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Organizziamo i contenuti di Confluence

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Confluence è il Wiki per eccellenza, ma spesso ci scontriamo con un annoso problema: Una volta che i contenuti sono stati inseriti, come possiamo arrivare ad una situazione in cui abbiamo dei percorsi di lettura o vogliamo arrivare ad avere tutti i contenuti / Pagine che sono perfettamente collegati. al punto da poter referenziare velocemente le informazioni, creando dei percorsi di lettura che aiutano gli utenti di questi Wiki Enterprise a raggiungere i loro obbiettivi.

Tuttavia non sempre siamo facilitati dalle funzioni standard (o le out-of-the-box) che ci permettono di poter realizzare questa situazione, oppure ci mette in difficoltà perchè il collegamento tra le varie pagine potrebbe risultare pesante da realizzare…. almeno fino ad ora. Indossiamo i panni del novello Indiana Jones e andiamo in esplorzione.

Bandeirantes – Esploratori dello stato del Brasile

Una bellissima novità

Sapete che gli addon sono a mia specializzazione e diconseguenza sapete che a cadenze regolari vado ad esplorare i nuovi addon e mi sono imbattuto in questo della k15t

Questo addon permette di poter definire dei link tra le varie pagine, indicando delle relazioni tra queste.

La gestione è simile a quella delle issue link.

Il risultato è interessantissimo

Il risultato

Lo provo subito

Mi sono subito convinto e procedo senza indugio ad installarlo sul mio ambiente di test. Ecco il risultato della installazione.

(Al momento in cui scrivo, questo addon è FREE).

L’installazione dell’addon

Non abbiamo alcuna configurazione generale. Di conseguenza andiamo direttamente al test senza passare indugio. Dato che si tratta di una app realizzata con Forge, occorre autorizzare la app stessa ad accedere a confluence.

Una volta autorizzata la app, possiamo sfruttare le varie operazioni.

Test test test come se non ci fosse un domani

Dal menù della pagina, possiamo richiamare la nuova funzionalità

La Dialog box da cui possiamo implementare il link

In questa fase possiamo selezionare il tipo di link e. lpagina (che viene cercara in base al titolo della pagina)

Esempio di ricerca

Possiamo anche visualizzare l’elenco di questi link direttamente nelle pagine usando una macro che l’addon mette a disposizione

In basse alla pagina ho inserito la macro.

Conclusione

Abbiamo una arma in più per collegare le nostre pagine, le nostre informazioni in maniera molto semplice: se siamo abituati a collegare le nostre issue su Jira, lo possiamo fare allo stesso modo su Confluence. Mi permetto un suggerimento per gli autori:

  • La ricerca di queste nuove connessioni, di questi link. Se fosse possibile ricercarli anche con apposite form, abbiamo quadrato il cerchio
  • Aggiungere una descrizione , molto semplice, dove riportare delle annotazioni che permetterebbe di poter dare ulteriori informazioni a chi consulta la relazione. Si tratterebbe anche di un aiuto nel caso di pagine che trattano argomenti differenti ma che presentano un legame.

Vedo un utilizzo abbastanza importante di questo addon, per collegare pagine anche diverse ma che diverse non sono, e se gli autori accoglieranno le mie richieste, potremo avere un sistema veramente unico per creare la conoscenza.

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Case Study – Come integrare due istanze Jira Cloud

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Prefazione


Iniziamo una serie di articoli il cui obbiettivo è di riassumere in un Case Study, l’esperienza raccolta nel risolvere un problema o nel coprire una necessità di un cliente.

In questo Case Study voglio raccontare come è stato possibile eseguire l’integrazione di due istanze Jira Cloud differenti, al fine di consentire il passaggio delle segnalazioni da una istanza all’altra. Questa comunicazione doveva sottostare ad un insieme di condizioni molto forti in quanto le due istanze erano usate da aziende differenti e di conseguenza nessuna delle aziende doveva essere in grado di poter visionare il contenuto dell’altra istanza Cloud.

Trattandosi di un argomento interessante cercheremo di svilupparlo facendo si che siano riportati tutti i ragionamenti che sono stati eseguiti per arrivare alla scelta definitiva ed alla risoluzione che ha fornito la soluzione, a giudizio di tutte le parti coinvolte, che meglio rispondeva alle esigenze.

Caro lettore, ti ringrazio fin da adesso per il tempo che dedicherai alla lettura e ogni tuo commento sarà il benvenuto.

Scenario


Partiamo subito descrivendo lo scenario che mi sono trovato davanti e quali condizioni dovevano essere rispettate per poter eseguire questa integrazione.

Il mio cliente aveva appaltato alcune parti del proprio Help desk a due fornitori. Questi avevano implementato tali funzionalità usando le proprie istanze Jira Cloud, che usavano anche per gestire altri Help Desk di altri loro clienti. E’ sorta la necessità di potere seguire uno scambio di segnalazioni in quanto poteva capitare che chi richiedeva l’intervento di un software/applicativo che è gestito dall’Help desk del secondo fornitore e viceversa.

Ogni fornitore recepiva le segnalazioni nei propri progetti di Service Management e li gestiva in maniera indipendente l’uno dall’altro. Non erano presenti punti di contatto. In aggiunta, le due istanze venivano usate anche per altri obbiettivi e di conseguenza era stato sollevato il problema di:

  • sicurezza delle informazioni: ambo le parti chiedevano che fosse inoltrata solo la segnalazione in questione mentre tutte le altre informazioni rimanessero riservate.
  • Istanze separate: Le istanze dovevano comunque continuare a lavorare come se nulla fosse. Le segnalazioni provenienti da altre fonti dovevano essere comunque indipendenti dalle segnalazioni di questa integrazione.
  • Sincronizzazione: Le segnalazioni che sono oggetto della integrazione tra i due sistemi cloud, dovevano essere sincronizzate in modo da permettere ad ambo le parti di essere sempre aggiornati sulle modifiche.
  • Semplicità: La configurazione non doveva risultate complicata o di difficile interpretazione.

Lo scenario si presentava abbastanza complicato e di non facile risoluzione, ma la sfida era molto interessante e non ci siamo arresi. Abbiamo iniziato con le analisi e ci siamo fin da subito impegnati nella risoluzione del problema.

Cosa avevamo a disposizione


Anche le due istanze non presentavano caratteristiche particolari:

  • Non avevano Addon particolari installati, anzi in un caso era usata la versione cosiddetta out-of-the-box, ovvero la versione base di Jira.
  • Disponevano di vari progetti che erano in capo ad altri clienti e solo uno. di essi doveva essere coinvolto nella sincronizzazione
  • Disponevano di flussi di lavoro completamente differenti e che dovevano non essere toccati: la sincronizzazione si doveva innestare nei flussi esistenti.

Jira è un grande software ma le funzioni standard non permettono di mettere in comunicazione due istanze diverse. Di conseguenza dobbiamo rivolgerci al Marketplace per capire che cosa è stato sviluppato e messo a disposizione, un insieme di funzionalità che noi abbiamo a disposizione e che molte aziende non conoscono o non hanno. il tempo di conoscere.

Cosa offre il Marketplace


I produttori del marketplace hanno fatto un grande lavoro mettendo a disposizione un insieme di funzionalità che completano in maniera egregia Jira. La conoscenza che ho sviluppato in tutti questi anni di utilizzo, mi ha permesso di fare una rapida ricerca e cernita dei possibili addon da poter usare.

La prima scelta mi ha portato a selezionare 4 addon, da poter proporre alle parti, per arrivare ad offrire una soluzione accettabile. Dopo diverse riunioni, alcune molto combattive e non proprio semplici, la scelta è ricaduta su questo addon:

Backbone Issue sync della k15t

Posso assicurare che nelle varie riunioni si è molto discusso delle caratteristiche e delle funzionalità, ma alla fine, questo addon permette di poter realizzare esattamente quanto richiedevano cliente e fornitori, rispettando le richieste e le condizioni che avevano imposto e mantenendo anche la semplicità che era richiesta anche dagli stessi fornitori, nel gestire la sincronizzazione e nel mantenere la netta separazione delle informazioni. Capisco perfettamente il significato di questa richiesta e molto spesso la causa è da ricercare nel fatto che non tutti gli utenti che utilizzano questi prodotti sono esperti oppure usare questi prodotti non è il core business di queste aziende. Avere a disposizione la semplicità oltre che mantenere una generosa dose di praticità, permette di avere l’arma vincente per risolvere tutta una serie di situazioni.

Backbone Issue Sync for Jira permette di poter eseguire la sincronizzazione di issue tra progetti sia della stessa istanza, che di istanze differenti. In questo modo è possibile anche soddisfare altre possibili situazioni, in cui magari occorre mantenere sincronizzato un progetto COPIA che sia referenziato da altri utenti o che, con l’aiuto di altre funzionalità, di cui l marketplace è ricco.

La configurazione è molto completa ma, come si ribadisce facile da impostare. Come possiamo vedere dalla seguente immagine:

Possiamo gestire in maniera chirurgica cosa sincronizzare, sotto quali condizioni (e qui interviene il JQL di cui io sono un Fan sfegatato). Possiamo decidere campi sono soggetti alla sincronizzazione, compresi i campi custom che abbiamo definito nella sezione di amministrazione di Jira, oltre che decidere se impostare dei campi con valori di default.

Possiamo anche decidere la corrispondenza degli stati del Workflow: questo ci aiuta nell’impostare le corrispondenze ed innestare correttamente un flusso di lavoro in un altro.

Commenti ed allegati possono essere sincronizzati facilmente. Nel caso dei commenti possiamo anche decidere se, nella eventualità che usiamo progetti JSM, quali commenti vanno sincronizzati ed in che direzione.

Subito al dunque


Andiamo a vedere come questo addon permette di poter rispondere le esigenze espresse. In prima battuta abbiamo che la questione sicurezza è perfettamente garantita. in quanto tutte le operazioni di sincronizzazione sono eseguite in maniera trasparente e, sopratutto, l’addon garantisce un grado di separazione molto alto tra le due istanze: da una istanza non è possibile andare a leggere le informazioni dell’altra istanza e viceversa.

In aggiunta, la sincronizzazione non deve scattare sempre, ma solo quando è necessario ovvero quando effettivamente quando l’agente si accorge che la segnalazione è di competenza dell’altro Help desk, questo deve essere in grado di poter attivare la sincronizzazione.

Vediamo nel dettaglio la configurazione che è stata impostata al fine di gestire la sincronizzazione proteggiendo le informazioni.

La sincronizzazione scatta quando…

… si imposta un particolare valore in un campo. Si è scelto di usare il campo LABELS con opportuni valori. Questo ci permette di poter pilotare l’attivazione e la disattivazione della sincronizzazione

La issue che sincronizziamo …

… sono quelle dell’help desk che vengono convertite con una issue nella istanza destinazione e viceversa. In questo caso abbiamo una configurazione come mostrato dalla seguente immagine

In questo caso abbiamo una corrispondenza multipla, in modo da far corrispondere più issue dell’help Desk ad una soltanto.

I campi che sincronizziamo …

… sono pochi e comprendono anche i campi custom

Non abbiamo alcun campo inizializzato, ma se fosse necessario nel futuro, lo possiamo fare.

Gli stato del workflow che sincronizziamo …

… non abbiamo configurazioni particolari. In questo modo gli stati sono quelli che gli agenti dei vari Help Desk sono abituati a lavorare

I commenti che sincronizziamo …

… sono solo quelli che sono intercorsi tra agente e customer. I commenti interni non sono sincronizzati perché potrebbero contenere informazioni che sono personali dell’Help Desk sorgente e di conseguenza potrebbero contenere anche informazioni riservate. In questo modo non abbiamo problemi. 🙂

Gli allegati che sincronizziamo …

… sono tutti gli allegati che sono presenti nella issue. Questi sono importanti e devono essere riportati.

Conclusione

Questo addon ha brillantemente risolto la necessità che sia i due fornitori che del mio committente hanno espresso, e la procedura di sincronizzazione è attualmente in produzione. Per mia abitudine controllo i risultati del mio lavoro e tra non molto procederò ad una piccola intervista dove cercherò di identificare i vari feedback e di capire se occorre una ulteriore modifica, o se sono stati riscontrati dei problemi di qualche genere o natura.

Approfitto per ringraziare il lettore che con molta pazienza ha seguito quello che ho raccontato. Spero di aver fornito tanti spunti interessanti che possa anche fornire utilità. Spero che questo, sia l’inizio di tanti altri articoli che possa fornire conoscenza ed aiuto sull’argomento.

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Automatic Time Tracking – Test addon

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In questo post andiamo a testare e saggiare le potenzialità di questo addon. In particolare tratteremo l’addon free che, come vediamo dalla pagina del marketplace, abbiamo un numero molto alto di installazioni e di conseguenza abbiamo maggiore interesse a descriverlo. La versione PRO presenta solo (si fa per dire) funzionalità in più che andremo a dettagliare di seguito.

Esplorazione in corso

Installazione

Partiamo come sempre dalla installazione dell’addon. Come sempre mostriamo nella seguente GIF tutta la sequenza di operazioni che sono necessarie per poter eseguire la installazione.

Si tratta della installazione della versione Free.

proseguiamo con la configurazione generale che l’addon mette a disposizione.

Configurazione Generale

Esaminiamo la configurazione generale a livello. In questo caso accediamo direttamente dal nuovo menù presente nella sezione delle App. Se lo selezioniamo, quello che vediamo è:

Su quali progetti abilitiamo le funzionalità.

Dalla prima schermata possiamo decidere su quali progetti abilitare le funzionalità. Questa possibilità ci permette di avere la funzione dove serve e non assegnata indistintamente.

La seconda opzione ci permette di poter scegliere con quale modalità usare l’addon, ovvero se in manuale o in automatico. Possiamo scegliere se si attiva o attraverso la selezione dell’apposito bottone presente su visualizzazione issue oppure se si attiva non appena viene eseguito il cambio di stato.

Possiamo, per ogni progetto, configurare degli stati pr attivare/disattivare il log work.

Questa terza opzione permette di configurare gli stati sono usati per attivare il conteggio del log work, quali disattivano il conteggio.

Prima opzione che si attiva solo se attiviamo la versione PRO.

Questa è la prima opzione disponibile nella versione a pagamento. Indica delle opzioni che:

  • Rende la descrizione obbligatoria da indicare nel Log Work
  • Impostazione di restrizioni sui report che si possono generare.
Seconda opzione disponibile solo per la versione PRO

Altra opzione a pagamento: In questa sezione abbiamo la lista dei campi custom che sono disponibili dalla versione a pagamento.

Impostiamo il calendario di lavoro

Con questa opzione abbiamo la possibilità di definire l’orario di lavoro aziendale e di conseguenza, l’addon ragiona, nel conteggio, usando questo calendario. Possiamo definire anche in quali orari l’addon esegue il conteggio. abbiamo quindi una valvola di controllo che ci permette di poter evitare che sia eseguito il conteggio quando …. non deve.

Terza opzione a pagamento.

Ultima opzione a pagamento. Permettere l’esecuzione della app attraverso la app mobile.

Test Addon

Una volta configurato l’addon, possiamo procedere con il test. In questo caso, creiamo un progetto da usare come base di partenza per i nostri test. Abbiamo impostato la configurazione in modo da permettere il conteggio quando si prende in carico la issue e fino a quando non la si risolve o si mette in sospensione/pausa.

Riporto adesso la configurazione che ho impostato in questo esempio per poter gestire l’automatismo. Vi posso assicurare che in meno di 5 minuti ho inserito tutti i parametri, previa analisi ovviamente.

Abbiamo configurato l’addon per agire in modalità automatica.
I worklog inferiori al minuto sono arrotondati ad 1 minuto
Abbiamo configurato per quali stati attivare il conteggio e per quali disattivare. Possiamo anche scegliere di associarlo alle category
Possiamo selezionare l’intervallo di lavoro per ogni singolo giorno.in aggiunta possiamo anche specificare le vacanze attraverso link al calendario

Il risultato che otteniamo con questa configurazione lo possiamo vedere attraverso la seguente GIF:

Il risultato di un semplice test.

Conclusioni

Abbiamo un addon che ci aiuta nel semplificarci la vita nel calcolo delle ore che abbiamo lavorato su di un determinato task. Automatizzando questa funzione ci permette di poter raggiungere un buon risultato. In aggiunta, inserendo un blocco sul periodo temporale, impedisce. di caricare delle ore ‘mostruose’. In aggiunta possiamo comunque intervenire per correggere gli errori.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili presso la pagina del marketplace.

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Aggiungiamo nuove funzionalità a Jira

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In questo post andremo ad introdurre un nuovo addon che introduce funzionalità molto interessanti a Jira e che permette di sfruttare le potenzialità di fogli di calcolo (aka spreadsheets) a Jira, in particolare alla versione Cloud.

Oggi parliamo di JXL per Jira

Una immagine che riassume alcune delle potenzialità del prodotto. Fonte: Marketplace Atlassian

Ringraziamenti

Ringrazio ancora Hannes Obweger per avermi introdotto questo interessante addon, di avermi mostrato in una semplice ma efficace demo il prodotto in azione, mostrando una pazienza veramente incredibile per sopportare le 1.234,16 domande che ho fatto.

Un addon molto interessante

Si tratta id un addon che presenta delle funzionalità che lo rendono interessante in quanto:

  • Permette di poter gestire le issue come un foglio Excel (permettendo anche a chi è abituato a lavorare con Excel di poter accedere alle funzionalità di JIra in maniera molto semplice) . Questo permette di poter sfruttare tutte quelle funzioni che Excel mette a disposizione ma di affiancarle e in alcuni casi sommarle alle funzionalità di Jira.
Un esempio di visualizzazione. Fonte: Marketplace Atlassian
  • Possiamo generare facilmente dei raggruppamenti dei dati, permettendo di poter generare un report che ci aiuta a tenere sotto controllo i nostri progetti.
Un esempio di raggruppamento. Fonte: Marketplace Atlassian.
  • Abbiamo la possibilità di generare dei raggruppamenti personalizzati in maniera molto semplice (non vi ricordate? ne ho parlato su di un altro Post dove citavo un addon che permetteva di poter eseguire questa operazione.)
Il menù che permette di impostare il raggruppamento. Fonte: Marketplace.

Conclusioni

L’addon presenta caratteristiche interessanti. Dal primo esame, come siamo abituati a fare partendo della pagina del marketplace, notiamo funzionalità molto molto carine e che possono esser applicate anche in situazioni che i nostri clienti ci chiedono. Nei prossimo post andremo a collaudarlo, saggiandone le potenzialità.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina del Marketplace.

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Automatic Time Tracking

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In questo post andiamo ad affrontare un argomento SPINOSO…. ovvero come possiamo automatizzare il Time Tracking senza ammattire e, sopratutto, senza trovare giornate intere impostate come lavorate .

L’annoso problema…..

Cosa abbiamo a disposizione

Lo standard (o come lo chiama Atlassian) permette solo una modalità: manuale. Come mostrato nella figura seguente, possiamo inserire manualmente sulla issue di Jira.

Questa è la form che l’ambiente Cloud ci mette a disposizione.

Questo significa che possiamo solo interagire cosi. In realtà non proprio. Abbiamo a disposizione alcune altre possibilità che possiamo sfruttare, ABbiamo a disposizione degli addon che ci permettono di poter attivare dei contatori automatici, ma li sconsiglio perchè, normalmente, ce li dimentichiamo sempre…..

Set panicmode = ON??? assolutamente no.

Non disperiamo ma proponiamo sempre una soluzione

Il nostro obbiettivo è sempre quello di dare delle possibili soluzioni, di essere propositivi e di aiutare senza aver t imore alcuno. In questo caso abbiamo identificato un addon che ci può aiutare in questa operazione. Si tratta di: Clockwork Automated Time Tracking & Timesheets Free e Pro. Noi ci concentreremo sulla parte free, che sicuramente incontrerà maggiori consensi.

Esaminiamp questa soluzione

Come dice il nome dello stesso addon, ci permette di poter automatizzare il worklog basandoci sui passaggi di stato e sul tempo che intercorre tra un passaggio di stato all’altro.

Fonte Marketplace: Una breve spiegazione di come agisce l’addon

Non è ovviamente l’unica funzione che l’addon mette a disposizione. Abbiamo anche altre possibilità. Possiamo anche avere dei report riassuntivi da cui ricavare molte altre informazioni:

Funzione interessante

Altra funzione interessante è la possibilità di poter esportare i nostro worklog direttamente su Excel per poter fare dei report come ci serve

Altra funzione interessante

Ma la funzione che ci interessa èla prima, perché ci permette di automatizzare il calcolo del worklog. Come conseguenza abbiamo un automatismo che ci aiuta in questa fase. Possiamo infatti arrivare ad aggiornare il worklog attraverso i cambio di stato.

Conclusione

Abbiamo presentato un addon molto interessante. Vedremo nel prossimo post andremo a testare questo addon e ne saggeremo le potenzialità.

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina del Marketplace. In questo caso abbiamo due link: uno per l’addon free ed uno per l’addon a pagamento

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Come estendere le funzioni JQL di Jira

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In questo post andremo ad esaminare un addon che estende il JQL mettendo a disposizione delle funzioni non indifferenti, permettendo anche di integrarsi molto bene con le funzionalità di Jira, con vantaggi non indifferenti.

Stiamo parlando di JQL Search Extensions for Jira – the JQL extensions, un addon prodotto dalla Digital Toucan. Andiamo ad esplorare nel dettaglio che cosa offre e cosa mette a disposizione.

Set explore_mode = ON

Lo stato attuale

Conosciamo lo stato attuale e siamo dei grandi estimatori del JQL, che ci permette di poter reperire informazioni dalle nostre Issue di Jira, permettendo di poter cercare le informazioni che ci servono sempre. Ma in alcuni casi abbiamo a che fare con delle situazioni veramente impossibili. Potrebbe darsi che la stringa da cercare sia una parola riservata e che il JQL non sia effettivamente in grado di trovare quello che cerchiamo.

In questo caso siamo abbastanza demoralizzati e preoccupati: non riusciamo a identificare le nostre issue e dobbiamo cercarle manualmente: come novelli cercatori di oro, ci rassegniamo a cercare tra le nostre issue e quai sicuramente non troveremo tutto quello che cerchiamo.

la ricerca che ci aspetta non è molto dissimile

L’alternativa

abbiamo una buona alternativa. JQL Search Extensions for Jira – the JQL extensions.

La pagina del marketplace

Questo addon estende la lista delle funzioni JQL e ci permette di poter cercare le issue che ci servono, senza dover setacciare manualmente tutte le issue. In questo mdoo abbiamo la possibilità di arrivare subito al risultato .

Più di 50 funzioni JQL aggiunte

Attraverso l’aggiunta di più di 50 funzioni JQL, siamo sicuri di migliorare considerevolmente queste ricerche, ma non solo. Possiamo generare dei filtri riusabili, a loro volta, che permettono di poterci poi integrare conle funzionalità standard di Jira. Pensate alla possibilità di poter generare dei filtri molto complessi e poi di usare le bulk operation per eseguire delle operazioni di aggiornamento massivo.

Sentiamo già una grande soddisfazione.

Ma non basta. Porto Carico … come direbbero al Commissario Montalbano. Questo addon permette di poter creare delle Dashboard, con delle altre applicazioni/addon, con tutto.

Quante possibilità

Conclusione

Abbiamo scoperto un addon che ritengo indispensabile ed importante. Non vedo l’ora di testarlo approfonditamente verificando quali possibilità offre e che cosa possiamo fare con questo addon. Sono molto curioso :-D.

Una piccola nota. Non è il solo addon che il produttore mette a disposizione. Nei prossimi post vedremo quali altri sono e cosa offrono 😉

Reference

Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina del Marketplace.

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Una nuova certificazione, ma non solo

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Annuntio Vobis Gaudium Magnum……

Siamo stati assenti per diverso tempo, ma a ragion veduta: abbiamo studiato e oggi possiamo annunciare che Artigiano Del Software si è certificato sui prodotti Exalate

Il documento ufficiale di Exalate attestante la mia certificazione

Aggiorneremo il sito ufficiale Artigiano Del Software indicando anche il badge sotto riportato 😀

Ma ricarico la dose: Presto nuove certificazioni seguiranno

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Costruiamo il nostro sistema di Test

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In questo post andremo a vedere come realizzare un mini ambiente di test su Jira, usando semplicemente la configurazione ed il supporto di un addon. Questo per tutti coloro che non vogliono appoggiarsi agli addon che sono dedicati al test e vogliono avere comunque un minimo di infrastruttura interna a Jira. In questo caso si tratta di una mia ipotesi. Spero possa risultare utile per tutti coloro che ne hanno bisogno. Ovviamente non è la soluzione principe, ma sicuramente può essere il principio di altre possibili soluzioni. Buona lettura.

Relax e buona lettura

Di cosa si tratta

In questo caso vogliamo tentare una missione impossibile. Cerchiamo di fornire un esempio di come possiamo gestire i test senza utilizzare gli addon di Jira che sono dedicati. Una premessa risulta necessaria, giusto per essere precisi.

Questo sistema è stato pensato per i piccoli team che, anche se possono usufruire della possibilità di poter usare addon free (perchè sono 10 utenti), ma non riescono a poterne usufruire o hanno bisogno di essere non strutturati oppure non si riconoscono e cercano delle soluzioni alternative. Lo sapete che in Italia siamo creativi e spesso cerchiamo la NOSTRA perfezione.

Come possiamo procedere

Lavorando con la configurazione, possiamo classificare i test sfruttando una o più issue type particolari. L’idea è infatti questa: possiamo definire dei nuovi issue type per classificare uno o più tipologie di test (a seconda dei nostri gusti o necessità).

Alcuni esempi

Questa operazione viene eseguita anche da altri addon, che però ci mettono già a disposizione una situazione del genere. Non vi ricorda qualcosa questa schermata? 😀 XRay e RTM ci mettono a disposizione una situazione simile. In questo caso, sfruttamdo le potenzialità di Jira, creiamo noi gli issue type che ci servono. Una precisazione: Questa operazione deve essere eseguita da un Jira Administrator. Da tenere sempre presente.

Le issue type dalla configurazione generale di Jira, come le vede un Jira Administrator.

Il secondo passo è quello di associare questi nuovi issue type direttamente al progetto. Questa operazione la andiamo ad eseguire direttamente dalla configurazione di progetto. Questa operazione può anche essere eseguita dal project administrator. Anche se il gruppo di lavoro è limitato non escludiamo che dei ruoli esistano.

Issue type aggiunto

A questo punto abbiamo la possibilità di poter generare tutte le tipologie di test che vogliamo: possiamo anche definire più tipologie di test o di oggetti di corredo ai test. La fantasia ci aiuta in questo caso.

Definiamo i passi dei test.

A questo punto, possiamo definire i passi che compongono i test e ci possiamo basare su di un addon (anche più di uno) che ci permette di definre delle Checklist. IN questo post ci concentreremo su questo addon.

La scheda dell’addon preso dalla nostra stessa istanza di Jira

Questo è uno di quelli disponibili, ma potete scegliere quello che volete. Non sono così integralista. Se vi trovate bene con un altro, usatelo senza alcun problema ;-D

Procediamo con la configurazione i queste checklist. L’obbiettivo è quello di definire la lista dei passi e per questo sfruttiamo le checklist. Questo addon free, come mostrato dalla immagine precedente (al momento in cui scrivo, l’addon è free).

L’addon permette di creare dei templatre di Checklist, che possiamo aggiungere, anche se abbiamo una limitazione di:

  • 5 Template globali
  • 5 Template di Progetto.

Come scrivevo, abbiamo un addon gratuito e di conseguenza non abbiamo tutte le funzioni, ma vediamo di sfruttarle in maniera adeguata 😀

A questo punto possiamo definire i nostri template direttamente dalla issue, come mostrato nella seguente immagine:

Un esempio di checklist.

Possiamo crearci di volta in volta le opzioni di checklist che vogliamo e anche assegnare loro uno stato, e non solo. Se diamo una occhiata alla configurazione possiamo vedere diverse cose interessante:

La configurazione generale dell’addon

Abbiamo diverse possibilità, tra le quali:

  • Scegliere i progetti per cui abbiamo questa fuznionalità (abilitiamo solo i progetti che interessano).
  • Quali stati associamo alle opzioni
  • Quali permessi possiamo attivare sulle checklist
  • Nelle global setting andiamo a decidere se possiamo inviare o meno agli utenti menzionati nelle checklist
  • Il link per il supporto verso il produttore dell’addon
gestione degli stati delle checklist. Possiamo scatenare la nostra fantasia

Il risultato finale

Dove ci ha portato questa configurazione? sicuramente adesso abbiamo la possibilità di classificare i test che sono stati eseguiti, definire quali azioni definiscono i vari test e quali risultati si sono ottenuti, rispetto a quelli desiderati.

  • Se la nuova funzionalità rispetta i requisiti
  • Quali azioni eseguire quando si esegue il test (e la checklist dotata di STATO ci permette di identificare facilmente se siamo andati bene o in errore
  • Possiamo avere dei template (ovviamente siamo limitati dalla versione free, ma ci sono alternative che possiamo usare per specializzare ulteriormente
  • In ultima analisi, abbiamo un qualcosa che si adatta alle nostre esigenze Gli addon preconfezionati hanno si esperienza, ma in alcuni casi possono non essere la soluzione migliore. Come sempre ribadisco, la bellezza del Marketplace è che possiamo avere più scelte
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Come realizzare un backup del proprio Atlassian Cloud

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In questo post andremo ad affrontare un argomento difficilissimo ed importante, anche alla luce di una situazione di errore che si è verificata dal 4 di Aprile 2022 e che fino alla giornata di Pasqua ha causato diversi disservizi e problemi a 400 titolari di Hosting Cloud Atlassian.

Cronostoria

Il 4 di Aprile 2022 è una giornata che non si dimenticherà di sicuro, un pò come il 25 Aprile 2017, quando successe un problema similare sempre pe il Cloud Atlassian (me lo ricordo bene anche io).

Da quella data circa 400 clienti hanno riscontrato un problema ad accedere ai propri cloud. Il problema che riscontravano era il seguente:

Il messaggio di errore

Quanto successo è stato riassunto nel seguente POST ufficiale della Atlassian, dove è stato spiegato che cosa è successo e come la Atlassian ha impiegato tutte le sue energie per arrivare a risolvere il problema.

Il problema è stato causato dalla disattivazione della App Legacy Insight, che è stata completamente integrata nei sistemi cloud. L’esecuzione di uno script ha causato questo malfunzionamento disattivando 400 siti. Dal 4 di Aprile al 18 di Aprile 2022. SI rimanda comunque al post ufficiale di Atlassian per avere tutti i dettagli (per maggiore comodità, il post è disponibile in diverse lingue anche per aiutare meglio la comprensione).

Il punto dolente

Questo errore ha comunque scoperto un nervo molto delicato . se il sito cloud viene bloccato per un qualsiasi motivo, l’operatività di una azienda viene sicuramente bloccata e compromessa. La faccenda è molto seria.

In aggiunta, dalla rilevazione del problema alla risoluzione sono passate diverse giornate: lo abbiamo visto anche dalle testate di alcuni siti specializzati che hanno riportato titoli piuttosto gravi e pesanti. Questo sicuramente non è una cosa buona.

Diamoci da fare

Sono un Partner Atlassian e di conseguenza cerco di supportare i clienti usando tutti gli strumenti a nostra disposizione per poter gestire questa situazione di emergenza. In questo caso voglio applicare un insegnamento che possiamo ricavare da questa citazione:

“Sii come la scogliera contro cui le onde si infrangono continuamente; ma resta saldo e doma la furia dell’acqua che lo circonda”.

Marco Aurelio

Cosa possiamo fare per cercare di rimediare? Una prima soluzione ce la fornisce Mraddon, che in un primo suo post del 2019 ci spiega come realizzare un backup dei dati Cloud e averlo a disposizione in locale. Il tutto si basa su di uno script in Python che permette di poter realizzare questa operazione richiamando le API che lo stesso sito cloud ci mette a disposizione.

In particolare l’ultima versione di questo script, reperibile da questo link, dove abbiamo tutte le istruzioni.

La pagina del progetto su github

Installiamo su server questo script

Nel post di Mraddon precedentemente citato e nel seguente post viene indicato come impostare lo script su Windows. In questo post vedremo come impostare lo script su Linux Ubuntu, di cui sono un grande FAN 😀

Attivare il terminale ed eseguire i seguenti comndi:

sudo apt-get update
sudo apt-get -y install python3.9-dev python3-pip virtualenv
sudo update-alternatives --install /usr/bin/python python /usr/bin/python3.9 1

SI tratta di comandi che eseguono la installazione di Python (versione richiesta) e di PIP ovvero il comando di Python per installare tutte le librerie richieste per potre lanciare lo script. Ovviamente questi comandi devono poi essere aggiornati di conseguenza con l’aggiornamento della versione di Ubuntu.

Scarichiamo il codice presente sul GITHUB su di una cartella locale del server e e da li eseguire i seguenti comandi:

virtualenv venv -p /usr/bin/python
source venv/bin/activate
pip install -r requirements.tx

I tre comandi servono ad attivare python in modo da poter richiamare lo script.

A questo punto occorre che sia configurato lo script impostando sia il Token per la login dell’utente amministratore, dal quale lanciare le API per avere a disposizione il backup.

#Backup Jira
python backup.py -j 

#Backup Confluence
python backup.py -c

Conclusioni

Una volta a disposizione questo script, abbiamo la possibilità di avere in locale direttamente i file di Backup. Abbiamo quindi il vantaggio di poter usare questi backup per creare una nuova istanza Cloud e di conseguenza possiamo ripristinare una prima operatività in tempi abbastanza brevi,

In aggiunta possiamo marcare in maniera opportuna tutte le nuove issue che sono create nella nuova istanza in modo da decidere, in fase successiva, il ripristino delle stesse, ma queste saranno oggetto di un altro POST di questo blog, dove andremo a parlare di integrazioni e di come far comunicare due istanze cloud di Jira (ed anche di Confluence…. l’argomento è molto vasto).

In aggiunta credo che le stesse procedure Atlassian di ripristino e di backup saranno sicuramente riviste per garantire un ripristino ed un backup in tempi brevi ed evitare queste situazioni molto pericolose. Tutti noi dobbiamo imparare da queste esperienze.

Anche in questo caso l’esperienza che abbiamo passato non deve essere vista come un problema e basta Occorre anche che ci aiuti a crescere e a migliorarci.

Ringraziamenti Doverosi

Ultimo ma non ultimo, sono i ringraziamenti all’autore dello script, che permette di poter realizzare questa azione.

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