fatto che, nella email inviata e ricevuto dal JSD, dobbiamo avere a disposizione sempre e comunque la KEY-NUMERO della issue JIRA.

In assenza di issue JIRA, l’engine usato potrebbe non riuscire a riconoscere la issue e, come conseguenza, generare una nuova issue. Questo è un punto di attenzione da tenere sempre sotto osservazione.

Fino a qui tutto normale ma….

Anche se abbiamo rispettato tutte le regole, JSD potrebbe non rispondere ancora correttamente. Si potrebbe avere una situazione in cui nonostante tutto il sistema non funziona correttamente, generando issue come non mai, rischiando di moltiplicare la mole di lavoro.

Abbiamo infatti la segnalazione su JIRA Server (Segnalazione che è stata risolta con la versione server 3.3.0) e sul corrispettivo JIRA Cloud, quest’ultima risolta (risolta con largo anticipo rispetto alla versione server) e attualmente disponibile nelle installazioni in hosting.

Queste segnalazioni ci dicono, in soldoni, che anche se seguiamo tutte le accortezze, possiamo avere delle issue duplicate, nonostante la presenza della nostra KEY-NUMERO della issue JIRA.

Al momento la situazione dovrebbe essere risolta sulla versione server, ma si forniscono le seguenti raccomandazioni per una migliore risoluzione ed evitare delle situazioni borderline:

  • evitare che, quando si inoltra delle mail in cui, oltre alla mail che viene letta da JSD, siano presenti delle altre email (ad esempio si inoltra la mail per aprire la segnalazione a JSD[at]supportojsd-demo.it, supponendo che sia la email configurata, e ad altre due email in cc, quando le altre email in cc rispondono, allora può succedere che queste siano considerate come nuove segnalazioni.
  • consentire la possibilità di poter eseguire l’aggiunta di utenti su JSD (che non inficiano sulla licenza del sistema).
  • aggiungere come partecipant tutti gli utenti che possono partecipare alla discussione, per evitare che un invio accidentale di una mail possa generare nuove issues.

Si tratta di semplici accortezze che dovrebbero ridurre al minimo i duplicati. Non posso garantire in assoluto che si eliminano definitivamente, ma cerca di ridurle ad un numero accettabile e gestibile.

Conclusione

Con questo post iniziamo una serie dedicata a descrivere situazioni in cui possiamo avere dei problemi e come possiamo eventualmente ridurli al minimo accettabile. Cercheremo di trovare soluzioni tali da …. aiutare il più possibile.